SELVAGGIA CORSICA: IL RISVEGLIO DEI SENSI.

Racconto di viaggio di 6 giorni al sud della corsica e 4 al nord e Cap Corse.
Scritto da: motherstone
selvaggia corsica: il risveglio dei sensi.
Partenza il: 26/08/2010
Ritorno il: 05/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Protagonisti: Ivano e Francesca, due giovani odontoiatri neolaureati in cerca di una vacanza fatta di avventura e relax. Tappe e consigli utili che non trovate sulle guide!

CONSIGLI PRATICI SULLA CORSICA

Munirsi di: scarpe da scoglio, tenda da spiaggia (una mano santa nelle giornate ventose, no ombrelloni!!!); creme solari importanti (il sole incoccia, c’è sempre vento e non ci si accorge di lessarsi); farmaci per punture di insetti (soprattutto vespe nel periodo della vendemmia a settembre); acqua fresca/ghiacciata e borsa frigo (in Corsica si sa quando si parte, non si sa mai quando si torna)

Nelle pause pranzo consigliamo invece dei soliti panini di sfruttare le crèpes dolci e soprattutto salate (ottima quella con prosciutto “jambon” e formaggio “chevre”): intoppano meno, sono buone e saziano.

Cibi Corsi: ottimi i formaggi di tutti i tipi, non solo il Brocciu. Nei ristoranti tipici prendete “l’assiette de fromages” e non ve ne pentirete. Normali i salumi, per chi è abituato all’abruzzo e alla calabria. I piatti tradizionali (melanzane alla bonifacienne, cannelloni/ravioli al brocciu, spezzatino di sanglier) sono tutti buoni ma molto invernali come genere di cibi, l’importante è saperlo prima…

Soprattutto in prossimità dei centri abitati rispettare i limiti di velocità: sono presenti tanti auto-velox e dossi di rallentamento pericolosi.

Ai ristoranti è possibile chiedere la “caraffe d’eau”, l’aqua della casa, spesso fresca e sempre gratuita. Si risparmiano 4-5 euro per l’acqua in bottiglia.

Sconsigliamo la Corsica a chi soffre le curve: non è la vacanza che fa per voi purtroppo!

Se andate in zone montuose portate costumi (possibili bagni) e felpe per cambi repentini di tempo.

Per chi non si vuole separare mai dal proprio cane la Corsica è la meta perfetta: i cani in spiaggia sono ammessi e ben tollerati, di tutte le taglie. E’ stato un piacere vederli correre felici sulla riva del mare.

Consiglio da donna alle donne: sebbene rinuncio difficilmente ai tacchi alti, una scarpa importante basta e avanza. La Corsica non è la meta ideale per disco-pub o serate di gala. Uno zoccolo di classe comprato a bonifacio mi ha accompagnato in tante occasioni! Purtroppo sono necessarie un paio ( e 1 solo) di scarpe chiuse!

CORSICA DEL SUD

Alloggio: Hotel La Riviere ), tre stelle, 5 minuti da Porto Vecchio e 30 da Bonifacio. Posizionato in una zona tranquillissima in mezzo al verde della campagna corsa nonostante la vicinanza con Porto Vecchio e tutte le migliori spiagge della zona. Hotel esteticamente molto curato, con dei giardini fantastici e un piccolo ruscello che scorre proprio dietro la struttura. Ottima ospitalità e simpatia del personale, camere (standard) semplici ma pulite senza troppe pretese e comode. In generale ottimo rapporto qualità prezzo (145 euro a camera) in relazione ai costi elevati della zona. Non abbiamo mai fatto colazione (18 euro a persona sono proprio tanti) ma ci siamo organizzati con fornelletto elettrico e caffè italiano!Sconsigliato a chi lo sceglie solo per la piscina (piccolissima, ma comunque curata e pulita) e per l’idromassaggio (praticamente inesistente), ma non si va in corsica per la piscina vero????

Spiagge:

Tutte segnalate da cartelli sulla strada principale che collega Porto Vecchio a Bonifacio. Ci si arriva inoltrandosi in tortuose strade comunque asfaltate.

