Viaggio nel sud est di Creta

Una vacanza nei luoghi più a sud d'Europa
Scritto da: piersco
viaggio nel sud est di creta
Partenza il: 21/08/2010
Ritorno il: 04/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Scrivo questo breve diaro anche come forma di riconoscenza per gli utili consigli che ho trovato su questo sito da altri viaggiatori. Dunque, io e la mia fidanzata abbiamo deciso di visitare Creta, luogo dove io ero stato all’incirca 25 anni fa’ e dove io avevo voglia di ritornare e lei non era mai stata. Per me è stata la quinta vacanza in Grecia, un paese che trovo bellissimo, per i luoghi e per le persone che ci vivono, dove non ho mai avuto brutte sorprese e dove credo tornerò anche in futuro. Decidiamo di affittare un appartamento nella zona di Lerapetra, sulla costa a sud, la città più meridionale d’Europa. Su un noto sito di case vacanza troviamo un piccolo appartamento nel villaggio di Koutsounari a circa 8 km. Dalla città. Koutsounari non è certamente il posto più bello di Creta ma non mi sento di condividere l’espressione della Rough Guide (per altro utilissima e molto dettagliata per la zona Creta sud est) che lo definisce “desolato villaggio” … Magari ce ne fossero in Italia desolati villaggi come questo! A questo punto mi concederete di ringraziare pubblicamente i due proprietari della nostra casa, due simpatici olandesi, Rem e Hanneke, che ci hanno riservato una ospitalità davvero insolita: forse la frequentazione dei cretesi, gente ospitale, li ha piacevolmente condizionati…. Oppure semplicemente sono due persone serene che, tra le altre cose, ci hanno accolto facendoci trovare nel frigo del nostro appartamento frutta, vino, formaggio e altre buone cose. Grazie a loro, al nostro arrivo ad Heraklion abbiamo trovato ad attenderci una piccola automobile, affittata ad un costo veramente conveniente. Da Koutsounari, nei quindici giorni di vacanza, abbiamo visitato molti posti, la maggior parte dei quali situata sulla costa sud est dell’isola, salvo qualche puntata a nord nel Golfo di Mirabello, una visita all’altipiano del Lassithi e agli scavi di Cnosso. Per evitare di tediare chi legge, descriverò solo le cose più significative. Le spiagge: nonostante fossimo in piena stagione vacanziera non abbiamo mai trovato una spiaggia nella quale il numero dei bagnanti superasse le 10 persone. Per noi che veniamo da Genova (bellissima!!) e che siamo abituati alle spiagge della nostra città e delle nostre riviere questo fatto è stato davvero straordinario. Anche alla spiaggia di Vaj, dove la guida ci aveva fatto immaginare una bolgia, il presunto affollamento era meno della metà di quello che si trova da noi in un giorno feriale…. Quanto alla bellezza dei luoghi, potrei dire che quasi tutti valgono il viaggio…certo magari eccetto Makroghialos, più che altro perchè un po’ troppo edificato con casette, residence ecc. la spiaggia in assoluto più bella l’abbiamo trovata a Xerocambos, un posto eccezionale a cui si arriva attraverso una strada con vedute panoramiche di bellezza assoluta…almeno per me….lungo il percorso, partendo dalla strada principale che da Ierapetra porta a Sitia, si attraversa una serie di paesi assolati e silenziosi, tra campi coltivati a olivi e vite, circondati da montagne aride, coperte soltanto da cespugli …. Una varietà di colori delle rocce e di odori di resine veramente notevole… ma oltre a Xerocambos altri posti meritano di essere visitati, ad esempio Kato Zakros, la stessa spiaggia di Vaj e poi Mirthos ( ad ovest di Ierapetra) o Mohlos (sulla costa nord verso Sitia) L’altopiano del Lassithi: questa zona montuosa si visita, seguendo ciò che dicono le guide, per la sua atipicità rispetto al normale paesaggio cretese. Si tratta infatti di un altipiano molto verde e fertile, dove in inverno cade abitualmente la neve (vero: il titolare di un locale della zona ci ha fatto vedere delle foto scattate negli inverni scorsi…hanno persino le macchine spazzaneve); questa particolarità merita una visita ai paesini, ai mulini a vento ecc. Ma ciò che io consiglierei sull’altipiano del Lassithi è la visita al sito minoico di Karfì. Per arrivarci si seguono le indicazioni stradali che tutte le guide, in modo più o meno preciso, indicano. L’Ultimo tratto però si deve fare a piedi: una salita che dura all’incirca 40 minuti, sù per una collina circondati dalle capre. Alla fine si arriva ad una sella tra due monti e lì in mezzo alle rocce si riescono ad individuare le tracce delle fondamenta delle case e l’agorà. In questo posto nell’anno 1000 a.c. Vivevano circa 3000 persone, gli ultimi superstiti del popolo minoico che i greci-dori schiavizzavano e che qui per 300 anni hanno resistito… In un posto dove ora solo il vento e i falchi arrivano. Non dico altro: bisogna vedere per capirne il fascino. Concludo questo diario con un paio di indicazioni (forse) utili: se andate a Knosso con l’auto partendo da Heraklion NON fermatevi a posteggiare nel primo posteggio indicato che troverete sulla strada: vi carpiranno 4 euri quando a pochi metri c’è un enorme posteggio gratuito (capirete…da buon genovese…) tra tutte le taverne dove abbiamo mangiato in assoluto la migliore e con i gestori più simpatici è la taverna Kimeri di Koutsounari (rimane all’inizio della strada secondaria che conduce al villaggio a fianco di una farmacia. La strada devia verso il villaggio rispetto alla strada principale che, superata Ierapetra, costeggia il mare verso est, subito dopo il Venta Club). Lì troverete avventori quasi unicamente cretesi, ottimi piatti del giorno, ottime mezedhes e rakì, il simpatico Dimitri e prezzi ultrapopolari…. ad Aghios Nikolaos se potete non andate a mangiare, o perlomeno scegliete molto accuratamente il locale: dato che i turisti sono in gran parte inglesi siamo capitati in un posto dove il piatto del giorno era costituito dallo Yorkshire Pudding… buon viaggio a tutti!


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