Crociera Sul Nilo 2

La mia bellissima Crociera sul Nilo, tanto agognata e desiderata per tutta una vita!
Scritto da: elisag81
crociera sul nilo 2
Partenza il: 07/09/2008
Ritorno il: 14/09/2008
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Erano le 5:30 di una mattina di settembre , e io camminavo nervosa sul terrazzo di camera nostra, aspettando che Alessio si svegliasse.Ero talmente emozionata, che praticamente non avevo chiuso occhio tutta la notte. Finalmente, dopo anni, passati a leggere e studiare il bellissimo paese che e’ l’Egitto, mi apprestavo a fare il viaggio che avevo sognato per anni .Di li a poco infatti avevamo la partenza per la mia tanto desiderata Crociera sul Nilo.Per questo viaggio tanto sognato, avevo molte aspettative, e di conseguenza anche molta paura , che esse non venissero esaudite, e invece vi posso anticipare, che e’ stato un viaggio bellissimo, forse addirittura uno dei viaggi piu’ belli della mia vita, vuoi anche per l’ organizzazione impeccabile sotto ogni punto di vista del tour operator, e poi della compagnia che si e’ venuta a creare subito , con gli altri “vacanzieri” . Soprattutto con Samuele , la nostra simpatica guida italiana che ci avrebbe accompagnato per tutta la durata del soggiorno e nostro coetaneo e poi con Barbara e 2 coppie Graziella e Carlo, e Mario e Maria Luisa!

Come gia’ detto l’ organizzazione del viaggio e’ stata favolosa , avevamo prenotato con il tour operator Francorosso, alla cifra di 1200 euro a testa, per la Crociera Tebe 5 giorni in Motonave Lady Sophia e 3 giorni al Cairo, con compreso il volo per Abu Simbel e tutte le entrate ai vari siti archeologici. Siamo partiti da Roma con un volo diretto per Luxor, dove siamo atterrati dopo circa 3 ore e30, ( ricordo che per andare in Egitto basta la carta d’ identità’, con 2 foto tessera per il visto), e prese le valige ( a solo il povero Samuele non e’ arrivata, ma gli e’ stata recapitata dopo qualche giorno!), veniamo subito accompagnati da un apposito autobus, all’ attracco della nostra bellissima motonave.

Appena saliti a bordo facciamo conoscenza di quella che sarebbe stata la nostra “ casa”, per i successivi 5 giorni; il battello alquanto lussuoso, di esclusiva proprieta’ di Alpitour/Francorosso, e’ curato sia nei minimi dettagli; dotato di 4 ponti, piu’ il Ponte Sole, con’ una piscina, bar all’ aperto e una piccola palestra, ha inoltre al suo interno, dei negozi di souvenir, una piccola sala conferenze, una sala disco, e anche una piccola sala per massaggi.Il personale a bordo gentilissimo, ci prende le valige ( che verranno recapitate poi subito nella nostra cabina )e ci accompagna nel salone per cenare, dove abbiamo avuto il primo assaggio con la cucina egiziana, insieme a vari piatti italiani. Buonissima!!!Dopo cena avevamo un meeting nella sala conferenze dove ci e’ stato mostrato il programma del nostro viaggio, e dove alla cifra di 52 euro a testa, compriamo il pacchetto delle escursione facoltative ( Spettacolo suoni e luci alle Piramidi del Cairo, giro della Cairo By night, e visita al villaggio Nubiano di Elefantina)e abbiamo versato la quota obbligatoria delle mance al personale di 25 euro a testa.

Il resto della serata lo passiamo insieme a un famoso egittologo e archeologo, che pazientemente, ci racconta un po’ la storia egiziana, preparandoci anche a quello che avremmo visitato nei giorni a venire!!Povero uomo, ha dovuto subire tutte le mie domande!!!

Poi subito a nanna nella nostra bellissima cabina, sul terzo ponte, in vista della levataccia del giorno dopo !!

SECONDO GIORNO

Sveglia alle ore 5:00 di mattina, in modo di essere pronti a partire alle 6:00;Facciamo la conoscenza con la nostra guida egiziana, di nome Ali,un esperto egittologo preparatissimo e curatissimo nei dettagli, che ci accompagnera’ nella nostra avventura egiziana. E’ stata sua infatti, l’ idea di partire presto, in modo di non subire il caldo del sole egiziano, nella visita programmata alla Valle dei Re, che fu la necropoli dei faraoni del Nuovo Regno.

Infatti a partire dal regno di Tutmosi I, le tombe vennero scavate in profondita’ nelle colline attorno a Tebe, anche se questo non scoraggio’ i ladri, che saccheggiarono la maggior parte delle tombe, trafugandone i tesori in esse custoditi; eccetto le tombe di Yuya e la piu’ famosa tomba di Tutankhamon, scoperta da Howard Carter nel 1922, col magnifico tesoro ancora intatto, e tuttora custodito al Museo Egizio del Cairo.Le strutture delle tombe sono tuttavia rimaste, con i loro spettacolari corridoi e le camere funerarie riccamente decorate.

Veniamo accompagnati alla Valle dei Re, con un simpatico trenino, e insieme ad Ali, visitiamo 3 tombe comprese nel biglietto d’ entrata alla Valle; in ordine vediamo la tomba di Ramses IV,che nonostante i graffiti in greco che ne sfigurano le pareti, si possono ammirare delle bellissime scene ispirate al Libro dei Morti.La Tomba di Ramses III, pervenuta a noi in ottimo stato, e’ nota come la “ tomba dei suonatori d’ Arpa” , in quanto contiene un bassorilievo raffigurante due musicisti. E infine la Tomba di Ramses I, piccola ma splendidamente decorata, e’ la tomba del fondatore della XIX dinastia;le pitture murali sono ispirate al Libro dei Morti, e nella camera funeraria e’ rimasto una grande sarcofago di granito.

La visita alla Tomba di Tutankhamon non e’ compresa nel biglietto d’ entrata, ma Ali, ci ha sconsigliato di andare a visitarla, semplicemente, perche’ al momento e’ vuota, visto che tutto il suo contenuto come gia’ detto e’ stato trasferito al Museo del Cairo, cosi’ ci limitiamo a farci fare una foto alla sua entrata!

