Cinque cascate in un unico luogo: sono alte in tutto 80 metri, ma la loro è una bellezza (quasi) sconosciuta
Tra le meraviglie nascoste dell’Umbria esistono pure le Cascate Le Ferce. Sono una perla naturale che molto probabilmente non conosci e che in molti non conoscono: stanno a Nocera Umbra, in località Bagnara vicino ad Aggi. Queste cascate sono stupende e si sviluppano su 5 diversi salti d’acqua per un’altezza complessiva di circa 80 metri. Pur essendo molto meno famose di altre cascate dell’Umbria, leggasi quelle di Rasiglia o del Menotre, Le Ferce hanno un deciso fascino molto selvaggio e incontaminato in una vegetazione rigogliosamente wild.
Non sono solo per chi ama la natura ma sono soprattutto per chi ha voglia di una bella esperienza di trekking da ricordare. Si può esplorare un sentiero che va per boschie e paesaggi fluviali, si attraversano pezzi d’acqua e si vede in prima persona la bellezza geologica e faunistica della zona. Una bella escursione in una cornice di naturale ma straordinaria serenità, seppur a tratti non automaticamente facilissima.
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Cascate Le Ferce: cinque salti in morfologia (tra flora e fauna stupende)
Le Cascate Le Ferce hanno un quintuplo fascino con cinque salti d’acqua che nascono da un fiume di nome Topino. Stanno in un bel contesto dove si alternano fra gradoni naturali scolpiti dal tempo causa erosione delle rocce e una particolare morfologia del territorio. Difatti la formazione geologica è specificatamente fatta da strati di arenaria e travertino di Aggi, una roccia calcarea che fa da testimone millenaria alla zona. Un esempio? Alla terza cascata le stratificazioni di travertino sono visibilissime, derivanti da continui depositi di minerali per l’azione dell’acqua. La quarta cascata ha due salti che si gettano in una cavità centrale, la più grossa e spettacolare del gruppo.
Il percorso è circondato da una gran quantità di vegetazione ripariale (quella che cresce lungo i fiumi ed effettivamente stabilizza le rive e filtra l’acqua). Ci crescono pioppi italici, cipressini e una varietà di salici stupendi; ci abbondano le felci, che probabilmente hanno dato il nome alle Cascate Le Ferce. Sul percorso potresti incontrare varie specie di animali come l’usignolo di fiume, di difficile avvistamento, ma il suo canto si sente tutto l’anno. Tra usignolo e suono dell’acqua è un vero e proprio tuffo nella natura umbra.
E a proposito di tuffo, di per sé le Cascate Le Ferce non sono balneabili ma un po’ d’acqua diciamo che la prendi lo stesso. Se hai bisogno di un paese con cascate in Umbria, e che siano balneabili, dovresti provare con le Cascate del Menotre oppure con le cascate Rasiglia.
Come arrivare alle Cascate Le Ferce, ossia le Cascate del Topino. Posizione, accesso e descrizione del percorso
Le Cascate Le Ferce (le cascate del Topino) stanno nella località di Bagnara vicino a Nocera Umbra, a confine fra Umbria e Marche. Per arrivare alle Cascate Le Ferce non è complesso, almeno in auto: se vieni da Nocera Umbra ti basta seguire le indicazioni per Cese e poi per Bagnara e te le trovi lungo la strada Septempedana (prova a dirlo velocemente). Praticamente per arrivare a quelle che effettivamente sono le cascate del Topino, vicino a Bagnara c’è un cartello che ti indica l’inizio del sentiero verso le cascate e lì c’è un piccolo parcheggio gratuito, ma sempre verso Aggi.
Se invece vai di bus hai diverse opzioni sempre da Nocera Umbra: E417, Molinaccio-Casebasse-Nocera, Mnuco, Nocera-Colpertana.
L’escursione alle Cascate Le Ferce è un’esperienza di trekking molto ma molto carina, adatta anche alle famiglie, con le dovute attenzioni. Il sentiero, come anticipato, si fa aree boschive e si costeggia il fiume Topino e si addentra nel letto del fiume coi ponti di fortuna fatti da tronchi e sassi. Detto questo, il trekking è sul semplice-medio e un po’ di attenzione serve. Il sentiero è parzialmente dotato di staccionate e percorsi segnati, ma ha tratti ripidi, ergo sfrutta una scarpa da trekking e porta almeno un asciugamani o due per quando prendi un po’ d’acqua. Piccola nota: all’ultima cascata dovrebbe esserci un tavolo da picnic.
Per chi è più predisposto all’avventura, attraversare il fiume e andare alle cascate da vicino è parte integrante dell’experience. I primi due salti si raggiungono senza problemi mentre gli altri chiedono un po’ di lavoro e preparazione. Chi è più esperto troverà le Cascate Le Ferce non problematiche ma comunque non banali. C’è da dire però che il Comune di Nocera Umbra ha messo cartelli che informano che ogni attraversamento è a proprio rischio, tienine conto.
Un paio di curiosità geologiche
Il territorio di Nocera Umbra è pieno di sorgenti e corsi d’acqua, tant’è che si conosce come Città delle Acque. Di per sé il fiume Topino che forma le Cascate Le Ferce nasce sul fianco del Monte Pennino (zona Bagnara) a 659 metri e da sempre è fondamentale per l’acqua di Foligno, Bevagna e Perugia. Proprio per l”abbondanza d’acqua questa si chiama la Valle dei Mulini e vicini alla quinta cascata, alla base del salto, ci sono ancora i resti di una segheria.
Le Cascate Le Ferce si formano da rocce di arenaria e travertino di Aggi (Aggi sta poco sopra), che è il risultato del processo di trasformazione della maiolica bianca, roccia marina di 141 milioni di anni fa. Il travertino si è formato dall’azione dell’acqua sul carbonato di calcio nelle rocce marine, creando i depositi di travertino sul fiume che si vedono tutt’oggi. Praticamente le cascate raccontano la storia dell’Umbria che una volta era sommersa dall’acqua dell’Oceano ligure e parte del margine continentale dell’Africa.
Crediti foto: katia54, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons