La storia della città che ha portato il caffè in Italia (spoiler: non è Napoli)

Stefano Maria Meconi, 06 Lug 2024
la storia della città che ha portato il caffè in italia (spoiler: non è napoli)

Cittadina crocevia di culture, dove Mediterraneo e mondo slavo si incontrano con il nord Europa, è la patria di una delle bevande più amate al mondo: il caffè. E no, non stiamo parlando di Napoli, perché il rito del caffè in Italia nasce quasi 1000 chilometri più a nord, e più precisamente a Trieste. Il motivo è semplice quanto banale: da sempre la città friulana è uno dei porti più importanti d’Europa, soprattutto perché mette in comunicazione il bacino del Mediterraneo con tutto il nord Europa. Era infatti nel porto di Trieste, che era tra l’altro un porto franco, che fin dal Settecento arrivavano i preziosi chicchi, destinati alle prelibate papille della corte austro-ungarica e alle corti del nord Europa. Pensate che il commercio del caffè era cosi importante che agli inizi del Novecento fu inaugurata la Borsa del Caffè. E proprio nella città al confine estremo d’Italia si trova la sede di Illy, uno dei nomi più prestigiosi del caffè nel Bel Paese, la cui storia si lega a stretto giro con quella del Friuli-Venezia Giulia. 

Del resto, a Trieste il caffè è un vero e proprio rito. Infatti è raro vedere gente che lo beve di corsa al bancone del bar, ma piuttosto persone sedute al tavolo, che con tutta la calma di questo mondo si gusta il suo buon caffè, magari leggendo un libro, sfogliando il giornale o semplicemente chiacchierando con gli altri avventori. Questo stile di vita ha fatto si che in passato i caffè triestini diventassero dei luoghi di ritrovo e di incontro, soprattutto per letterati e scrittori come Joyce, Saba e Svevo. Ancora oggi è possibile visitare i caffè letterari, storici luoghi dove il caffè e la letteratura si incontravano in un matrimonio fatto di profumi e parole.

Ecco quali sono i bar storici di Trieste da scoprire

caffè san marco trieste

Il locale prediletto di triestini e non è il caffè, dove poter degustare la miscela di caffè preferita. Sono moltissimi i caffè storici ancora presenti a Trieste, molti dei quali legati a storie, personaggi e avventure che ancora oggi raccontano di loro.

Caffè degli Specchi

trieste caffè

Uno dei caffè storici è il Caffè degli Specchi (Piazza Unità d’Italia, 7). Inaugurato nel 1839, è tra i più antichi della città e qui si respira ancora l’atmosfera del regno austroungarico, tanto che non è difficile immaginare principi e dame di corte seduti ai tavolini a gustare il loro caffè. La storia si respira in ogni angolo ed era qui che nell’Ottocento si incontravano gli irredentisti, Joyce con Svevo e i marinai della flotta britannica durante il secondo dopoguerra.

Caffè Tommaseo

Il più antico caffè di Trieste, inaugurato nel 1825, è il Caffè Tommaseo (Piazza Nicolò Tommaseo, 4), che prende il nome dall’omonima piazza in cui si trova. Questo storico caffè era frequentato da letterati, artisti e commercianti per la sua aria elegante e sofisticata, che ancora oggi lo rende uno dei caffè storici più affascinanti della città.

Caffè San Marco

 
 
 
 
 
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Il Caffè San Marco (Via Cesare Battisti, 18), celebre ritrovo per gli intellettuali della città, è stato fondato nel 1914. Qui venivano creati i passaporti falsi per gli irredentisti che dovevano fuggire da Trieste e conserva ancora gli arredi originali in stile Secessione Viennese.

Caffè Torinese

Altro caffè storico di Trieste è il Caffè Torinese (Corso Italia, 2), celebre per i suoi arredi in legno realizzati dall’ebanista Debelli. Lo stile liberty conferisce a questo caffè un fascino d’altri tempi, con il suo splendido bancone e il maestoso lampadario in cristallo.

Caffè Urbanis

Nel cuore di Trieste, Caffè Erbanis (Piazza della Borsa, 15) è nato nel 1832 e ancora oggi è uno dei punti di ritrovo per giovani e intellettuali. Da non perdere è il bellissimo mosaico pavimentale, con la bora che soffia e una miriadi di animali mitologici e marini.

Pasticceria La Bomboniera

Per gustare le prelibatezze della pasticceria austro-ungarica, dal 1836 una tappa alla Pasticceria La Bomboniera (Via Trenta Ottobre, 3) è d’obbligo. Tra arredi liberty, prelibatezze uniche come l’iconica Sacher Torte e dolci tipici della tradizione ebraica, cotti rigorosamente nel forno a legna, qui si respira un’atmosfera d’altri tempi.

Caffè Pasticceria Pirona

caffè pirona, trieste

Dal 1900, circondato da edifici in stile neoclassico, il Caffè Pasticceria Pirona (Largo della Barriera Vecchia, 12) è un must per il tour nei caffè storici di Trieste. È proprio ai tavoli di questo caffè che Joyce iniziò a scrivere il suo Ulisse, mentre nobili e borghesi si alternavano al bancone a degustare dolci e caffè.

Nero, capo e tutti gli altri: a Trieste anche il caffè si chiama diverso

A Trieste c’è un modo di chiamare il caffè diverso dal resto d’Italia, quindi attenzione quando ordini! Ecco un piccolo vademecum utile per sembrare un vero triestino:

  • Con nero si intende il classico caffè in tazzina, mentre con nero in b ci verrà servito un caffè in bicchiere di vetro.
  • Se vogliamo un decaffeinato, basta chiedere un deca o un deca in b se lo vogliamo al vetro.
  • Preferisci un macchiato in tazzina? Basta chiedere un capo o un capo in b per averlo nel bicchiere.
  • Stessa cosa per il decaffeinato, basta aggiungere alla richiesta deca (capo deca o capo deca in b).

E adesso amanti del cappuccino prestate attenzione! Per il classico cappuccino si deve ordinare un caffellatte, mentre chiedendo un goccia ci verrà servito un caffè con una goccia di schiuma di latte.



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