Rimontiamo sul nostro autobus per il prossimo spostamento, e conosciamo le abitudini degli egiziani di tenere l’ aria condizionata al massimo!!!Infatti un consiglio: la famosa “ malattia del turista” o “ maledizione di Tutankhamon”, cioe’ la comune dissenteria che colpisce la maggior parte dei turisti in visita all’ Egitto, non e’ data tanto da pessime abitudini alimentari ed igieniche, ( quindi evitare di bere acqua non sigillata, mangiare solo frutta e verdura cotta, e lavarsi i denti con l’ acqua delle bottigliette esclusivamente chiuse), ma dall’ uso smisurato dell’ aria condizionata nelle aree comuni. Quindi passando dalla temperatura esterna di circa 40 gradi , a una temperatura interna di circa 20 gradi, si ha una notevole escursione termica, che puo’ causare disturbi al livello gastrointestinale!!Noi sugli autobus portavamo sempre i nostri giacchetti di jeans, che mettevamo appena saliti sopra,in modo da evitare di sentirsi male dopo, ( ovviamente anche stando attenti alle regole citate sopra!)

Prossima tappa il Tempio di Hatshepsut, dove sempre con un simpatico trenino veniamo accompagnati fino all’ entrata di questo bellissimo monumento altamente scenografico, scavato parzialmente nella roccia, incastonato sullo sfondo della parete rocciosa di Deir al –Bahri, si erge sulla piana desertica in una serie di imponenti terrazze.Fu disegnato durante la XVIII dinastia per la regina-Faraone Hatshepsut, unica donna a ricoprire il ruolo di Faraone nella storia egiziana.

Infatti figlia di Thutmose I, alla sua morte fu costretta a sposare il fratello Thutmose II per legittimarne il trono, e divenne tutrice del nipote Thutmose III.Ma alla morte del fratello, invece di lasciare il posto al nipote, legittimo erede del trono, ne usurpo’ il potere e regnò come effettivo faraone sul regno, proclamando editti, e facendo erigere templi e obelischi a suo onore. Ma subito dopo la sua morte iniziò l’azione di damnatio memorie messa in atto dal nipote Thutmose III, e dai suoi successori, azione che comportò la cancellazione del nome di Hatshepsut da tutti i monumenti e la manomissione delle statue, al fine di cancellarne la memoria nella storia. Anche la mummia venne rimossa dalla tomba ufficiale nella Valle dei Re.

A sud- ovest della Valle dei Re, si trova la Valle delle Regine, chiamata così da Champollion ( colui che decifro’ i geroglifici grazie alla Stele di Rosetta!) che custodisce le tombe di molte spose e figli di re.Gia’ in uso come luogo di sepoltura, fu solo grazie a Ramses I che prese a ospitare le spoglie delle Grandi Spose Reali.La tomba piu’ famosa e’ senz’ altro quella di Nefertari, la Grande Sposa Reale di Ramses II, il piu’ grande faraone di tutti i tempi.Purtroppo l’ entrata a questa tomba e’ stata chiusa per molti anni, per preservarne la bellezza, e anche adesso e’ a numero chiuso ( della serie se non si hanno delle conoscenze molto in alto, e’ quasi impossibile entrarci!)Noi abbiamo visitato la tomba del principe Khaemweset, figlio di Ramses III, morto in tenera eta’.E’ una tomba molto bella, in quanto gli intricati rilievi hanno conservato molto del colore originario!

Disseminati tra wadi e colline della riva occidentale, sorgono altri siti archeologici che vale la pena visitare, spesso oscurati dalle piu’ famose attrazioni di Tebe, questi luoghi in genere sono avvolti da una relativa tranquillita’, che permette di visitarli con piu’ calma.

Fra questi sono i Colossi di Memnone; sono due statue di Amenofi III, seduto sul trono, alte circa 18 m, che in origine sorvegliavano il suo tempio funerario , che fu poi saccheggiato dai faraoni successivi, in cerca di materiali da costruzione e gradualmente distrutto dalle inondazioni annuali del Nilo.Tutto cio’ che resta, sono due statue senza volto, che costituiscono ancora una veduta spettacolare, nonostante i danni del tempo.In epoca romana la statua piu’ a Nord, divenne una rinomata attrazione turistica, poiche’ si narrava che al tramonto emettesse un misterioso canto.I greci attribuirono la melodia alla leggendaria figura di Memnone, che ogni mattina salutava la madre Eos, dea dell ‘Alba, con un sospiro.In realta’ questo suono era dovuto semplicemente ai gravi danni subiti dalla statua nel terremoto del 27 a.c., dopo il restauro del 199 d.c., il canto serale finì.

Prima di continuare le nostre visite guidate, veniamo accompagnati a una fabbrica di ceramiche, dove oltre ad assistere a un processo di lavorazione di un vaso d’alabastro, avremmo potuto comprare direttamente manufatti originali dal fornitore.Non preoccupatevi, e’ usanza comune infatti di tutte le guide, di fermarsi nei negozi a loro convenzionati, in modo da poterci guadagnare le provvigioni .In questo Ali era molto corretto, ci consigliava sul prodotto, contrattava per noi, e se non era il caso, impediva l’ acquisto!

Finalmente andiamo a vedere uno dei monumenti piu’ belli e significativi della città di Luxor, il Tempio di Luxor, che domina il Nilo dal centro della citta’, e è un elegante esempio di architettura faraonica. Dedicato alla Triade tebana di Amon, Mut e Khonsu, completato da Amenofi III, fu ampliato da Ramses II, e sebbene nel corso degli anni abbia subito varie modifiche da parte di successivi faraoni regnanti, la sua struttura e’ sempre rimasta coerente al progetto iniziale. All’ entrata del Tempio c’e’ un bellissimo viale di sfingi, che un tempo si snodava per quasi 2 km, da Luxor a Karnak.Il primo pilone che si vede e’ decorato con scene raffiguranti la vittoria della battaglia di Qadesh, di Ramses II sugli ittiti, e due enormi colossi di Ramses II seduto e un imponente obelisco di granito rosa, salutano i visitatori.In origine gli obelischi erano due, ma nel XIX secolo, il secondo fu spostato in Place de la Concorde a Parigi, dono al popolo francese da parte del presidente egiziano Ali. All’ interno del monumento man mano che si cammina, si trovano le varie corti e cortili, con statue raffiguranti la maggior parte sempre Ramses II.

Come si sara’ notato, questo faraone e’ una delle figure piu’ predominanti e famose della storia dell ‘Antico Egitto, insieme a un altro illustre antenato Tutankhamon ( famoso piu’ che altro per il ritrovamento della sua tomba intatta, che per le sue gesta). Chiamato anche Ramses il Grande, salì al trono giovanissimo succedendo a suo padre Sethi I, il suo regno durò 66 anni, e lo stesso Faraone mori’ alla veneranda età di 92 anni! Grazie alla durata eccezionale del suo regno, oggi gli egittologi usano chiamare col suo nome l’intero periodo della sua dinastia (Epoca Ramesside). Fece costruire numerosissimi monumenti in tutto il paese( IL Tempio di Luxor, il Tempio di Amon a Karnak, il Ramesseo) e incidere il suo nome su altrettante opere dei suoi predecessori,( come fece per Hashepsut); una tale quantità di oggetti d’arte e di elementi architettonici ha fatto sì che vi sia traccia di lui in qualsiasi museo del mondo che ospiti una collezione dedicata all’Antico Egitto.

Grande guerriero e condottiero, intraprese varie campagne militari, ottenendo grandi successi, e ampliando il suo regno. Famoso fu lo scontro con gli ittiti, che duro’ anni, e che si concluse con la battaglia di Qadesh, dove non ci furono né vincitori né vinti, ma furono buttate le basi per il primo trattato di pace internazionale della storia, sottoscritto da Ramses II e il re ittita Hattusil .Da quel momento fra le due grandi potenze, ci furono solo scambi di doni e lettere , e tutto fu sancito anche dai matrimoni diplomatici del faraone con due principesse ittite. Con l’annessione della Nubia al regno, Ramses si assicuro’ anche i suoi giacimenti auriferi, e in questa colonia dell’ impero fece costruire sei templi, il piu’ celebre dei quali fu quello di Abu Simbel, dedicato alla sua moglie preferita Nefertari.

Grande amatore, ebbe un numero incalcolabile di figli, e figlie che non esito’ a sposare con matrimoni diplomatici ,sempre per assicurarsi la discendenza al suo regno, e ebbe molte Grandi Spose Reali;l e piu’ famose furono Nefertari, forse la piu’ amata e idolatrata, e Isinofret, da cui ebbe numerosi figli, e il suo erede al trono ( il tredicesimo figlio Merenptah, sopravvissuto ai suoi fratelli)

Ramses II viene considerato da alcuni studiosi il faraone che si oppose a Mosè nei fatti narrati dall’Esodo, ma di fatto non esiste alcuna prova archeologica che lo dimostri, né il suo nome viene menzionato nella Torah.

L’insieme di ciò che Ramses II ha lasciato all’archeologia e allo stesso modo nella memoria collettiva fa di lui il faraone più conosciuto nel mondo, e sicuramente il mio faraone preferito e più amato!!

La mattinata era letteralmente volata, e il caldo soffocante e la stanchezza, iniziava a farsi sentire ! Ci apprestiamo a visitare l’ ultimo monumento della giornata, ovvero il complesso di Karnak, nel cui cuore sorge il Tempio di Amon dedicato al re degli dei.

Il maestoso edificio sconvolge per le sue dimensioni e il suo dedalo di cortili sale, colossi e per l’ imponente lago sacro. Sorto come modesto edificio sotto la XI dinastia, il tempio si trasformò grazie all’ opera dei faraoni che si susseguirono, ognuno dei quali tentò di imprimervi il proprio marchio, sul tempio più importante del regno, senza badare a spese.

Degni di nota, sono il Colosso di Ramses II, imponente statua del faraone raffigurato con una figlia ai suoi piedi, ( io ho bloccato il traffico delle persone davanti, per potermi fare una foto con il mio “ amato”), la grande Sala Ipostila, sostenuta da circa 134 colonne gigantesche, che sono veramente bellissime, e infine il lago sacro, dove i sacerdoti si purificavano prima di compiere rituali nel tempio. Vicino al lago c’è una statua di uno scarabeo, a cui si dice porta fortuna farci 3 giri intorno.

Veramente stanchi, veniamo riaccompagnati con il nostro autobus all’ attracco della nostra nave, e dopo aver attraversato letteralmente 4 navi( e’ un usanza, che la nave che parte per prima sia la piu’ lontana dalla banchina!), siamo accolti dal personale di bordo, che gentilmente offre ad ogni persona un te , e una salvietta calda fumante, per rinfrescarsi un po’!

Dopo pranzo, il resto del pomeriggio ognuno lo passa come desidera. La maggior parte del nostro gruppo ha preferito fare un pisolino, per riprendersi dalla levataccia della mattina, noi invece insieme ai nostri amici, siamo stati a rilassarsi sul Ponte Sole, nella piccola piscina, godendoci la navigazione lenta sul Nilo con una bella merenda .Via via che navigavamo vedevamo scorrere villaggi, case, e piccole famiglie, sulle sponde di questo grande fiume, e la gente non esitatava a salutarci, quando ci vedeva. Il tramonto sul Nilo e’ un qualcosa di indescrivibile, un tripudio di colori cangianti, dal rosso all’arancio, una vera emozione indimenticabile!

Facciamo anche la conoscenza di tutti i piccoli negozi di souvenir della nave, e io gia’ prendevo mentalmente nota, di quello che mi piaceva comprare.Su consiglio di Ali, infatti, abbiamo aspettato l’ ultimo giorno di navigazione per comprare dei bei souvenir, perche’ a fine navigazione, e’ noto che i prezzi si dimezzano notevolmente .Diversa storia se si vuole farsi fare il cartiglio d’ oro con il proprio nome in geroglifico inciso sopra; sempre Ali, ci ha detto di ordinarlo subito, in modo che fosse pronto per la fine della crociera. Cosi’ ho subito ordinato uno dei miei gioielli preferiti tuttora!!

