Creta, l’isola piena di profumi e posti da scoprire

Diario di un viaggio fai da te alla scoperta di posti meravigliosi nella parte ovest
Scritto da: Poziomka
creta, l'isola piena di profumi e posti da scoprire
Partenza il: 07/09/2014
Ritorno il: 14/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Siccome il mal di Grecia esiste, eccoci di nuovo lì. Dopo Cefalonia, Kos e Rodi, stavolta andiamo a Creta. Abbiamo 7 giorni a disposizione e ci concentriamo sulla parte ovest. Biglietto Ryan preso all’inizio di giugno per 180 A/R in due. Il prezzo non è mai sceso, anzi. Qui non è valsa la regola che i prezzi migliori si trovano circa un mese e mezzo prima.

Abbiamo dormito in 4 posti diversi e per noi è stata una scelta vincente.

7/09

Atterriamo verso le 7 di sera a Chania, ritiriamo l’auto prenotata con Europeocars e dopo circa un’ora si parte. Purtroppo non c’è più l’ufficio di Europeo all’aeroporto (a detta di un Italiano che abbiamo incontrato, l’anno scorso c’era ancora) e bisognava aspettare tutti quelli che hanno prenotato e solo dopo il ragazzo ha riempito i documenti e da lì si andava a prendere l’auto. Noi avevamo una Hyundai Accent che era ok. Siamo arrivati ovunque senza problemi anche se un rumore proveniente dalla ruota causava qualche perplessità. L’abbiamo detto alla riconsegna ma “don’t worry” 😉 Arriviamo in albergo (grazie gps), lasciamo le valigie e andiamo a mangiare qualcosa. Buonanotte

8/09

Piove! Ma dico io, siamo in Grecia all’inizio di settembre e piove? Dopo colazione facciamo i bagagli e usciamo per visitare Chania. Appare l’arcobaleno e già questo basta per farci sperare in un miglioramento del tempo. Arriviamo al centro, facciamo le foto con i nuvolosi scuri e che non promettono niente di buono. Infatti… Piove di nuovo e sempre più forte. Ci nascondiamo sotto un tetto e aspettiamo che smetta almeno un po’ da poter andare in cerca di un ombrello. Sorpresa! Gli ombrelli non si vendono in nessun negozietto lungomare ma poi appare lui. Il mitico venditore ambulante e per 6 euro ci vende 2 ombrellini debolucci ma non lamentiamoci. Girovaghiamo un po’ e ci dirigiamo verso il Museo Navale. Carino, grande e costa 3 euro. Esce il sole! Passeggiamo lungo il porto, scattiamo diverse foto e alla fine ci fermiamo a prendere da bere. Una premessa-tanti locali pubblicizzano il succo d’arancia da 2 euro. Noi ci siamo fermati in primo bar che si incontra una volta passata la moschea sulla destra. Il servizio lentissimo e succo per 3 euro. Mah! I ristoranti/taverne ecc lungomare espongono il menu fisso per 10-15 euro a persona. Ci sono anche tantissimi locali di vario genere nelle vie laterali.

Ci addentriamo tra le viuzze, andiamo in cima alla collinetta e facciamo un sacco di foto con il sole che ora splende. E’ l’ora di pranzo ma non abbiamo fame e decidiamo di pranzare dopo.

Riprendiamo l’auto e andiamo verso Kolymbari dove staremo 3 notti in un appartamento. Lasciamo le nostre cose e andiamo a cercare un posto dove mangiare. Lungomare ci sono alcuni ristoranti e noi ci fermiamo a Palio Archontiko perché ci piaceva l’arredamento. Solo dopo scopriamo che è molto gettonato e si capisce il perché. L’insalata greca per una persona costa 2,50! Abbiamo preso quella, le salsicce con le patatine, dolmades, dei calzoni ripieni di verdure e formaggio. Mezzo litro di vino e speso meno di 25 euro. Raki, acqua, dessert offerti.

