Il lago di Costanza

Il lago di Costanza - nome tedesco Bodensee - è il terzo tra i più grandi laghi europeri. Tre stati si dividono i 273 km di riva: Germania, Austria e Svizzera.
Scritto da: giafe
il lago di costanza
Partenza il: 22/04/2011
Ritorno il: 25/04/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Partiamo da Trento venerdì mattina alle 8.00 e, senza un briciolo di traffico, raggiungiamo Costanza verso le ore 13.00. Posiamo le valigie in albergo e ci rendiamo subito conto dell’ottima posizione dello stesso: si tratta dall’AUGUSTINER TOR situato di fronte ad una graziosa piazza, a poche centinaia di metri dal lago, nei pressi di un parcheggio, a pochi metri da un centro commerciale (Lago) e vicino ad alcuni ristoranti. In uno di questi – il TOLLE KNOLLE in Bodanplatz – consumiano il nostro primo pranzo tedesco. La temperatura è estiva e ci rammarichiamo di non aver portato indumenti più leggeri! Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della bella città di Costanza: lo splendido lungolago abbellito da ordinatissime aiuole fiorite, la statua di Imperia – con la sua curiosa storia – che si staglia sul porto e, allontanandoci da qui, il Duomo (purtroppo oggi, venerdì Santo, in Germania è festa e quindi non possiamo salire sul campanile che ci permetterebbe di ammirare la città dall’alto), il lungo Reno con la sua torre-porta e alcune vie secondarie dagli edifici molto curati. Cena al ristorante IL BOCCONE a fianco dell’albergo.

Il secondo giorno, dopo una buona colazione in albergo, partiamo verso le 9.00 per visitare Mainau, l’isola dei fiori. Arriviamo tra i primi visitatori e quindi godiamo dello splendore dell’isola (45 ettari) in tutta calma. Rimaniamo a bocca aperta passeggiando in mezzo a distese di tulipani, prati all’inglese, sculture di fiori…un ordinatissimo tripudio di fiori e colori. Visitiamo la serra con l’esposizione delle orchidee ed entriamo anche nella casa delle farfalle dove farfalle di ogni dimensione e colore svolazzano di pianta in pianta e di turista in turista! Quando lasciamo Mainau, verso le 14.00, l’isola si è riempita di visitatori. In auto ci dirigiamo alla partenza del traghetto che in solo 15 minuti ci porterà a Meersburg: ce n’è uno ogni pochi minuti e si può portare a bordo anche l’auto. Meersburg è piuttosto affollata e ne capaimo subito i motivi. Le case a traliccio, la particolare architettura, il castello con la ruota del mulino più grande di tutta la Germania, ne fanno una meta davvero graziosa.

Domenica, Pasqua, ci dirigiamo a Sciaffusa: purtroppo il cielo è grigio, ma quando raggiungiamo le cascate sul Reno – le più grandi d’Europa – fa capolino il sereno. Prima affrontiamo la passeggiata che ci permetterà di godere delle cascate dall’alto e poi saliamo su uno dei traghetti che ci porterà proprio sotto le cascate (è possibile scegliere tra più percorsi). Lasciamo Sciaffusa e facciamo tappa a Stein am Rhein, caratteristico paesino svizzero sulla cui piazza del municipio si affacciano pittoreschi edifici abbelliti da affreschi e bow-window. Dopo una passeggiata per le vie del centro, stanchi, ce ne torniamo in albergo. Per l’ultima cena qui scegliamo il ristorante PINOCCHIO, dove mangiamo bene serviti da personale molto cortese.

Lunedì ci svegliamo, lasciamo l’albergo e raggiungiamo San Gallo, cittadina svizzera la cui biblioteca dell’antica abbazia benedettina famosa in tutto il mondo, merita davvero una visita. Alla cattedrale fa da cornice un limpidissimo cielo azzurro ed un curatissimo prato verde e ciò costituisce il nostro ultimo ricordo di questa splendida vacanza.

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