Palombaggia: Ci siamo capitati in una giornata troppo ventosa e con mare mosso per dare un giudizio. Molto affollata, ma comunque da vedere.

Santa Giulia: il Paradiso!Non aggiungiamo altro perché di commenti sulla spiaggia ce ne sono tantissimi. Consigliamo una passeggiata sulla spiaggia, guardando il mare andando verso destra, con la quale si arriva ad un pontile in legno proprio davanti all’hotel Moby Dick che, per la posizione, consigliamo vivamente a chi può permetterselo. Per arrivare nella parte migliore della spiaggia dalla strada statale Porto Vecchio – Bonifacio bisogna seguire i cartelli per il Moby Dick. Non girate prima venendo da Porto Vecchio perché arriverete alla zona più affollata.

Rondinara: quasi il Paradiso. Vivamente consigliata, si trova in un golfo naturale quasi sempre con mare calmo. Suggeriamo una camminata con scarpe da scoglio guardando il mare andando verso sinistra. Dopo un piccolo sentiero tra gli scogli si arriva in una spiaggetta semi-deserta che è visibile dalla spiaggia principale di Rondinara. L’ideale per sentirsi in un’isola deserta. Per chi volesse da questa spiaggetta, continuando a camminare verso la collina a sinistra, è possibile salire sulla stessa e godere del panorama su tutto il golfo. Il sentiero gira tutta la collina, abbiamo camminato per 10 minuti in mezzo alla macchia corsa, il sentiero sembra non finire mai; per chi arrivi al termine di questo sentiero ci dica come prosegue che siamo curiosi!!! P.s. Occhio alle mucche sulla spiaggia di Rondinara, affollata ma resa selvaggia dagli amici quadrupedi!

Cala Rossa: tranquilla e senza grandi pretese. Perfetta per rilassarsi dopo giornate di escursioni come l’abbiamo sfruttata noi fino al tramonto. Si trova a nord di Porto Vecchio.

Porto Vecchio:

Perfetto per lo shopping diurno e serale: tanti negozietti, bar, musica e ristoranti dove mangiare. Noi abbiamo mangiato alla Semana proprio in centro. Menù a prezzo fisso (23 euro) senza infamia e senza lode. Il parcheggio in città è a pagamento e costoso, ma praticamente obbligato.

Bonifacio:

Una meraviglia della natura, uno dei più bei posti che abbiamo visitato nella nostra vita. Tutta da scoprire dalla zona bassa del porto alla zona alta della rocca. Suggeriamo di sostare nel parcheggio n°4 nella zona alta della città (a pagamento è costoso come tutti). Da lì si inizia a godere in camminata degli splendidi panorami sulle falesie di bonifacio. Consigliamo di cercare e visitare la scalinata del Re di Aragona (2,50 euro ma li vale!) 187 scalini anzi “scaloni” che portano fino ad una camminata lungo le falesie. Qualcosa di incredibile, non perdetevelo!Sconsigliata a chi soffre di vertigini! Da vedere se si è ottimi camminatori la Passeggiata delle Falesie, che ha inizio dalla cappella di San Rocco (scendendo dalla città vecchia) e in tre ore di cammino porta alla punta Sperone…noi ci siamo arresi quasi subito poiché provati dai 187 “scaloni” (…ore 13.30 le crèpes chiamavano…). Per il resto fatevi avvolgere da questa città.

Alta Montagna:

Dalla nostra base a Porto Vecchio ci siamo facilmente spinti verso l’interno dell’isola attraversando il Foret de L’hopital (paese Ospedale) e arrivando fino al sentiero che porta alla Cascata Piscia Gallo. La camminata per arrivare alla cascata è bellissima e dura circa 3h A/R. Molto semplice e alla portata di tutti (noi non siamo dei grandissimi camminatori…ma ci siamo difesi!!). Gli ultimi 50 m sono davvero tosti: rappresentano la reale discesa verso le cascate, nel tratto finale si cammina a carponi! Consigliamo scarpe da trekking. Sconsigliato ai poco coraggiosi… Luogo incantevole, la potenza della cascata rigenera totalmente da ogni stress! Per affrontare al meglio questa gita suggeriamo di partire in prima mattinata da Porto Vecchio in quanto si impiega più di mezza giornata per visitare il luogo e ritornare.

