Dalle macchine da scrivere ai computer: la città più moderna d’Italia è un vero patrimonio di paesaggi e design
E’ difficile pensare ad una città il cui destino sia strettamente legato al nome di una sola persona, proprio per questo stiamo per raccontare la storia di Ivrea e di Adriano Olivetti, che letteralmente con la sua azienda omonima ridisegnò il volto di questa città. Un piccolo centro piemontese come Ivrea dunque, è conosciuto proprio per essere stato la culla dell’iconica azienda Olivetti, che dal 1908 ne ha trasformato tanto il volto urbanistico quanto il tessuto sociale per sempre. Ivrea riesce a trasmettere tutto il fascino di una città fortemente industriale, immersa però in un contesto storico-culturale e paesaggistico di incredibile bellezza. Non stupisce infatti che nel 2018 la città di Ivrea sia stata riconosciuta dall’UNESCO come “Patrimonio industriale del XX secolo”, proprio in virtù del suo modello di sviluppo urbano figlio di un nuovo umanesimo, pensato per il benessere della comunità.
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La “Città dell’Uomo” di Adriano Olivetti
Adriano Olivetti, considerato ormai universalmente un geniale imprenditore e innovatore sociale, ha visto nella sua fabbrica e nella città, ma soprattutto nella relazione tra le stesse, una grande opportunità per creare una sinergia di collaborazione tra industria e società. L’azienda Olivetti inizia producendo macchine da scrivere, per poi arrivare a calcolatrici meccaniche e computer. A Ivrea dunque prende forma e si realizza una vera e propria utopia urbana, che si concretizza in uno dei più importanti progetti industriali del secolo scorso. Attorno alla fabbrica, Olivetti volle integrare degli spazi dedicati alla comunità, come il Centro Servizi Sociali e complessi residenziali come Talponia, area residenziale realizzata con materiali innovativi, finalizzati alla perfetta integrazione e armonizzazione con il territorio circostante.
Il progetto urbanistico venne affidato ai migliori architetti e urbanisti dell’epoca come Figini, Pollini e Gabetti, che disegnarono fabbriche trasparenti portando il concetto di benessere ad assumere un ruolo centrale per le persone che ci lavorano. La fabbrica principale infatti, in cemento armato e grandissime vetrate, segue il desiderio di Adriano Olivetti di eliminare il più possibile le divisioni tra dirigenti e operai. Il Museo all’Aperto dell’Architettura Moderna di Ivrea (MAAM), accompagna i visitatori attraverso le strutture industriali e i complessi residenziali olivettiani, dando l’opportunità di immergersi e intravedere l’utopica “città dell’uomo” che Adriano Olivetti tanto sognava.
I mille volti di Ivrea
Ma Ivrea è fatta appunto di contrasti e sicuramente non è (e non è stata) solo industria. Le origini della città risalgono all’epoca romana e medievale e al tempo era conosciuta come Eporedia. Girando per il centro storico di Ivrea infatti, sono ben visibili le tracce di questo antico passato. In cima alla collina, ben riconoscibile con le sue quattro torri rosse, Il Castello di Ivrea svetta sulla cittadina rimandando ai tempi in cui fu edificato nel 1358 come bastione difensivo. Poco distante ecco che ci troviamo davanti la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che con i suoi campanili romanici e la sua facciata neoclassica spicca per la sua architettura complessa che comprende stili molto diversi.
Il territorio che circonda Ivrea è altrettanto affascinante: la città sorge proprio al centro dell’Anfiteatro Morenico, un’enorme e antichissima formazione glaciale che ospita adesso colline verdissime e numerosi laghi. Inoltre la città di Ivrea, attraversata dal fiume Dora Baltea, è anche teatro di moltissimi eventi all’aperto come la Battaglia delle Arance, che durante il famosissimo Carnevale di Ivrea attira moltissimi turisti. Per questo Ivrea riesce sempre a stupire, per la fusione perfetta e armonica di tradizione e modernità.
Architetture sorprendenti e un territorio ineguagliabile
Proprio in virtù dei suoi contrasti e della proposta variegata di questa città, Ivrea offre numerose attività e attrazioni per tutti i gusti e tutte le tipologie di persone. Tra architettura industriale e la bellezza di uno dei più apprezzati paesaggi piemontesi, una delle primissime cose da fare è senza dubbio il percorso proposto dal MAAM: 2 chilometri che si snodano tra i complessi architettonici dell’area olivettiana. Grazie a diverse stazioni e pannelli informativi, i visitatori sono accompagnati in un viaggio unico all’interno di questo museo all’aperto. Ed ecco ad esempio le officine ICO, simbolo indiscusso dell’architettura razionalista o le residenze dedicate ad operai e dirigenti, come il Nuovo Palazzo Uffici Olivetti. Il Museo Tecnologicamente conserva ancora alcune macchine da scrivere d’epoca, innovativi strumenti di calcolo e altri reperti industriali.
Ma oltre l’industria, come abbiamo già accennato, Ivrea offre tantissime altre cose di cui fare esperienza, a partire dal suo bellissimo centro storico. Nelle immediate vicinanze possiamo trovare anche numerosi percorsi di trekking, come quelli tra i Cinque Laghi di Ivrea, uno dei tratti più rinomati della via Francigena.
Ivrea dai mille volti quindi, non è solo un grande museo della scienza, dell’industria e dell’innovazione, ma una realtà che ha saputo unire e valorizzare l’eredità della famiglia Olivetti ad un profondo rispetto per le tradizioni e l’ambiente naturale che la circonda. Dalle architetture romaniche e neoclassiche fino a quelle più avanguardistiche e contemporanee, Ivrea riesce ad offrire a chiunque la visiti, uno sguardo privilegiato sul passato, sul presente e sul futuro della cultura italiana.