Loutro, una meta di nell’isola di Creta bellissima e imperdibile

Alla scoperta di uno dei più bei villaggi di pescatori del Mediterraneo greco
Scritto da: Vercingetorige2015
loutro, una meta di nell'isola di creta bellissima e imperdibile
Partenza il: 01/05/2015
Ritorno il: 15/05/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Loutro è un posto del mondo molto speciale, uno spettacolo per gli occhi che ti rinfranca l’anima, isolato quanto basta per riconciliarti con la vita, lontano dalla routine di tutti i giorni. E’ quel classico posto dove penseresti di fuggire via con l’unico amore della tua vita, per viverti, in uno scenario da sogno, l’iter del tuo personale struggente sentimento. E’ un posto del mondo dove puoi vivere il mare come se fossi su di un’isola, e la terra come un territorio di scoperta, con sentieri impervi e difficili da impegnare, che ti conducono a godere di posti fantastici.

Loutro è un piccolo ed isolato villaggio di pescatori situato nella costa meridionale dell’isola di Creta, tra Hora Sfakion ed Agia Roumeli, ed è ritenuto, senza ombra di dubbio, una delle realtà paesaggistiche più tipiche e pittoresche di tutto il mediterraneo greco, insieme al villaggio di Oia a Santorini, quello di Lefkes a Paros, quello di Kini a Syros, quello di Loucha a Zante e quello di Kassiopi a Corfù, citando di getto delle perle di imperdibile bellezza, pescate da personale esperienza. Loutro, però, è qualcosa di più e di diverso, perché è difficile da raggiungere: pur essendo un borgo marinaro costiero, quindi situato sulla terra ferma, è di fatto isolato da essa da alte montagne, in una baia semicircolare riparata dai venti che circonda un pugno di casine bianche e blu, frontemare ad una splendida spiaggia a ciottoli.

Solo dei lenti traghetti da e per Chora Sfakion ed una serie di impegnativi sentieri pietrosi, trafficati più da capre che da uomini, lo connettono al mondo civile. Questo comporta che d’inverno sia abitato solo da pochi anziani marinai e che spesso restino, per le impervie condizioni del mare, per giorni e giorni, tagliato fuori dalla contigua realtà cretese. D’estate si popola, ma la recettività è condizionata e legata al modesto numero delle unità abitative presenti. Gli afferenti, poi, specie fuori stagione estiva, non corrispondono quasi mai allo stereotipo del distratto vacanziere domenicale più interessato a realtà di facile consumo, site sulla costa nord (Balos tra tutte). Ricordando che questo posto è un must per gli amanti del trekking più estremo, per essere attraversato da famoso Sentiero Europeo E4, è facile qui incontrare degli indomabili camminatori che fanno di questo luogo magico, la sede di partenza per esplorazioni in scenari naturalistici bellissimi. Ma per le strade e le sue strette viuzze è poi possibile incrociare anche ben altre tipologie di persone: anime in pena in cerca di proprie smarrite identità, o amanti in cerca di luoghi appartati lontani da occhi indiscreti, o semplicemente persone a caccia di pace e tranquillità da godere crogiolandosi al sole e gustando pietanze uniche dai sapori antichi. Fortunatamente, a tutt’oggi, eccezion fatta per l’alta stagione estiva, Loutro è fuori dall’invasione di massa. Il pericolo però incombe costante dato che questo piccolo porticciolo è tappa intermedia di un circuito turistico dissennato, creato ad arte da tour operator locali, che vede un flusso costante di persone riversarsi nelle famose gole di Samaria, attraversarle a piedi in circa 5-6 ore, per poi imbarcarsi doloranti, assetati e spossati, ad Agia Roumeli per Hora Sfakion dopo aver fatto tappa, per solo pochi minuti, a Loutro, dedicandovi pochi sguardi svogliati, distratti e frettolosi. Questo meraviglioso angolo di mondo non li merita, né merita il loro superficiale disinteresse. Loutro è una perla paesaggistica dove, con ponderata riflessione, bisogna andarci di proposito, come obiettivo primario se non unico.

Un po’ di storia

Loutro è un antichissimo ed ambitissimo punto di approdo sorto sulle rovine della arcaica città di Foenix, che ha sempre goduto di un attenzione nautica elevatissima, perché riparato dai venti e perché fornito di ben tre punti di attracco. Nel passato fu porto commerciale di Anopoli, poi covo di pirati, avamposto veneziano e possedimento turco. Fu più volte fortificato e distrutto. Materialmente dello splendore passato oggi resta poco: un castello in rovina che sovrasta la baia, dei ruderi sparsi, i resti di una torre di avvistamento sul versante destro dell’entrata del porto e quelli di una basilica a tre navate eretta nel luogo della chiesa della Santa vergine.

Come arrivare

Per chi parte dall’Italia la via aerea è la più comoda, rapida ed economica. Diverse compagnie, tra le quali la Rainair, raggiungono Creta plurisettimanalmente. In circa due ore si raggiunge l’aeroporto di Chania, nel nord dell’isola, e dopo aver noleggiato un auto (opzione indispensabile) ed attraversato verticalmente Creta, impegnando l’autostrada E 75 e poi la statale 42, si raggiunge Chora Sfakion in circa 90 minuti. Qui ci si imbarca su di un traghetto che ci condurrà a Loutro, in circa 40 minuti, mare permettendo. In alternativa è possibile afferire a Creta attraverso altri due aeroporti quello di Heraklion e Siteia e attraverso quattro porti Chania, Rethymno, Heraklion e Kissamos.

Descrizione del luogo e degli abitanti

La baia semicircolare, a ferro di cavallo, che abbraccia il borgo variopinto ci apparirà, bellissima già da lontano. A maggio ed ad ottobre i riflessi e le trasparenze del mare si mostreranno straordinari; è difatti questo il periodo migliore per godere di questa meraviglia della natura. L’alta stagione, per la calura e la ressa, è da evitare come la peste. Troverete allo sbarco isolani gentilissimi ed ospitali e tra le rughe profonde e la barba fluente dei più anziani, quasi tutti pescatori, la storia antica e più recente di un posto di rara bellezza che evoca emozioni uniche e profonde.

Gli autoctoni, quelli veri, quelli che vivono il porto, il borgo ed il mare, 365 giorni all’anno, li riconosci subito: non hanno interesse al turismo ed al turista, e lo tollerano solo per il benessere economico correlato; traspare dai loro occhi e dai loro sguardi un senso di appartenenza territoriale profondo ed un assoluta dipendenza dal mare. Li ritrovi alla sera che si allontanano nel mare antistante al porto con le loro barche a remi, per posizionare reti e coffe e li rivedi al mattino rientrare con il pescato dopo il ritiro delle reti ed il salpaggio delle coffe.

Quest’ultimo attrezzo di pesca necessita di un approfondimento descrittivo perché risulta importantissimo e la sua preparazione, manutenzione e armatura, con esche adeguate, condiziona ed impegna ampia parte della giornata dei pescatori locali. La coffa è costituita da una lenza madre, un resistente cordino, da cui si dipartono diversi braccioli, equidistanti tra loro, armati di affilatissimi ami su cui si innescano sarde, o cannolicchi o gamberi, a seconda della tipologia di pesci da predare. La lenza può essere posata sul fondo del mare o mantenuta a galla ed in genere viene posizionata, in secche a fondale misto, la sera e salpata al mattino presto. Tale procedura assicura un pescato continuo e la presenza costante di una variegata quantità e qualità di pesce freschissimo nelle varie taverne del porto. I marinai più anziani, quelli che non sono più in grado di prendere il mare, sono addetti alla manutenzione di questo attrezzo, mentre quelli più giovani e quelli che ancora riescono a gestire i remi, alla sua posa ed al salpaggio. I vecchi pescatori sono qui una realtà costante e toccante: li vedi chini per ore, fuori alle loro vecchie case, ad innescare le coffe, fumando silenziosi, con gesti lenti e misurati, ed interrotti da lunghe pause nelle quali rimirano un mare, amico di sempre, temuto e rispettato per decenni, vicinissimo tanto da lambire le proprie scarpe, ma ormai irragiungibile, per i loro molteplici acciacchi. Sono l’antico, il passato e ne sono profondamente fieri. Il presente di Loutro sono i loro figli e nipoti che, fatte le dovute eccezioni, del turismo hanno fatto parte del loro lavoro. Nei mesi invernali vivono e lavorano altrove per poi tornare a Loutro da fine Aprile ad Ottobre inoltrato, ripopolando un villaggio semideserto ed offrendo servizi, ristoro ed alloggi a chi giunge per godere del mare e del territorio. Anche questi ultimi abitanti non sono poi tantissimi, perché Loutro non è altro che un villaggio molto piccolo.

