Cuba… mare e bici

Un tour tranquillo fra l'Avana e le coste caraibiche
Scritto da: carla*
cuba... mare e bici
Partenza il: 13/11/2011
Ritorno il: 02/12/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Tour con bici (portate dall’Italia).

Alcune info varie dalla nostra esperienza: non sperate di trovare bici decenti da noleggiare sul posto, per lo meno non adatte a fare un viaggio in bici; sui bus di linea Viazul si possono caricare le bici ad un costo irrisorio, occorre tuttavia fare il biglietto un giorno prima (all’Avana bisogna andare alla stazione Viazul che è di fronte allo Zoo, nel nuovo Vedado) e presentarsi una mezz’ora prima della partenza per il carico della bici che va prima pesata. La bici viene caricata nella stiva, conviene abbassare completamente la sella e se avete una cinghia per fissarla è meglio. Per entrare a Cuba bisogna procurarsi un visto turistico (targheta). Nei viaggi organizzati ve lo procura il tour operator, nei fai-da-te dovete pensarci voi. Costa 25 euro più i diritti di agenzia. Noi abbiamo fatto tramite l’agenzia vistonline di Roma. Questa targheta va conservata con cura insieme al passaporto perché all’uscita da Cuba ve la chiedono, oltre al pagamento di un ulteriore balzello di 25 Cuc, direttamente in aeroporto. Per entrare a Cuba è obbligatorio avere un’assicurazione medica. La potete fare direttamente all’arrivo in aeroporto, oppure in Italia scegliendo una delle assicurazioni accreditate, che trovate sul sito ufficiale:

Dormire

Case particular consigliate (quelle mediocri non le cito):

Avana – Signora Meyvis Frómeta Fuentes Gervasio n. 253, bajos – e/ Neptuno y Concordia Centro Havana. Tel. +8676167 mob. 053478683, Email: raedo@infomed.sld.cu. Il centro Avana è un quartiere popolare, ma tranquillo, comodo sia per raggiungere Avana vecchia, sia per il Vedado. La camera è al piano terra, con un corridoio esterno ma chiuso, che a noi è stato molto utile per spacchettare e montare le bici e tenerle riparate. La sistemazione è semplice, ma pulita e onesta, ottimo letto. Non ha aria condizionata, solo ventilatore. La signora Meyvis si prodiga in mille gentilezze per farvi sentire a vostro agio. Non consiglio di cenare da lei, ma la colazione è ok. Parla anche tedesco.

Playa larga (baia dei porci) – Ernesto Caleton Playa Larga Tel. 987278. Veramente professionale, Ernesto ha un paio di appartamentini con tanto di aria condizionata, frigorifero e piccola cucina, molto confortevoli. Adatto anche per lunghi soggiorni. Ottima la cena e la colazione. Capisce abbastanza bene l’italiano.

Playa La Boca (vicino Trinidad) – Idel Garcia Lozano Playa La Boca Avenida del Mar n. 9 tel. 996883, mob. 5240809. La signora Idel e suo marito Domingo sono uno spettacolo. Due signori di una certa età, ma pieni di energia e veramente professionali. La casa ha un bel giardino con sedie a dondolo e amache per il relax. Sono due le stanze che affittano, dotate di aria condizionata e un frigo ben rifornito di birra e bibite. Ottimo il mangiare, sia la colazione che la cena. Consiglio il pesce che Domingo va a comprare nel porticciolo di La Boca appena pescato. Unico neo: nella nostra stanza non c’era né armadio né ripiani dove appoggiare le cose.

Mangiare

In generale secondo noi è meglio mangiare nelle case particular che nei locali, solitamente si mangia meglio, i cibi sono freschi (ordinate al mattino quello che volete per cena) e siete più sicuri della pulizia pizza – anche se il cibo di strada non è solitamente consigliabile, la pizza che trovate nei vari chioschi o venduta da finestre sulle vie delle città è spesso più buona di quella delle pizzerie italiane: è una pizza piccola e alta come quella napoletana (peccato non ci sia la mozzarella), cotta in uno stampo rotondo. La ordinate e ve la fanno al momento, una soluzione alla fame on the road pratica ed economica! (normalmente si paga in peso cubani (da 7 a 20 pesos), a meno che non siate in una spiaggia turistica, dove può costare anche 1 o 1,5 Cuc. All’Avana vecchia vi consiglio quella che si trova si trova in Calle Oficios e/ Brasil y Sol (vicinissimo al museo del rum), proprio davanti ad un giardinetto dove ci si può sedere a mangiare all’ombra. ne trovate una buona anche in calle San Rafael (dietro Hotel Englaterra), ma in generale sono buone ovunque.