Ristoranti al sud:

Consigliatissimo “La Teghja” sulla strada che porta a Palombaggia. Tutto buono, in particolare prendete la fonduta al cioccolato: S-p-e-t-t-a-c-o-l-a-r-e! Buon rapporto qualità prezzo (25/30 euro vino incluso) e ottime carni (“brontosauri”) alla griglia.

Sconsigliatissimo: “Le Chasseurs”. Si trova a Mela vicino all’Hotel La Riviere. Spacciato per cucina familiare, pessima qualità e prezzi nella media.

Dopo 5 giorni interi (necessario forse un altro paio di giorni per scoprire meglio la zona e per fare una gita in barca a bonifacio) ci siamo spostati dal sud percorrendo la N198 direzione Bastia. Strada statale tranquilla con non moltissime curve e panoramica. Ad Alèria deviazione verso Corte.

Corte:

più che un paese di montagna è una cittadina collinare. Molto/troppo turistica! Il borgo antico intatto è piccolo ma carino. Tappa consigliata soprattutto come base di partenza per bellissime camminate in montagna. Per noi è stata una piccola delusione…

CORSICA DEL NORD

Alloggio: Hotel-Ristorante “U Lustincone” (http://www.u-lustincone.com), due stelle a Patrimonio (65 euro a camera). Permanenza fantastica, cercavamo un posto rustico e abbiamo trovato il “Rustincone”!!! Trovato su internet si è rivelato una scelta ottima: sia per la posizione (4km da saint florent e perfetta base per il giro del “Dito”), che per la zona (rinomata per i vigneti e il clima). L’hotel è semplice e pulito, assimilabile ai nostri agriturismi toscani, con piccola piscina panoramica. Nel complesso molto curato e ben tenuto. Stanze standard piccole ma confortevoli. Nota di merito per la cucina: prodotti di prima qualità (olio,miele,vini) provenienti dalla zona di Patrimonio, tutto alla griglia dal pesce alla carne. Prezzi irrisori per il servizio reso e la gentilezza (25/30 euro con vini di qualità superbe). Ci siamo sentiti come a casa, atmosfera indimenticabile. Qui abbiamo potuto usufruire della colazione (8 euro a persona), anche questa abbondante e varia. Super-C-o-n-s-i-g-l-i-a-t-o.

Patrimonio:

Piccolo borgo, incantevole per le sue distese di vigneti. Qui il tempo sembra essersi fermato. E’ la località corsa più famosa per il vino ed esserci stati in periodo di vendemmia (primi di settembre) ci ha riempito il cuore di sensazioni favolose (siamo grandi amanti del vino). Tra le cantine che si trovano sulla strada consigliamo la “Domaine Pastricciola”, poco appariscente, ma con un rosso (2007, euro 7 se comprato direttamente dal produttore, euro 24 e più al ristorante!!!) profumato e dal bouquet inimitabile, risveglia i sensi. In questa cantina ci hanno permesso di fare un giro attraverso i loro vigneti e di assaggiare l’uva ormai pronta per essere raccolta. Perdersi in quelle distese è stato come aver recitato nel film “Il Profumo del Mosto Selvatico”. Altra cantina rinomata e da noi consigliata è quella della “Domaine Orenga De Gaffory”. Il bianco (Cuvèè de Gouverneurs, 2009, 12.90 euro ma più di 30 al ristorante!!!) lascia emozioni questa volta indescrivibili. Ottimo anche il Moscato Cuvèè de Gouverneurs. Comunque a Patrimonio ovunque vi fermiate cascate. Bene…

Saint Florent:

Porto turistico, shopping e vita serale. Punto di riferimento per gite turistiche in barca. Carina la camminata del porto dove abbiamo visto pescatori che tornavano in porto scaricando dozzine di aragoste appena prese…che gola! Consigliamo per il parcheggio quello dietro il supermercato Spar nella piazza principale: gratis a differenza di tutti gli altri. Sconsigliati i menù turistici nei tanti ristoranti a bordo porto.

