Dansk dream

DANSK DREAM : RESOCONTO DI UNA VACANZA DANESE Agosto 2002, un periodo da ricordare, dopo 8 anni !!!!Torno finalmente a farmi una vacanza fuori dalla Sicilia ma soprattutto fuori dall’Italia, erano anni che mi sarebbe piaciuto vedere Copenhagen, una città che mi ha sempre attirato, non so perché, ma qualcosa mi diceva che dovevo andare li, o...
Scritto da: Giuseppe Di noto
dansk dream
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
DANSK DREAM : RESOCONTO DI UNA VACANZA DANESE Agosto 2002, un periodo da ricordare, dopo 8 anni !!!!Torno finalmente a farmi una vacanza fuori dalla Sicilia ma soprattutto fuori dall’Italia, erano anni che mi sarebbe piaciuto vedere Copenhagen, una città che mi ha sempre attirato, non so perché, ma qualcosa mi diceva che dovevo andare li, o forse è stata Copenhagen a scegliere me chissà.L’avventura inizia lunedì 19 agosto, partenza dall’aeroporto Fontanarossa di Catania, ovviamente non c’è il volo diretto, dovrò quindi “scalare” a Milano Malpensa, una volta li mi aspettano 6 ore di attesa per la coincidenza per la capitale danese, premessa , per questo viaggio sono partito da solo, altra cosa importante, almeno una volta nella vita bisogna fare un viaggio da soli. Malpensa è davvero un aeroporto di m…! Fai il check-in ed il tuo gate si trova 2 o 3 Km più avanti, poi cerchi il cesso per fare pipi e devi farti altra strada avantindrè, bah lasciamo perdere, dopo un contrattempo al metal detector(mi sono dovuto pure togliere le scarpe), comincio a riconoscere persone!Non persone qualunque ma gente famosa, calciatori per l’appunto, vedo sfilare Juliano, Coco, Gattuso,F.Inzaghi e Del Piero, ai quali aggiungo il bravo comico di Zelig Flavio Oreglio, quello che racconta le poesie! Con circa mezz’ora di ritardo parte il mio aereo che arriva all’aeroporto Kastrup di Copenhagen alle 22:30 circa, ad attendermi non c’è il mio amico che dovrà prestarmi l’appartamentino per alloggiare, ma un amico suo ,Elvis , Palermitano, segni di riconoscimento, io con la mia valigia giallo banana e lui con una maglia dell’Italia, riconosco il tipo, ci salutiamo, è accompagnato da due damigelle niente male , Lena (la sua tipa ), e Kathrine, ci rechiamo in macchina alla stazione dove ci attende Marco il mio padrone di casa diciamo, altri saluti, io l’ho gentilmente omaggiato con dei doni da Siracusa (lui è pure siracusano), dolci alle mandorle, pecorino e 1 Kg di carne di cavallo!Ed inizia la mia prima serata, si va al NYHAVN, un canale-porticciolo assolutamente incantevole pieno di locali e di gente, comincio ad avere i miei primi giramenti di testa alla vista della prima” fauna” danese!Si beve qualche birra poi tutti in un altro locale dove c’è il karaoke,e dove io mi cimento in una versione di “should I stay or should I go” dei Clash! Quindi si va a a nanna.Il mio appartamento è sfitto, con solo un comò, un letto, cucinino, ed un bagno strettissimo, ma va bene cosi ,e poi è vicino alla stazione .Il giorno dopo sono da solo(il mio amico lavora in un ristorante di cucina siciliana), comincio a girare per il centro che si chiama STROGET (pron. “strou’t”) una serie di strade parallele piene di negozi, dove puoi imbatterti in suonatori ambulanti attrezzati di strumenti anche inusuali come contrabbasso o balalaika! Faccio i primi acquisti, poche ore per rendermi conto che mi ci vuole una bicicletta!Un danese su uno possiede una bicicletta, Copenhagen infatti è la classica città a misura d’uomo ed è davvero il massimo andare in giro in bici, il giorno dopo decido di affittarne una, ma il negozio della stazione è chiuso, vado allora in cerca delle cosiddette bici rosse, si trovano negli angoli delle piazze, e funzionano come i carrelli dei supermercati, metti 20 corone, prendi la bici ti fai il giro poi la riporti dove l’hai presa, la riagganci e ti riprendi le 20 corone!Lo stesso giorno di pomeriggio vado con quella bici sul lungomare nord alla ricerca della famosa sirenetta di Andersen, quindi visito la piazza dove sorge il palazzo reale, e comincio ad assaporare le prime prelibatezze di cucina etnica di cui Copenhagen è piena si comincia con il kebab turco.La sera sempre da solo vado di nuovo allo stroget e mi infilo in un locale, tale House of soul, carino, bevo qualche birra, poi il classico tipo che ti chiede se vuoi coca , hashish ecc, poi arriva uno che mi chiede se IO ho coca, hashish ecc, manco se avevo la faccia del pusher! Quindi arriva una tipa sulla quarantina, ma comunque piacente accompagnata da uno che poteva essere il suo trisavolo!Si avvicina, iniziamo a parlare o tentiamo di farlo visto che la musica all’interno è assordante, capisco poco di quello che mi dice, comprendo che ha molto caldo, che non ha problemi e che il tipo che l’accompagna non è il suo ragazzo. Cerco allora di convincerla ad uscire per andare da un’altra parte, ma lei dice che non puo , che non puo lasciare la cariatide al suo fianco, mah! Vai a capire le danesi.Alla fine mi scoccio e torno a casa (era tardino).Il giorno dopo si va con Marco a casa sua, lui abita fuori Copenhagen in una zona residenziale fatta di villette a schiera e prati, passiamo la mattinata là, dopo aver pranzato con la carne di cavallo che io gli avevo portato, nel pomeriggio mi reco ad HILLEROD a vedere un castello di cui la Danimarca è piena, per sera rientro nella capitale, nel frattempo Marco mi presta la sua di bici, molto più comoda da portare, la sera altro tour dei locali, ma in giro c’è poca gente( è mercoledì), mi faccio spiegare da un tipo che di settimana non c’è molto movimento.

