Il balcone trasparente della Sicilia domina la vallata da 300 metri d’altezza, ed è un luogo panoramicissimo

Stefano Maria Meconi, 23 Gen 2024
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Benvenuti a Calascibetta, un incantevole borgo incastonato nel cuore della Sicilia. Questo villaggio, sospeso tra cielo e terra, è un mosaico di storia e natura. Immaginatevi camminare tra le sue stradine strette, sotto un cielo così azzurro da sembrare dipinto. Le case in pietra, i vicoli tortuosi, e le chiese antiche narrano storie di un passato glorioso, mentre l’aria profuma di erbe selvatiche e di piatti tradizionali che bolleggiano nelle cucine locali. Dalla sua posizione elevata, Calascibetta offre una vista mozzafiato sulle colline circostanti, un panorama che abbraccia l’intera valle e si estende fino all’Etna, maestoso e imponente all’orizzonte. Sentite il calore del sole sulla pelle mentre scoprite gli angoli nascosti del paese, dove ogni pietra sembra avere una storia da raccontare.

Le mille testimonianze della storia siciliana

Si ritiene che l’origine di Calascibetta risalga al IX secolo come accampamento militare musulmano, ma il territorio era già abitato in epoche più remote, come testimoniano le antiche necropoli della Calcarella, Realmese, Valle Coniglio e Malpasso. Sino alla conquista Normanna, infatti, la Sicilia conobbe un periodo di forte influenza islamica, facendo parte del cosiddetto Califfato abbaside La fondazione della città è attribuita alla conquista normanna dell’isola, con la menzione più antica risalente al 1062. Fu fortificata da Ruggero I, che fece erigere il castello Marco, la prima cinta muraria, il primo borgo e il grande duomo dedicato alla Vergine Maria e a San Pietro.

Un ricco patrimonio di curiosità: cosa vedere a Calascibetta

calascibetta

La città è stata testimone di numerosi cambiamenti storici, diventando un crocevia di culture e tradizioni. Durante il dominio normanno sotto Ruggero II, conobbe un periodo di grande prosperità, che portò alla costruzione di importanti edifici religiosi e civili​​. Tra i suoi principali luoghi di interesse, vale la pena citare:

  1. Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore: costruita sui ruderi del castello Marco, la chiesa è un’importante testimonianza dell’arte catalana in provincia di Enna, risalente al 1340​​.
  2. Convento dei Cappuccini: fondato nel 1589, questo convento custodisce opere importanti, come l’“Adorazione dei Magi” di Filippo Palladini del 1610​​​​.
  3. Necropoli di Realmese: un sito archeologico dell’Età del Ferro con 288 tombe a grotticella, risalenti al IX-VI secolo a.C​​.
  4. Chiesa Maria SS. del Monte Carmelo: costruita nel 1771, presenta una navata unica con marmi pregiati e opere d’arte​​.
  5. Quartiere ebraico: il ghetto di Calascibetta è oggi un quartiere aggregato al resto della cittadina, ma in passato rappresentò una delle principali comunità ebraiche della Sicilia, nella quale peraltro notare le specificità culturali dei fedeli ebrei.
  6. Torre Normanna: Risalente al 1079, fungeva da campanile alla Chiesa di San Pietro e faceva parte dell’antico castello​​.

Calascibetta offre inoltre una serie di grotte e caverne, come le grotte di via Carcere, che rappresentano esempi tipici dell’insediamento rupestre xibetano​​.

L’incredibile “poggio” panoramico

Intitolato a Ruggero D’Altavilla, da qualche tempo Calascibetta si è arricchita di un poggio, ovvero un balcone panoramico in vetro trasparente posizionato in un magnifico contesto panoramico dal quale si può godere di tutti gli scorci sulla zona circostante. Per la Sicilia non è una novità: una struttura pressoché identica si trova a Geraci Siculo, ed è chiamata Salto dei Ventimiglia dal nome della famiglia nobile che controllò la zona nel passato.

Non solo monumenti: ecco i prodotti tipici del territorio

Situata alle porte di Enna, e a metà strada tra Catania e Palermo, Calascibetta ha risentito delle influenze delle due città anche dal punto di vista gastronomico. E in una terra come la Sicilia che di piatti e ingredienti straordinari è culla assoluta, non è difficile intuire che qui si mangia, bene e molto. Che si parli di formaggi (pecorino, ricotta dura), di ricette a base di carne (coniglio ai capperi e olive, pollo alla nissena) o i numerosi dolci tra cui quelli a pasta di mandorla, sarà impossibile trovare qualcosa che non faccia venire l’acquolina in bocca.



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