Grecia: Crociera nel Mediterraneo

Una crociera tra le isole greche
Scritto da: clitemnestra
grecia: crociera nel mediterraneo
Partenza il: 25/08/2018
Ritorno il: 01/09/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Vacanze estive 2018. Organizzate in fretta e furia per problematiche sul lavoro. E come mai avessi immaginato prima, decido di fare un esperienza in mare… di lusso, in base ai miei precedenti viaggi, ma in mare… e che mare! Prenoto in netto ritardo, pagando molto, una crociera Costa da 8 gg nel Mediterraneo per me e mio Marito. A cui regalo questa esperienza per il nostro ventennale anniversario di conoscenza. Il quale ha gradito. Il diario di bordo prevede quattro tappe: Bari, Corfù, Atene, Mikonos e Santorini.

Partiamo con Costa Neo Riviera, vecchia nave ristrutturata, che ben si adatta a queste minicrociere fuori porta. La nostra non è stata una vera e propria crociera, ma una crociera come solevano dire in nave, a misura d’uomo. Per noi andava più che bene, tanto già sapevamo che avremmo utilizzato la nave come traghetto e nulla più. E così è stato in realtà. Salpiamo da Bari il 25 Agosto alle 19. Al tramonto. Inutile che vi dica la suggestione dell’orizzonte dorato. Bari è la mia città, bellissima e solare, come poche. Col suo lungo mare più bello del mondo che se ci guardi bene puoi vederci fino a Santa Maria Di Leuca! Restiamo in navigazione fino al mattino dopo alle 8. Scendiamo a Corfù: l’isola della Principessa Sissi. Dovremmo salpare alle 14. Ed è buona consuetudine in nave arrivare almeno un’ora prima della partenza, onde evitare di rimanere a terra! Ovviamente in sole quattro ore vedere tutta l’isola è impossibile, cerchiamo di darci un itinerario possibile:

– la città vecchia (patrimonio dell’Unesco dal 2007),

– la penisola di Kanoni

– il palazzo dell’Achilleion.

Al porto ci sono tanti tassisti con i quali poter contrattare il tour ma noi prendiamo il bus n°16 che ci porta direttamente dal porto in Piazza Spillia. Centro città. Da cui raggiungere la città nuova e quella vecchia. Facciamo un biglietto giornaliero che ci permette di viaggiare tutto il giorno sui mezzi pubblici dell’isola a soli 5 Euro a persona. È domenica mattina e l’isola dorme, ma molto carino il borgo. Pieno di negozietti e stretti vicoli, con mercanzia di ogni origine e colore. Subito dopo, percorriamo a piedi la cittadina per raggiungere piazza San Rocco da cui prendere il bus n°2 ed andare a Kanoni. Circa venti minuti di percorrenza. Suggestivo borgo di mare, rinomato per il celebre monastero bianco dedicato alla Madonna di Vlacherna e costruito su un minuscolo isolotto, collegato alla terraferma tramite un pontile. L’interno è una piccola chiesetta di marinai di una volta. A misura d’uomo. Da questo isolotto partono delle piccole imbarcazioni per l’isola cosiddetta dei topi, su cui decidiamo di non andare ma restiamo a guardarla dal pontile. Pareva davvero nulla di che! Il tempo non è dei migliori, nuvoloni neri si avvicinano dalla ormai lontana Italia, ma siamo temerari: o ora o mai più! Presa nuovamente la coincidenza arriviamo in città a piazza San Rocco. Di qui, ripercorriamo il centro per raggiungere le fortezze, già ben visibili dalla nave. A Corfù esistono due fortezze: la prima, che vedrete già dalla nave, è la fortezza nuova dove salendo potrete godere di una bellissima vista panoramica su tutta la città sottostante; e la fortezza vecchia situata nei pressi della Spianada, principale piazza isolana. Per raggiungerla dovete passare su di un ponte che collega la città all’isola dove sorge la stessa, una sorta di fossato creato all’epoca per scopi difensivi, usato oggi come punto di approdo per i numerosi pescherecci. Riusciamo a vederle entrambe. In realtà ci stupiamo del fatto che in queste località non ci sia anima viva. Si, domenica mattina ma non ci aspettavamo tutto questo mortorio! Ma è estate ed il turismo di massa è sulle spiagge, per noi, non raggiungibile con sole poche ore a disposizione! Comincia a piovere, un acquazzone estivo piuttosto violento! Che ci fa desistere dal continuare ed abbandonare la terra! Ma comunque a mezzogiorno passato, non ce l’avremmo mai fatta a visitare il palazzo dell’Achilleion, famoso soprattutto per il fatto che qui vi ha dimorato per un periodo l’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio conosciuta con il nome di Sissi. Bagnati fradici risaliamo in nave e salpiamo alla volta del Pireo! Tocchiamo terra alle 14 del giorno successivo, dopo una notte travagliata. Mare mosso! Ed io soffro il mal di mare.