Dopo cena ci spostiamo tutti nella sala discoteca, ad ascoltare la musica e passare una piacevole serata tutti insieme chiacchierando con Ali, sul Ramadan, ovvero il periodo in cui ogni musulmano e’ tenuto a digiunare dall’ alba al tramonto, e astenersi dal bere, fumare e praticare attività sessuali. In questo mese che cambia periodo ogni anno, in base al calendario, e’ vietato anche la danza del ventre, e essendo noi capitati proprio in questo mese, avremmo dovuto fare a meno dello spettacolo delle ballerine .Che peccato per me, io studio questa danza da anni, e mi sarebbe piaciuto molto vederla ballare da danzatrici esperte!! Poi nanna !

TERZO GIORNO

Anche stamattina sveglia abbastanza presto, e poi via verso delle simpatiche carrozzelle trainate da cavalli, che ci avrebbero accompagnato verso il Tempio di Horo a Edfu, attraversando tutta la piccola citta’, animata di prima mattina da un colorato mercato all’ aperto. Vediamo scene di vita quotidiana, e anche qualche donna passeggiare fra i vicoli del paese, intente a fare la spesa, ovviamente interamente coperte dal burqa, il velo che lascia scoperto solo gli occhi.

Veniamo lasciati con le carrozzelle all’ingresso del Tempio, in una piccola stradina, contornata da bancarelle e venditori assillanti! Vi assicuro, siamo stati letteralmente assaltati dalle loro offerte di vendita, il trucco se non sì’ interessati, è tirare lungo per la proprio strada, e rifiutare con un sorriso. Diversa storia succedeva quando passavo io, chiara di pelle , occhi e capelli, diventavo l ‘ oggetto dei desideri degli egiziani, che subissavano Alessio di offerte di cammelli per comprami .Più volte Graziella e Samuele si divertivano a contrattare il mio prezzo, che ogni giorno aumentava!!

Il tempio di Horo a Edfu, che rimase sepolto sotto la sabbia e il fango per quasi duemila anni, e’ il tempio tolemaico più grande, e meglio conservato d’ Egitto. Nonostante la sua costruzione ( avvenuta in 25 anni), sia piuttosto recente,( i lavori iniziarono sotto Tolomeo III nel 237 a.c.), il tempio è particolarmente interessante per gli egittologi, in quanto si ispira alle strutture faraoniche più antiche.Il luogo in cui esso sorge, era un importante luogo sacro per gli egizi, poiché in base a un ‘ antica leggenda il dio falco Horo, vi combattè un ‘aspra battaglia contro lo zio Seth, reo di aver crudelmente ucciso il padre di Horo, Osiride.

Andiamo a visitare anche il Museo del Papiro, dove oltre ad avere l’ opportunità di acquistare papiri originali, assistiamo a una lezione di come si crea un papiro e si dipinge!

Dopo la visita molto interessante, veniamo riaccompagnati con le ormai familiari carrozzelle, all’ attracco della nostra nave dove pranziamo allegramente tutti insieme, mentre la navigazione procede verso Kom Ombo nostra prossima meta.

Nell’ attesa della prossima uscita, io e Alessio ne approfittiamo per farci fare un rilassante massaggio, dal massaggiatore della nave, e poi andiamo a prendere i vestiti egiziani che avevamo ordinato la sera prima al negozio di souvenir della nave .Infatti la sera stessa , ci sarebbe stata la serata egiziana, e chi voleva poteva “ mascherarsi” con abiti tipici egiziani, io ovviamente ho optato per un bellissimo vestito per la danza del ventre, mentre Alessio una bellissima tunica nera con il copricapo abbinato .Non vedevo l’ ora di mascherarsi!!

Alle ore 17:00, attracchiamo davanti al molo del Tempio di Kom Ombo, che domina dall’ alto il Nilo, in un contesto molto romantico .L’ edificio e’ totalmente simmetrico, ha due entrate, due sale e due santuari.Questa insolita struttura, si deve al fatto che il tempio e’ dedicato a due dei: la parte sinistra al dio-falco Horo, e la parte destra a Sobek, il dio-coccodrillo venerato nel luogo e i bassorilievi che decorano i due santuari riservano la stessa importanza ad entrambe le due divinità.E’ famoso anche per avere dei bassorilievi raffiguranti degli strumenti chirurgici, in passato infatti era usato anche come sorta di “ospedale”.In una delle cappelle ci sono alcune mummie di coccodrilo, per venerare il dio Sobek.

Restiamo nel cortile del Tempio fino al tramonto ,e poi con calma ci avviamo verso la nostra motonave, dove veniamo di nuovo “ assaliti” dai venditori, che si “ rapiscono” Samuele, per farli vedere tutta la loro mercanzia !Le mie “ quotazioni” si alzano, tanto che ho davvero paura che alla fine Alessio si decida a vendermi!!!

Ridendo come matti rientriamo nelle nostre cabine e ci prepariamo per la nostra famosa serata egiziana.La nave navigava lentamente sul Nilo ,avvicinandosi alla Chiusa di Esna, in quanto per poter continuare il loro tragitto controcorrente verso il Sud, le imbarcazioni devono fare una fermata tecnica nella località di Esna, dove vengono gestiti i livelli di acqua della diga. Durante la sosta moltissime barche si avvicinano alle imbarcazioni per vendere , e come moderni pirati, affiancano le grandi navi, cercando di vendere la loro mercanzia, ai turisti nei ponti superiori .Proprio come è successo a noi ! Come facevano? Lanciavano la loro merce sul ponte per farla vedere al cliente, che se soddisfatto, rilanciava i soldi, oppure la merce stessa al venditore, tutto questo mentre si navigava sul fiume !Ingegnosi questi egiziani!!

Il resto della serata si e’ svolto nell’ allegria e nel divertimento più completo!! T utti i passeggeri della nave erano mascherati, e dopo una cena tipicamente egiziana, nella discoteca c’è stato uno spettacolo, in cui dovevamo partecipare noi ospiti in gara fra noi. All’ unanimità’ sono stata eletta capitano del nostro gruppo, e ho avuto anche l’ onore di ballare la danza del ventre sul palco principale, davanti al capitano, da cui ho avuto molti complimenti!!!Una serata veramente bellissima e magica!!!

