Amate anche da Plinio, le Terme “sconosciute” del Basso Lazio sono un’oasi di piacere e relax da vivere durante tutto l’anno

L'ultimo comune del Lazio prima del confine con la Campania, scopriamo assieme uno dei borghi più fascinosi e storici del Lazio.
Cristian Vicari, 31 Ago 2024
amate anche da plinio, le terme “sconosciute” del basso lazio sono un'oasi di piacere e relax da vivere durante tutto l'anno
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Si può partire dall’onore questo comune e i suoi cittadini in quanto esso è l’ultimo, insieme al Comune di Santi Cosma e Damiano, ad avere la medaglia d’oro al valor civile grazie al coraggio dei loro cittadini che durante la Seconda guerra mondiale combatterono contro i tedeschi, qui infatti aveva inizio la famigerata linea Gustav. Ci troviamo a Castelforte, nel Lazio, proprio al confine con la Campania, immersi nel verde che rende altrettanto affascinante questo piccolo borgo. Una volta entrati nel piccolo centro storico del borgo di Castelforte, caratterizzata da piccole vie, scalinate e piccole piazze, ben conservate, caratteristiche che rendono perfetta una passeggiata alla scoperta dei suoi segreti. 

 
 
 
 
 
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Cosa vedere nel borgo “di confine” del Lazio

Addentrandovi all’interno di queste piccole vie, caratterizzate anche qui dal fascino di piante e piante rampicanti che si trovano sulle mura che costeggiano queste vie, e per di più a preziosità ed altre piante inserite dai cittadini stessi, Tra le cose da non perdere c’è sicuramente la Porta Cianca, storica, porta di accesso alla città e sede di un vecchio macello, in questa zona, prima di entrare nel borgo, si può notare un basso rilievo di un soldato francese al ricordo dei tempi passati. Troverete poi il Palazzo Comunale, edificato nel 900 in stile neorinascimentale e contenente al suo interno affreschi del Porchetta, Continuando poi per i vicoli caratteristici del borgo di Castelforte, si incontra via Ferruccio, di particolare interesse grazie ai suoi murales, e successivamente passerete per il mastio e le antiche cinte murarie, per arrivare alla chiesa dedicata a San Giovanni Battista, risalente al 1000-1110.

Continuando in questo affascinante luogo non c’è da perdere la Villa Comunale a piazza San Rocco, in cui è stato collocato nel 1934 un monumento ai caduti della Prima guerra mondiale. Costruito dallo Scultore Torquato Tamagnini, alto ben quattro metri, è una struttura in bronzo, travertino e pietra; insieme ad esso sarà importantissimo dover visitare, in quanto all’interno della storia di questo luogo, il  Museo della linea Gustav, contenente cimeli, foto risalenti al periodo della Seconda guerra mondiale. Un piccolo accenno alla storia, quando si parla della linea Gustav, essa era la linea di difesa che costruirono i tedeschi per fermare l’avanzata degli alleati che durante la Seconda guerra mondiale erano diretti a Roma per liberare l’Italia. In questo tratto di terreno furono combattute aspre lotte e battaglie e quasi tutti i paesi; compreso il borgo di Castelforte, furono distrutti dai bombardamenti e dai saccheggi.

Altro luogo importante degno di nota del borgo di Castelforte, si trova sulla strada che porta a Suio Terme, si tratta della chiesa di Santa Maria di Pensulis. Le origini di questa chiesa sono incerte, si pensa possa essere stata costruita sopra la villa di Zeto, il Patrizio romano che ospitò il filosofo Plotino. Il nome “Pensulis” ha due interpretazioni, o un edificio sopraelevato ed infatti la chiesa si trova in una posizione rialzata rispetto al piano della compagnia circostante, oppure perché la chiesa di Santa Maria di come detto in precedenza, sembra essere sorta su edifici già esistenti.  

La natura e le Terme di Suio che renderanno il vostro viaggio a Castelforte indimenticabile

suio

Suio è una frazione termale di Castelforte. Si colloca sulle estreme propaggini dei Monti aurunci, presso il fiume Garigliano. Le Terme di Suio sono le antiche Aquae Vescinae citate anche da Plinio e Lugano, molto frequentate soprattutto durante il periodo dell’Impero Romano. Una testimonianza dei fasti dell’epoca è ad esempio, la cosiddetta vasca di Nerone, piscina Duratorre, in località Sant’Antonio, in cui fu rinvenuta una sedia balneare di porfido. 

Dalle numerose ed eterogenee sorgenti, in una fascia tra il crinale aurunco e il fiume Garigliano sgorgano acque ipertermali a varie concentrazioni sulfuree con presenza di bicarbonato-alcalino-terroso calciche; l’ideale per una giornata di relax. Potrete usufruire anche di trattamenti estetico rilassanti per bagni, fanghi, inalazioni, irrigazioni ed insufflazioni per curare malattie respiratorie, otorinolaringoiatriche, artrosiche e cutanee. Le acque, diversi gradi di concentrazione di minerali vengono anche commercializzate in bottiglia come acqua da pasto. Il territorio offre strutture sportive e ricreative a carattere naturalistico e culturale.  

In conclusione, Castelforte è il magnifico e perfetto luogo per poter passare una giornata di relax. Ammirando la storia e traendo il beneficio di ciò che i nostri antichi romani ci hanno donato. 



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