Il Pireo è enorme. Una città. Uno dei porti più antichi del mondo! Pulito, che quasi non mi aspetto, data la non gloriosa nominata greca! Che la città di Atene, in tutta la sua bellezza, non smentisce. Prendiamo la metro a Pireo, anche se al porto ci sono tassisti di ogni sorta che ben parlano la nostra lingua. La metro ad Atene non è sotterranea, ma su binari; non proprio vicinissima alla nostra uscita portuale, ma noi con un caldo asfissiante procediamo tra profumi di cibo orientale che si propagano tra le strade caotiche di Atene. Mai visto tutto quel caos e quel disordine stradale! Nemmeno a Napoli! Il biglietto della metro ci costa solo 4 Euro a persona, e scendiamo a Monastiraki. Fermata consigliatami da Dimitri , giovane passante cipriota a cui chiedo informazioni. Gentilissimo, come tutti i greci d’altronde. Un gran bel popolo. Cosi solo dopo pochi minuti siamo ai piedi dell’Acropoli. Il biglietto comprende tutto il complesso a soli 12 Euro a persona: Acropoli; Agora; Tempio di Zeus; Museo dell’acropoli; Teatro di Dionisio. Ragazzi, uno dei siti più belli ed antichi al mondo! Esperienza fantastica. Peccato che non è molto pulito da erbacce, il verde intorno è lasciato molto brado, ma inutile ricordare il valore inestimabile di quanto vi sia ubicato. Una facciata del Partenone era in ristrutturazione, ma bellissimo anche cosi; a mio marito è piaciuto più il tempio di Giove…ma ragazzi non c’è storia! Anche passeggiare nell’antica Agora non ha avuto prezzo, per me che ho fatto studi umanistici e classici! Un sogno!

Lasciato il sito archeologico, passeggiamo un po’ per Atene: Piazza Sintagma, ben raggiungibile a piedi dal sito. Camminando arriviamo alla Plaka, quartiere molto frequentato dai turisti in quanto uno dei più antichi e caratteristici di Atene. Quasi completamente chiuso al traffico. Qui si trova una grande offerta di bar, ristoranti e taverne, ma anche negozi di souvenirs dove perdersi alla ricerca del ricordo perfetto. Ovviamente anche il cibo la fa da padrone, mio marito approfitta del momento per degustare uno yogurt greco con mango e cioccolata! Lo invidio, da intollerante al lattosio! Mi ha riferito che era delizioso, come mai mangiato prima. Ritornando a Monastiraki, incappiamo in una festicciola di quartiere su un sagrato di una chiesa ortodossa. Donne greche, gentilmente, ci offrono dei dolci tipici greci fatti in casa da loro stesse, devote di un santo in cui quel giorno si festeggiava! La Karidopita, dolce alle noci con cannella. È ancora mio marito il fortunato degustatore! Poiché la signore ci aveva messo del burro tra gli ingredienti! Ed ancora una volta, l’assaggiatore italiano ne resta soddisfattissimo! Atene si tinge di buio, il tram tram aumenta, il caos ancor di più. Alle 21 eravamo in nave per ripartire alla volta di Mykonos dove resteremo due giorni!

