L’isola di Rab

Vacanza alla scoperta di un'isola della Croazia
Scritto da: ClaD.
l'isola di rab
Partenza il: 26/08/2013
Ritorno il: 01/09/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

LUNEDÌ 26 AGOSTO

La vacanza attesa tutta l’estate finalmente inizia in un fresco pomeriggio di fine agosto. La partenza è prevista per le 13:30 di lunedì 26, ma ci attardiamo e saliamo in auto circa un’ora dopo. Non abbiamo fretta in realtà perché il traghetto che ci porta nell’isola di Rab parte ogni ora da Jablanca.

Il viaggio (Padova-Jablanca) dura circa 6 ore, comprese due soste. Gli ultimi 80 km circa li trascorriamo un po’ in ansia: rischiamo di perdere il traghetto delle 20:30, inizia a fare buio e il paesaggio attorno a noi è brullo, solo vegetazione e qualche casa in lontananza. L’agenzia presso la quale abbiamo prenotato è ormai chiusa, il numero verde che proviamo più volte a contattare pare inesistente e la signora della nostra casa ci aspetta(va) attorno alle 19. Arrivati a Jablanca scopriamo inoltre che il traghetto non parte da lì ma da Stinica, lontana 2 km. Per fortuna arriviamo in tempo per imbarcarci subito. Il biglietto costa 22euro per quattro persone più l’auto e paghiamo in euro. Sbarchiamo dopo circa 10/15 minuti e iniziamo a percorrere l’isola in tutta la sua lunghezza: dobbiamo arrivare a Supetarska Draga. Fortunatamente abbiamo le coordinate dell’ubicazione dell’appartamento e lo troviamo subito. Si trova sopra ad un ristorante: troviamo tutti ancora svegli e l’accoglienza è la migliore. Ci sentiamo già a casa.

Se avessimo potuto sarebbe stato bello partire al mattino, in modo da avere a disposizione tutto il pomeriggio per prendere confidenza con l’isola anche se l’arrivo in notturna ha reso l’inizio della vacanza molto avventuroso. Ogni appartamento/hotel è a pochi metri da qualche baia o porticciolo: tutte le costruzioni sono vicino al mare.

Abbiamo prenotato tramite un’agenzia on line e pagato anticipatamente. Le foto sono veritiere e le indicazioni sono corrette. Abbiamo trovato l’appartamento in ottime condizioni: pulito, dotato di tutto (asciugamani, lenzuola, strofinacci, phon, pentole, padelle, posate, microonde, detersivi) e con gli spazi ben organizzati. Arrivando al mattino secondo noi è facile, magari in periodi come questo e non in alta stagione, trovare un appartamento al momento. Ci sono cartelli ovunque.

MARTEDÌ 27 AGOSTO

Primo giorno di mare. L’isola ci ricorda altre esperienze: la Grecia con le sue case bianche e le finestre blu, la Sardegna per il profumo di mirto e il paesaggio brullo e secco. E, perché no, anche un po’ la nostra Chioggia con le barche attraccate al porto.

Guardandoci attorno la vegetazione che incontriamo è sempre la stessa: olivi, alberi di fichi, distese di pomodori, grandi cespugli di rosmarino, piante grasse ovunque. Colline verdi, rocce bianche, arbusti secchi e alberi rigogliosi: l’isola è ricca di ogni cosa e questo la rende affascinante. Molte sono le pecore al pascolo, sempre con il muso a terra ed è facile vedere, soprattutto nel capoluogo, gatti aggirarsi senza paura tra i turisti.

Con l’idea di tornare a casa per pranzare portiamo con noi solo acqua e qualcosa da sgranocchiare. In realtà la strada a piedi per raggiungere la nostra prima meta è tanta e restiamo fuori tutto il giorno. Il posto è favoloso (da Sup Draga in direzione Lopar, all’incrocio di Lopar andare a sinistra seguendo il cartello Trajekt Ferry e poi prendere la prima a destra) e il primo impatto con l’isola ci rende entusiasti.