Pieni e contenti torniamo nel nostro appartamentino per riposarsi. Dopo andiamo a visitare il monastero di Gonia. Carino e ha un mini museo e negozietto annesso. Il biglietto costa 2 euro, cosi come ad Agia Triada che però offre tanto di più. Verso la sera torniamo a Kolymbari centro per cena. Prendiamo 2 frappè al bar che ha tavolini che toccano quasi acqua. Buono e rilassante. Torniamo a Palio per cena e di nuovo tutto buono, servizio compreso. Consiglio la padellata di funghi con il formaggio e le erbe aromatiche. La luna splende, gatti giocano, si sente il rumore leggerissimo di mare. Che pace…

9/09

Sveglia presto a andiamo a Balos. La strada è fattibile anche se può risultare un po’ snervante a tratti. Abbiamo fatto più chilometri sullo sterrato peggiore a Fuerteventura. 7 km, 30 minuti con l’orologio in mano, traffico quasi inesistente a quell’ora. Le capre qua e là, la vista spettacolare e arriviamo al parcheggio senza neanche pagare l’ingresso perché non c’è nessuno. Sono le 9 del mattino quando arriviamo giù. Il panorama è meraviglioso e ve lo lascio scoprire da soli. Uno dei due bar presenti ha le tapparelle chiuse allora andiamo a fare colazione in quello sulla sinistra quando si scende. C’è da camminare un po’ ma è molto piacevole. Frappe e lo yogurt con miele che pizzica in gola. Ci sistemiamo sulle sdraio, l’uomo passerà dopo a prendere 7 euro rilasciando la ricevuta. C’è pochissima gente, le foto vengono spettacolari, il silenzio ci avvolge. Bagni alternati con il dolce far niente sulle sdraio e ancora foto. Bello. Più tempo passa, più le spiagge si riempiono di gente e più lunga diventa la fila di persone che scendono il sentiero. Il momento clou arriva quando attracca la nave. Sembra che la spiaggia si riempia di formiche. E’ quasi l’ora di andarcene. Abbiamo pranzato al bar della mattina e possiamo “affrontare” la salita. In 25 minuti siamo in cima e lì il pomeriggio è tutta un’altra storia. Il parcheggio strapieno di auto, motori e capre. La fila di macchine parcheggiate sul bordo della strada è lunga. Sorpassiamo subito un’auto che non sa cosa fare e blocca le altre ma al momento di sorpasso si arrabbia e rischiamo di strusciarci. Ma se non sai guidare o semplicemente non ti senti al tuo agio su una strada sterrata, lascia passare e evita di sfogare la prepotenza in un’altra maniera o meglio ancora non farlo proprio.

Arriviamo tranquilli a Kolymbari. Doccia, riposo e andiamo a visitare la vineria Anoskeli. Ho mandato una mail per chiedere le info ma non mi hanno risposto. Il paesaggio è bello… con gli uliveti che non finiscono mai, il profumo di piante è inebriante. Arriviamo e sono le 18:03 e la vineria chiude alle 18. Stiamo per andarcene (è colpa nostra esser arrivati tardi) ma una signora che lavora li, dice-5 minuti, finisco di parlare al telefono e facciamo la visita. Dopo più di un quarto d’ora di attesa, montiamo in auto e andiamo via. La serata non è cominciata proprio bene e continuerà cosi. Torniamo al bar di ieri sera e prendo un bicchiere di vino bianco che risulta più dolce di uno zibibbo. Lo lascio li. Ci lasciamo tentare da un signore che lavora al ristorante Edem (vicino al Palio) e anche qui rimaniamo delusi-frittura mista di pesce che ricopre una montagna di patatine oscene e due salse non identificate. Rimpiango Palio;-( Buonanotte

