Cagliari, dove l’autunno profuma ancora di salsedine

Il capoluogo della Sardegna si svela in “bassa stagione”, quando il mare è ancora caldo e la città si accende con la movida. Il periodo ideale per scoprire anche i luoghi più nascosti, come la suggestiva città sotterranea, e ammirare i fenicotteri rosa di un eden a due passi dal centro
Elena Bittante, 18 Ott 2025
cagliari, dove l’autunno profuma ancora di salsedine

Se l’estate è un must, l’autunno può essere una rivelazione. Ottobre e novembre sono mesi perfetti per visitare Cagliari, la regina dell’isola adagiata sulle alture dell’omonimo golfo, coronata dalla grande cupola della sua cattedrale. “Kàralis”, marinara per tradizione e intrigante per vocazione, nonostante spesso sia considerata meta di transito per le idilliache località balneari che la circondano. L’autunno è un periodo dell’anno perfetto per visitarla, complici le temperature miti e il mare ancora caldo, limpido e turchese lungo la famosa spiaggia urbana di Poetto, che nelle belle giornate di sole invita a fare un bagno. Una stagione perfetta anche per scoprire i suoi quartieri passeggiando senza fretta: piedi come rabdomanti dell’andare e occhi curiosi per scovare la vera anima della città, che si aggira a Marina, un tutt’uno con il porto, a Stampace, tra le rovine antiche, sino a giungere alla zona medievale di Castello, vedetta cagliaritana, per poi riscendere a Villanova, lungo le sue viette colorate e ricche di murales. 

Visitare Cagliari è una bella avventura, così esplorare i siti ipogei tra archeologia, arte e spiritualità, quelli della città sotterranea, luoghi insoliti, ispirati a storie e leggende millenarie. Questa settimana la rubrica “Altro viaggiare” vi porta alla scoperta del capoluogo sardo fuori stagione, in un periodo tutt’altro che morto ma ricco di vita e opportunità. Da non perdere anche una gita fuori porta al Parco Naturale di Molentargius-Saline, oasi di biodiversità famosa per i bellissimi esemplari di fenicotteri rosa, molto numerosi nei mesi di ottobre e novembre, un vero spettacolo della natura. 

I quartieri di Cagliari

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Marina

Il quartiere di Marina è in simbiosi con il porto, quintessenza di Cagliari. È facile orientarsi lungo le vie della movida poiché ricordano quelle di un castrum romano. “Cardine” è senza dubbio via Sardegna dove è possibile trovare l’intero panorama della cucina sarda e delle migliori prelibatezze di mare, oltre ad un susseguirsi di localini ideali per l’aperitivo. Ma prima di sedersi a tavola merita una passeggiata lungo via Roma, che si snoda a fianco del porto, lato sud-ovest del quartiere, caratterizzata da eleganti portici e palazzi tardo ottocenteschi, eredità sabauda della città. Lungo la via affacciano il Palazzo Civico e il Palazzo della Regione, che si distingue per le linee moderne adornate con le sculture di Costantino Nivola. Degna di nota è la chiesa di Sant’Eulalia che nonostante la sobria apparenza esterna in stile gotico catalano, racchiude nel suo ipogeo un’area antichissima. Sul retro della chiesa si accede al Museo del Tesoro di S.Eulalia e agli scavi archeologici dove è possibile visitare i resti di edifici romani, di strade lastricate, e seguire l’affascinante percorso che conduce agli spazi ipogei della città. 

Stampace 

Il quartiere di Stampace è un tuffo nel passato nonché un vero e proprio salotto urbano. L’area è suddivisa tra “Stampace alta e bassa” a partire da via Azuni, la popolare strada nota per il suo passato di gare equestri. Oltre alle suggestive rovine dell’Anfiteatro romano, della Villa di Tigellio, e della Necropoli di Tuvixeddu, dove è possibile tuffarsi nel passato della città, dagli insediamenti punici all’espansione della Roma antica, a Stampace si trova anche l’Orto Botanico che custodisce oltre duemila specie vegetali e resti romani.

