Finalmente la Scozia

Una settimana on the road tra prati, castelli, laghi e pecore
Scritto da: Noemi.G.
finalmente la scozia
Partenza il: 03/05/2017
Ritorno il: 10/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La Scozia era un sogno da tempo ed essere in aeroporto davanti al gate con la scritta Edimburgo, voleva dire essere a un passo dal realizzarlo. Ma andiamo con ordine.

L’organizzazione reale del viaggio è iniziata a dicembre (quella mentale era in atto già da anni), quando mio padre mi ha proposto di ripetere l’esperienza della Loira di un viaggio padre e figlia on the road!

Come periodo abbiamo optato per maggio in quanto uno dei meno piovosi in Scozia, subito abbiamo prenotato il volo a/r Napoli-Edimburgo, poi con calma abbiamo stabilito l’itinerario. Abbiamo preferito prenotare in anticipo tutti i pernottamenti, quindi dopo aver letto altri diari di viaggio e compatibilmente con i giorni di viaggio abbiamo deciso di fare base in 4 città: Stirling, Portree, Inverness ed Edimburgo.

Giorno 1

Arrivati a Edimburgo prendiamo l’auto a noleggio prenotata dall’Italia e dopo il primo impatto interlocutorio con la guida a destra (io per tutto il viaggio sono salita dal lato sbagliato dell’auto) partiamo diretti a Stirling. La distanza è 30 miglia che si fanno in una quarantina di minuti. Arriviamo al Castelcroft, un carinissimo cottage ai piedi del castello dal quale si gode di una vista bellissima della pianura che circonda la città. Arrivando si è accolti da prati verdi sormontati da uno sperone di roccia su cui è arroccato il castello. Siamo ricevuti con calore dalla proprietaria che ci mostra la nostra stanza e ci dà un po’ di informazioni sulla città, subito posiamo le valige e a piedi raggiungiamo il castello. Percorriamo un sentiero nel bosco che si arrampica sullo sperone di roccia su cui la rocca è costruita. L’ingresso al castello costa 5£ e l’audio guida 3£, per fare il giro impieghiamo un paio di ore. Lungo il percorso ci sono diverse persone in costume che spiegano vari aspetti della vita a corte, ad esempio ci siamo fermati ad ascoltare la ragazza che spiegava, in inglese, come venivano fatti gli stendardi reali. Il panorama dall’alto è bellissimo, in poche ore capiamo già che la scozia non ci deluderà.

Proseguiamo poi facendo un giro nel centro della città dove restiamo perplessi per le poche persone in strada, scopriremo nei giorni successivi che in scozia la giornata finisce presto, alle 18.30 è facile trovare sia le attrazioni che i negozi già chiusi. Ad un orario che per noi è insolito cerchiamo un posto in cui cenare; optiamo per il Baker N°2 un classico pub dove prendiamo due bistecche con contorno di patatine, piselli e pomodori, coca cola, birra e acqua (35£ totali), sazi torniamo al B&B. La sala di ingresso del B&B è un accogliente soggiorno con divani, poltrone, caminetto e enormi finestre che affacciano sulla campagna e ci premettono di godere di un tramonto incantevole!!!

Giorno 2

Primo risveglio scozzese e quindi prima colazione scozzese! Devo dire che vedersi servire uova salsicce, funghi, pomodori e pancetta alle otto di mattina lascia spiazzati ma nel corso dei giorni abbiamo imparato ad apprezzare la scottisch breakfast. Salutiamo la simpaticissima signora del B&B (che sicuramente consiglio) e partiamo alla volta dell’isola di Skye. Il programma del giorno prevede un bel tragitto in auto, 156 miglia per raggiungere Mallaig, dove c’è l’imbarco del traghetto per Armdale e poi altre 42 miglia fino a Portree. Prima di iniziare il viaggio ci fermiamo da Salisbury’s a Stirling per comprare dei panini per il viaggio e una confezione di acqua e qualche bibita dal lasciare in auto come scorta per la settimana (la cosa si è rivelata utile perché capiterà spesso di essere per chilometri e chilometri circondati praticamente dal nulla). Percorriamo la A82 che attraversa il “Loch Lomond & The Trossachs National Park” e costeggia il lago, offrendo scorci bellissimi ed un panorama che cambia di miglio in miglio. La prima sosta della giornata è a Luss un piccolo villaggio patrimonio dell’UNESCO, che sorge sulle sponde del Loch Lomond con tutte le casette bianche con il tetto in legno che sembrano le miniature della Lilliput Lane. È carino ma molto piccolo e basta meno di un’oretta per vederlo tutto. Quindi dopo esserci sgranchiti un po’ le gambe ci rimettiamo in viaggio. La bellezza del paesaggio che si staglia davanti ai nostri occhi è incredibile e le sensazioni di quegli attimi sono impossibili da riportare. Tutto il viaggio sarà costellato da soste per foto in particolare la zona prima di Glencoe è fantastica! Raggiungiamo Mallaig alle tre circa e subito ci imbarchiamo sul traghetto per Armdale (15 £ per 2 adulti e l’auto). La traversata non dura molto una quarantina di minuti, ma la vista è suggestiva e permette di vedere questa terra bellissima da un’altra prospettiva. Dopo un’altra oretta di macchina arriviamo a Portree. Anche qui il B&B è adorabile (Durmorell B&B) e veniamo accolti con molta gentilezza dalla proprietaria Catriona. Gentilezza e solarità sono caratteristiche che contraddistinguono tutti gli scozzesi che ho incontrato, sempre disponibili a darti consigli ed aiutarti o a scambiare semplicemente quattro chiacchiere. Sono le cinque e mezza del pomeriggio quindi è quasi tutto chiuso e per questo decidiamo di visitare qualche bellezza naturale che non ha orario. Ci dirigiamo al Old mann stirr una antica formazione rocciosa simbolo dell’isola. Iniziamo ad incamminarci sul sentiero che porta alla roccia ma ben presto capiamo che la strada è parecchia e si farebbe troppo tardi, quindi dopo un po’ di foto torniamo indietro senza raggiungerlo. Per la cena andiamo al The Isle Inn dove ci deliziamo con un bel fish and chips (25£ totali incluse bevande) poi passeggiamo un po’ per il porticciolo di Portree prima di tornare al B&B. Quando andiamo a dormire sono le 22 e non è ancora del tutto buio. Questa giornata passata per lo più in auto ci ha permesso di iniziare a conoscere la Scozia, con i paesaggi che si alternano veloci, le distese verdi dove pascolano libere le pecorelle, e i saluti agli sconosciuti ai passing place (degli slarghi in cui accostare per cedere il passo, visto che molte strade sono doppio senso ma a singola carreggiata). Io già sono perdutamente innamorata!!!

Giorno 3

La giornata anche questa volta inizia con una abbondante colazione, che ci viene servita da Catriona in una piccola veranda con la tavola apparecchiata di tutto punto con servizio di tazze e piatti in porcellana, tutto deliziosamente british! Nel frattempo scambiamo anche due parole con la proprietaria circa il programma della nostra giornata e sull’esito delle elezioni in corso in quei giorni, come già ho detto qui sono tutti molto cordiali. Iniziamo la giornata al Dunvegan Castle (castello e giardino 14£, studenti 11£) di cui in particolare ci colpiscono i giardini e tutto l’ambiente estero poiché il casello è quasi completamente circondato dal lago su cui affaccia. Inoltre all’interno del parco del castello è presente un molo dal quale si può partire per delle escursioni in barca. Passiamo lì un paio d’ore anche perché la location ben si presta per fare foto. Lasciato il castello ci dirigiamo a Neist Point il punto più ad ovest dell’isola. In una mezzora di auto, in cui godiamo di un paesaggio bellissimo raggiungiamo Neist Point ed il suo faro. C’è uno slargo in cui si parcheggia l’auto e poi si prosegue a piedi. Per aggiungere il faro è una mezzora tra scale salite e discese, ma dire che ne vale la pena è poco… Questo è decisamente il posto che più di tutti mi ha rubato il cuore! Prima ancora ci incamminarsi verso il faro ci si ritrova davanti ad un panorama per cui per parole sono sprecate… è la scozia dei miei sogni: prati verdi che terminano in scogliere a picco sul mare. Resto ferma qualche minuto a guardare per far sì che quell’immagine resti ben impressa nella mia mente. Sento il vento sul viso ed il cuore leggero. Intraprendiamo il sentiero verso il faro e le foto fatte non si contano nemmeno. Raggiunto il faro proseguiamo verso la scogliera dove ci sediamo per riposare un po’ e goderci lo spettacolo della natura. Sarà la strada fatta a piedi, sarà che un luogo così bello ci ha fatto perdere ogni cognizione del tempo ma è già ora di pranzo e la fame si fa sentire, per fortuna avevamo con noi dei biscotti e soprattutto l’acqua. Terminata la pausa di meditazione/ristoro prendiamo la via del ritorno. Non avevamo programmi particolari per il resto della giornata e quindi decidiamo di andare alla distilleria Talskery per vedere come viene prodotto il whisky. Purtroppo arriviamo alla distilleria alle 16.30 e l’ultima visita è partita da poco, quindi niente distilleria per oggi. Ne approfittiamo per fermarci ad un pub poco distante che affaccia sulla riva del loch. L’ambiente interno è molto carino e rustico, prendiamo due caffè e delle fette di torta e ci godiamo l’atmosfera. Sono circa le cinque che è un orario critico qui perché per cenare è ancora presto ma gran parte delle cose sono in chiusura. Alla fine optiamo per Kilt Rock un punto panoramico da cui si ammira una scogliera a picco sul mare con una cascata. È carino come punto panoramico e si trova poco più avanti dell’old mann stirr, quindi consiglio di combinare le visite. Si è fatta “ora di cena” e optiamo nuovamente per l’isle inn questa volta però prendiamo salmone e ed un hamburger, la spesa è più o meno sempre la stessa. Stanchi torniamo in camera e facciamo le valige dato che l’indomani lasceremo Skye.

Giorno 4

Una cosa che mi è piaciuta tanto del B&B è che ci sia un unico tavolo per la colazione e questa mattina lo abbiamo condiviso con due signori olandesi con cui chiacchieriamo un po’. Finita la colazione, prendiamo le valige, salutiamo Catriona e partiamo alla volta di Inverness. Ci fermiamo ad un supermercato lì a Portree per comprare qualcosa da mangiare durante il viaggio per Inverness, trovare un posto dove fermarci non sarà un problema infatti in questi giorni abbiano notato che qui è pieno di piccole aree di sosta dotate di tavoli ed alcune hanno anche panorami davvero notevoli. In circa un’ora di auto (questa volta niente traghetto, usiamo lo Skye Bridge per tornare sulla terra ferma) raggiungiamo l’Eilean Donan castle (7.50 £), il castello dove hanno girato Highlander. Si trova su un isolotto ed è collegato alla terra con un ponte in pietra, durante le rivolte giacobite riportò gravi danni ed è quindi in gran parte ricostruito ma devo dire che il colpo d’occhio dall’esterno è notevole. La visita dura un’oretta considerato anche il tempo per le varie foto.

Ci rimettiamo in viaggio, invece di prendere la A87 che ci farebbe costeggiare il Loch Ness (in programma per il giorno dopo), prendiamo la A890 così da vedere qualcosa di diverso. La scelta non ci delude perché godiamo per tutto il viaggio di un paesaggio bellissimo, ci fermiamo lungo la strada a mangiare in una delle tante aree di sosta e ci godiamo ancora di più il paesaggio. Arriviamo a Inverness nel primo pomeriggio, al B&B La Corunna i proprietari ci accolgono con gentilezza, anche questo B&B è molto carino anche se il contesto è completamente diverso, Inverness è una città vera e propria, ha lo stadio, l’università, il centro con i negozi. Chiediamo consiglio su qualcosa da vedere lì in zona perché allontanarci troppo sarebbe poco produttivo dato che potremmo trovare tutto chiuso. La scelta ricade sul Culloden battlefield dove si è svolta la battaglia che ha messo fine alle rivolte jacobite. Il campo di battaglia di per sé è un grandissimo prato, quello che è interessante è il museo che ripercorre tutta la storia sia dal punto di vista degli scozzesi che da quello degli inglesi, inoltre ci sono le riproduzioni delle uniformi e dei fucili che si posso anche provare, ed una stanza in cui viene proiettato un filato della battaglia sulle quattro pareti in modo da sembrare immersi. Potrebbe sembrare noioso e se non vi piace la storia forse lo è ma dopo tutte le visite ai castelli in cui vengono spesso nominati questi eventi, capire bene come è andata è stato bello, e poi non si può conoscere un luogo senza saperne la storia. Terminato il giro andiamo a Fort George per il museo delle higlands ed il punto panoramico per vedere i delfini, ma è tardi e troviamo chiuso, torniamo quindi in città per fare un giro tra i negozi del centro. La fame chiama e iniziamo a cercare un posto in cui cenare, i primi due dove proviamo sono pieni, quindi alla fine andiamo nel ristorante Ash dove prendiamo due fish&chips, una creme brulee, birra e cocacola (46£). Il ristorante è molto bello ed elegante, diciamo che con zaino e jeans forse siamo un po’ fuori luogo, il è cibo buono, ma paghiamo un po’ più delle volte precedenti. Torniamo a casa costeggiando il lungofiume con il sole che inizia a tramontare e la vista è davvero piacevole.

Giorno 5

Anche qui colazione scozzese ed in compagnia degli altri ospiti, questa volta una simpatica coppia di ragazzi spagnoli che come noi si domandavano perché tutto chiudesse così presto anche se il sole tramonta tardissimo. Il programma della giornata è il giro del Loch Ness, decidiamo di procedere in senso antiorario. Il primo stop è al molo dove partono le crociere sul lago. Il tour dura un’oretta, è commentato solo in inglese, ma di facile comprensione (14£, 13£ studenti). Oggi è la prima giornata con un clima più scozzese, cielo grigio e pioggia fine fine, che aggiunge un tocco di magia specialmente quando si iniziano ad intravedere le rovine del castello di Urquhart avvolte dalla nebbia. La crociera termina, noi riprendiamo la macchina e ci dirigiamo al castello. Tra tutti quelli visti questo è quello messo peggio, veramente sono solo rovine, ma non so perché girovagare tra i resti del castello, con la pietra nera a contrasto con il verde del prato e il Loch Ness di sfondo crea un’atmosfera incantata, il tempo passa e non ce ne rendiamo conto. C’è anche un signore con tutte le armi antiche e le armature che ci spiega come sono nate e la loro evoluzione nel tempo, molto interessante. Lasciato il castello proseguiamo poi fino a Fort Augustus, la punta sud del lago, dove il proprietario del B&B ci ha consigliato il Boat House, un ristorante in una palafitta sul lago. L’ambiente interno è carinissimo, tutto in legno e ha delle belle finestre che affacciamo sul lago, si può mangiare e cercare il mostro contemporaneamente =P. Anche se sono le 14, che lì è quasi ora di cena ci fanno pranzare, prendiamo due filetti di salmone con tortino di patate, birra, coca cola e due caffè (£37). Lo consiglio decisamente. Passeggiando per il piccolo centro restiamo affascinanti dal sistema di canali e dighe che permette alle imbarcazioni di passare dal lago al porticciolo che è ad un livello sopraelevato, è un po’ come vedere una barca salire le scale. Fortunatamente riusciamo a vedere il sistema in funzione perché proprio in quel momento rientra un’imbarcazione. Proseguiamo il nostro giro ma invece di costeggiare il lago saliamo con la B862 e raggiungiamo il Suidhe Viewpoint dove ci fermiamo per qualche foto, continuiamo poi verso Foyers per vedere le cascate. Per raggiungerle si percorre un sentiero nel bosco che è in discesa all’andata e quindi tutto in salita al ritorno, ma comunque niente di impossibile. Probabilmente siamo capitati in un periodo di secca, ma queste cascate non mi hanno colpito particolarmente.

Ci rimettiamo in macchina per completare il giro e tornare ad Inverness. Lungo la strada facciamo una sosta al Dores Inn un antico pub, di quelli classici bianchi con il tetto nero, dove ci rifocilliamo un po’ con della cioccolata calda, un cappuccino ed una panna cotta (10 £ in totale), anche l’area esterna è allestita in maniera carina e credo che nelle sere d’estate sia davvero un bel posticino. Torniamo ad Inverness che è ora di cena, riproviamo ad andare in uno dei locali che la sera precedente erano pieni. The Mustard Seed è nuovamente al completo, e a questo punto credo che avessimo involontariamente trovato il miglior ristorante di Inverness, mentre da Scotch and Ride riusciamo a trovare posto. L’ambiente non è quello del classico pub ma un po’ più moderno, in stile industriale, se ricordo bene era una vecchia fabbrica di tessuti dove producevano alcolici di contrabbando, comunque mi è piaciuto molto. Prendiamo due hamburger doppi con patatine, ci arrivano dei panini enormi in cui ci saranno stati 400 grammi di carne dentro. Il conto è 33£ comprese due birre e due cocacole.

