È il borgo delle meridiane dove c’è sempre il sole, e da qui passa una delle strade più belle delle Alpi

Mariarita, 11 Feb 2025
È il borgo delle meridiane dove c'è sempre il sole, e da qui passa una delle strade più belle delle alpi
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Conta meno di duecento abitanti Usseaux, un borgo dell’Alta Val Chisone, dove case in pietra e murales raccontano storie di montagna e l’autenticità delle Alpi piemontesi. Usseaux è composto in realtà da cinque borgate, ognuna con una propria identità. La più nota (persino più di Usseaux stesso) è Balboutet, famosa per le sue ventiquattro meridiane perfettamente funzionanti, che le sono valse il soprannome di “frazione del sole”. La sua particolare esposizione, infatti, l’ha resa un luogo privilegiato per le meridiane, perfettamente funzionanti ancora oggi. 

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Le cinque borgate di Usseaux

Usseaux “capoluogo” ospita decine di murales che raccontano la vita di montagna e le tradizioni contadine. Ma è soprattutto il borgo del pane, che grazie ad un antico forno ancora in funzione  viene preparato seguendo metodi tradizionali. Da non perdere il mulino ad acqua della famiglia Canton, restaurato e testimone dell’economia rurale che non ha mai del tutto ceduto il passo alla modernità. Balboutet, come accennato, è invece la frazione delle meridiane, che adornano le facciate delle case del borgo dotato di un’esposizione solare privilegiata.

Pourrieres è la borgata storica legata alla battaglia dell’Assietta, combattuta nel Settecento tra francesi e piemontesi. Oggi un percorso a cielo aperto ne racconta la storia. Fraisse è circondata da boschi di larici e pini cembri, per questo è nota come “borgata del legno”, con sculture e pannelli scolpiti che illustrano la vita e il lavoro della comunità montana.

Infine Laux, soprannominata la “borgata dell’acqua”, è legata alle vicende dei Valdesi, che qui si rifugiarono nei secoli passati. Poco distante si trova il Lago del Laux, piccolo specchio d’acqua immerso nella quiete più totale.

usseaux cosa vedere

Cosa vedere nei dintorni: strade panoramiche, forti e laghi

Salendo oltre Balboutet si trovano due delle strade panoramiche più spettacolari delle Alpi, la Strada dell’Assietta e il Colle delle Finestre. La Strada dell’Assietta (SP173) è un percorso sterrato di 36 km che corre a oltre 2.000 m di quota, offrendo panorami mozzafiato sulle valli circostanti. Lungo il tragitto si ammirano viste straordinarie sul Monte Albergian e sul Rocciamelone, tra paesaggi selvaggi e antiche fortificazioni militari. 

Il Colle delle Finestre (2.178 m), celebre tappa del Giro d’Italia, è amato dai ciclisti per la sua salita impegnativa: 18 tornanti spettacolari, di cui gli ultimi 8 km su sterrato. Dalla cima si gode una vista impareggiabile sul massiccio dell’Orsiera-Rocciavrè.

La zona, inoltre, è ricca di luoghi di interesse storico. Primo tra tutti il Forte di Fenestrelle, la più grande fortificazione alpina d’Europa, paragonata alla Grande Muraglia per la sua estensione (oltre 3 km di mura). Costruito nel XVIII secolo per difendere il Piemonte dagli attacchi francesi, è stato anche utilizzato come carcere militare. Oggi il forte è visitabile con tour guidati, alcuni dei quali permettono di percorrere la celebre Scala Coperta, una scalinata di 4.000 gradini.

Oltre al già citato Lago del Laux, piccolo ma suggestivo, un’altra meta da non perdere è il Lago delle Rane, situato nei pressi di Balboutet. Entrambi sono facilmente raggiungibili a piedi con passeggiate adatte a tutti, ideali per una giornata di relax nella natura. Questi laghi, seppur di dimensioni modeste, racchiudono tutta la magia delle Alpi piemontesi, tra silenzio, colori cangianti e una sensazione di pace difficile da trovare altrove.

lago laux

Sapori di montagna: cosa mangiare a Balboutet (Usseaux)

L’enogastronomia della zona è fortemente legata alla tradizione alpina. Dominano i formaggi, le paste fatte in casa e la polenta. Da assaggiare il plaisentif, il “formaggio delle viole”, prodotto esclusivamente tra giugno e luglio, quando le mucche si nutrono dei pascoli in fiore. Le cajette, gnocchi simili ai canederli trentini, preparati con patate, farina e formaggio, serviti con burro fuso o sugo di carne. La glara è invece una torta salata a base di patate, pancetta, cipolla, latte e uova, tipica della cucina povera alpina. Infine i gofri, cialde di pasta a base di acqua, farina e lievito, cotte in apposite piastre di ferro e servite sia dolci che salate.



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