Costa Azzurra, Montecarlo e Sanremo in 2 giorni

Una 2 giorni, mordi e fuggi, visitando Cannes, Nizza, Montecarlo e Sanremo...
Scritto da: torenet82
costa azzurra, montecarlo e sanremo in 2 giorni
Partenza il: 16/08/2010
Ritorno il: 17/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Tornati da una bellissima crociera nel mar Egeo, io e la mia ragazza abbiamo approfittato della mia attuale e momentanea residenza in Liguria, per visitare le perle della costa Azzurra, il principato di Monaco e Sanremo, il tutto in due soli giorni (16-17 agosto 2010) L’itinerario prevede:- treno Genova Piazza Principe – Cannes (con cambio a Ventimiglia)- mattinata e pranzo a Cannes- pomeriggio e sera a Nizza con pernottamento- mattina seguente treno Nizza-Montecarlo- mattinata a Montecarlo- pomeriggio treno Montecarlo-Ventimiglia e bus Ventimiglia-Sanremo- pomeriggio a Sanremo e ritorno Sanremo-Genova in treno Partiamo all’alba del giorno 16 agosto dalla stazione Principe. Raggiungiamo Ventimiglia dopo circa 3 ore di treno, guardando dal finestrino tutta la bellissima costa del ponente ligure. Una lunga galleria ci nasconde Sanremo come per poterla ammirare direttamente al ritorno. Il cambio a Ventimiglia è immediato, dura giusto il tempo di comprare il biglietto e raggiungere l’altro binario, dove un treno francese completamente diverso dai nostri epocali Trenitalia, ci condurrà fino alla graziosa cittadina della costa azzurra.Arriviamo dopo circa un’ora e mezza a Cannes. Stazione molto trafficata da turisti, nazionalità diverse, età diverse…il clima giusto per chi ama viaggiare. La temperatura non è molto calda, nonostante siamo a metà agosto, a quanto pare è una zona molto ventilata e all’ombra fa quasi fresco.Usciamo dalla stazione e ci immergiamo nel via-vai dei vicoletti che portano al lungomare; la distanza non è tanta, sono appena 300 metri di comodo e felice passeggio a piedi, fermandosi a guardare i tantissimi negozietti per lo shopping dei VIPs. Arrivati sul famoso lungomare Boulevard de la Croisette, ci ritroviamo dinnanzi il palazzo del festival del cinema, ovvero nella parte più a destra del lungomare. Quest’ultimo infatti si estende dal porto marittimo alle spalle del festival, fino al porto turistico nei pressi di Palm Beach, tra i due punti estremi ci sono immense spiagge che in quel periodo sono stracolme di turisti. Tra l’altro è molto particolare l’organizzazione delle stesse spiagge, dove ristorantini e bar le rendono più lussuose di un grand hotel. La zona davanti al festival è quella più ampia del lungomare, infatti ci sono chalet, giostre e ristoranti. Dopo aver scattato qualche foto e letto sul pavimento tutti i nomi delle star che di lì sono passate, ci incamminiamo verso palm beach, passeggiando sul lungomare per circa 3km. Cannes è l’emblema della ricchezza, dello sfarzo, della vita mondana: il lungomare è una sfilata di Ferrari e Mercedes come se fossero comunissime utilitarie, di tanto in tanto qualcuna entra in uno dei tanti parcheggi o si accosta all’ingresso di uno dei lussuosi hotel.Dopo un bel pò cominciamo a vedere meglio la zona di Palm Beach, attraversiamo un vasto parco ricco di verde e di fiori per poi ritrovarci sulla Croisette. Ecco l’ultima spiaggia prima di Palm Beach, a ridosso del porticciolo turistico Pierre Canto, dove svettano gli alti alberi delle vele al molo. In fondo una piccola struttura sulla quale spicca una bandiera francese: è il casinò. In pochi minuti arriviamo alla meta, è mattina quindi non c’è molto caos a ridosso del casinò. Qualche persona alla porta e due Maserati nere parcheggiate fuori. Facciamo il giro intorno alla struttura e ci ritroviamo alla baia dei surfisti, una spiaggia dove tanti appassionati di windsurf approfittano delle onde e del vento forte presente.La mattinata sta volgendo al termine e la fame comincia a farsi sentire, quindi decidiamo di avviarci verso la stazione alla ricerca di un fast-food o qualcosa di simile per pranzare, magari provando una buona baguette