Bastano 4 giorni per scoprire l’elegante Parigi dell’Est, una delle capitali più belle (ed economiche) d’Europa
Budapest, una città dove l’antico incontra il moderno, un incrocio di storie e culture, un mosaico di architetture eleganti e panorami mozzafiato. Questo diario è il racconto di un viaggio nella capitale ungherese, un luogo dove ogni angolo racchiude un segreto, dove il Danubio, come un nastro d’argento, divide e al tempo stesso unisce le storiche Buda e Pest. In queste pagine, passeggeremo lungo le vie acciottolate di Buda, dove i castelli medievali e i bastioni offrono una finestra sul passato glorioso della città. Attraverseremo il maestoso Ponte delle Catene, esplorando il cuore pulsante di Pest, con i suoi caffè storici, i mercati vivaci e le piazze animate. Scopriremo insieme le meraviglie della cultura ungherese, dagli affascinanti bagni termali, eredità dei tempi dei turchi, alle melodie vibranti della musica zingara. Condividerò con voi i sapori della cucina locale, un mix di spezie e tradizioni, dai goulash fumanti ai dolci strudel.
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Diario di viaggio
Venerdì 29 ottobre – Vaci Utca e Basilica di Santo Stefano
Siamo partiti prima dell’alba, all’incirca alle 4.45 del mattino. Imboccata l’autostrada, abbiamo viaggiato verso la Slovenia. Attraversata Slovenia e Croazia, siamo entrati in Ungheria. Verso le 14 siamo arrivati a Budapest. Tramite il navigatore, abbiamo trovato il nostro alloggio, Corvin Point Room & Apartments (138,65 € per tre notti) che è situato in una posizione non troppo lontana dal centro. Lasciamo la nostra auto nel parcheggio privato adiacente al costo di 10 € al giorno. Il proprietario ci accompagna alla nostra stanza, così lasciamo le nostre valigie. Usciamo in strada e ci incamminiamo a piedi verso il centro. Purtroppo la fermata della metro (M3) che dista pochi metri dal nostro albergo è chiusa per lavori già da due anni ed è stata sostituita momentaneamente da autobus.
Ci siamo immessi in Vaci Utca, una delle vie pedonabili del centro, ricca di negozi e ristoranti. Siamo arrivati davanti alla Basilica di Santo Stefano. Abbiamo scelto di visitare il piccolo museo al suo interno e poi di prendere l’ascensore che ti porta alla terrazza panoramica, da cui si può vedere una parte della città. Ripreso l’ascensore, abbiamo visitato anche l’interno della basilica. Usciti da qui, abbiamo imboccato la Vorosmarty Ter, anche questa una via pedonale con negozi e locali. Siamo rientrati in stanza per una doccia e, dietro consiglio del proprietario dell’albergo, siamo andati a cena al ristornate Stex. Il locale è davvero molto bello e anche il cibo! Io e mio marito abbiamo optato per il gulasch, mentre nostro figlio ha preso una cotoletta di carne grande più del piatto!
Sabato 30 ottobre – I grandi monumenti di Budapest
Al mattino abbiamo fatto colazione in camera con biscotti e succo e siamo usciti presto per dirigerci al mercato coperto Nagycsarnok. In questo mercato si possono trovare tutti i prodotti tipici ungheresi e al piano superiore ci sono negozietti di souvenir e locali dove mangiare la cucina locale. A piedi abbiamo attraversato il Ponte della Libertà e siamo saliti sulla collina Gellert (al suo fianco sorgono le famose Terme Gellert). Purtroppo sia la Cittadella che il monumento alla Libertà erano chiusi per lavori di restauro. Abbiamo però goduto della vista della città. Prima di scendere dalla collina, ci siamo fermati in un parco giochi con scivoli di tutte le forme e lunghezze. Anche noi abbiamo voluto provarli insieme a nostro figlio! Abbiamo preso poi il tram per arrivare alla cremagliera che ti porta in cima alla Collina del Castello. Anche la cremagliera era chiusa, così abbiamo optato per dei minibus scoperti che con 9 € a testa ci hanno portato in cima alla collina (tour di quattro tappe andata e ritorno).
Come prima tappa, ci siamo fermati alla Chiesa di Mattia Corvino. Gli interni della chiesa sono molto belli. Abbiamo poi ammirato il famoso Bastione dei Pescatori, dal quale si ha una bellissima visuale del Parlamento che è dall’altra parte del Danubio. Visto che era metà mattinata, ci siamo fermati all’antico Cafè Ruszwurm per prendere una gustosa fetta di torta e un cappuccino. Ripreso il minibus, ci siamo fermati vicino alle mura per ammirare il paesaggio. Passeggiando per la via, siamo arrivati al Labirinto di Buda, un labirinto sotterraneo scavato nella roccia e abbellito da statue, dove alcune zone sono totalmente al buio. Ci siamo poi spostati nella zona del Palazzo Reale, ma purtroppo anche qui era tutto chiuso per lavori di ristrutturazione. Abbiamo deciso di prendere la metro per andare al Parlamento (Ponte delle Catene chiuso per ristrutturazione). Saremmo voluti entrare per vedere il Parlamento, ma i biglietti erano tutti esauriti, anche per i giorni successivi. Ci siamo spostati sulla sponda del fiume per vedere il monumento Scarpe sul Danubio dedicato ad ebrei ungheresi fucilati e gettati nel Danubio nel 1944.
