Da Makarska a Karlobag

Viaggio in auto con moglie e figlia con l'intenzione di fermarci a dormire in tenda presso i campeggi o presso gli appartamenti che si trovano in tutta la costa Croata a prezzi decenti e senza necessità di prenotare. Prima tappa Makarska: Makarska è una città molto movimentata e sicuramente la più attrezzata per il turismo di tutta la...
Scritto da: boston1111
da makarska a karlobag
Partenza il: 14/07/2006
Ritorno il: 21/07/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Viaggio in auto con moglie e figlia con l’intenzione di fermarci a dormire in tenda presso i campeggi o presso gli appartamenti che si trovano in tutta la costa Croata a prezzi decenti e senza necessità di prenotare.

Prima tappa Makarska: Makarska è una città molto movimentata e sicuramente la più attrezzata per il turismo di tutta la Croazia. Ideale per chi ama la vacanza tipo costa romagnola. Ci sono diverse spiagge molto belle, acqua di un colore meraviglioso. Restiamo 2 giorni poi ripartiamo dopo un soggiorno che valutiamo discreto.

Seconda tappa Omis: Anche ad Omis la folla di villeggianti ed il traffico sono notevoli. Qui c’è un bel castello da visitare. Per i camperisti e gli amanti del campeggio consigliamo il camping Galeb ben attrezzato, molto grande. La spiaggia è di sabbia fine rossa. L’acqua del mare è molto fredda e bassa per molti metri, quindi un po’ torbida, mentre il fondo è pieno di scomode pietruzze non levigate, come del resto in gran parte della Croazia. Il centro storico è abbastanza interessante specialmente le mura antiche, il palazzo di Diocleziano, le varie porte di ingresso e la basilica. Decisamente conveniente e caratteristico è il mercato di frutta e verdura.

Partiamo da qui dopo 2 giorni senza particolare nostalgia.

Terza tappa Trogir: Trogir è una cittadina che ricorda molto nell’architettura la nostra Venezia e dichiarata giustamente patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sorge su un isolotto collegato da due ponti da un lato alla terra ferma e dall’altro ad un’altra isola più grande, chiamata Ciovo. Molto bella è la piazza Giovanni Paolo II, che è anche il cuore della città antica, ma anche i suoi vicoli, le sue chiese, il lungomare ombreggiato da palme, i negozietti caratteristici ed i ristoranti di pesce. Il tutto è visitabile solo a piedi, sembra di tornare indietro nel tempo, se non fosse per i tanti motoscafi moderni e lussuosi.

Molto bella certamente da visitare. Restiamo qualche ora poi ripartiamo per il campeggio Soline a Biograd Na Moru.

Quarta tappa Biograd Na Moru. (Camping Soline) Il campeggio è in una posizione fantastica con un lungomare tra i più belli visti in Croazia. La spiaggia è costituita per la maggior parte di sassi e terrazzi, solo alla fine del campeggio c’è una piccola spiaggia in sabbia. Gli alberi arrivano praticamente fino all’acqua starci sotto è un vero piacere, molto più dei classici ombrelloni. Alla sera è molto piacevole percorrere il viale che porta dal campeggio direttamente al porto, attraverso piccoli bar e ristoranti situati praticamente sulla spiaggia. Biograd è un paesino molto caratteristico e ricco di storia. Da visitare.

Anche qui restiamo 2 giorni.

Quinta tappa Parco Nazionale di Krka: Scegliamo di entrare dalla cittadina di Skadin, una piccola cittadina a 20 km da Sibenik. Arriviamo al parcheggio e poi un bus ci porta nel cuore del parco, da quì si prosegue a piedi. Dopo circa 200 mt si prosegue in due direzioni, consigliamo di prendere quella di destra. Una rete di sentieri e ponti permette una piacevole passeggiata in mezzo ad una vegetazione meravigliosa, attraverso pozze d’acqua stracolme di pesci. Krka è un parco, formato da numerose cascate grandi e piccole che vanno a confluire nel fiume chiamato appunto krka. Al termine della bellissima passeggiata si ha la possibilità di fare il bagno sotto la cascata più alta. Decidiamo anche di proseguire l’esplorazione del parco con la gita in barca di quattro ore fino alle cascate di Roski slap. Questa non ci è piaciuta, molto lenta e monotona compreso il paesaggio, da evitare. Nel complesso il parco merita certamente di essere visitato. Quinta tappa Villaggio Zaton: Zaton si trova a circa 13 km a nord di Zara nella Dalmazia centrale.

