C’era una volta in Abruzzo: andiamo alla scoperta dell’incantato borgo medievale che con il suo antico castello sussurra storie nella Valle Roveto

Tra storia, tradizione e natura: in questo antico borgo alle pendici dei Monti Ernici, il tempo sembra proprio essersi fermato
Matteo Meliconi, 22 Lug 2024
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Il viaggio di oggi ci porta in Abruzzo, nella bellissima Valle Roveto, in provincia dell’Aquila. È proprio qui che, immerso in una spettacolare cornice naturale alle pendici dei Monti Ernici, che fanno da confine naturale tra il Lazio e l’Abruzzo, sorge un borgo fortificato che emana un antico fascino medievale, dove, per l’appunto, il tempo sembra essersi fermato.

Il borgo medievale e il suo imponente Castello: echi di storie antiche sussurrano tra le mura

balsorano

Ci troviamo nel delizioso borgo abruzzese di Balsorano, che come anticipato precedentemente, segna il confine geografico della regione Abruzzo con il Lazio. Conosciuto in tempi antichi come “Vallis Soranae”, il nome del paese si sarebbe poi evoluto fino a diventare quello che utilizziamo al giorno d’oggi, assorbendo quella leggera alterazione linguistica a cui è incline qualsiasi territorio con il passare dei secoli. Il toponimo del borgo, comunque, sembrerebbe essere fortemente collegato alla vicina località laziale di Sora, situata nella pittoresca valle del Liri, in provincia di Frosinone.

Balsorano è citato in diversi documenti medievali, a partire dal X secolo, soprattutto grazie alle scritture ecclesiastiche del tempo, quando in zona erano presenti i monaci benedettini. Nel corso del Medioevo si stabilì nel borgo la corte dei conti dei Marsi, con cui si indicava la nobile famiglia abruzzese dei Berardi, ma poi, l’intera zona passò prima sotto il controllo della famiglia Piccolomini, di origine toscana, ed infine sotto quello dei Testa. Nel XIX secolo le terre furono vendute al francese Carlo Lefebvre de Clunières.

Tra aree naturali e tradizioni secolari: ecco cosa fare e cosa vedere a Balsorano

Balsorano è immerso nella splendida cornice naturale della val Roveto, una valle ricca di flora e fauna, perfetta per chi ama e desidera trascorrere il suo tempo circondato dalla natura e dalle sue meraviglie. Il borgo offre anche una lunga lista di luoghi ricchi di interesse culturale, storico e religioso. Tra questi, spicca la Chiesa della Santissima Trinità, insieme ad una miriade di eremi disseminati nell’area, ciascuno sussurrante racconti del passato.

 
 
 
 
 
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Ma l’attrazione principale del borgo è senza alcun dubbio il suo magnifico quanto imponente Castello Piccolomini. Sito nella parte vecchia del borgo, questo edificio monumentale, è stato eretto sopra una preesistente struttura fortificata costruita dai Conti dei Marsi, per volere di Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di Papa Pio II e genero di Ferdinando I di Napoli, intorno all’anno 1460. Dall’aspetto medievale – rinascimentale, con le sue torri circolari, i suoi giardini e le sue imponenti mura di pietra, ha sempre esercitato un fascino particolare, tanto da essere scelto come location per numerose pellicole cinematografiche soprattutto nel corso degli anni sessanta e settanta. L’intera struttura poggia sul monte Cornacchia ed è strategicamente adagiata su di uno sperone di roccia che domina dall’alto l’intera valle Roveto.

Come arrivare a Balsorano: ecco qualche piccolo consiglio che potrà tornarvi utile

Balsorano è facilmente raggiungibile in automobile ed è ben collegato alle principali località dell’Abruzzo e del Lazio. La distanza da Roma è di circa 140 km percorribili in meno di due ore tramite la E80 o la E45, per poi proseguire sulle strade statali. Dall’Aquila, sempre partendo in automobile, la distanza è invece di circa 85 km percorribili tramite la A24 e la SS690 in circa un’ora.



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