Dopo aver lasciato l’auto e aver pagato circa 30 kune di “parcheggio” ci avventuriamo a piedi. Camminiamo un bel pezzo tra le sterpaglie e in mezzo a un boschetto: sentiamo il profumo del mare ma non lo vediamo. Ci sono molti bivi e andiamo avanti ad intuito. Quello che vogliamo evitare sono le spiagge di nudisti. Finalmente vediamo il blu intenso dell’acqua e individuiamo il “nostro” scoglio. Vicino c’è qualche uomo che si aggira nudo, ma siamo praticamente isolati e non ci dà nessun fastidio.

Ce ne andiamo verso il tardo pomeriggio costretti dal cielo che si fa più nuvoloso.

MERCOLEDÌ 28 AGOSTO

Nonostante la pioggia notturna, il cielo è limpido e ci prepariamo per un’altra giornata all’avventura. Questa volta però portiamo con noi dei panini (l’affettato non è dei migliori), acqua e frutta.

La scelta di questa mattina è fatta “a naso”, sulla strada di Sup Draga. È difficile sbagliare posto in quest’isola. Troviamo delle bellissime insenature tra gli scogli, ma alla fine decidiamo di fermarci su un piccolo moletto dove facciamo qualche tuffo. L’acqua è gelida e anche oggi verso le 16 una nuvola copre il cielo; temendo che il sole non faccia più capolino lasciamo l’insenatura e andiamo a visitare Rab, il capoluogo.

Appena arrivati il cielo si fa di nuovo sereno, ma non siamo pentiti: la cittadina merita di essere vista più volte, sia di notte sia di giorno. È ricca di stradine, vialetti con i ciotoli, casette basse e bianche, negozi artigianali collocati in cornici suggestive; e poi la grande scalinata a gradoni, le alte mura e i quattro campanili dagli stili diversi. All’estremità del promontorio merita una visita anche la parte bassa con il porto e il parco cittadino (con la statua di San Marino, nativo di Lopar). A completare il tutto tantissime bancarelle per i souvenir.

GIOVEDÌ 29 AGOSTO

Suha Punta: per raggiungerla prendere direzione Kampor, poi a sinistra per Suha Punta.

Si tratta di una scogliera bellissima vicino alla quale ci sono degli alberghi molto chic. Ci mettiamo sotto gli alberi nella pineta, sfruttando l’ombra naturale: l’ombrellone è rimasto in auto durante tutta la vacanza.

La zona è ben servita dai baretti degli alberghi, ma non sono invasivi, anzi, tutto è molto calmo e riservato. Per entrare in acqua sfruttiamo una scaletta sugli scogli: l’acqua è davvero fredda ma troppo invitante per rinunciare ad entrarci. Portiamo sempre con noi le maschere.

Purtroppo siamo costretti a spostarci a causa delle numerose vespe che ci girano attorno e di una biscia nera che ci ha fatto visita e non ci lascia tranquilli di sdraiaci a prendere il sole: il bello di essere immersi nella natura!

Ci spostiamo poco più avanti e ne approfittiamo del molo libero per occuparlo e usarlo come trampolino. Restiamo quasi fino al tramonto osservando incuriositi un papà che pesca con tanti bambini attorno.

VENERDÌ 30 AGOSTO

Lopar: unica zona con le rare spiagge di sabbia. Andiamo nella più lunga della zona, chiamata “spiaggia paradiso” e lunga circa 1,5 km. Al contrario degli altri giorni oggi dobbiamo condividere lo spazio con gli altri turisti -e sono davvero molti- che affollano la spiaggia. Sono tante le famiglie con bambini perché l’acqua resta bassa per metri e metri, mantenendo però sempre la sua limpidezza.

La spiaggia è in parte attrezzata e visto il prezzo molto basso (60 kune per due lettini e un ombrellone) decidiamo di metterci comodi e goderci la giornata in totale relax. La sabbia è un po’ fangosa sia per le forti piogge delle sere precedenti, sia per la sua stessa composizione.

Il giro in pedalò è da fare assolutamente: l’acqua è molto fredda ma vale la pena vedere tutte le sfumature di blu. Un giro di un’ora per quattro persone costa: 50 kune.