Giovedì continuo il mio tour in bici sempre verso il centro a fare ulteriori acquisti, per la precisione gadgets e ricordini vari per i parenti, nel pomeriggio invece vado a visitare il parco TIVOLI, una zona verde con giostre, ristoranti, teatro e quant’altro, la sera vado a cenare in un ristorante giapponese a mangiare sushi, ottimo devo dire ma non ero abituato a mangiare pesce crudo ed i risultati non hanno tardato a farsi attendere ( 3 volte al cesso), in tarda serata aspetto Marco ed un suo collega di lavoro, Luigi, napoletano per prendere il bus ed andare a Christiania.

CHRISTIANIA Qui ci sarebbe da scrivere un capitolo a parte, uno dei posti che più terrò stretti nel cuore e nella memoria, Cristiania è un quartiere che si trova all’interno del più grande quartiere KRISTIANSHAVN, che si affaccia proprio di fronte alla Svezia.Originariamente qui vi sorgevano delle caserme allo scopo di prevenire eventuali attacchi dal mare, negli anni 70 erano già belle e abbandonate, vennero occupate nel 73 da una comunità di hippy che ne fecero zona autonoma, dopo le iniziali indignazioni, lo stato danese concesse a Christiania lo status di “esperimento sociale” per 2 anni, le cose andarono meglio del previsto e Christiania esiste ancora ed è il posto più frequentato dai turisti, entrando a Christiania ti sembra di essere tornato indietro negli anni 60 in piena Woodstock, case colorate, posti suggestivi (c’è anche un lago), gente di tutti i tipi che passeggia , osserva incuriosita, beve ma soprattutto fuma, già perché qui si può tranquillamente acquistare fumo ed erba nelle bancarelle o al coffee shop (il NEMOLAND), ed osservare gli ultimi Hippies e Freaks della terra animare e dare vita e colore a quel posto come se l’intero pianeta fosse concentrato tutto li dentro, ma impressionante è anche l’organizzazione di questo posto, li ci trovi campi da calcio, calcetto, basket, spazio giochi per bambini, ristorante (spettacolare), locali con le panche fuori, persino una fabbrica di biciclette.Quella volta di sera era poco illuminato, ma il giorno successivo sono andato in bici nel pomeriggio ed è stata tutta un’altra cosa, in una parola FANTASTICO! ULTIMI GIORNI Venerdi,in serata avevo inizialmente deciso di andare al VEGA una discoteca non distante da dove alloggiavo, volendo però andare sul tardi, opto prima per una serie di bevute nei pub del centro, prima al Nyhavn, e poi allo stroget dove c’è un pub chiamato THE DUBLINER, frequentato quasi esclusivamente da Irlandesi e Britannici, c’è un gruppo bravissimo (voce,chitarra,batteria e violino),che fanno musica irlandese, l’atmosfera cresce, si inizia a ballare sui tavoli, conosco 3 ragazze irlandesi, che sfiga ripartono il giorno dopo, tutte molto alla mano, al contrario delle loro colleghe danesi,fredde e molto sulle loro, da qui ho capito che il prossimo viaggio si dovrà fare in Irlanda o Scozia !Alla fine si fa tardi, dopo svariate birre e tanto ballare abbandono l’idea di andare al Vega e stanco ma felice torno a casa . Sabato, ultimo giorno, vado a visitare lo zoo, davvero molto bello, a pranzo prendo un hot dog danese, da ridere…Un panino al burro con un buco, su cui il tipo ci infila ketchup,maionese e un wurstel lungo il doppio del panino stesso, vi lascio immaginare la forma, qualche giorno prima avevo assaggiato lo smorrebrod una specialita danese, pane di segale imburrato arricchito con carne o pesce o altro.Nel pomeriggio mi reco invece allo stadio,c’è il derby COPENHAGHEN – BRONDBY, un po come il nostro Roma-Lazio, vincono i padroni di casa per 2-1, fortunatamente becco un tipo a cui domando per i biglietti e lui per tutta risposta me ne regala uno, che culo!La sera esco con Marco, Elvis e tipe , non faccio molto tardi,il giorno dopo ho l’aereo alle 9:00, andiamo tutti in un altro karaoke pub dove ad un certo punto parte una versione di “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e poveri che tutti i presenti cantano in Danese!!!Ovviamente noi contrattacchiamo rispondendo con la versione originale, non vi dico gli sguardi straniti verso di noi!!!E qui finisce la mia trasferta nordica, nell’aereo che mi porta a Milano viaggiano con me Amanda Sandrelli ed il Ministro nonsodichecosa Giovanardi, a proposito il nostro Berlusca è conosciuto pure in terra d’Amleto, lì lo chiamano il “Boss” !!!L’arrivo a Catania è tranquillo,ci sono i miei a prendermi, il giorno dopo per me inizia gia il lavoro,si ricomincia.

Ps Un consiglio per tutti, visitate Copenhagen !



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