Il mattino dopo alle 8 eravamo già li; pronti per la discesa con le lance. Mykonos, una cascata di casette bianche in un intrico di viuzze artisticamente pavimentate e bouganville in fiore. A questa immagine idilliaca aggiungete chiassosi live music bar che convivono perfettamente a loro agio con costose gioiellerie, trendy gallerie d’arte, esclusive boutique e negozietti di souvenir e avrete un’idea dell’ecletticità di Chora o Mykonos, la capitale dell’isola. Il quartiere più famoso di Chora è sicuramente Little Venice con le case costruite a filo d’acqua che un tempo appartenevano a ricchi mercanti e armatori. Oggi la zona è popolata da caffè e ristoranti per mangiare a pochi passi dalle onde e non mancano le gallerie d’arte e i negozi più alla moda. Perdetevi tra le stradine ventose, e che vento! Sono pugliese e da noi il vento non manca mai… ma il vento che abbiamo trovato è il Meltemi, un vento secco e fresco che soffia nell’area del mar Egeo, particolarmente in estate. Una vera furia della natura! E Fermatevi a sorridere ad uno dei tanti gatti greci, e ce ne sono tanti e tutti bene messi! Appena giunti sull’isola gironzoliamo a piedi per Chora. Nell’area del porto, troviamo la singolare chiesa di Paraportiani, che comprende elementi di cinque edifici religiosi precedenti “inglobati” da quest’ultima. La chiesa è quasi sempre chiusa al pubblico, ed anche per noi, lo era. Terminato momentaneamente il tour pedestre, noleggiamo un auto, per muoverci comodamente tra spiagge ed antichi borghi. Siamo in quattro, con due giovani amici sardi conosciuti in nave, noleggiamo al prezzo di 60 Euro per 24h una piccola utilitaria Hyundai gialla, che ne avrà visti di turisti dallo stato in cui è! Cosi, navigatore alla mano, partiamo alla volta, del borgo di Ano Mera: il secondo insediamento abitato dell’isola e l’unico dell’entroterra, situato nei pressi del monastero cinquecentesco Panayia Tourliani. Questo piccolo villaggio rappresenta la meta ideale per una fuga dall’animata capitale e per vivere in pieno l’atmosfera autentica di un paesino tranquillo delle Cicladi. Per pranzo ritorniamo a Chora, per cenare in una osteria locale con buon cibo greco: To Steki tu Proedrou. Nonostante Mykonos sia uno dei posti ellenici più cari in assoluto, qui ci troviamo proprio a nostro agio: buon rapporto qualità prezzo. Prendiamo tre insalate greche, un secondo di agnello in umido, una spigola alla brace e una bistecca di maiale greco… pensavo che il re delle tavola su un’isola fosse il pesce, ma non in Grecia. Dovete assaggiare assolutamente il maiale greco, una squisitezza! Dopo pranzo, riprendiamo l’auto per visitare il faro Armenistis, ragazzi, uno scenario incredibile! Le strade per arrivare lassù sono un po’ instabili e irregolari, ma fa tutto parte dell’avventura. Il fascino del faro con il cielo intensamente blu alle sue spalle e la vista del mare senza fine vi ripagheranno del viaggio! A parte il vento, che ci impedisce di godere a pieno di quella vista a strapiombo sul mare, ne rimaniamo abbagliati. Ma quel Meltemi ci spinge a rientrare a Chora per goderci il tramonto nella suggestiva little Venice ed i suoi mulini a vento! I mulini per Mykonos sono probabilmente l’attrazione più riconoscibile dell’isola. Costruiti nel sedicesimo secolo per macinare il grano, oggi questi iconici mulini sono tra i più fotografati siti che sovrastano “Little Venice”. Inutile dire che arrivare all’ora del tramonto a Mykonos è un ritrovo per una marea di gente! Gia solo trovare parcheggio è un’impresa. E se pensavo di aver visto il peggio con la viabilità di Napoli ed Atene, beh, non avevo visto Mykonos all’ora del tramonto!!! Un vero inferno in un posto celestiale! Non sarei stata in grado di muovere un solo passo in quel caos! Ma grazie ai miei compagni di viaggio arriviamo a Little Venice. Bellissima. I mulini a vento sono molto suggestivi, imperdibili, ma anche qui il meltemi, vero protagonista della giornata, non ci da tregua. Ci ripariamo tra i vicoli ormai illuminati a giorno dei locali serali di Mykonos. Turisti di ogni sorta tappezzano locali e vicoli. La notte fa rivivere l’isola! Saremmo voluti restare oltre ma stanchi dal vento e dal caos, risaliamo sulla lancia e ritorniamo in nave. Per una tranquilla cena all’aperto, sulla costiera illuminata dell’isola!