locale.Anziché ritornare per il lungomare, proviamo a incamminarci sulla parallela interna, Boulevard du general Vautrin, ma senza successo, è una strada residenziale dove passano principalmente auto e non c’è nulla di carino da vedere. Quindi al primo incrocio prendiamo la strada sulla sinistra ritornando sull’affollato lungomare e percorrendolo stavolta sul lato degli alberghi. Trovare un luogo per mangiare che non sia uno dei tanti lussuosi ristoranti non è impresa facile, soprattutto sul lungomare quindi arrivati nella zona del festival, ci dirigiamo verso la stazione. Fortunatamente proprio sulla strada della stazione, a pochi passi dall’ingresso troviamo vari fast-food con i tavolini all’esterno e ne approfittiamo. Baguette con formaggio francese e Tuborg locale sono un buon tandem per soddisfare la nostra fame a buon prezzo!Dopo pranzo partiamo alla volta di Nizza, dove arriviamo dopo circa 40′ di viaggio in treno. Nizza è molto diversa dalla “bomboniera” Cannes. E’ una vera e propria città che oltre divertimenti e servizi turistici, ci mostra anche una propria vita quotidiana. Usciti dalla stazione ci mettiamo alla ricerca di un B&B per depositare i bagagli, fare una doccia e soprattutto passarci la notte. Imbocchiamo la stradina di fronte alla stazione e chiediamo disponibilità e prezzi a tutti i B&B della zona (ce ne sono tantissimi!) senza scostarci troppo, sia per la vicinanza alla stazione che sarebbe stata comoda il mattino dopo, sia perché sappiamo che siamo molto vicini al centro e al lungomare.Fortunatamente la ricerca non è stata lunga, dopo aver chiesto ad un paio di alberghetti ed uno strambo residence gestito da cinesi dal francese e l’inglese incomprensibile, troviamo qualcosa al caso nostro: hotel Belle Meuniére, camera doppia 52€ a notte con prima colazione inclusa. In verità la signorina all’ingresso ha preferito aspettare che nessuno prenotasse entro le ore 16, per poi darla a noi, perché essendo un periodo di alta stagione preferiscono prenotare per più di una notte. Nell’attesa e nella speranza che qualcuno non ci anticipasse, compriamo una bottiglia d’acqua al supermercato e ci dirigiamo verso il lungomare. Dal B&B alla famosa Promenade des Anglais ci impieghiamo 10 minuti. Sono le ore 15 e le spiagge sono molto affollate, così come il lungomare e le strade limitrofe. Non c’è l’eccessivo sfarzo visto a Cannes la mattina, ma la città è tenuta allo stesso modo molto bene. Il mare è agitato ed ha un particolare colore azzurro molto carico, che già avevo notato in varie foto viste in passato. Ci accomodiamo sulle panchine di uno dei tanti luoghi di ritrovo che affacciano sul mare ed aspettiamo le ore 16.Ritorniamo alla hall dell’albergo e fortunatamente nessuna prenotazione effettuata, dopo le varie operazioni di routine, saliamo in camera. L’ambiente non è sicuramente dei migliori, c’è il minimo indispensabile per passarci una notte, una stanzetta matrimoniale, quelche armadietto e un bagno con doccia. Approfittiamo per riposarci un’oretta, stanchi del viaggio e della passeggiata chilometrica di Cannes, dopodiché usciamo per visitare la “ville” della costa azzurra.Attraversiamo nuovamente la strada già percorsa nel pomeriggio che conduce al lungomare, ovvero Rue de Congrès, immergendoci ancora una una volta nell’affollata strada costiera. Ora le spiagge sono quasi vuote e le persone si affollano ai bar, ci incamminiamo verso levante fino ad arrivare all’incrocio con Rue de Verdun che si addentra nella cittadina, costeggiando un immenso e verde parco. Alla fine della strada ci ritroviamo nella piazza principale del centro di Nizza, Place Masséna. Da sottolineare la bellissima fontana con getti ad altezza variabile e le figure umane che si illuminano come tante lampade, ideate da Jaume Plensa e poste su alti piedistalli metallici. La piazza è interamente pavimentata con mattonelle bianche e grige ed è la zona più frequentata di sera. Percorrendo tutta la piazza e seguendo il flusso del via vai dei turisti, ci