Copenhagen, freddo accogliente

Da giovani studenti universitari i Paesi del Nord Europa non possono che affascinarci e nel periodo di "vacanza" post esami ci siamo concessi circa 4 giorni a Copenhagen, efficientissima capitale della Danimarca. Il viaggio, dalla prenotazione del volo e dell'hotel all'itinerario, l'abbiamo organizzato noi interamente tramite internet, i siti...
Scritto da: Valevoo
copenhagen, freddo accogliente
Partenza il: 18/02/2008
Ritorno il: 21/02/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Da giovani studenti universitari i Paesi del Nord Europa non possono che affascinarci e nel periodo di “vacanza” post esami ci siamo concessi circa 4 giorni a Copenhagen, efficientissima capitale della Danimarca. Il viaggio, dalla prenotazione del volo e dell’hotel all’itinerario, l’abbiamo organizzato noi interamente tramite internet, i siti www.Visitcopenhagen.Com e www.Visitdenmark.Com ci sono stati molto utili. Inizialmente sembravamo aver gettato la spugna a causa dei costi esorbitanti degli alberghi, soprattutto dopo aver testato il favorevole cambio euro-dollaro negli States l’estate scorsa. Ma poi abbiamo trovato un’ottima offerta e ci siamo convinti: Copenhagen non ci sfugge!! Il volo diretto da Milano è della SAS e dura circa 1.30 nonostante segnino un viaggio di 2 ore, ma questo per proteggersi da vari ritardi. Arriviamo a Copenhagen in perfetto orario, dopo circa 15 minuti arrivano le valigie e siamo pronti ad avviarci verso il centro della città! Per cambiare gli euro in corone danesi abbiamo aspettato di arrivare all’aeroporto di Copenhagen: in effetti, il cambio delle banche italiane e di Malpensa non era certamente favorevole! Molto più onesto invece quello in Danimarca. Ci sono un buon numero di posti dove cambiare gli euro ma a noi è stato sufficiente acquistare la CPHcard in aeroporto per avere sufficienti spiccioli per i giorni seguenti: lì è possibile pagare in euro e il resto è in corone. La CPHcard è una carta che ti dà accesso completo a tutti i mezzi di trasporto per tutto il Paese e molti ingressi gratuiti in diversi luoghi d’arte, oltre a sconti in diversi ristoranti, e può avere durata di 24h o 72h (noi abbiamo acquistato questa a costo di circa 57euro, la si può anche acquiastare in Italia e farsela inviare a casa). Ci è stata molto utile soprattutto per l’accesso ai mezzi di trasporto e la possibilità di rifugirci in qualche luogo caldo quando faceva troppo freddo. Se si vuole visitare qualche museo e si pensa di aver bisogno spesso dei mezzi è convieniente e ti fa risparmiare tempo.

L’aeroporto è ben collegato al centro da treno e metro: la nostra scelta è ricaduta sulla metropolitana in quanto il nostro hotel è a 600m dalla fermata Kongens Nytorv, una delle piazze principali della città. La metro è pulitissima, senza guidatore e molto frequente. Il viaggio fino al centro dura 12 minuti! Di notte poi è sempre in funzione, seppur sia meno frequente. Dotati della cartina della città richiesta proprio sul sito visitdenmark e arrivata a casa dopo qualche settimana non abbiamo avuto problemi ad arrivare all’hotel. E’ della catena Best Western e l’abbiamo scelto perchè abbiamo trovato un’ottima offerta (Scand.Holidays 3for2) che su pernottamenti di 3 notti permette di pagarne solo 2, la colazione è inclusa. L’hotel è molto carino, pulito e in centro e la colazione è davvero ricca e buona, con connessione ad internet gratuita. Costo: circa 90euro a notte.

Una volta arrivati in albergo abbiamo un pomeriggio da sfruttare, l’itinerario previsto è una passeggiata fino alla statua della Sirenetta.

Costeggiamo il Nyhavn, il canale pittoresco di Copenhagen, in tipico stile nordico: case variopinte si specchiano nell’acqua del canale. La prima cosa che ci è chiara della città è la presenza massiccia delle biciclette, nonostante il freddo. Moltissime persone prediligono questo mezzo per spostarsi in una città che effettivamente è a misura d’uomo e ci sono delle apposite corsie proprio per le bici. Costeggiamo l’Amalienborg Pladz, con i suoi giardini curati anche se, dato la temperatura, gli alberi erano un po’ spogli…! Incontriamo poi la Chiesa di marmo (Frederikckirken) con la sua cupola che svetta dallo skyline della città e che è chiaramente ispirata alla chiesa di San Pietro a Roma. Prima di incontrare la Sirenetta si passa attraverso i giardini di Kastellet, una fortificazione ormai aperta al pubblico caratterizzata da immensi spazi verdi: la passeggiata è interamente interna e pedonale, e forse anche grazie ad un insolito sole la prima impressione di Copenhagen è decisamente affascinante! La Sirenetta, monumento in onore di Hans Christian Andersen, è forse il simbolo più famoso della città nonostante le sue dimensioni siano un po’ inferiori a quello che ci si aspettava…! Il ritorno verso l’abergo prevede la camminata nello Stroget, la via dello shopping, costellata da mille insegne luminose dei negozi più alla moda. Arrivati poi nuovamente a Kongens Nytorv restiamo affascinati dalla pista di pattinaggio che si trova in mezzo alla piazza: è un anello di giaccio circondato da alberelli pieni di luci che creano un’atmosfera fiabesca! La giornata purtroppo finisce presto a causa del freddo che comincia a farsi sentire sempre di più dopo il tramonto e verso le 6 di sera dobbiamo tornare nella nostra camera.