Il mattino dopo, con infradito e costumi da bagno, partiamo alla volta del mare e delle spiagge più belle dell’isola. Al mattino presto, siamo in macchina alla volta di PSAROU BAEACH, una delle spiagge attrezzate più consigliate dell’isola ed anche più riparate dal Meltemi. Infatti noleggiamo un ombrellone e due sdraio… stiamo da Dio! Mare stupendo, acqua cristalline e freddissima, sabbia finissima e dorata… un paradiso. Al riparo dal vento, riusciamo a farci anche molti bagni rigeneranti e prendere tanto sole… pranziamo in spiaggia, insalata greca e pita! Ottima! Ah dimenticavo, occhio ai prezzi! I lidi di Mykonos possono essere tra i più cari d’Europa se non scelti bene! Dopo pranzo decidiamo di andarci all’ombra del nostro ombrellone di palme essiccate al sole. Solo a fine giornata, decidiamo di rimetterci in macchina per vedere il tramonto sulla spiaggia di Paradise Beach. Tornati a Chora, lasciamo la nostra auto gialla e ci godiamo un aperitivo a Little Venice. Aspettiamo la sera, per godere di un magnifico spettacolo celeste! Il Meltemi, finalmente ha deciso di darci un po di tregua! Stanchi e col profumo dell’Egeo sulla pelle, decidiamo di rientrare.

Salutiamo questo gioiello blu e bianco e salpiamo alla volta di Santorini! L’isola dei tramonti tra i più belli del mondo, del mare blu e strapiombi mozzafiato! Arriviamo al mattino dopo. E siamo, al solito i primi, a scendere sull’isola. Per raggiungere Thira, la capitale, saliamo in funivia, con costo del biglietto di soli 2 euro. C’è chi sale in mulo… ma non abbiamo molto tempo e non siamo d’accordo con l’idea. Ma nonostante questo, non faremo in tempo a vedere tutto; abbiamo a disposizione solo 12 h. Noleggiamo un motorino 125 a soli 30 Euro per tutta la giornata e subito ci dirigiamo a Oia. Thira la vedremo all’imbrunire! Un villaggio caratteristico, riconoscibile dalla sua irresistibile cupola blu immortalata in migliaia di foto di turisti innamorati degli straordinari tramonti godibili da questa località. Il borgo di Oia, a settentrione dell’isola, ospita anche una delle 10 librerie più famose e belle al Mondo secondo “The Guardian”, la Atlantis Books, che ospita ad oggi volumi in ogni lingua in una location da sogno, con aforismi scritti sulle pareti e i cani dei proprietari che dormono, estasiati e sognanti, tra gli scaffali. Appena arrivati riusciamo a vedere tutto il borgo con estrema tranquillità, perché solitamente è preso d’assalto, come già sapevamo, da mezzogiorno in poi, quando i turisti prendono i posti per la visione di uno dei tramonti più belli del mondo sulla tanto amata CALDERA. Noi non possiamo sostare solo ad Oia, così dopo aver pranzato Mussaka e Pita su un bel loggione a strapiombo sul mare, lasciamo il borgo. A bordo al nostro motorino, in una splendida giornata assolata, raggiungiamo la Red Beach, caratterizza appunto per le sue scogliere color ruggine. Una delle più particolari spiagge che abbia mai visto. Tempo per fare un bagno non lo abbiamo a malincuore… l’acqua, da su, sembra così cristallina! Continuando il nostro tour, raggiungiamo Kamari Beach. La più affollata di Santorini, nota per la sua sabbia nera. Non ci fa emozionare molto, perché avevamo già visto questo spettacolo a Tenerife, anni fa. Velocemente torniamo a Thira. Lasciamo il motorino e procediamo a visitare la cittadina a piedi. Molto carina. A Santorini sarei voluta restarci ancora un giorno! Solo 12 h non sono sufficienti per una visita adeguata. Non ci perdiamo il tramonto dal ponte della nave. Sole che muore dietro un’isola fantastica, la perla dell’Egeo. Ci aspetterà un giorno intero di navigazione. Che affronteremo a modo nostro, senza gli esuberi dei croceristi abitudinari. Esperienza fantastica. Che forse non rifarei nell’immediato se non per visitare degli arcipelaghi come le Maldive o gli atolli dei Caraibi.

Vi faremo sapere…



  • DemmeH DemmeH
    Mi chiamo Jonathan Demme, vengo dalla Francia ti informerò di più una volta che ti avrò sentito il prima possibile mi piacerebbe discutere con te, ma non qui a turistipercaso scrivimi a (jonathandemmi@gmail.com) Cordiali saluti Jonathan Demme"
  • DemmeH DemmeH
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