All’ombra della Cattedrale, da quasi 600 anni l’osteria più antica al mondo è uno dei simboli della città

Adriano Bocci, 13 Set 2024
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A pochi passi dalla Cattedrale di San Giorgio, e poco sotto al Castello Estense, nel cuore di Ferrara c’è un’osteria molto ma molto antica che ormai è uno dei simboli della città. Si chiama Osteria Al Brindisi ed è un locale che è stato certificato come osteria più antica del mondo dal Guinness dei Primati, il che è tutto dire: aprì le sue porte nel lontano 1.435, ma ci sono tracce che la mostrano già attiva nell’anno 1.100, quando allora era chiamata Hostaria del Chiucchiolino.
Il suo nome deriva dal termine ciucco, che come ben sai significa ubriaco, chiaro e conciso. Un pezzo di storia, davvero, così integrata in quel di Ferrara che nel Rinascimento ci si arrivava in barca col canale del Gorgadello, ormai scomparso. L’ubicazione vicino alla cattedrale poi è tutt’altro che casuale: l’osteria è parte della cultura di Ferrara, che nel XV secolo era uno dei centri più fiorenti del Bel Paese. Ciò che è diventato tradizione gastronomica puoi trovarlo, nel senso più letterale del termine, proprio qui, in un luogo che appunto ha ricevuto il riconoscimento di Locale Storico d’Italia. La conosci? Forse dovresti.

L’Osteria Al Brindisi e i suoi ospiti a dir poco illustri

L’Osteria Al Brindisi non è mai stata solo un luogo di ritrovo per gli amanti del buon cibo e del buon vino, ma un simbolo culturale che ha visto passare fra le sue mura alcune delle menti più brillanti della storia. Fra i suoi clienti sono passati nomi a dir poco illustri c’è decisamente da nominare Niccolò Copernico, l’astronomo polacco che creò la teoria eliocentrica rivoluzionando la visione dell’universo: Copernico ha vissuto per un periodo nel piano superiore dell’Osteria mentre studiava all’Università di Ferrara nel 1503. È proprio qui che cominciò a sviluppare le sue idee, ma non fu l’unico a trarre giovamento, ristoro e idee grazie (anche) all’Hostaria del Chiucchiolino.

Questo perché oltre agli uomini di scientia, come è naturale in luoghi simili (come l’Antico Caffè Greco di Roma), anche letterari e artisti erano clienti abituali. Ludovico Ariosto (autore dell’Orlando Furioso) menziona il locale in una sua commedia chiamata La Lena, ma se per questo pure Torquato Tasso, o artisti come Tiziano Benvenuto Cellini ci passavano il tempo. Ma anche in tempi più moderni ci sono passati personaggi illustri: nel 1973 con le celebrazioni del cinquecentesimo anniversario della nascita di Copernico ci passò anche Karol Wojtyla, futuro Papa Giovanni Paolo II, che visita l’osteria accompagnato da un Cardinale di nome Wizsinsky, Primate di Polonia. Ci passarono anche i nostri Siusy e Patrizio, ma quella è un’altra storia e non siamo assolutamente di parte.

Com’è l’Osteria Al Brindisi oggi?

Oggi come oggi l’Osteria Al Brindisi è una delle prime attrazioni turistiche di Ferrara, perché fra certificazione del Guinness dei Primati e lo status di Locale Storico d’Italia è difficile non voler visitare un’osteria di questo calibro che è ancora in piena attività. Imperdibile tappa della città degli Estensi, è un punto dove la continuità tra passato e presente sono più che vive: scaffali pieni di bottiglie di vino, travi a vista e architettura del Rinascimento ferrarese. Non è raro trovare appassionati di storia, ma non è neanche necessario esserlo, data la bellezza.

Detto questo, è un’esperienza tradizionale e autentica che sta al centro, a pochi passi dalla Cattedrale di San Giorgio e quindi facilmente accessibile. Detto questo, l’ambiente è piccolo ma accogliente, anche se le grandi rastrelliere colme di vini bianchi già bastano a creare una cornice unica, ma ci sono un sacco di chitarre e strumenti musicali appesi alle pareti. Non solo chitarre, ma trombe e anche batterie, poiché il locale ha un accento particolare verso il jazz.

È un posto molto vissuto che tiene intatta l’autenticità del tutto, cosa che si vede anche dal resto degli interni, arredi rustici semplici ed evocativi, ma comunque con un servizio attento e moderno e un personale molto preparato. I sapori della Ferrara rinascimentale sono tutti qui, e a prezzi onesti, che è sempre il primo segreto per sopravvivere per centinaia di anni.

Cosa si mangia? Cosa si beve? Una tradizione non se ne andrà

Una delle maggiori attrattive è la tradizione enogastronomica accessibile e che si può provare con appositi menù, che fanno sentire un po’ di tutto. Il menù dell’Osteria Al Brindisi è pura cucina tradizionale ferrarese, dai piatti semplici e autentici. La prima cosa che tutti devono provare, provano e (quasi tutti) amano, sono i cappellacci di zucca che vengono serviti con burro e salvia o al ragù, piatto simbolo dell’hostaria. Non se ne è mai andata, e come pasta ripiena, è un amore per le papille gustative.

Altri piatti includono una salama da sugo col purè, bello speziato e intenso (tipico di Ferrara come poche cose), che spesso si mangia col pane ferrarese croccante e a forma di cornetto, ma è un preferito pure il pasticcio di maccheron. Ci sono un sacco di chicche del territorio, anche a livello di selezione di vini locali. A tal proposito ci sono i vini del Bosco Eliceo, tra le produzioni più interessevoli e apprezzate, ma ci sono molte etichette meno note, inclusi vini biodinamici e vini naturali. E comunque, per autenticità, c’è chi se ne lamenta ma evidentemente non comprende: qui si bevono solo acqua o vino (e distillati), e difatti l’Osteria Al Brindisi non vende bibite.

Ultimo ma non ultimo, gli orari di servizio sono i seguenti: sono aperti dal lunedì alla domenica, ma lunedì e martedì dalle 11 alle 16, mentre dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 23. Sono ubicati a Via Adelardi 11. Trovi il sito ufficiale qui. Trovi invece indicazioni per come arrivare toccando qui.

Crediti immagine di copertina: Al Brindisi – Enoteca di Ferrara – Facebook.



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