Visto che eravamo già vicino al fiume, abbiamo deciso di fare la crociera con battello sul Danubio. Abbiamo optato per la compagnia Legenda, compreso nel prezzo del biglietto (9000 fiorini, circa 24 euro) c’era la possibilità di bere un bicchiere di birra e uno di limonata. Il battello ha navigato fino all’isola Margherita e arrivati davanti, abbiamo avuto la possibilità di scendere e di esplorarla a piedi. Ci siamo immersi in questo immenso parco pieno di alberi dai colori autunnali. Dopo circa un’ora, il battello è tornato e siamo saliti a bordo per tornare indietro. Prima di rientrare in albergo, ci siamo fermati in un locale di langos, una sorta di pizza fritta farcita con formaggio e prosciutto. Non era male, ma non ci ha entusiasmato troppo. Purtroppo durante la notte in albergo abbiamo avuto problemi con vicini di camera troppo rumorosi (urlavano e hanno ascoltato musica fino a tarda notte).
Domenica 31 ottobre – Bagni Szechenyi
Al mattino, dopo una veloce colazione in camera, abbiamo preso il filobus per dirigerci verso le famose terme di Budapest: i Bagni Szechenyi. Nell’ingresso (55 euro per tre) abbiamo preso anche la cabina per cambiarci e depositare i nostri averi. Siamo entrati subito nelle piscine esterne (ce ne sono tre, di cui una solo per nuotare). La prima piscina ha al centro un vortice che ti fa girare in tondo come una trottola. Nella piscina all’estremità opposta invece l’acqua è più calda. Entrando dentro alla struttura termale invece ci sono una miriade di piscine di forme diverse e con temperatura dell’acqua diversa. C’è la possibilità anche di provare sauna e bagno turco. Ci siamo rilassati e abbiamo provato tutte le piscine. Prima di uscire ci siamo fatti una doccia.
Visto che era ora di pranzo, ci siamo fermati al chiosco di fronte alle terme e abbiamo assaporato un mega panino con salsiccia alla paprika e una birra fresca. Ci siamo poi incamminati verso la Piazza degli Eroi. Al centro della piazza c’è un monumento che domina su tutto. Ripreso il filobus, ci siamo fermati nel quartiere ebraico per visitare la Grande Sinagoga. Annesso alla sinagoga c’è anche un giardino e un piccolo museo. Abbiamo riportato in stanza gli accappatoi e costumi bagnati e siamo tornati verso il centro per fare una passeggiata per le vie. Abbiamo preso un caffè da passeggio e abbiamo visto la statua della Little Princess (la città è disseminata di statue di ogni genere). Siamo rientrati in albergo per cambiarci per la cena.
Abbiamo scelto di andare a cena al Nagy Fa-Tal Etterem, un ristorante tipico ungherese. Al suo interno i menestrelli cantavano facendo da sottofondo mentre la gente cenava. Abbiamo voluto provare il gulash servito dentro la tiera di pane. Squisito! Mio marito, amante dei liquori, ha assaggiato il Palinka, liquore tipico ungherese aromatizzato con frutta.
Lunedì 1 novembre – Szentendre, Godollo e Holloko
Al mattino abbiamo lasciato Budapest per dirigerci verso i dintorni di Budapest, e in particolare verso Szentendre. Questo piccolo paesino sulla sponda del Danubio è davvero incantevole. Abbiamo passeggiato lungo le stradine acciottolate e ci siamo fermati in una cioccolateria per una pausa dolce. Ripresa l’auto, siamo arrivati fino a Visegrad dove, in cima alla collina, spicca la Fortezza medioevale. Parcheggiata l’auto, abbiamo esplorato la fortezza a piedi. Da qui si ha una visuale stupenda del fiume e del foliage che rende il paesaggio magico.
Ci siamo spostati poi a Godollo perché volevamo visitare il Palazzo Reale, ma purtroppo all’ingresso c’era un cartello con scritto che era momentaneamente chiuso. Visto l’ora di pranzo, ci siamo fermati al ristorante Smarni che è a pochi passi. Un pranzo davvero superlativo. Ultima tappa della giornata, il paese di Holloko. Una parte del paese conserva ancora le case tipiche ungheresi, fatte di legno scuro e muri bianchi. Essendo bassa stagione molti negozietti e musei erano chiusi, ma merita davvero fare una passeggiata per le vie perché sembra di essere in un altro mondo. I giardini delle case (alcune abitate ancora oggi) sono tutti curati e a tema autunnale. Abbiamo comprato alcuni oggetti di artigianato locale nei tre negozietti aperti e abbiamo sistemato le valigie nell’affittacamere Kemences Porta (55 € per una notte).
Volevamo cenare nel ristorante dell’affittacamere, ma praticamente è stata più una merenda visto che alle 17 chiudeva. Abbiamo scelto di nuovo il gulasch dentro il pane. Buonissimo! Prima di rientrare in stanza, abbiamo fatto un’ultima passeggiata per il paesino silenzioso e quasi spettrale. Al calare del sole sembra che non ci sia più anima viva. Persino i proprietari dell’affittacamere se ne sono andati lasciandoci da soli! Ci siamo preparati per la notte e non erano neanche le 21 che eravamo già sotto le coperte!
Martedì 2 novembre – Rientro in Italia
Al mattino ci siamo svegliati con il rumore della pioggia sui vetri. Abbiamo fatto una leggera colazione e sistemato le nostre cose in auto. Abbiamo preso la direzione per l’autostrada e ci siamo diretti verso casa. Abbiamo trovato alcuni tratti dove c’era traffico, ma verso sera eravamo a casa nostra. Avremmo voluto vedere molto di più dell’Ungheria, ma purtroppo avevamo a disposizione pochi giorni, quindi in un futuro sicuramente torneremo. Ci è dispiaciuto molto che a Budapest molte cose fossero chiuse per restauro o causa Covid, perché sicuramente avrebbe meritato vederle. Senza dubbio che vorrei tornare per gustare un altro piatto di ottimo gulash!