si ritrova in Rue Massena, una strada percorribile solo a piedi e ricca di ristorantini tipici e gelaterie, proseguendo la strada prende il nome di Rue de France, dove i ristoranti lasciano posto ai negozi di souvenir. Alla fine della passeggiata ci ritroviamo quasi al punto di partenza, dove è situato il nostro albergo, quindi decidiamo di mangiare qualcosa e poi ripercorrere il lungomare per scattare qualche foto in notturna ed arrivare fino all’estremità di levante. Infatti sono quasi le ore 22 quando, dopo aver percorso tutta la Promenade des Anglais, ci ritroviamo fuori all’illuminato hotel Suisse Nice in Quai des Etats-Unis. Lì la strada curva in salita e c’è una bellissima vista panoramica su tutto il lungomare, che a quell’ora vede il ripopolarsi delle spiagge, tipico della costa azzurra. Anche qui la foto ricordo è d’obbligo! Riscendiamo fino a raggiungere la strada principale e imbucarci in un piccolo vicoletto che all’ingresso sembra più l’arco di un ingresso ad un androne di un palazzo che ad una strada. Dopo pochi metri ci ritroviamo nel centro gastronomico della città francese; la strada è ricoperta, fin dove arriva lo sguardo, di tavole apparecchiate e profumate di pietanze, in particolare a base di pesce. Siamo in Rue Louis Gassin! La percorriamo tutta, guardandoci intorno in quel mare di tavoli, ombrelloni, fornelli a cielo aperto ed esposizioni di pesce. Dopo poche centinaia di metri ci ritroviamo nuovamente in piazza Massena e da lì ritorniamo in albergo abbastanza stanchi, ma tuttavia felici della passeggiata fatta.Considerando che sono l’1 di notte, riposiamo qualche ora e poi sveglia presto per doccia e colazione veloce al giardino dell’hotel, dove lo stesso ragazzo alla hall ci prepara un abbondante e tipica colazione francese, con croissant e baguette, burro, marmellata e caffellatte.Poco prima delle 8 (i treni sono abbastanza frequenti), prendiamo il treno per Montecarlo, che raggiungiamo dopo circa mezz’ora di viaggio. La stazione del Principato di Monaco mostra un’anteprima di quello che vedremo nelle ore successive, è praticamente più pulita e tenuta bene di un museo. Prendiamo la prima ascensore con la scritta “sortie” e ci ritroviamo in un punto molto alto della città. Scendiamo a piedi per le stradine un pò isolate, dato l’orario mattutino, e pian piano raggiungiamo (aiutati da qualche ascensore pubblica) la parte che dà sul mare e quindi il porto.Carini sono i milioni di riferimenti al gran premio di formula 1, ogni negozio, bar, strada, ha qualcosa che lo richiama. Al porto c’è una riproduzione in pietra di un’antica mercedes e vari negozi di souvenir con bandiere a scacchi. Guardando in alto si può ammirare, sulla collinetta, la residenza del principe Ranieri, posta sul lato destro della costa. Noi ci incamminiamo invece verso sinistra, ammirando i tanti yachts del molo. E’ mia intenzione cercare la famosa curva a gomito, detta “del Tabaccaio”, vista e rivista nella bellissima immagine del GP. Chiedo ad una ragazza italiana del negozio di souvenir, dove facciamo qualche acquisto, ma ahimè non è appassionata di formula uno e non ha idea di dove fosse quella curva. Fortunatamente ci sono tantissime foto del circuito stampate sulle t-shirt in vendita e quindi da lì riesco a capire almeno la zona da raggiunegere. Lasciamo il negozio, saliamo lungo la strada che costeggia la parte sinistra del porto e ci fermiamo dinnanzi ai giardini del Casinò. Davvero suggestivi con le loro fontane e il tanto verde molto curato e fiorito. Percorrendoli tutti si arriva davanti all’ingresso del palazzo, circondato da lussuosi bar ed hotel. E’ sicuramente uno dei luoghi più affollati di turisti, ma probabilmente di sera è molto più suggestivo.Trovandosi fuori al Casinò basta pensare al circuito visto e rivisto in tv per capire come raggiungere la curva e quindi in seguito il tunnel, altrettanto famoso. Infatti discendendo la strada del Casinò ci ritroviamo nel luogo cercato! In quella zona della città i cordoli non