Nella notte continuiamo la nostra navigazione verso la città’ di Assuan.

QUARTO GIORNO

Ci svegliamo nella bellissima città di Assuan, la città’ più meridionale d’ Egitto .Sin dai tempi del vecchio regno, fu sede di guarnizione d’ importanza strategica per le difese di frontiera egiziane e servì da base per le spedizioni in Nubia. Per me Assuan è una delle più’ belle città egiziane ,sorta sul punto più suggestivo del Nilo, dove il deserto arriva fino alla riva del fiume costellato da piccole isole, ha una tranquilla atmosfera, che la rende una città incantevole da visitare.

Appena attraccati, veniamo accompagnati con il bus, verso la Diga di Assuan ,costruita dai britannici a inizio 900’, serviva per regolare il flusso del Nilo, e allo stesso tempo aumentare le terre coltivabili, e produrre energia elettrica .Tuttavia ben presto ci si accorse che era insufficiente, per controllare le capricciose piene del Nilo, e l’ allora presidente Nasser, fece costruire la Grande Diga, dando origine al lago che prende il suo nome .Con la costruzione della prima Diga di Assuan, , i templi che si trovavano nel Sud della Nubia, (come ad esempio Abu Simbel o il Tempio di File), furono parzialmente allagati, e i turisti dovettero servirsi di barche a remi, per vederne i resti; ma con la costruzione della Grande Diga, i monumenti vennero rimossi e trasferiti nella porzione di terra emersa.Questo progetto fu finanziato dall’ UNESCO, e molti paesi dell’ Unione Europea, contribuirono con i loro aiuti, fra cui anche l’Italia!

Dopo alcune foto, e un giretto, veniamo accompagnati verso una fabbrica di profumi, dove ci viene mostrato, una vastissima collezione di essenze. L’ arte del profumarsi, era molto diffusa nell’ antico Egitto, e le essenze usate, sono tuttora in voga, nella produzione dei profumi delle marche piu’ famose!

Più tardi, veniamo accompagnati verso delle piccole barche a motore, con tappa verso il Tempio di File .Navigando sulle acque del Nilo , godiamo del panorama che si sussegue davanti ai nostri occhi, come le tombe dei Nobili ,situate sulle colline della sponda occidentale del fiume ,e più avanti vediamo il Mausoleo dell’ Aga Kahn,che era una guida della setta Ismailita di musulmani sciita, che si innamorò della citta’ di Assuan,a tal punto da decidere di esservi seppellito, nel pendio dietro la sua villa, nel mausoleo fatto costruire in suo onore dalla vedova.

Il Tempio di File, costruito tra l’ era tolemaica e il periodo romano, è una mescolanza di architettura egizia e greco –romana .Centro del culto di Iside, l’ isola di File era un ‘importante meta di pellegrinaggio, e rimase tale fino all’ epoca cristiana. E’ un bellissimo monumento, e molto scenografico, con le acque del Nilo che ne lambiscono le mura.

Al ritorno verso la nostra motonave, io, Samuele e Graziella, saliamo sul tetto delle nostre barche a motore, e lì, nel silenzio della navigazione, ci godiamo il Nilo, in questa zona, miracolosamente più blu e pulito, e restiamo letteralmente stregati dalla magia egiziana!

Dopo pranzo noi avevamo la gita organizzata, verso l’ Isola Elefantina e al villaggio Nubiano, e stavolta veniamo accompagnati verso le Feluche, le tipiche imbarcazioni a remi egiziane .Insieme a noi scende, anche il cineoperatore ufficiale della crociera, che anche nei giorni precedenti ci ha seguito nelle nostre gite, riprendendo tutto, e poi creandoci un bellissimo video ricordo della nostra vacanza .Dopo la mia performance sul palco della sera prima, ero diventata un po’ la mascotte dell’ intera motonave, e tutti i camerieri quando passavo mi sorridevano e si complimentavano con Alessio. Anche il cameraman ovunque andavo mi riprendeva in continuazione, e così siamo stati “ quasi obbligati” a comprare il video, ma vi posso assicurare che è veramente bello!

Navighiamo davanti alla sponda orientale del Nilo, e possiamo vedere Il famoso Sofitel Cataract Hotel, l’ albergo, dove la scrittrice di gialli Agatha Cristie, scrisse parte del celebre romanzo Poirot sul Nilo.E’ uno dei più famosi hotel d’ Egitto.

L’Isola Elefantina, fu la prima parte di Assuan, a essere abitata nell’ Antico Regno. Non si sa se il nome Elefantina, deriva dai grandi massi di granito nella parte meridionale, che sembrano elefanti al bagno, o dal commercio d’ avorio qui presente .Al centro dell’ isola ci sono dei tradizionali villaggi nubiani, con case dai colori vivaci, e noi scendiamo a visitare proprio uno di essi. Camminiamo per questo piccolo paese, accompagnati da festosi bimbi, che felici, ci accompagnano alla loro scuola, e poi in una tipica casa nubiana, dove dal padrone di casa ci viene anche offerto del buon tè. Conosciamo anche dei piccoli coccodrilli, che lui teneva tranquillamente in casa, come degli animali domestici, in delle piccole gabbie ,e che non esita a tirare fuori per darceli in braccio. Io e Alessio ne avevamo già’ presi in braccio altri in Australia, ma erano più piccoli rispetto ad essi, e sicuramente, più tranquilli, vi giuro avevo paura che mi scappasse di mano!!

Prima di tornare sulle nostre feluche ,succede un fatto curioso, mentre camminavo, mi si avvicina un ragazzo che mi urla

:_ Attenzione , attenzione , ti è caduto qualcosa!

:_ Cosa? Non vedo niente!

:_ Il mio cuore per te!!!300 milioni di cammelli, se lui ti vende a me!!

Nell’ ilarità di tutti, io divento rossa come un pomodoro, e Alessio gentilmente declina l’ offerta, spingendomi verso la nostra barchetta!!Stavolta avevo rischiato davvero!!