Secondo giorno Questa giornata è interamente dedicata alla visita della città. Visitiamo il bel castello di Rosenborg che custodisce i gioielli della corona e che è circondato da dei bellissimi giardini. Ci avviamo poi verso Tivoli, un parco di divertimenti nel centro della città che però è chiuso in questi mesi. Incontriamo l’università di Copenhagen e la Radhuspladsen, la piazza che confina proprio con Tivoli. Qui decidiamo di prendere il treno (è giusto una fermata!) e andare a visitare l’industria danese per eccellenza: la Carlsberg. Una parte della città è interamente dedicata a questa azienda, sembra una sorta di villaggio a se stante. Visiatiamo il museo (ingresso: 50kr, circa 7euro) che è molto carino e che illustra sia la storia della Carlsberg che il processo di lavorazione che porta alla creazione della birra! Alla fine del percorso sembra quasi scontato che nel bar ti offrano 2 birre a testa! (sarà che i danesi sono grandi consumatori di birra..!).

Terzo giorno E’ il momento della gita fuori porta: la destinazione è Helsingor, il paese che ospita il castello di Kronborg, noto alle cronache per essere la dimora di Amleto. Prendiamo il treno regionale che collega Copenhagen con Helsingor che passa ogni 20 minuti: anche in questo caso è molto pulito ed efficiente, per percorrere circa 40km ci impiega poco più di 40 minuti. Dalla stazione di Helsingor non ci si può sbagliare: il castello è ben visibile! Si affaccia direttamente sullo stretto del Sund ed in effetti storicamente aveva la funzione di dogana per le navi che attraversavano lo stretto. Si possono visitare le segrete e le stanze reali, oltre al museo marittimo. Si gode poi di una splendida vista sul mare e sulla Svezia. Infatti, proprio in questo punto, si può arrivare in Svezia con soli 20 minuti di traghetto. Il traghetto in realtà è una nave piuttosto grossa, dotata di supermercato, bar e molte comodità. Anche questo, saremo ripetitivi, ma è molto pulito ed efficiente! Nella cittadina di Helsingor siamo riusciti finalmente ad assaggiare il piatto tipico danese: gli smorrebrod! Sono composti da una fetta di pane nero e una grande varietà di condimenti: dalle uova ai gamberetti al prosciutto alle aringhe… La cucina italiana è decisamente diversa, ma questi smorrebrod sono buoni! La città che si trova di fronte ad Helsingor è Helsinborg: una volta scesi dal traghetto abbiamo fatto un giro veloce per la città che ha un centro storico molto carino, poi siamo tornati ad Helsingor e di nuovo in treno a Copenhagen.

Quarto e ultimo giorno Abbiamo a disposizione solo la mattina e quindi visitiamo l’ultima parte di Copenhagen che ci resta: passando dall’edificio della Borsa danese, la più antica d’Europa, arriviamo al Governo, Christiansborg slot, un castello enorme dotato perfino di una stalla per i cavalli che ancora oggi trascinano carrozze in giro per la città.

Ci avviamo poi verso Christiania, la zona della città famosa per un ancora vivo insediamento hippy, piena di murales (quasi inesistenti per il resto della città) e lasciata un po’ a se stessa, sembra di non essere più a Copenhagen (non a caso, all’uscita di Christiania, impera un scritta “Now you are in the UE”).

Abbiamo trovato Copenhagen una città molto bella, facile da girare a piedi e non impegnativa. Il nostro budget non era illimitato e abbiamo speso circa 350euro a testa, compreso il volo e il pernottamento. La città è un po’ costosa ma tutto sommato abbiamo speso una cifra ragionevole. Le persone sono tutte molto gentili e parlando un perfetto inglese, quindi non c’è mai alcun problema per comunicare! I servizi sono più che soddisfacenti ed è una città molto rispettosa dell’ambiente e molto pulita. L’unico vero problema è la temperatura, che a volte è davvero bassa, e il sole tramonta abbastanza presto, quindi non è certamente adatta ai più freddolosi!



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