A 1894 metri d’altitudine sulle montagne del Trentino: un lago speciale da scoprire a dicembre

Dove l’autunno si riflette nell’acqua e il silenzio diventa paesaggio: un gioiello della natura che in questa stagione cambia colori ma senza rinunciare alla sua identità
Matteo Meliconi, 26 Nov 2025
a 1894 metri d'altitudine sulle montagne del trentino: un lago speciale da scoprire a dicembre

A quasi duemila metri, quando l’autunno si fa silenzioso e l’aria comincia a profumare d’inverno, c’è un luogo sospeso tra le stagioni. I larici si tingono d’oro, l’acqua riflette cieli limpidi e nuvole basse, mentre i primi fiocchi di neve si posano discreti sui sentieri. Novembre e dicembre non solo solo mesi di passaggio, ma un invito a rallentare, respirare e lasciarsi sorprendere dalla montagna nella sua veste più intima. Bastano pochi passi per allontanarsi dal rumore e ritrovare un paesaggio che parla con la voce della natura, fatta di luce obliqua, silenzi profondi e dettagli che in estate passano inosservati.

Tra valichi e sentieri, la storia silenziosa di un luogo che ha molto da raccontare

Incastonato tra le cime delle Dolomiti trentine, il lago di San Pellegrino custodisce una storia fatta di passaggi, confini e silenzi. Non è soltanto una meta per escursionisti o sciatori, ma un luogo che da secoli accompagna il cammino di viandanti, pellegrini e viaggiatori. Il valico su cui sorge ha rappresentato a lungo una via di collegamento tra la Val di Fassa e il Primiero, attraversato da mercanti, eserciti e pastori. Ogni sentiero racconta qualcosa. La piccola cappella nei pressi del lago ricorda antichi riti religiosi, mentre le tracce della Grande Guerra si nascondono tra i boschi e le rocce. Il passo, oggi tranquillo e panoramico, un tempo era punto strategico, sorvegliato e conteso. Nonostante il suo passato movimentato, questo angolo di montagna ha conservato un’anima quieta, quasi sospesa. Visitare il Lago di San Pellegrino a novembre significa entrare in contatto con questa dimensione più intima. Quando i colori si spengono, le folle si diradano e la natura riprende il suo respiro lento, il paesaggio diventa racconto. Insomma, qui la storia non si legge, si cammina.

Tra panorami, sentieri ed esperienze d’autunno: cosa fare e cosa vedere tra boschi, acqua e storia

lago di san pellegrino

Il lago di San Pellegrino è il punto di partenza ideale per esplorazioni lente e contemplative, alla scoperta della natura e delle sue infinite bellezze. A novembre, quando la natura si fa più discreta e il paesaggio si svuota di presenze, ogni passo diventa pura scoperta. Si può iniziare con una passeggiata attorno al lago, dove l’acqua immobile riflette i larici dorati e le prime spolverate di neve. Il sentiero è semplice e accessibile, perfetto per chi cerca quiete e bellezza senza fatica. Poco distante, la piccola cappella dedicata a San Pellegrino invita a una sosta silenziosa, in un luogo che racconta la spiritualità di chi, nei secoli, ha attraversato questo affascinante valico. Per chi ama camminare, il percorso che conduce al Passo delle Selle regala scorci spettacolari sulle Pale di San Martino. Anche se in novembre può essere innevato, nelle giornate limpide offre panorami mozzafiato e un senso di isolamento prezioso. Gli appassionati di storia possono cercare le tracce della Grande Guerra, ancora visibili nei pressi del passo, tra vecchi camminamenti e postazioni mimetizzate tra le rocce. Infine, basta sedersi su una panchina o su un masso per vivere l’esperienza più autentica che questo luogo sa offrire. Non serve fare nulla se non fermarsi davvero con il corpo e con la mente per ascoltare il silenzio, osservare il mutare della luce e lasciarsi attraversare dallo spirito della montagna. In quei momenti anche il tempo sembra rallentare come se la natura stessa volesse concedere una pausa.

Come arrivare al lago di San Pellegrino: ecco qualche piccolo consiglio per voi

Raggiungere il Lago di San Pellegrino è semplice e suggestivo, soprattutto se si parte dalla Val di Fassa. Da Moena, una delle località più caratteristiche della valle, si imbocca la strada statale 346 in direzione Passo San Pellegrino. Dopo circa undici chilometri di salita panoramica tra boschi e tornanti, si arriva al valico, dove il paesaggio si apre su ampie distese alpine. Il lago si trova a pochi passi dal passo, facilmente raggiungibile a piedi con una breve camminata pianeggiante. Anche chi arriva da Falcade, sul versante bellunese, può seguire la stessa strada statale, godendo di scorci incantevoli lungo il percorso. Durante la stagione turistica, il passo è servito da autobus di linea che collegano Moena e le località vicine, ma a novembre è consigliabile verificare gli orari in anticipo. Una volta giunti, non resta che lasciarsi guidare dal silenzio e dalla bellezza del luogo, vivendo appieno l’esperienza.



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