10/09

Falassarna, stiamo arrivando! La strada per arrivarci è carina. Ad un certo punto davanti ai nostri occhi si apre un mare di serre tra gli uliveti, tutto davanti al mare. Ci ricordiamo “plastic sea” in Almeria. Lasciamo l’auto al parcheggio gratis, beviamo il frappè e prendiamo in possesso le nostre sdraia da 7 euro totali. Anche qui siamo quasi soli. La spiaggia è lunga ma non entra delicatamente nel mare. Le onde ci sono ma niente di serio. Ci divertiamo un sacco, faccio altre foto, ci abbronziamo e si fa l’ora di andar via. Andiamo a Sfinari per pranzo. La spiaggia è di sassi scuri e risulta normalissima. Andiamo al Sunset Taverna (l’ultima) e mangiamo li. Purtroppo il polpo che abbiamo ordinato risulta marcio. Si scusano, non ce lo mettono in conto. Ci mancherebbe che lo facessero. Comunque siamo stati bene li, i tavolini sotto gli alberi davanti al mare a volte risultano avere il potere simile alle spezie giuste;-) Il ritorno a Kolymbari.

Anche se la strada non è lunga, probabilmente avrei preferito dormire già nella zona di Sfinari anche per essere più vicini a Elaffonissi. Ceniamo in una taverna che si trova sulla strada che porta a Falassarna. Tutto buono, le porzioni a volte anche troppo grandi, il tramonto cosi cosi ma pace. Andiamo al letto con la pancia piena come al consueto in questi giorni. Alla dieta ci penseremo dopo;-)

11/09

La mattina facciamo la colazione in una pasticceria a Kolymbari. Il proprietario è molto gentile, il frappè denso e gustoso, paste buone. La mattina comincia bene. Prendiamo 2 cose salate da portar via e partiamo. Oggi ci avventuriamo sulla strada lungo costa che porta ad Elaffonissi. Piena di curve, viste spettacolari, alveari, capre e pecore, i paesini minuscoli e qualche chiesetta. Bellissimo e fattibile. Si, è più lunga e tortuosa ma la vista ripaga tutto. Ad un certo punto ci troviamo davanti un cartello che indica Elaffonissi sulla sinistra e proseguiamo per pochi chilometri ma ci rendiamo conto che qualcosa non torna. Il cartello era piegato, cioè la fine era piegata indietro e poteva sembrare di andare sulla sinistra invece sulla destra. Pace;-)

La laguna è bellissima e verso le 11 ormai piena di gente. Il parcheggio è gratis, ci sono diversi bar con i prezzi decenti, qualche negozietto di souvenir o robe simili. Basta scegliere dove fermarsi e se si decide di prendere un ombrellone, basta pagarlo quando passa una persona che fa gli scontrini. 7 euro. Infinite foto, passeggiata fino all’isolotto dove di sabbia rosa ce ne ben poca. Ma perché portarla a casa? Il rispetto prima di tutto. Anche per l’ambiente. Pomeriggio tardi partiamo per Palaiochora dove ho prenotato un albergo. Tutto ok. Facciamo la doccia, ci cambiamo e si va verso il centro (diventa pedonale la sera) per cena. Ci fermiamo a Cape Crocodile, dove mangiamo una rosticciana meravigliosa. Per il resto, ok. Parliamo con un austriaco che spesso viene in Italia ed è in vena di chiacchiere. Poi ci sediamo al bar accanto al porto e prendiamo da bere. Metaxa buona, un drink inacquato con poco gusto ma la cosa ci fa solo ridere e allora ridiamo.

12/09

Dopo la colazione in albergo, andiamo al porto per prendere il traghetto che ci porta ad Agia Roumeli. La macchina l’abbiamo lasciata in un parcheggio gratis a 2 minuti a piedi. La sera prima abbiamo comprato i biglietti all’ufficio-25 euro A/R a persona. C’era lo sconto se si prendeva subito a/r. Il traghetto venerdi parte alle 8:30, nonostante fosse scritto che partiva alle 8. E’ uguale, basta saperlo. Partiamo in perfetto orario e dopo 1 ora e mezzo di paesaggio bello, qualche pescatore qua e là, la fermata di traghetto in un posto inaspettato con un edificio, una bandiera e dei animali, per caricare un camioncino, arriviamo ad Agia. Poi scopriamo che il camioncino era li perché aveva portato il cibo per gli animali che ci passeranno l’inverno. Che le persona si alternano per occuparsi di loro. Che gli alveari sul lato delle montagne hanno un guardiano. E al ritorno il traghetto si è fermato su una spiaggia per far scendere un signore con la spesa che era diretto verso una casa apollaiata sul lato della montagna. La spiaggia era deserta, la casa c’era una sola e solo le buste della spesa erano doppie. Forse….

