C’è Monte Mario ma non siamo al centro di Roma: la piccola isola del Tirreno è la perla nascosta che ‘risorge’ in estate

In Italia esistono ancora posti incontaminati, dove la mano dell’uomo è quasi impercettibile? Può sembrare strano visto che viviamo in un’epoca dove in nome del turismo selvaggio tutti i “paradisi” naturali sono stati adattati all’attività ricettiva, ma l’isola di Giannutri può essere considerata come una magnifica eccezione, una gemma rara incastonata nel Mar Tirreno sfuggita alle logiche della cementificazione anche in virtù della sua particolare formazione geomorfologica con la presenza di diverse alture tra cui Monte Mario, ma di certo non ci troviamo a Roma.
L’isola di Giannutri fa parte della provincia di Grosseto ed è l’estremità meridionale dell’Arcipelago Toscano, posizionata 14 km a Sud dell’Isola del Giglio – del cui Comune fa parte – e 12 km a largo dell’Argentario. Lunga circa 3 km e con una superficie inferiore ai 3 km², l’isola conta soltanto 27 abitanti che rappresentano una sorta di record visto che negli anni ’60 vi abitavano solo 3 persone. Nonostante questa sorta di isolamento anche se il continente non è molto distante, stiamo parlando di un luogo noto ai romani fin dal secondo secolo d.C., divenuto poi un approdo per i pirati nel millennio successivo e infine un’intrigante meta turistica ai giorni d’oggi, anche se ci sono regole ben precise da dover rispettare: alcune parti dell’isola di Giannutri sono visitabili solo con una guida, mentre non è consentito il pernottamento oppure il campeggio.
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Perché visitare l’isola di Giannutri
L’isola di Giannutri è nota per la sua natura incontaminata, con splendide calette, grotte marine e fondali cristallini che sono ideali per le immersioni in virtù anche della presenza di due antichi relitti nei fondali. Come detto l’isola è quasi interamente disabitata – vi è solo una piccola frazione chiamata Cala Spalmatoio – ed è un rifugio per molte specie di uccelli marini e per una flora tipica della macchia mediterranea. Inoltre è celebre per i resti della Villa Domizia, una dimora marittima costruita nel I-II secolo d.C. e appartenuta probabilmente alla famiglia dei Domizi Enobarbi, parenti dell’imperatore Nerone.
Questa destinazione è l’ideale per chi ama la natura selvaggia, il silenzio e il mare cristallino, senza dimenticare la possibilità di realizzare delle uniche escursioni naturalistiche oltre ad ammirare rovine archeologiche. L’isola di Giannutri è una destinazione perfetta per una gita giornaliera specie per chi durante il periodo estivo soggiorna in Maremma o sull’Isola del Giglio.
Come arrivare all’isola di Giannutri
L’unico modo per raggiungere l’Isola di Giannutri è via mare: non sono presenti infatti aeroporti o altre tipologie di collegamenti con la terraferma se non tramite traghetti e motonavi in gran parte stagionali, con le tratte che sono molto frequenti in estate e più rare negli altri periodi dell’anno. A riguardo le partenze avvengono dall’Argentario e più precisamente da Porto Santo Stefano, ma si può raggiungere l’isola di Giannutri anche dall’Isola del Giglio.
La traversata dura circa 1 ora – i tempi si dimezzano dall’isola del Giglio – e in estate alcune compagnie effettuano servizio di linea con corse regolari a prezzi abbastanza contenuti, ma esistono anche guide turistiche private che offrono pacchetti completi sempre giornalieri visto che sull’isola non è possibile pernottare. A prescindere soprattutto in estate è consigliabile la prenotazione dei biglietti (qui il sito per prenotare).
Cosa fare all’isola di Giannutri
Per preservare la natura dell’isola non ci sono altre possibilità di arrivo a Giannutri, con gli unici punti di attracco per le imbarcazioni autorizzate che sono Cala Spalmatoio e Cala Maestra, le uniche due spiagge dell’isola. Chiunque può arrivare e passare la giornata in spiaggia – è previsto il pagamento del ticket di accesso di 4 euro in vigore tutto l’anno -, ma per poter fare delle escursioni dove è consigliato un abbigliamento da trekking è obbligatorio prendere parte alle visite con guida che hanno un limite massimo di 25 persone a gruppo.
L’isola è l’ideale per chi ama il mare cristallino, per gli appassionati di immersioni – con diving autorizzati -, delle escursioni e del birdwatching; i fondali sono tra i più belli dell’Arcipelago Toscano con acque limpide, grotte sommerse, posidonia, gorgonie e fauna marina, ma mancando totalmente strutture per i turisti occorre portare cibo e bevande visto che non è possibile acquistarli in loco. Insomma Giannutri è la perla rara del Tirreno, un posto unico dove potersi sentire in totale sintonia con la natura.