All’Avana:

La Parillada Ristorante economico e veloce, che si trova all’interno del mercato nell’ex deposito merci della stazione ferroviaria. Buone grigliate. Perfetto per il break di mezzogiorno.

– Taverna de la Muralla – piazza vieja ottima birra artigianale, chiara e scura, servita in cilindri da spinare direttamente al tavolo.

A Trinidad:

– La Ceiba Calle Pablo Pichs Girón, 263, vicino al centro storico. Ottimo paladar frequentato non solo da turisti ma anche da cubani. Al fondo del giardino c’è un gigantesco albero (la ceiba) e al centro c’è la griglia dove il cuoco prepara sotto i vostri occhi le pietanze richieste (pesce, aragosta, manzo, maiale, pollo, con contorni vari e zuppetta di entré).

– (Casilda) La Marinera Jovellanos 178, Tel 52489684. Un ottimo paladar nel borgo di pescatori di Casilda a circa 4-5 km da Trinidad. Noi ci siamo andati di sera in bicicletta, nessun problema, il posto è tranquillo e sicuramente meno turistico dei tanti locali di trinidad. Si mangia in un bel giardino, ottima cucina.

Racconto di viaggio

Il nostro tour è di 19 giorni compreso il giorno di arrivo e di partenza. Dall’Avana abbiamo preso il bus Viazul fino a Jaguey e da qui il nostro viaggio è proseguito in bicicletta. In due ore siamo arrivati a Playa Larga dove abbiamo soggiornato da Ernesto (vedi sopra). Qui è un buon punto di partenza per un’escursione nel parco della palude o all’allevamento di coccodrilli. La spiaggia di Playa Larga non è gran che (l’acqua è spesso torbida perchè vi sfocia il fiume), ma con la bici si raggiungono comodamente posti molto belli per nuotare e fare snorkeling.

Il giorno successivo percorriamo la bella strada costiera fino alla Cueva de los peces dove troviamo anche un bel mare…. Una notte l’abbiamo trascorsa a Playa Giron, anche qui non ci sono direttamente bei posti per il mare, ma superata playa giron di circa 9 km c’è Caleta buena, un posto meraviglioso: si paga un ingresso di 15 Cuc con tutto incluso, lettini, servizi, consumazioni illimitate al bar e pranzo. Chiude alle 17.