Giorno 6

Dopo quella che sarà l’ultima nostra colazione scozzese, lasciamo Inverness per dirigerci verso Edimburgo, non senza diverse tappe lungo il percorso. La nostra prima meta è la distilleria Edradour che dista circa due ore, la raggiungiamo con la a9 (piena di autovelox) attraversando il Cairngorms National Park. Arriviamo alla distilleria che è tra le più piccole e antiche di Scozia, ed è un gioiellino: casette bianche, staccionate, ruscelletto e ponticello… ti aspetti che un elfo sbuchi da un cespuglio da un momento all’altro. Facciamo il tour (7.50 £, solo in inglese, ma di facile comprensione, visto che siamo tutti stranieri) che spiega tutto il processo di produzione del whisky e prevede una degustazione iniziale. Molto interessante. Facciamo poi tappa allo shop e al bar dove prendendo il caffè (2.50£) si può portare via la tazza. Proseguiamo verso Queen’s view, un punto panoramico che si chiama così perché amato dalla regina Vittoria. Capire perché le piacesse è facile, noi approfittiamo dei tavoli presenti per mangiare i panini che avevamo comprato prima di lasciare Inverness. Che momento di pace!!! La cittadina in cui si trovano entrambe queste cose è Pitlochry, è molto carina ma ci passiamo solo con l’auto perché arrivando abbiamo intravisto un bel castello, che attraverso google map identifichiamo essere il Blair Castle. Decidiamo così di posticipare di qualche ora l’arrivo ad Edimburgo per visitare questo castello. La scelta è ottima, il castello è bellissimo, uno dei meglio tenuti tra quelli visti e con tantissimi pezzi di arredamento originali, il parco esterno è stupendo e purtroppo non riusciamo a vedere una parte del giardino che chiude alle 5. Terminata la visita ripartiamo alla volta di Edimburgo. Arriviamo in città che sono passate da poco le sette posiamo le valige in albergo (Novotel Edinburgh Park) e raggiungiamo il centro città in auto. Lasciamo l’auto in un parcheggio sotterraneo al costo di 2.50£/h e in una decina di minuti raggiungiamo Calton Hill. Il sole che inizia a calare sulla città ci offre un panorama bellissimo. Passeggiamo un po’ per il parco e restiamo stupiti da come natura e città si fondano perfettamente. Sono ormai quasi le nove e stanchi per la giornata piena decidiamo di tornare in albergo facendo prima una sosta al KFC che si trova proprio di fronte all’albergo per una cena veloce.

Giorno 7

Dopo giorni di colazioni salate ritorniamo alla classica colazione dolce, prendendo cappuccino e ciambelle al Krispy Kreme di fronte all’hotel. Visto il costo del parcheggio per raggiungere il centro optiamo per il tram che ferma a 100 metri dall’albergo e porta in pieno centro. Scendiamo a Princess Street e a piedi raggiungiamo il castello (biglietto 17£ e audioguida 3.50£). Il castello è enorme, una piccola città e la visita richiede molto più del previsto, alle 13 assistiamo allo sparo del colpo di cannone che segna l’ora. Sicuramente è una visita super consigliata, ma mettete in conto almeno tre ore, noi ne abbiamo impiegate quasi 5. Usciamo dal castello che sono le 15 circa e ci incamminiamo sul Royal mile la strada che collega le due residenze reali, ci fermiamo alla Cattedrale di St.Giles e poi proseguiamo. La visita del castello è stata bella pesante e quindi per avere un’idea d’assieme della città e dare tregua ai piedi sul Royal mile prendiamo il bus aperto che ci porta a fare il giro della città. C’è il commento in italiano e la possibilità di salire e scendere quante volte si vuole. È un’ottima scelta, e i piedi ringraziano. Facciamo il giro completo e poi scendiamo a princess street la strada dei negozi per un po’ di compere, ma sono le sei e mezza e in poco in negozi iniziano a chiudere. Cerchiamo un pub per cenare, optiamo per il Malt Shovel Inn dove prendiamo due hamburger con patatine, cocacola e birra (28£ in totale). Prendiamo il tram che ci riporta in hotel ed è tempo di fare le valige.

La sveglia suona prestissimo, alle 4.30 lasciamo l’albergo e l’alba ci accompagna all’aeroporto. Consegniamo l’auto, imbarchiamo la valigia e aspettiamo di imbarcarci. Il viaggio volge al termine e ancora prima di lasciare questa terra meravigliosa ne sento già la mancanza.

In Scozia ho lasciato un pezzo del mio cuore… dovrò assolutamente tornare a riprenderlo!

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Neist Point Lighthouse



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