Cosa ci fa un astronauta su una cattedrale? La spiegazione è molto più semplice di quello che pensi
In piena meseta settentrionale c’è una città muy importante, già patrimonio Unesco dall’88. Sicuramente famosa per avere l’università più antica di tutta la Spagna, il Convento di Santo Stefano e quello delle Dueñas, Salamanca la si conosce anche per due meravigliose cattedrali, e la si riconosce anche per un piccolo dettaglio più famoso in una di queste. Aquì, nella regione di Castiglia e Leòn, quando il gotico trionfava con guglie ed archi imponenti, una cattedrale del sedicesimo secolo, la Catedral Nueva decide di sfidare il tempo e lo spazio con un astronauta. Come? Quando? Perché? Un’opera antica? Un simbolo nascosto dei costruttori? Alieni? Andiamo a vedere, perché la risposta è in realtà più semplice di quel che pensi.
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L’enigma dell’astronauta
Il mistero dell’astronauta scolpito sulla Catedral Nueva di Salamanca è un dettaglio a dir poco curioso, ma per altri, un vero enigma che è andato ad alimentare speculazioni di ogni genere. Amanti di misteri e complotti sono stati prontissimi a dire la loro: viaggi nel tempo con persone del futuro che hanno lasciato un segno nel passato, ma pure un incontro con civilità extraterrestri che prescindono (o meglio attraversano) tempo e spazio per raggiungere la Terra e lasciare tracce.
Nada nuevo, vero? Nell’epoca dell’informazione dove tutto si amplifica come incipit di una puntata di Mistero, l’astronauta di Salamanca è diventato un’icona per chi ama viaggiare con la fantasia. Ma se varie cose accendono l’immaginazione, perdonatemi: la verità è molto più semplice.
Un astronauta, con casco casco e tuta pressurizzata
Buzz Lightyear dal Comando Stellare? Purtroppo no: sebbene la Catedral Nueva di Salamanca sia del XVI secolo, l’astronauta semplicemente non è parte delle decorazioni originali. In realtà la sua origine risale agli anni Ottanta quando la parte dove c’è l’astronauta, la Puerta de Ramos della cattedrale, richiedeva un restauro. Questo intervento è cominciato nel ’92 e l’architetto Jerónimo García decise di seguire una tradizione consolidata nei restauri, cioè aggiungere un tocco di modernità alle decorazioni antiche. Fu così che Miguel Romero, sotto García, creò l’astronauta: erano nel pieno di un’esposizione temporanea nella cattedrale, che mai smise di funzionare in maniera effettiva per la liturgia, seguendo motivi che accennassero al contemporaneo.
Una pratica con effettivamente radici profonde che si può notare spesso, ma in questo caso, García scelse di rappresentare il XX secolo con qualche simbolo, astronauta incluso, per rappresentare la nostra conquista spaziale. Sulla stessa Puerta ci sono pure una lince iberica e una cicogna, per rappresentare invece la conservazione della natura.
E quindi, in toto, una semplice scelta artistica: sovente nei restauri si trovano parti che non si trovano. O meglio, che non sono riparabili oppure che sono andate completamente perdute e non si ha la più pallida idea di cosa c’era prima, un po’ come si fa in Giappone quando si crepa del vasellame e lo si ripara, decorandolo con della polvere dorata.
Quando duecento anni non bastano, e gli stili nemmeno
La Catedral Nueva di Salamanca, chiamata anche Cattedrale nuova di Santa Maria dell’Assedio, nasce nel 1513 sotto Ferdinando II di Aragona e viene finita nel 1733 vicino alla cattedrale vecchia. Col suo campanile di 110 metri, quella che avrebbe dovuto essere in gotico ha avuto aggiunte sia rinascimentali che barocche. Passano ventidue anni e arriva un terremoto, che la danneggia pesantemente e che di lì a breve verrà restaurata, ma non del tutto. Come detto, l’astronauta è di un intervento del 1992,
Nonostante tutto, la Catedral Nueva rimane uno degli edifici più emblematici di Salamanca e della Spagna, fra maestosità e varietà stilistica. Questo perché i suoi archi a sesto acuto, contrafforti e pinnacoli sono uno splendore, ma la troppa durata della costruzione ha dato tempo per includere gli altri elementi.
- La facciata principale della cattedrale è un colosso di dettagli decorativi con statue di santi, scene bibliche e fiori scolpiti su pietra;
- la cupola della cattedrale, da che era creata già barocca, alla ricostruzione è cambiata: ora ha una base ottagonale e una lanterna che la alza verso il cielo;
- l’interno ha una navata centrale con due laterali e diverse cappelle decorate lungo i lati, col Coro dei Canonici zeppo di stalli scolpiti e decorazioni;
- il retrocoro è fatto con infinita maestria ed è pieno di decorazioni.