Il giorno del ritorno da playa giron a playa larga ci fermiamo per il mare alla punta Perdiz: bellissimo posto, tranquillo e ottimo per trascorrere una bella giornata di mare e bagni. Non c’è sabbia, ma scogli. Dalla baia dei Porci ci siamo spostati a Cienfuegos (prendendo nuovamente il bus da Jaguey), bella cittadina che merita una visita di uno o due giorni. Bellissimo andare in bici a punta Gorda e godersi un aperitivo al tramonto! Da qui siamo poi partiti in bici verso Rancho Luna, anche questa località non è il massimo per il mare, c’è spiaggia attrezzata. E’, però, una buona base per fare un’escursione naturalistica al sentero Guanaroca. Abbiamo preso accordi con il guardiano del parco che ci accompagna (non so se è abusivo, comunque ci ha chiesto 7 Cuc a testa), non mi sembrava molto competente, comunque la cosa interessante è che poi c’è un ragazzo (lui sì che merita una mancia) che con una barca bassa da laguna ci ha portato a vedere i fenicotteri: ce ne sono tantissimi ed è molto bello vedere quando si alzano tutti in volo facendo una nuvola rosa… Tutta questa prima parte del tour ha avuto un unico elemento di disturbo: le zanzare, purtroppo. Inoltre, attenzione a passeggiare di sera sull’erba o sulla spiaggia, ci sono invisibili insetti che pungono e lasciano le caviglie tempestate di puntini rossi… Questa volta si parte in direzione di Trinidad. La strada è molto bella, si susseguono banani, palme, pascoli con bestiame e la strada stessa è un bel catalogo di vita cubana: gente a piedi, in bici, a cavallo, con i carretti, e ovviamente qualche auto (vecchie e nuove) e bus turistici. Ci sono ampi dossi e spesso abbiamo il vento contrario. Ci fermiamo a dormire dopo 50 km, circa a metà strada. Non ci sono tante possibilità, quindi dormiamo all’hotel Yaguanabo e ripartiamo il mattino successivo. Ancora dossi, vento e bellissimi scorci sul mare. Quando entriamo a Trinidad abbiamo l’impressione di essere finiti con la macchina del tempo nell’800, poi però ti vedi passare uno scooter elettrico… proseguiamo subito fino alla località La Boca, dove soggiorniamo da Idel alcuni giorni. La Boca sorge in una insenatura sulla foce del fiume, questa località non è bella per il mare, ma è una ottima base per la penisola Anchon, dove ci sono belle spiagge e la barriera corallina vicinissima a riva. A Playa Anchon ci sono tre enormi hotel internazionali e di conseguenza tutti i prezzi sono più alti. Dalla spiaggia dell’hotel Anchon si può prendere una lancia oppure un katamarano per un’uscita di snorkeling di circa un’ora per 10 Cuc compreso il noleggio dell’attrezzatura. Dalla marina partono anche escursioni per Cayo blanco, intera giornata, ma il prezzo è di circa 45 Cuc, pranzo compreso. Se non vi interessa la sabbia, c’è un bellissimo posticino dove la barriera corallina arriva vicino a costa, è sul lungomare che da la Boca va verso Anchon, poco prima degli alberghi. Riconoscerete il posto perchè Edoardo, il ragazzo che troverete sempre lì, ha creato delle sculture e delle scritte (Cuba, Che Guevara) con i sassi bianchi. Non ci sono lettini da noleggiare, ma si sta veramente bene. Edoardo è affidabile e non invadente, controlla le vostre cose mentre siete in acqua o può andare a procurarvi bibite al vicino grill La Caleta. Non chiede soldi in anticipo, ovviamente una mancia è dovuta per i suoi servizi, ma rispetto alle spiagge degli hotel ci siamo sentiti più liberi e meglio accuditi. Era uno sportivo professionista e comunque è un provetto nuotatore e guarda sempre quando c’è qualcuno in acqua (il che non guasta).

I giorni trascorsi a La Boca sono stati forse i biù belli di tutto il viaggio. Da qui ci siamo spostati a Trinidad, dove abbiamo trascorso ancora un paio di giorni per visitare la città. I famosi luoghi della musica sono stati un po’ deludenti, nel senso che erano poco autentici, sembrava una continua recita per turisti (e i musicisti quasi dei lavoratori forzati). Un giorno l’abbiamo dedicato a un’escursione in montagna al Topes de Collantes (1.200 mt di altezza). In realtà, data la salita molto ripida, ci siamo fatti portare da un taxi caricando le bici, qui abbiamo fatto la camminata alla cascata El Cubano (bella, ma niente di eccezionale), poi, siamo rientrati a Trinidad in bici: ma non è soltanto discesa, ci sono anche 4-5 dure salite, seguite da discesone ripidissime. Da Trinidad con il Viazul siamo di nuovo tornati all’Avana; la signora della casa particular ci aveva custodito le nostre cose invernali e soprattutto i cartoni per la spedizione della bici. Gli ultimi giorni li abbiamo trascorsi a girare in lungo e in largo per l’Avana scoprendo posti e situazioni sempre sorprendenti. Un posticino dove ascoltare musica (i concerti iniziano alle 17) è nella calle San Miguel, vicino all’angolo con Campanario, poi è bello lasciarsi sorprendere.

Alla fine siamo stati veramente contenti di questo viaggio, con le bici nessun problema, non abbiamo nemmeno forato e i kit di riparazione li abbiamo regalati.

Guarda la gallery
anchon-8v6au

Playa Larga

anchon-apm52

Playa Anchon, Edoardo

anchon-wbwhu

spiaggia vicino alla cueva de los peces



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari