Un tuffo nell’archeologia e nella meravigliosa natura dell’isola
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I 7 giorni non erano una scelta voluta ma forzata dalle esigue ferie che avevamo. Tutti gli alberghi, voli e auto a noleggio, sono stati prenotati sin da Gennaio per ottenere le tariffe migliori. Giorno 1
Partenza domenica mattina da Pisa, con scalo ad Atene. Dopo 50 min di attesa, coincidenza per Iraklio. Abbiamo fatto questa scelta per guadagnare tempo, senza perdere l’intera giornata di domenica, e così da poterci spostare subito sulla costa est con l’auto presa a noleggio. Le strade della costa est sono parecchio curvose, ma è in costruzione una superstrada. Abbiamo pernottato a Palaikastro, paesino piccolo ma caratteristico dove a cena con 13 euro cadauno ci hanno veramente riempito. La pensione è costata 42 euro in totale, con aria condizionata, tv e bagno in camera. Situazione semplice ma molto soddisfacente.
Dopo l’abbondante colazione, siamo andati subito al Lido Vai, dove fino alle 11.00 del mattino ci siamo goduti con altre 2 coppie (e basta), un mare stupendo e il palmeto alle ns spalle. 8 euro per 2 lettini e sdraio, 2 euro di parcheggio. Fate voi. Alle 13.00 siamo ripartiti in direzione Iraklio, fermandosi al monastero di Moni Toplou. Posto carino con pargheggio e osteria nei pressi. 11 euro cadauno e di nuovo supersgrifata a pranzo. Verso le 15,30 siamo ripartiti per Elounta dove volevamo prendere il battello per visitare l’isola di Spinalonga. Ma, ahime, l’ultimo traghetto era alle 16.30 e lo abbiamo perso per pochi minuti. Meno male che era nuvoloso e siamo andati allora in camera. Ahime, nuovamente l’aria condizionata non funzionava, e dopo due ore di attesa per il tecnico, abbiamo deciso di andar via. Potevamo prendere una altra camera ad Elounta ma a quel punto abbiamo pensato di abbondare questo paese a noi “ostile” e fermarsi a Malia. Senza prenotare abbiamo trovata una stanza per 50 euro con wifi, colazione, e parcheggio. Malia è un po’ la Rimini locale, ma a 40 anni si può anche andare a dormire presto, anche in vacanza.
Colazione presto, ma abbondante come sarà sempre, e partenza per Iraklio per visitare il Palazzo di Cnosso. Attenzione! Arrivate presto perché dopo sbarcano le crociere ed è un manicomio. Consiglio la signora Maria come guida: parla un perfetto italiano, non economicissima quindi meglio cercare di creare un gruppetto per dividere la spesa. Il palazzo merita, ma ovviamente parliamo di Archeologia, e ruderi (i petroccoli come li chiama mia moglie). Dopo il palazzo abbiamo visitato Iraklio, cittadina piacevole e palesamente più turistica, e poi nel primo pomeriggio, quando il caldo picchiava, al fresco del museo archeologico di Iraklio. A metà pomeriggi siamo ripartiti per Zaros, nel centro dell’isola, dove ci attendeva la camera prenotata. Senza GPS perché molti navigatori, compreso il mio, non le mappe della Grecia, e quindi vai di cartina old style. Sulle strade secondarie attenzione ai cartelli, che indicano la direzione, ma non la tipologia di strada, e appena uscite dalle cittadine è impossibile trovare qualcuno che parla inglese. Ci siamo quindi persi tra le montagne di creta, con le capre e pecore che ci accompagnavano, a volte con la paura di bucare la coppa dell’olio su strade sterrate, veramente sterrate ma alla fine siamo arrivati a Zaros. Altre 13 euro a cena e altra super sgrifata, camera confortevole, personale gentilissimo, che il giorno dopo ci ha fatto trovare una colazione CLAMOROSA. Non consigliato per chi vuole mantenere la linea