SABATO 31 AGOSTO

Gozinka: per raggiungerla prendere la strada in direzione Suha Punta; dopo una grande salita prima di “scollinare“ si gira a destra per Gozinka (seguire indicazione ristorante).

Davanti al ristorante c’è una piccola baia e notiamo che molte barche attraccano lì per pranzare e poi ripartire. Lì attorno c’è molta vegetazione e, camminando tra la boscaglia, si possono raggiungere molte insenature di soli scogli.

Dopo una passeggiata decidiamo di rimanere “comodi” su un piccolo moletto. Ci godiamo la nostra ultima giornata di mare e sole.

La sera facciamo l’ultimo giro nella splendida Rab.

DOMENICA 1 SETTEMBRE

Lasciamo l’appartamento puntualissimi alle 10, come scritto nel sito anche se in realtà saremmo potuti partire anche più tardi. Ma meglio così: il viaggio è lungo e alla frontiera Croazia-Slovenia troviamo un po’ di coda che rallenta il nostro ritorno.

Arriviamo nel tardo pomeriggio, dopo una sosta-panino in un autogrill italiano. Il cielo cambia: non più celeste, ma grigio. La fine dell’estate e la quotidianità sono dietro l’angolo.

Obiettivo della vacanza raggiunto: siamo rilassati, abbronzati e più uniti.

INDICAZIONI UTILI:

  • Vicino al capoluogo si possono trovare almeno un paio di farmacie (e un’altra a Lopar). La più comoda da raggiungere: alla rotonda di Rab prendere la prima uscita a destra, proseguire per qualche metro; la farmacia si trova sulla destra poco prima del supermercato Diona. L’altra è invece in centro a Rab: per entrare in macchina bisogna oltrepassare la sbarra e all’uscita pagare 12 kune/h. La farmacia si trova vicino alla grande scalinata.
  • In alcuni siti è riportato che il distributore di carburante è uno solo per tutta l’isola ed è situato nella zona di Barbat. In realtà ne è presente un altro (Ina) proprio a Rab: arrivando dalla rotonda si trova a sinistra dopo il campo da calcio, vicino al porto.

NOTE:

  • Per raggiungere l’isola è necessario un buon navigatore; a Rab invece non serve, la strada è solo una.
  • Dal 1 luglio 2013 la Croazia è entrata nella Comunità Europea quindi i controlli alla frontiera Slovenia-Croazia sono molto veloci (abbiamo mostrato i documenti dalla macchina e ci hanno fatto passare).
  • Sempre dal 1 luglio 2013 i cittadini italiani possono utilizzare i servizi sanitari croati. Ricordarsi di portare la TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia).
  • Il cambio applicato (agosto 2013) è 1 euro > 7,05 kune. Accettano quasi ovunque l’euro, ma spesso danno il resto in kune. È meglio averne con sé un po’ per le emergenze. I cambia valute sono presenti ovunque. Non vale la pena cambiare i soldi prima in Italia.
  • Le scarpette da scogli sono utili ma non indispensabili, dipende dai luoghi. È sicuramente comodo averle e si possono trovare un po’ ovunque (soprattutto a Rab). Il costo va dalle 50 alle 65 kune.
  • La gente del luogo è davvero gentile e ospitale. Pochi parlano davvero bene l’italiano, ma tutti lo capiscono e riescono a farsi comprendere nelle risposte. Sanno bene il tedesco, per nulla l’inglese.
  • Rimanendo anche un solo giorno in più merita fare un’escursione organizzata rimanendo fuori tutto il giorno. In centro a Rab si possono trovare tutte le informazioni.
  • L’unica nota negativa sono le vespe. In ogni spiaggia, insenatura, porto in cui siamo andati erano presenti questi insetti che si facevano più fastidiosi quando ci mettevamo a pranzare. Non sappiamo se siano presenti tutta l’estate o solo in certi periodi. In ogni caso è bene avere con sé un buono stick per le punture.
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Rab, i quattro campanili

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Rab, mare

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Rab, panorama



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