vengono tolti quando non c’è la gara e restano lì diventando quasi l’attrattiva maggiore, infatti in molti (sottoscritto compreso) approfittano per fare qualche foto in primo piano alle migliaia di strisce scure lasciate dagli pneumatici delle vetture. Continuando la discesa si arriva alla strada del tunnel, da lì c’è una bellissima vista sul mare. Anche nel tunnel c’è qualche negozio relativo al gran premio e anche lì si affollano turisti, che non avrebbero mai visitato una semplice galleria se non fosse stata quella di Montecarlo.Usciamo dall’altra parte del tunnel e ci ritroviamo davanti al famoso albergo d’arrivo, ripercorriamo il porto e scopriamo che ci sono ascensori che dal porto conducono fino alla stazione (fortunatamente…la salita non sarebbe stata così entusiasmante!). Una volta all’interno della stazione non ci resta che fare i biglietti e ritornare in Italia, per raggiungere Sanremo. Sono le ore 12 quando partiamo dal Principato di Monaco e in meno di mezz’ora raggiungiamo in treno Ventimiglia. Purtroppo la coincidenza per Sanremo parte dopo qualche ora e decidiamo di utilizzare un autobus di linea per raggiungere la cittadina ligure. Ventimiglia non è niente male! Non abbiamo visto molto, forse molto poco, ma la strada dalla stazione che ci porta alla fermata dell’autobus è molto trafficata e frequentata da un via vai di gente. Dopo non troppo tempo, passa l’autobus giusto, che attraverserà Ventimiglia, Bordighera e quindi arriverà a Sanremo. Il viaggio è breve e piacevole, dato che il bus non è affollato e si gode di una bellissima vista sul mare, soprattutto nel tratto Bordighera-Sanremo. Il nome di “riviera dei Fiori” non è per niente casuale e i tanti colorati fiori che costeggiano le strade ne sono l’evidenza. A Sanremo scendiamo dal bus davanti ad una fontana che segnala l’ingresso al centro storico della città, con la scritta “Sanremo” tra i getti d’acqua. Ci incamminiamo verso il centro, o meglio verso la stazione, in modo da verificare già l’orario del treno per il ritorno a Genova ed organizzarci la visita Sanremese. L’idea non è stata cattiva, la stazione è ad un bel pò di cammino a piedi dal centro e dopo aver appuntato l’orario, ritorniamo su via Garibaldi sulla strada verso il centro. Intanto facciamo una sosta in via Cavallotti per mangiare un gelato, anche su questo siamo fortunatissimi!, il gelato di Sanremo è per ora il più buono mangiato in Liguria nei miei 8 mesi di permanenza lavorativa.Assaporando il buon gelato arriviamo nuovamente alla chiesa “Degli Angeli” nella piazza principale. Proseguiamo dritto fino all’inizio di tante piccole stradine e chiediamo ad un edicolante indicazioni per l’Ariston. Molto cordialmente ci indica la stradina di fianco all’edicola stessa, dicendo che percorrendola, dopo pochi mentri, avremmo ritrovato il teatro sulla nostra sinistra. L’Ariston non è molto grande, anzi si può definire molto piccola come facciata. Lungo la strada ci sono i nomi delle canzoni col rispettivo cantante, che hanno vinto il festival anno dopo anno e tanti bar molto carini. La parte che più ci è piaciuta di Sanremo è quella delle stradine nei dintorni dell’Ariston, dove c’è tanta gente e tanti negozi sia di souvenir sia di prelibatezze della zona. Percorrendo una di queste stradine (via Palazzo) si arriva sulla strada principale (via Matteotti) che conduce fino al Casinò. Sicuramente non è quello di Montecarlo, ma è comunque molto bello e soprattutto circondato da tanti fiori, così come lo è gran parte della città. Dal casinò ci dirigiamo su via Matteotti e quindi scendiamo verso le spiagge dove c’è una bellissima vista sul porto (molto simile nella forma a quello di Torre del Greco (NA)!). Alle ore 16.30 partiamo dalla stazione di Sanremo e dopo circa 3 ore arriviamo a Genova…la stanchezza di due giorni no-stop si fa sentire, ma ne è valsa sicuramente la pena. Speriamo di ritornare in quei luoghi, magari fermandoci un pò di tempo in più.


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