Pensate che, camminando a piedi, in meno di 10 minuti è possibile percorrere l’intero semicerchio frontemare, andando da un lato all’altro della baia, iniziando dal punto di approdo dei traghetti, per finire al vecchio molo di attracco dei pescherecci. La passeggiata può evocare emozioni intense, dove gli odori provenienti dalle poche ed antiche taverne, si mischiano ai belati delle pecore segnalate dal tintinnio dei loro campanacci, dove i colori cromaticamente intensi degli usci delle case, sembrano riprendere il turchese del mare. La tranquillità regna sovrana: non vi sono macchine né camion, non vi sono discoteche, nè luci psichedeliche. In ogni dove l’unico rumore costante e continuo è quello dello scialacquio del mare. Al fascino di questo posto mistico non deve essere stato insensibile nell’antichità, neanche San Paolo, che lo elesse a suo rifugio spirituale, durante il suo peregrinare di conversione alla nascente religione cristiana. Qui tutto sembra procedere con lentezza, e le regole imposte dalla routine della moderna società, sembrano infrangersi miseramente, in un oblio senza tempo. Chi viene qua lo sa, e ci viene per questo, chi non lo sa ne è colpito, da subito, e si adegua in fretta, godendone intensamente.

Cosa fare a Loutro

Oziare alternando bagni e tintarella a pantagrueliche mangiate… e potrebbe già ampiamente bastare. In alternativa, per i più attivi, si potrebbe esplorare i dintorni. Un servizio di piccole imbarcazioni connettono Loutro con tre spiagge meravigliose Glika Nera, Finaka e Marmara; esse sono un appuntamento imperdibile (la partenza delle barche è in genere alle ore 11 con ritorno alle ore 16,30). Per chi è interessato a passeggiate non impegnative, girovagando nella contemplazione di un passato ormai estinto ed impegnando il sentiero lastricato che inizia nel sito di sbarco dei traghetti, sino a risalire il pendio della montagna, suggerisco di visitare l’attuale cimitero di Loutro (è in una posizione fantastica nel suo protendersi verso il mare) oppure la piccola chiesetta incastonata nella scogliera ed annunciata dalla vistosa campana, o ancora i resti dell’antica fortezza che guarda dall’alto tutta quanta la baia.

Per chi giunge qui per fare trekking si ritroverà nel ventre del mondo, come un topo nel formaggio. Diversi di percorsi di medio ed elevato impegno partono e giungono a Loutro. Permettono camminate nella natura fantastiche, ma vanno affrontati con prudenza e preparazione tecnica e fisica. Alcuni prevedono di costeggiare alti strapiombi e non sono fatti per i deboli di cuore, per chi soffre le altezze e per chi lamenta vertigini.

Tipicità culinarie, taverne e alloggi

L’offerta culinaria di Loutro, come di qualsiasi altra città di mare cretese, è incentrata su di un offerta ittica, figlia del pescato quotidiano, ricco di pesce azzurro, di fondale e di scoglio ed arricchito da crostacei e calamari.

Il pesce è poi integrato con gli altri elementi tipici della dieta cretese ovvero i cereali, i legumi, il miele, l’olio di oliva e, in minore misura, dalle le carni, prevalentemente ovini, caprini e bovini. A ben vedere sono gli elementi della più tipica dieta Mediterranea, anzi quella cretese è da considerarsi la dieta mediterranea per eccellenza. Sin dall’antichità gli isolani hanno consumato grandissime quantità di formaggi, hanno insaporito massicciamente le loro pietanze con le erbe locali e sono stati grandi divoratori di frutta. I vini poi hanno una tradizione millenaria. L’isola di Creta era secondo la mitologia la sede di dimora di Dioniso, dio del vino, e fu lui, secondo la tradizione, che portò a Creta l’arte raffinata della preparazione di questo nettare del palato. Di certo nell’antichità il vino cretese era notissimo, ambitissimo ed esportato in tutto il mediterraneo. Odiernamente i vitigni autoctoni sono undici, quattro Rossi (Mantilari, Kotsifali, Liatiko e romeiko) e sette bianchi, tra i quali segnaliamo il Vilana che è il più bevuto e famoso seguito dal Vidiano, Dafni, Plyto, Threpsathiri, Malvasia di Candia e Moscato di Spina. Le zone cretesi più votate alla produzione enologica sono quelle di Chania, di Hiraklion (regno della produzione del Kotsifali e del Mantilari) di Kissamos e di Sitia (famosa per il clima secco e arido e prodotti enologici strutturati).