Stavamo a Paralia Rooms, che si trova subito davanti al porto e siamo rimasti contenti. Pranziamo nella taverna, un’altra volta ci stupiamo davanti alle porzioni e un’altra volta diciamo che la prossima volta prendiamo un piatto solo. Riposo digestivo più che necessario;-)

Poi prendiamo il canoa dal proprietario di Paralia (gratis) e partiamo alla scoperta del Mar Libico. Una premessa-per me è stata la seconda volta in canoa e la prima era su un lago piatto come il tavolo. Superato primo timore, dopo qualche minuto comincio a pensare-ma chissà quanto costa un canoa a Decathlon;-) Remo e ad un certo punto, la mente si svuota. Pace turbata ogni tanto dal pensiero-ma la spiaggia sarà li dietro o ancora no? Dopo 40 minuti con il vento contro arriviamo u una spiaggia deserta ovviamente e comincia a pioviscolare. Tiriamo fuori lo spirito zen e dopo un po’ esce il sole. Meraviglioso. Il ritorno in circa 25 minuti. E’ stato bello. Uno si sente cosi piccolo in mezzo al mare in un guscio arancione.

Per cena a Paralia manteniamo la promessa che ci siamo fatti e prendiamo solo 2 antipasti-le polpette e l’insalata greca. Ceniamo in 2, visto che di polpette ce n’erano ben 11. Poi meritato yogurt con miele e nanna.

13/09

Oggi la giornata di Gole di Samaria. Quando preparavo il viaggio, non ero sicura come fare senza dover prendere parte ad una gita organizzata oppure andarci con bus, visto che avevamo l’auto.

Le opzioni sono diverse:

    Una gita organizzata da Chania che porta a Omalos, da lì a piedi fino ad Agia. Traghetto fino a Sougia dove aspetta bus di ritorno. Una gita con il bus, stesso tragitto. Partenza da Palaiochora, programma come sopra. Partenza da Agia Roumeli, facendo le gole al contrario. Uno si inventa la sua opzione.

Noi abbiamo fatto punto 4 e siamo rimasti contenti. Siamo arrivati fino al paese vecchio di Samaria e ci abbiamo impiegato 5 ore in tutto. Alla fine abbiamo percorso circa 20 km. Piacevole, fattibile, bello. Serve acqua, qlc da mangiare e le scarpe comode. Il biglietto costa 5 euro e va tenuto. Una volta tornati, ci mettiamo il costume e andiamo a pranzo nella taverna Gigilos. Pensavamo che bisognava per forza mangiare per poter usufruire di sdraia gratis. La cosa che fanno tutte le taverne sulla spiaggia lì. Invece no. Bastava prendere qualcosa da bere e basta, come facevano in tanti, una volta sdraiatisi. Lo dico perché 2 delle 2 cose che volevo non c’erano. Non c’era nessuna delle 4-5 bevande cosiddette locali. Le verdure ripiene erano secche e il servizio lento.

La spiaggia è di sassi neri e scotta veramente. L’acqua è pulitissima nonostante ci fosse il traghetto a pochi passi. Arriva l’ora di partire e come ieri, tutto in orario. Strana sensazione la quasi certezza che un posto non lo si rivedrà mai più.

Arriviamo a Paliochora quando il sole sta per tramontare. Torniamo nel nostro albergo e andiamo a cena a Dyonysos. Buono, abbondante ma briam (una sorte di stufato di verdure) contiene tanta cipolla stufata. La tolgo ma cmq alla fine il piatto è difficile da digerire lo stesso. Prendiamo un tè io e la metaxa mio marito in uno dei tantissimi locali che riempiono le vie. Pittoresco e pieno di vita. Dietro di noi c’è un signore che ha fatto un ritratto ad una turista. Dalla faccia si capiva che non era un granchè contenta del risultato. Non lo sarei neanch’io se qualcuno mi facesse un ritratto cosi. Fa cmq un buon viso a cattivo gioco.