Al ritorno, su concessione di Alì, sale con noi anche un piccolo venditore, che imbandisce un specie di mercatino sul fondo della feluca, dove fra tutti acquistiamo graziosi ninnoli .Vicino alla motonave, ci affiancano anche dei ragazzini con la loro piccola barca a remi, che si attaccano alla nostra feluca, cantando a squarciagola tipiche canzoni italiane, sperando in qualche spicciolo! Continuo a ritenere questi egiziani veramente ingegnosi e inconscienti!

La sera, l’ ultima sulla motonave, dopo cena, avevamo un piccolo spettacolo di danza egiziana, e sono stata gentilmente invitata di nuovo sul palco, dal capitano della nave, per danzare di nuovo per tutti!!Che soddisfazione!!!Più tardi andiamo ad acquistare i nostri souvenir nel piccolo negozio, dove come aveva predetto Alì, i prezzi erano più che dimezzati .Acquistiamo dei bellissimi sopramobili , di sabbia compressa a forma di piramide e testa di faraone, e il commesso ci ha anche regalato tante cose.

Rientriamo nella nostra cabina, per la nostra ultima notte sul Nilo!

QUINTO GIORNO

A malincuore, lasciamo la nostra bellissima motonave dove abbiamo passato dei momenti indimenticabili, e andiamo verso l’ aeroporto di Assuan, dove prenderemo il volo verso Abu Simbel, il monumento simbolo della Nubia, e uno dei motivi principali del mio viaggio in Egitto.

Il volo in aereo, dura meno di un ‘ ora, ma per me è parsa un ‘eternità, e appena ho posato i piedi sul suolo ,ho iniziato a correre verso i templi, il grande Tempio Di Abu Simbel, e il piu’ piccolo Tempio di Hathor, scolpiti in una parete di pietra, e appena arrivata, mi sono quasi commossa.

Ero lì, davanti ad Abu Simbel, il monumento che tante volte avevo visto sui libri ,dedicato alle divinità’ protettrici di Amon,Pthat,e Ra, in realtà, era stato costruito in onore di Ramses II. La sua facciata di 33 metri con le colossali statue di Ramses II seduto sul trono, con la doppia corona dell’ Alto e del Basso Egitto, fu concepita per impressionare e spaventare gli eventuali nemici. Uno dei colossi e’ spezzato, perse la testa a causa di un terremoto, poco dopo la costruzione del tempio, lo stesso Ramses, decise di non restaurarlo, considerando questo evento, un segno divino.

All’ interno nella sala ipostila, con i colossi del faraone, le pareti sono decorate con scene raffiguranti lui e la moglie Nefertari, intenti a fare offerte agli dei,e scene della battaglia di Qadesh fino al Santuario Sacro, dove lo stesso Ramses siede fra le statue degli dei a cui e’ dedicato il tempio. Qui, grazie all’orientamento del tempio calcolato dagli architetti, due volte all’anno, il 21 febbraio, il giorno della nascita di Ramses II, ed il 21 ottobre, giorno della sua incoronazione il primo raggio del sole si focalizza sul volto della statua del faraone. I raggi illuminano parzialmente anche Amon e Ra. Secondo gli antichi egizi i raggi del sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone. Il dio Ptah considerato dio delle tenebre non viene mai illuminato .Dopo lo spostamento del tempio in seguito alla nascita del Lago Nasser, che ne minacciava l’ esistenza, non si è riuscito a replicare questo fenomeno che cominciò a verificarsi il 22 febbraio e il 22 ottobre.

A nord del tempio maggiore, a un centinaio di metri, si trova il tempio, scavato nella roccia, dedicato ad Hathor ed a Nefertari moglie di Ramses.

La facciata è ornata da sei statue alte 10 metri, tre ad ogni lato della porta di ingresso. Le statue raffigurano quattro volte Ramses e due Nefertari. Ai lati delle statue del faraone ci sono i figli in dimensioni minori, mentre ai lati di Nefertari sono raffigurate le figlie .È l’unico tempio egizio dove una regina ha la stessa importanza del faraone, segno tangibile dell’ amore di Ramses, per la moglie.

L’entrata del tempio conduce ad una sala contenente sei pilastri alti 3,20 metri sulla cui sommità vi sono le teste di Hathor. Sui pilastri ci sono iscrizioni che raccontano la vita del faraone e della regina e alle pareti vi sono scene di loro, che offrono sacrifici agli dei. L’ultima sala è quella con la statua della dea Hathor.

La leggenda vuole, che al momento dell’ inaugurazione dei Templi, la regina Nefertari si ammalò gravemente, e cedette il suo posto alla figlia maggiore MeritAmon,per le celebrazioni religiose .Nefertari morì fra le braccia del suo amato, davanti al Tempio simbolo del loro amore.

Riprendiamo il volo aereo, ma stavolta con direzione il Cairo, e scendiamo all’ Hotel Le Meridien Pyramids, ubicato molto vicino alle piramidi .Hotel bellissimo, e di lusso, grazie a Samuele abbiamo tante piccole dependance vicine, così dopo cena, stanchi per la giornata, passiamo insieme una bellissima serata fuori nei nostri piccoli patii, con vista piscina.

SESTO GIORNO

Sveglia di prima mattina ( ormai ci siamo abituati!) e via verso l’ altopiano di Giza. Quasi 5000 anni fa, Giza divenne il luogo di sepoltura dei reali di Menfi, capitale allora dell’ Antico Egitto. In meno di 100 anni furono costruiti 3 complessi di piramidi, per servire da tombe per i re defunti .Queste bellissime monumentali strutture, furono costruite da tre generazioni successive.

La prima, la Grande Piramide fu fatta costruire da Cheope, i suoi numeri sono impressionanti, si dice contenga più di due milioni di blocchi di pietra, dal peso medio di 2,5 tonnellate ciascuno .Fu la costruzione più alta al mondo fino al XIX secolo. Per una struttura di tali dimensioni, la precisione usata dagli architetti del tempo è sorprendente ,in alcuni punti infatti la differenza fra un lato e un altro è di pochi cm! Ancora come sia stato possibile costruire un tale monumento è del tutto ignoto!