Spiagge:

Saleccia e Lodo: raggiunta Lodo con gita in barca (40 min A/R 15 euro) abbiamo raggiunto Saleccia per mezzo di un divertente Calesse (20min A/R 15 euro) attraverso il Deserts de Agriates. La spiaggia di Saleccia si può raggiungere anche a piedi (1h30 sotto il sole ignorante) oppure in gommone (5 min A/R 10 euro). Il top per i maschietti è riuscire ad affittare un Quod (a Saint florent o a Casta) e trascinarci sopra a forza la propria donna (non facendole capire che si impolvererà e zozzerà come non mai!) e raggiungere così in rally la spiaggia: a me ovviamente (vedi il discorso delle scarpe da donna a donne) è toccato il calesse.

Saleccia è i Carabi: la migliore acqua della Corsica.

Marina Di Farinole: Spiaggia carina e tranquilla a nord di Saint Florent. Consigliata pinneggiata sulla destra guardando il mare e costeggiando le scogliere. Si incontrano piccole grotte e sotto-passaggi subacquei.

Nonza-Spiaggia nera: il paesino di Nonza arroccato sul mare si trova 20 km a nord di Saint Florent. Borgo caratteristico con vista mozzafiato sulle scogliere del “Dito”, vale assolutamente una sosta. Dal Paese si vede a picco 200 m sotto la mitica spiaggia nera, una distesa di 1,5 km di sassolini. Guardando la spiaggia dal paese troverete delle sorprese sulla stessa ad attendervi…Nella camminata nel borgo che porta alla torre fermatevi ad una piccola bottega di un’artigiana incastonata nella roccia: gioielli e decorazioni fatte a mano, indubbiamente le più particolari che abbiamo incontrato (collana 6 euro).

La spiaggia è selvaggia, ventosa, poco affollata e fantastica al tramonto. La spiaggia più caratteristica ed unica della Corsica. Si raggiunge con un sentiero asfaltato proseguendo a nord poco dopo Nonza.

Il tour di “Cap Corse” (Il “Dito” della Corsica):

La vera corsica è il “Dito”, l’Isola nell’Isola come viene appunto definito. Noi abbiamo fatto il giro antiorario per avere sempre a portata di telecamera i panorami che si incontrano. Partiti da Patrimonio alle ore 9.15 direzione Bastia siamo ritornati alle ore 18.00 sfiniti ma arricchiti da un’avventura che racconteremo e ricorderemo per sempre. Il giro, che si faccia in macchina o in moto è un piccolo rally accessibile a tutti: necessaria tanta pazienza perché le curve sono tante, le strade impervie e spesso strettissime. Le nostre tappe sono state Erbalunga, Macinaggio, deviazione per Barcaggio con la famosa spiaggia dove pascolano spesso le mucche e con di fronte l’isola della Giraglia , il mulino Mattei che è il punto più estremo del dito (dal quale si gode di un fantastico panorama ampio su tutta la costa), Centuri famosa per il porticciolo fermo nel tempo e per i pescatori di aragoste (se possibile arrivateci per pranzo o per cena e fermatevi da U marinaru, non l’abbiamo provato personalmente ma ci è stato consigliato da “megere” del posto e ha i prezzi più abbordabili). Nonza sarebbe stata l’ultima tappa ma l’avevamo già visitata qualche giorno prima.

Bastia:

Grande città portuale. Carina la parte portuale e la città vecchia. La domenica è ravvivata dal mercato lungo le vie del porto. Consigliamo di visitarla velocemente prima della partenza per ritornare in Italia.

In definitiva una terra che ci ha offerto tante emozioni, luoghi indimenticabili e tanta ospitalità. E’ una terra vera, con gente vera, con luoghi ancora lontani dal turismo di massa “Sardegna Style”. Non credete alle ormai logore leggende sulla gente corsa, non è niente vero. Come in ogni luogo si possono fare esperienze positive o negative e molto dipende dall’intelligenza e dalla cultura del viaggiatore.



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