14/09

L’ultimo giorno. Partiamo da Paliochora dopo colazione e passiamo attraverso le montagne. Bellissimo. Gli ulivi, i castagni, i vigneti a perdita d’occhio. Paesini piccoli con gli uomini seduti nei bar a contemplare la domenica. Il tempo sembra appeso ad un filo di tradizioni che da altre parti sono già nel dimenticatoio. Un certo ritmo fatto di usanze, di piatti e di vestiti domenicali. Mi ricordo la mia infanzia. Il profumo meraviglioso che ci ha accompagnati per tutto il viaggio mi rimane in testa ancora per tanto tempo.

Alla fine arriviamo a Rethymno. Ci fermiamo al parcheggio gratis prima di arrivare alla rocca ma poi di parcheggi ne abbiamo visti diversi-mi sa che quasi tutti a pagamento però. Fa caldo veramente. Sarà la giornata più calda in sette giorni.

Una miriade di tavolini davanti al porto. Il pesce sul ghiaccio in bella vista (prezzi meno). I camerieri che ti invitano a sedersi. Alla fine prendiamo 2 frappè pagando 6 euro. Il prezzo medio è stato 2-2,50 in 7 giorni allora 3 in un posto cosi mi sembra più che ok. Faccio le foto ai pesci di diverse dimensioni che popolano l’acqua pulita, agli edifici riflessi nell’acqua e poi ripartiamo. Le viette sono veramente belle, piene di fiori e colorate. Tantissimi negozi di souvenir, decine di bar e ristoranti. Passiamo accanto alla fontana e più ci si allontana, meno costa il frappè. Anche 1 euro! Mai visto! Pranziamo a Casteli che è stato l’unico durante il nostro viaggio, dove abbiamo speso più di 30 euro in due. Tranquillo, grazioso e cibo diverso.

Siccome mi sento poco bene per via del caldo, andiamo a sedersi nel parco. Ci sono i bagni pubblici e wifi free. Per arrivarci, si passano tantissimi posti che servono anche il fast food a prezzi bassissimi. Mi riprendo un po’ e andiamo verso la penisola Akrotiri. Visitiamo il monastero Agia Triada (2 euro, vale la pena) con la cantina e negozietto annessi. Vendono il miele fatto da loro-7 euro un barattolo da circa 400 grammi. Purtroppo il bagaglio a mano non lo consente. Diamo un passaggio fino all’aeroporto ad una ragazza e la sua nonna che sono venute fin qui da Iraklion. Poi andiamo a visitare un altro monastero, passando su una strada un po’ sterrata. Non so se è a pagamento perché non siamo entrati dentro l’edificio. Cmq, come scritto sulle guide-è un monastero decisamente più rigido. Abbiamo sentito i canti provenienti dalla cappella in giardino. La vista è bella. Consegniamo l’auto e il ragazzo ci porta all’aeroporto (si fa anche a piedi tranquillamente). Dice che da 2 anni che non c’è più un pulmino che fa quel tragitto. A noi è stato detto invece che c’era. Non cambia nulla alla fine.

Compriamo qlc all’aeroporto. L’aereo parte con una mezz’oretta di ritardo. Arriviamo a Pisa tranquilli e si torna a casa. E’ stato un bellissimo viaggio. Siamo stati bene, ci siamo abbronzati e divertiti. Abbiamo mangiato di solito bene e speso circa 16-25 euro in 2 a pasto con il vino della casa. Non abbiamo mai cucinato. La benzina costa circa 1,6-1,8 euro. Invece gasolio 1,40-1,5.

I prezzi di alloggi e cibo in generale-invitanti.

I Greci con i quali abbiamo avuto a che fare sono stati tutti gentili e pronti ad aiutare.

La parte che abbiamo visitato è più spettacolare-questo a detta di uno che ha visto anche la parte opposta. A noi è piaciuto tantissimo il paesaggio, baie, mare, uliveti, vigneti e tutto il resto. Che dire? Andateci!



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