La seconda piramide costruita è stata quella del figlio di Cheope, Chefren.La differenza d’ altezza dalla prima piramide è di soli 3 metri più bassa, ma sembra più alta, in quanto costruita su un terreno più elevato e la punta è tuttora intatta .Questa sommità è l’ unica che conserva ancora la struttura calcarea che in origine sovrastava tutte le piramidi .Si racconta che esse brillavano alla luce del sole, e che la luce si riflettesse sulle loro pareti per centinaia di kilometri.

La terza e ultima piramide costruita sull ‘altopiano, fu quella di Micerino, figlio di Chefren.La struttura della piramide è notevolmente più piccola rispetto alle precedenti, molti studiosi ritengono perchè il potere del re e le ricchezze erano notevolmente diminuite, altri invece perche’ si preferivano le tombe segrete e scavate per la sepoltura dei reali.

Infine la Sfinge, la più antica scultura monumentale d’Egitto. Gli Archeologi la collocano intorno al 2 .500 a.c. e ne attribuiscono le sembianze a Chefren.E’ alta 20 metri , ha il corpo e le zampe allungate e un copricapo reale sul volto .La Sfinge non ha il naso, e molte credenze popolari ne attribuivano la colpa, a uno sparo di un soldato napoleonico ,in realtà’ andò perso secoli prima. Fra le sue zampe fu ritrovata una stele, che parlava di un antico scavo al monumento intrapreso dal faraone Thutmose IV del Nuovo Regno. La stele è comunemente chiamata Stele del Sogno, in quanto narra che la causa del restauro fu un sogno, fatto dal faraone mentre si riposava all’ombra della statua, in cui la Sfinge, gli si rivolge per donargli il suo regno sulla terra in cambio di diseppellirla dalle sabbie del deserto che la soffocavano.

Con Alì visitiamo tutto l’altopiano, fermandoci ogni tanto anche in dei punti panoramici per scattare delle splendide foto. Decidiamo anche di entrare dentro una piramide, ( e’ aperta una per volta a rotazione), e paghiamo un biglietto a parte per l’ entrata nella piramide di Chefren.

Due discese convergenti ( una per la salita, e una per la discesa),sono in uno spazio ristretto di un metro circa di larghezza ;scendiamo carponi nelle viscere della piramide, mentre l’ aria, si faceva sempre più rarefatta, dopo una discesa di circa 5 minuti, camminiamo in un cunicolo dove l’ altezza permette quasi di stare in piedi, fino alla camera del re, dove c’è un piccolo sarcofago di granito nero, e un graffito di Belzoni, il primo archeologo italiano arrivato fin li. Dopo circa mezzora, usciamo stravolti, l’ umidità’ all’ interno è veramente altissima, e io avevo letteralmente i capelli tutti bagnati. E’ stata una bellissima esperienza, ma non la consiglierei a chi soffre di claustrofobia, perche’ quando si entra dentro in fila indiana, non si può più uscire!

Riprendiamo il nostro autobus e andiamo a Menfi, la capitale dell’ Antico Regno, fondata da Mene, il sovrano che riunì il Basso e l’Alto Egitto sotto un ‘unica corona .Situata sullo sbocco del Delta del Nilo, controllava le più importanti vie terrestri e fluviali, così mentre Tebe ( la moderna Luxor) era il centro cerimoniale del regno, Menfi ne era il sito amministrativo e commerciale.

Della città purtroppo non è rimasto quasi niente, molti palazzi e templi furono saccheggiati e danneggiati dagli invasori stranieri. Ma i pochi resti sono visibili nel piccolo museo all’ aperto nel villaggio di Mit Rahina, dove insieme a molte statue di Ramses II, c’e’ anche una piccola sfinge che pesa circa 80 tonnellate, ed è una delle più grandi mai rinvenute.

Il reperto più importante e’ una colossale statua in calcare di Ramses II alta circa 10 metri, priva di piedi, che è stata posta in un piccolo museo per proteggerla.

Andiamo a visitare anche Saqqara, uno dei siti archeologici più ricchi del paese, con monumenti che ripercorrono quasi 3000 anni di storia .Saqqara fu la necropoli reale di Menfi ,che fu utilizzata come luogo di sepoltura anche per gli alti funzionari, e finì ben presto con l’ essere abbandonata e sepolta sotto la sabbia per secoli, fino a quando Mariette la riportò alla luce.

Principale attrattiva ne è la Piramide di Zoser, o piramide a gradoni, prototipo delle piramidi di Giza e tutte le altre piramidi .Fu costruita nel XXVII secolo a.c., per il re Zoser, dal suo fidato architetto Imhotep.Fu una scelta veramente innovativa per il tempo e per l’ architettura, in quanto fino al quel momento le tombe reali egizie erano scavate nel terreno e sovrastate da mastabe .Imhotep, scelse di costruire 6 mastabe una sopra l’altra in dimensioni decrescenti., dando poi l’ idea alle piramidi successive.

Per pranzo andiamo in un tipico locale nelle vicinanze di Menfi, dove sinceramente la nostra principale preoccupazione, non era tanto mangiare, ma salvaguardarsi dai numerosi insetti e mosche che affollavano il nostro piatto!!!

Il resto della giornata lo passiamo in completo relax nelle piscine del nostro albergo, godendoci il sole, e aspettando la cena ( visto che per pranzo non avevamo mangiato tanto)

La sera dopo cena avevamo la gita organizzata nella Cairo By night, così tutti insieme veniamo caricati nell’ autobus, e saggiamo di nuovo la guida spericolata degli egiziani, dove non esiste nessun codice stradale, ma il codice dei clacson e degli abbaglianti !Veniamo accompagnati prima a vedere la tomba del Milite Ignoto al Cairo, sormontata da una specie di piramide bianca, e scendiamo al Ponte 15 maggio, chiamato qui Ponte degli innamorati, ( per la moltitudine di coppiette che lo attraversano), da cui si ha una bellissima veduta di tutta la città illuminata .Ritorniamo verso il nostro hotel, dopo aver girato tutta la città, animata dopo il digiuno del ramadan, con centinaia di persone riversate nella strada ,che incuranti del traffico e delle automobili , cenavano, fumavano e ballavano!

Felici ma un po’ esausti andiamo a letto, litigando furiosamente con l ‘aria condizionata che non si voleva spegnere….conclusione? Abbiamo dormito con un piumone sul letto!!!

SETTIMO GIORNO

Oggi giornata dedicata alla città del Cairo! Prima visita nella Cittadella, alla Moschea di Mohammed Ali, che domina il profilo dei tetti nella parte orientale della città; essa è relativamente recente, essendo stata costruita a metà del XIX secolo per Mohammed Alì considerato il fondatore dell ‘Egitto moderno.Al momento della sua salita al potere nel 1805, l’Egitto era una provincia arretrata, al momento della sua morte, era ridiventato una superpotenza regionale. Questa moschea nella sua architettura riprende le grandi moschee imperiali ottomane. L’ elaborato orologio nel cortile accanto all’ entrata, fu offerto da Luigi Filippo di Francia, in cambio dell’ obelisco di Place de la Concorde. Danneggiatosi durante il viaggio, non fu mai riparato.

Per entrare nella Moschea è necessario togliersi le scarpe, che si devono lasciare fuori.Nell’ eventualità per noi donne ,di doversi coprire il capo, mi ero portata da casa un foulard, che non è servito per quello scopo, ma per coprirmi l’ ombelico, che a detta delle guardiane, era inopportuno .La visita all’ interno è libera, e culmina con la visita sul tetto, da cui si ha un bellissimo panorama della città del Cairo!

Finalmente andiamo a vedere il Museo Egizio del Cairo, ovviamente il museo della collezione egizia più importante al mondo !Fondato nel 1863 da Auguste Mariette, conta circa 120.000 reperti, e si stima che nei suoi sotterranei siano conservati altri 150.000.

Il museo si dispone su 2 piani , con i reperti semplicemente sistemati in ordine cronologico, senza protezione e purtroppo senza nessun cartello esplicativo, cosa che secondo me penalizza molto il museo stesso. Menomale noi avevamo Alì che pazientemente ci spiegava ogni singola cosa !Al suo interno purtroppo non si possono fare foto.

L’ orgoglio della collezione e’ ovviamente data dai manufatti ritrovati nella tomba di Tutankhamon, che sono custoditi in un ala del museo, appositamente adibita , chiamata appunto Gallerie di Tutankhamon .Vi sono custoditi tesori inestimabili, come la maschera funeraria a grandezza naturale o il trono , sul retro del quale si può ammirare il ritratto del re e della moglie sotto i raggi del sole Aton Ovviamente è la sala più visitata dai turisti.

Lasciati soli, visitiamo tutto il Museo, fino ad arrivare alla sala delle Mummie Reali, che non era compresa nel biglietto d’ entrata; non potevo essere li, a pochi passi dalla mummia di Ramses II, senza poter almeno andare a salutarlo un minuto !Il problema era che il biglietto a parte, si pagava solo con le lire egiziane ( la moneta ufficiale d’Egitto)e noi ne eravamo sprovvisti, non avendone avuto bisogno fino a quel momento .Ero disperata, il tempo stringeva, e io non trovavo nessuno che mi cambiava i miei Euro in lire egiziane, in quanto andava contro le regole, fino a che, con tipico intuito femminile, sono andata da una guardia, e gli ho chiesto molto gentilmente di potermi fare entrare nella sala accettando i miei euro, e ce l’ ho fatta!!

Così sono riuscita ad andare a vedere il mio Ramses !E la fortuna ha voluto che in quel momento la sala fosse deserta, e io sono rimasta sola ,in mezzo a tanti insigni personaggi, che nelle loro vite, hanno creato imperi, costruito monumenti, e scritto la storia !Uno dei momenti più belli dell’ intera vacanza!

Per pranzo andiamo al bellissimo ristorante Imperial Boat, praticamente un battello ancorato ,sul lungofiume la Corniche el- Nil, dove ci riposiamo e godiamo il pranzo.

Nel pomeriggio veniamo accompagnati all’ entrata del bazar più suggestivo del Cairo, il mercato di Khan al Khalili , dove veniamo lasciati tutto il pomeriggio, per permetterci lo shopping sfrenato! Questo mercato è bellissimo ,pieno di bancarelle, e negozi, stretti uno all’ altro in un dedalo di stradine e vicoli, che tendono a diventare un labirinto! Rimaniamo li fino all’ ora del tramonto, e poi veniamo riaccompagnati al nostro hotel.

Per la nostra ultima sera al Cairo e in Egitto, avevamo in programma lo spettacolo di suoni e luci alle piramidi in italiano .Ovviamente io avevo pronta la telecamera , la macchina fotografica e il cavalletto, avendo infatti pagato il biglietto integrativo che mi permetteva di riprendere .Ma fate attenzione, purtroppo le guardie hanno il vizio di chiedere mazzette appena vedono uno zaino, con la scusa del biglietto invalido .A noi non è successo niente, anzi, abbiamo potuto addirittura scegliere i posti, ( ovviamente in prima fila) e ho potuto riprendere tutto lo spettacolo, bellissimo, con la musica e una voce narrante, che raccontava la storia delle piramidi e della Sfinge!

Veramente consigliato a tutti!!!!

OTTAVO GIORNO

Ci svegliamo e abbiamo appena il tempo di fare le valige, fare colazione, e salutare Alì, che è stato un amico più che una guida ,e andiamo all’ aeroporto per imbarcarci per il volo di ritorno.

Che dire, questo viaggio è stato uno dei viaggi più belli della mia vita, ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo incontrato persone meravigliose e scoperto cose bellissime, che fino al quel momento avevo solo nei miei libri.

Spero di tornarci? Non lo so, sinceramente quando mi trovo così bene in un posto, evito di tornarci per la seconda volta, in quanto non sarà mai uguale alla prima, ma chi può dirlo?

Spero di esservi stata utile!

Alla prossima

Elisa

www.girandolina.it

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Altopiano Di Giza, le Piramidi



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