Alla reception ci accoglie una ragazza che con noi si è dimostrata abbastanza scortese e altezzosa con una certa aria di superiorità. Stessa cosa per il ragazzo al cambio valute, strano, solitamente sono abbastanza cortesi. Ci sistemiamo in un discreto appartamento sotto una pineta, anche se molto caro per la Croazia, 35 euro al giorno a persona. Normalmente si trovano tra i 15 e 20 euro a persona.

Il villaggio offre un market, 2 piscine, esercizi commerciali, ristoranti, self-service, bar, attività sportive, spiaggia di sabbia e ghiaia, mare con acqua molto bassa per diversi metri e molto torbida, peggio del nostro adriatico, delusione!!!!! Prenotiamo per tre giorni ma al secondo decidiamo di partire. Da evitare accuratamente. I due giorni peggiori di tutto il viaggio.

Sesta tappa Isola di Pag: Un ponte unisce l’isola alla lingua di terra. Ci si presenta un paesaggio lunare molto suggestivo. Il mare è di un blu intenso in contrasto con il colore delle pietre. L’isola è ricca di spiagge tutte di ghiaia. La più bella si chiama Ciska, FAVOLOSA… Mare pulito e stranamente un pò di sabbia!!!! Il paesino è diviso in due ed è collegato da un ponte, molto bello. Nel complesso merita di essere visitata.

Settima tappa Ritorno in Italia: A questo punto decidiamo di risalire la costa evitando l’autostrada.

A Karlobag facciamo il pieno di carburante. Nel ripartire mi dimentico di accendere i fari.

Dopo 5 km circa incontriamo due poliziotti che subito ci intimano di fermarci. Stanno nel frattempo trattando con due Svizzeri che dopo qualche minuto ritornano alla propria auto molto incavolati, ci passano vicino e ci parlano brevemente in tedesco. Non capisco niente ma dal tono intuisco che la cosa si mette male. Infatti anche con noi si comportano con fare strafottente e sgarbato in contrasto con il bellissimo paesaggio alle nostre spalle.

Accendete i fari!!! 300 kn di ammenda. Seguiamo le indicazioni per l’Italia, l’Austria e la Slovenia e seguendo questa segnaletica arriviamo a Fiume ed evitiamo il centro, molto caotico e trafficato. Ad un certo punto iniziano le indicazioni per Trst che, per fortuna, intuiamo subito che sta per “Trieste”.

Conclusione: – La Croazia non è piu economica come un tempo. – Le strade sono asfaltate abbastanza bene, ma bisogna fare molta attenzione perchè molto sdrucciolevoli, soprattutto in caso di pioggia.

– State attenti alle indicazioni stradali e non fate affidamento al numero di km riportati su alcune indicazioni. – Sulla litoranea non sorpassate e accendete sempre i fari, i poliziotti aspettano solo quello per multarvi.

– Non sono ancora vincolati dall’Unione Europea ad accettare l’Euro perciò è consigliabile cambiare gli euro in Kune, meglio presso le Banche che negli uffici di cambio e sperare di spenderle tutte prima del rientro in Italia.

– Per l’ingresso e’ sufficiente la carta d’ identità mentre per i minori di 14 deve essere vistata dalla questura (se andate in Bosnia controllate se nel documento del minore c’è elencato anche questo paese).

– Purtroppo alcune spiagge sono molto sporche e nel mare a volte si trovava un pò di tutto, un vero peccato, ma questo grazie molto spesso ai turisti e allo scarso smaltimento rifiuti, dove sono ancora un po’ arretrati, a volte si trovano discariche a cielo aperto.

– Da evitare la pasta e il riso. Ottimi invece la carne, il pesce alla griglia, il pane, i dolci, stranamente la pizza, e non male anche il cappuccino (un po’ amaro).

– Nel complesso comunque siamo rimasti abbastanza delusi ci aspettavamo di più. Per il momento ancora meglio la Grecia e la Spagna.



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