A Loutro sarà possibile afferire con facilità a tutta quanta la varietà culinaria sopraindicata (un po’ più difficile trovare una carta dei vini correlata alla bontà del cibo), dato che, sebbene le taverne non sono tante, la qualità offerta è mediamente molto buona. Per l’ottimo, come sempre accade, dobbiamo fuggire via dai luoghi battuti dal turista frettoloso e cercare, allontanandosi dal frontemare, nelle viuzze che si addentrano all’agglomerato urbano, risalendo la montagna per qualche centinaio di metri. Troveremo, senza poi tante difficoltà, una piccola taverna con caratteristiche assolutamente atipiche. Da Stratis, questo è il nome della taverna, si potrà gustare, contrariamente al trend locale, prevalentemente della carne alla brace proveniente dalle Montagne a ridosso di Sfakia. E’ gestita da persone cordialissime in maniera assolutamente informale, puntando al sodo senza fronzoli e ninnoli vari, in un ambiente dove tutto ricorda il passato, dalle sedie, agli antichi attrezzi di lavoro arrugginiti, lasciati a vista del cliente. Le pareti sono tappezzate di antiche armi, bianche e da fuoco, e di utensili da cucina, ricordo di procedure di ristoro ormai estinte. La scelta e la grigliatura delle carni (agnello, capretto, maiale, pollo e bovino) è affidata all’anziano gestore che, con maestria d’altri tempi nell’arte della frollatura e della cottura, prepara porzioni dal sapore indimenticabile. Solo la scelta dei vini è molto ristretta ma quelli della casa accompagnano dignitosamente, per corpo e struttura, il pasto di alto impegno palatale. Per gli amanti del mare, Loutro, invece, offre una scelta più ampia, con locali tutti a ridosso del bagnasciuga: il Blue House Restaurant è un istituzione, con un buon mix nel menù tra terra e mare e qualche etichetta interessante, il Kyma può contare su di una tradizione solida ed una cucina casareccia (le acciughe grigliate sono una squisitezza), così come il Madares, posizionato all’estremità opposta della baia e splendido per una cenetta a due con la luna a vista e le onde del mare come sottofondo. Con una piccola passeggiata di 20 minuti in collina, in alternativa, potreste raggiungere una splendida taverna con una meravigliosa terrazza sul mare, l’Old Phoenix taverna, anche se la taverna delle taverne resta quella sulla spiaggia di Marmara (Taverna Dialiskari Marmana beach), una goduria per le papille gustative, accessibile solo con un ulteriore scarpinata o via mare.

Non dimenticate di chiedere comunque e sempre, le tradizionali specialità greche e cretesi in particolare. La moussaka è irrinunciabile: trattasi di una specie di parmigiana con carne tritata che riposa su di un letto di patate. La variante vegetariana della moussaka prende il nome di boureki. E’ uno squisito sfornato di zucchine e patate con formaggio di capra. Da assaggiare sono i dakos, bruschette scure fatte con farina di segale e condite con pomodoro e scagliette grattuggiate di feta. La feta è un formaggio famosissimo e diffusissimo in ogni angolo della Grecia che io vi consiglio di assaggiare grigliata in un cartoccio con aglio, cipolla rossa, peperoni verdi, pomodori , origano ed un filo d’olio (una delizia).

La recettività alberghiera è incentrata fondamentalmente sugli studios, piccole unità abitative fornite di angolo cottura. Spesso gli stessi ristoranti del lungomare offrono camere o spartane soluzioni abitative. Per chi desidera agi, coccole e comodità in un ambiente bellissimo, a fronte di impegno economico più elevato, l’ Hotel Porto Loutro rappresenta una scelta quasi forzata. L’Hotel Oasis, posizionato più in alto, con camere da cui si gode un panorama mozzafiato, può essere un’adeguata via di mezzo tra lusso e frugalità. Resta però, come già accennato, una recettività totale limitata, condizionata dallo scarso numero di unità abitative presenti e questo impone un adeguata e preventiva programmazione del soggiorno, per il rischio concreto, in alta stagione, di rimanere senza un letto, se imprudentemente giunti.