Nel cuore di Stampace si trova anche un luogo del mistero e ricco di suggestione: sotto la Chiesa di Santa Restituta, si apre uno degli spazi più affascinanti e misteriosi dei sotterranei della città. Si tratta della Cripta di Santa Restituta, scavata nella roccia e custode di secoli di storia: da cava di pietra a luogo di culto, fino a rifugio durante la seconda guerra mondiale. Un ambiente sotterraneo di grande fascino, dove la luce, la pietra e il silenzio si incontrano.

Castello

Dal Colle di Castello prende nome l’omonimo quartiere, Casteddu, come lo chiamano i locals. Un tempo era considerato una posizione strategica per sorvegliare gli arrivi dal mare poiché il punto più alto della città vegliata dalla Cattedrale di S. Maria a Piazza Palazzo, considerata “sa Seu”, “la Sede”. La chiesa è un vero e proprio simbolo cittadino in stile romanico-pisano-lucchese che al suo interno custodisce il Santuario dei Martiri, tre cappelle scavate nella roccia e adornate in stile barocco da marmi policromi. Castello ospita anche la cittadella dei musei, un polo culturale dove visitare la Pinacoteca nazionale e il prestigioso Museo archeologico nazionale, in cui sono esposti i cimeli del passato isolano, un percorso che parte dal Neolitico e arriva sino all’età altomedievale. Il quartiere rivela capitoli di storia anche nelle due torri del ‘300 simbolo della città: quella dell’Elefante che segnalava l’ingresso alla parte più bassa e di S.Pancrazio che svetta nel punto più alto della città. 

Villanova 

Il Bastione S.Remy (1899- 1902) è un’altra icona di Cagliari che collega il quartiere di Castello a quello di Villanova, toponimo che deriva da “città nuova”, ovvero l’espansione di Cagliari verso la campagna. La parte più caratteristica di questa zona si trova alle “pendici” del colle Castello, dove si snodano le viette in cui affacciano case basse e multicolore, alcune caratterizzate da bellissimi murales, altre distinte dai particolari dei loro balconi-giardino. A prevalenza residenziale, la zona ospita anche alcune botteghe artigiane. Questo pittoresco quartiere si distingue inoltre per le chiese a testimonianza della dominazione spagnola della città: la chiesa di S.Giacomo che conserva ancora lo schema catalano a navata unica con “capilla mayor” e il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, struttura in stile catalano aragonese.

Parco Naturale Molentargius-Saline, un’oasi a due passi dalla città

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A poca distanza da Cagliari c’è un vero e proprio eden che vi aspetta, le incantevoli ex saline di Molentargius, oggi parco naturale protetto. Questa oasi di biodiversità spazia a ridosso della spiaggia del Poetto, si tratta di un ambiente incontaminato ad un passo dalla città, resa particolarmente nota per la presenza  di bellissimi esemplari di fenicotteri rosa che durante il periodo autunnale sono davvero numerosissimi. Ma questi eleganti animali non sono l’unica specie a popolare gli specchi d’acqua salina: con un po’ di pazienza è possibile avvistare  anatre, il cavaliere d’Italia e l’avocetta, il pollo sultano e, con un po’ di fortuna, anche il grosso pellicano che da qualche anno frequenta gli stagni.

Oltre ad essere un habitat prezioso, le ex saline di Molentàrgius sono anche un luogo legato alla storia cagliaritana. Dal Medioevo fino al 1800 venivano utilizzate per l’estrazione del sale marino, “l’oro bianco” della città. Lo stesso toponimo deriva “su molentàrgiu”, ovvero le persone incaricate di condurre e vegliare gli asini che trasportavano il sale sul dorso, “is molentis”. Cultura e natura si intrecciano in questo luogo da proteggere e ammirare, ancora più bello in autunno.



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