Alcune ultime informazioni sono necessarie prima di afferire a Loutro: non c’è la farmacia, né un presidio medico, non c’è banca né bancomat, non è possibile fare in bagno in topless e non è possibile espletare pesca subacquea, per il regime di protezione ambientale vigente.

Qualora si decida di esplorare a piedi il circondario bisogna ricordare che delle buone calzature da trekking sono indispensabili. Alla vecchia maniera scout, vi consiglio di inserire a protezione della cute dei vostri piedi un calzino di cotone leggerissimo e traspirante, sul quale posizionerete un ulteriore calzino in morbida lana, prima di indossare gli scarponcini. Tale accorgimento vi eviterà vesciche per dolorosi attriti. Ricordate inoltre di portare con voi almeno un litro d’acqua per ogni ora prevista di cammino e di uscire sempre in compagnia. Su terreni impervi una distorsione di caviglia è un evento sempre possibile ed assai spiacevole. Informate sempre il gestore dell’hotel o dello studios su dove precisamente pensate di andare e cercate di procurarvi un localizzatore GPS (la prudenza non è mai troppa). Sarebbe infine un’assoluta follia dimenticare di portare con sé una macchina fotografica. Avendo l’accortezza di riprendere sempre con il sole alle spalle, tutte le macchine fotografiche in commercio odiernamente restituiscono delle ottime immagini, che renderanno indimenticabile una vacanza bellissima. Detto questo, suggerisco di lasciare ai provetti camminatori il famoso sentiero E4 (marcato di vernice nero e gialla), ma di non perdersi assolutamente una trasferta via terra da Loutro a Marble beach ovvero alla spiaggia di Marmara. Il sito dista da Loutro un ora di cammino, la strada per giungervi costeggia le rovine del forte veneziano, attraversa la vecchia Phoenix e vi darà la possibilità di raggiungere una spiaggia a ciottoli piccola ma incantevole, meta prioritaria di nudisti, dove troverete la divina taverna Dialiskari, a cui si accennava inizialmente. Qualora l’incanto vi suggerirà di attardarvi per godere del tramonto in loco, è possibile affittare una camera per la notte, senza elettricità, ritornando a Loutro il giorno a seguire.

Info:

– Ente Nazionale Ellenico per il Turismo Via Lupetta 3, Milano. Tel: 02.860.470-477. Via Bissolati 78/80, Roma. Tel: 06. 4744.249-301

– Sito web di riferimento della città di Loutro: www.loutro.gr

– Blue House hotel a conduzione familiare bluehouseloutro@gmail.com: Tel +30 28250 91035

– Daskalogiannis Hotel e mail: anopoli@aol.com

– Oasis Hotel in posizione sovraelevata con balconi e terrazze panoramiche

– Faros room appartamenti e studios Website farosloutro.gr

– Hotel Porto Loutro a ridosso del frontemare location eccezionale con balconi privati; tel: +3028250 91433

– Villa Niki Studios ed appartamenti

– Sofia room Studios www.sofiarooms-loutro.gr email: info@sofiarooms-loutro.gr

– Madares Ristorante con terrazza sul mare + studios web site: crete-loutro.gr

– Kyma Ristorante con buona offerta sia in pesce che carni + Studios

– Sifis Ristorante sul mare + disponibilità di studios (15 camere); Tel: 0030. 28250.91346. Mail: info@sifishotel-loutro.com oppure sifis_hotel@hotmail.com.

– Stratis tavern Ristorante con eccezionale offerta in carni; Tel: +30 28250 91348 www.pantelipsa-room.gr con disponibilità di studios ed appartamenti Pantelitsa room

– Taverna Dialiskari Marmana beach Cucina tipica greca di ottimo livello a prezzi stracciati con possibilità di pernottamento in camere spartane per gli escursionisti

Diving – Notos Mare Diving Center (+28250 91113)

L’autore del diario è medico e fotografo paesaggista contributor di diverse agenzie fotografiche.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche