Tre giorni a spasso per Copenaghen

Visitare la capitale del regno più antico d'Europa passeggiando per le sue vie e i suoi canali
Scritto da: Nadia Gavagnin
tre giorni a spasso per copenaghen
Partenza il: 28/07/2013
Ritorno il: 31/07/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €

Sabato 28 luglio 2012

Abbiamo deciso, io e la mia famiglia, di soggiornare a Copenaghen per 4 giorni circa dopo una crociera di una settimana ai fiordi. Devo dire che l’idea di tornare in una città dopo aver visto così tanta natura incontaminata, non ci entusiasmava poi così tanto. Sbarcati dalla nave verso le 10.00, avevamo il nostro taxi che ci aspettava al parcheggio e caricate le valigie siam partiti verso l’albergo che si trova vicinissimo al Parco Tivoli a circa 20 minuti dal porto.

Iniziamo subito facendo la conoscenza del tassista e facendoci suggerire dei luoghi da visitare. Al primo semaforo rosso l’auto si spegne improvvisamente e l’autista sorridendo ci spiega che tutti i taxi della città sono a gas e che si spengono automaticamente ai semafori rossi per inquinare meno. Già da ora il nostro umore inizia a risalire.

Arrivati all’albergo il tassista prima di farci scendere ci ha raccomandati di guardare bene che non passassero biciclette che qui hanno la precedenza su tutto e tutti e di stare attenti ad attraversare la pista ciclabile per entrare in albergo.

Riposte le valigie nella stanza di cortesia (dato che le nostre stanze non erano ancor a pronte) e sbrigata la solita burocrazia ci siamo imbattuti in un’altra sorpresa tipica nordica: negli hotel del nord si può scegliere di non farsi pulire la stanza tutti i giorni e in cambio ci rimborsavano l’equivalente di 12 euro al giorno ed i ragazzi della reception ce lo hanno spiegato come una sorta di risparmio e rispetto della natura. Piacevolmente sorpresi abbiamo accettato subito ed ancora un po’ scombussolati dal viaggio ma carichi di buona volontà ci siamo incamminati alla scoperta della città. Ora, io sono solita organizzarmi gli itinerari già da casa, ossia mi consulto in internet con vari siti o enciclopedie o con blog di altri visitatori, per focalizzare l’attenzione sui posti principali o i più gettonati dai viaggiatori e devo dire che ho sempre avuto buonissimi riscontri in loco! Del resto, se la meta è sconosciuta, meglio partire con qualche idea, anche per non perdere tempo (soprattutto se non se ne dispone di molto).

Da quanto mi hanno detto chi ci è già stato, Copenaghen risulta praticissima da percorrere a piedi, dato che tutti i siti di interesse sono vicini tra loro. Bene, si parte! Cartina della città alla mano abbiamo deciso di dirigerci verso il porto dove andare a vedere la famosa statua della Sirenetta. Dopo 10 minuti a piedi dall’albergo siamo giunti alla piazza Radhuspladsen (una delle più grandi della città) dove si trova il municipio di Copenaghen in mattoni rossi, e dove inizia la via pedonale più lunga d’Europa: la Strøget che è considerata il vero centro di Copenaghen. Praticamente sono un insieme di strade pedonali (Frederiksberggade, Nygade, Vimmelskaftet, Amagertorv, Ostergade) su cui si affacciano un’infinità di negozi, grandi magazzini, boutique e ci sono anche molti bancomat oltre che l’ufficio del cambio: direi il paradiso per noi amanti dello shopping! (in tutti i negozi, bar e musei accettano le pre-pagate ma se volete avere “liquidi”, personalmente consiglio di prelevare ai bancomat perché il tasso di cambio è la metà rispetto l’agenzia di cambio e non richiedono quota minima di 300 euro per cambiare valuta). Ma di tutti i negozi la mia, anzi la Nostra attenzione è ricaduta su un negozio in particolare: lo store dei mattoncini più famosi al mondo. Dire di aver trovato l’Eldorado rende l’idea per un’appassionata: dentro c’erano statue a grandezza d’uomo costruite con quei mattoncini, e c’erano mattoncini di tutti i colori, dimensioni, forme che si potesse pensare o immaginare. Dopo aver fatto un po’ di acquisti, abbiamo lasciato il negozio ed abbiam ripreso il cammino raggiungendo la piazza Kongens Nytorv (la Piazza del Re). Da lì inizia Nyhavn ossia l’antico porto di Copenaghen . Lungo le rive dei suoi canali spiccano le tipiche case colorate con i tetti spioventi costruite nello stile nordico dove ci sono un’infinità di locali e pub dove ci si può sedere anche all’esterno per mangiare o sorseggiare una buona birra e da lì si prendono i barconi che fanno il giro della città attraversando i suoi canali.

Come ci aveva detto il tassista è proprio vero che qui le bici hanno la precedenza su tutto e tutti. È curioso anche notare le varie forme che queste bici hanno: ci sono alcune che hanno dei cestoni posti davanti dove vengono messi i bambini, o anche ci sono bici-taxi ossia bici a sei posti,e tante altre varietà e forme che sfrecciano in ogni direzione!

A 10 minuti dietro Nyhavn entriamo in una piazza ottagonale racchiusa da 4 palazzine in stile rococò che formano il Palazzo di Amalienborg, la residenza reale danese. Al centro della piazza vi è il monumento equestre di Federico V. A guardia del palazzo ci sono le famose Guardie Reali col cappello di pelo d’orso (ricordo che siamo in luglio) che mi ricordano tanti soldatini di piombo della favola di Andersen. Sappiamo che ogni giorno alle 12.00 c’è il cambio della guardia e quindi ce la riserviamo per i giorni successivi.

Entriamo a visitare uno dei palazzi reali, il Palazzo Levetzau, dove si possono visitare alcune stanze reali e dove si trova la collezione dei vestiti della Regina Margherita II, che si dice ne abbia confezionati alcuni lei personalmente.

Usciti dalla piazza ci siamo diretti nel giardino vicino al palazzo dove c’è una fontana circolare e dove c’erano tantissimi bimbi che ci giocavano attorno ed alcuni dentro che, anche se c’era un bel sole, per noi non sembrava così caldo da bagnarsi (ci saranno stati circa 20-21 gradi). Proseguiamo costeggiando il giardino ed il canale di fianco. Dopo 15 minuti arriviamo in prossimità della statua della sirenetta, ma facciamo (appositamente) una piccola deviazione per vedere la maestosa fontana di Gefion che raffigura la leggenda della nascita della Zelanda, ovvero l’isola su cui si trova Copenaghen. E’ una fontana imponente con i suoi quattro buoi giganteschi tenuti a briglia che sembrano scalpitare impetuosi tenuti a malapena a bada da Gefion. Entusiasti lasciamo la fontana e di lì a meno di 5 minuti finalmente arriviamo davanti alla statua della Sirenetta (Den lille Havfrue in danese). Impressionante la quantità di gente che sia dalla banchina sia dai barconi in mare gira attorno a questa piccola statua di bronzo. Sarà stata quella folla chiassosa ed agitata che non ce l’ha fa apprezzare forse come meritava e lasciamo velocemente quella confusione e ci dirigiamo verso il parco di Kastellet. Questo parco altri non è che un’antica fortificazione militare della città, e lo si intuisce dalla sua entrata circondata da un fossato superato da un ponte. Superato il bastione ci troviamo in una piazzetta con ordinate casette rosse dai tetti spioventi. Tutta la zona ha una pianta a forma di stella, circondato da un terrapieno erboso alla cui sommità sono piantati degli alberi e vi è un sentiero con qualche panchina dove si vedono persone fare jogging o andare in bici. Il silenzio che regna qui è surreale e viene solo interrotto dal vento che soffia tra le fronde dei grandi alberi e che ci invita a sdraiarci sull’erba vicino ad un mulino e a rilassarci quasi a farci addormentare. Lasciato a malincuore quel parco ci incamminiamo verso i nostro albergo anche perché stavano salendo dei nuvoloni non troppo rassicuranti. E infatti, verso le 18, appena arrivati in albergo, ha iniziato a piovere. Ogni giorno pioverà sempre nello stesso orario, come se ci fosse un appuntamento immancabile. Poco male, ci siamo riposati un po’ nelle nostre stanze e verso le 20 siam tornati a Nyhavn in uno dei locali che avevamo visto nel pomeriggio. Sembra strano ma anche qui il sole fa fatica a tramontare: alle 22.30 c’era ancora un barlume di luce.

Ma le sorprese non son finite qui: tornati in hotel non siam saliti subito in camera, ma abbiam preferito stare un po’ nella hall a parlare di tutto ciò che abbiam fatto e quello che faremo l’indomani. Ed ecco arrivare il ragazzo della reception con una bottiglia di cabernet ed un cesto di frutta per noi! Che dire: ottima conclusione di giornata!

Domenica 29 luglio 2012

Usciti verso le 9.30, dopo una buona e abbondante colazione, ci siamo diretti verso la nostra prima meta della giornata: la Rundetaarn (torre rotonda). Oggi il cielo non promette sole, ma sappiamo che nelle città di mare il tempo cambia velocemente. Sulla strada per la torre, abbiamo trovato la Cattedrale di Nostra Signora fatta di mattoni rossi, con la facciata arricchita da un portico neoclassico e una torre campanaria di fianco. Peccato ci fosse una funzione in corso e per rispetto, non siamo entrati a visitarla, ma abbiamo proseguito il cammino.

Dopo circa 10 minuti, usciti da una via, inaspettatamente, ci siamo ritrovati di fronte l’entrata della torre: è praticamente incastonata tra i vari edifici e guardarla dal basso toglie il fiato. Entriamo e saliamo la rampa ad aspirale che ci porta fino alla piattaforma esterna dove si gode una bellissima veduta della città dall’alto. Che dire, a me le case colorate con i loro tetti scuri e le finestre a contrasto,viste da quassù mi ricordano la città dei lego! Un po’ infreddoliti per il vento che sferzava sopra, decidiamo di scendere e ci incamminiamo verso la prossima meta: il castello di Rosenborg (in danese: Rosenborg Slot). Arriviamo verso le 11.20 e iniziamo a visitarlo dall’esterno. Questo castello è circondato da un bellissimo parco che decidiamo di visitare. Ed ecco la prima sorpresa: di fianco vediamo il reparto delle guardie reali che si stanno preparando a dirigersi verso il Palazzo di Amalienborg per il cambio della guardia. Ci sono alcuni soldati della guardia che stanno pettinando i copricapo di pelo,proprio curioso da vedere!

Il cielo si sta coprendo sempre di più quindi decidiamo di entrare nel castello dopo aver riposto gli zaini e le borse in appositi armadietti di sicurezza. Iniziamo la visita entrando nei sotterranei dove si trova il caveau. Superiamo due porte blindate spesse quasi mezzo metro ciascuna e capiamo bene il perché: dentro si trovano tutti i gioielli della famiglia reale danese. Ci sono else incastonate d’oro e pietre preziose, selle lavorate finemente d’oro, e tante, tantissime collane, spille, anelli e tantissimi altri gioielli tutti riccamente decorati ed in tutti spicca il simbolo della famiglia regnante, l’elefante, e meraviglia delle meraviglie al centro della stanza ci sono le teche con le Corone dei reali! Vicino le teche ci sono delle scalette dove salire per mirare le corone anche dall’alto e magari per fare qualche foto ravvicinata (proprio una gran bella idea questi danesi). Una meraviglia per gli occhi! Usciamo con gli occhi che brillano ancora ed entriamo nel vero e proprio castello. Intanto ha iniziato a piovere. Entrati nel primo salone, veniamo subito accolti da un orologio d’oro che inizia a suonare l’ora e a far girare i suoi meccanismi. La stanza si azzittisce e tutti rimaniamo immobili a guardare e sentire quel capolavoro di meccanica in movimento. Proseguiamo la visita sempre più carichi di curiosità per quelle stanze ed i cimeli in esposizione. Al secondo piano entriamo nella sala del trono dove domina ancora il simbolo dell’elefante sopra i due troni. Dopo aver visitato tutte le stanze del palazzo, usciamo dal castello verso le 14.00 entusiasti di tutto ciò che abbiam visto e finalmente andiamo a mangiare qualcosa in un bel localino vicino al castello dove, gioia per i nostri palati, ci sono anche un’infinità di centrifughe e frullati buonissimi!

Dato che ha smesso di piovere,con calma iniziamo a camminare per le vie ed i canali della città soffermandoci ogni tanto a guardare le vetrine dei negozi tipici danesi o alcune particolarità negli edifici o delle barche ormeggiate nei canali, dove ogni tanto esce qualche anatra.

Attraversiamo qualche ponte e canale ed arriviamo sull’isolotto su cui si erge il castello di Christiansborg: la facciata che si vede dalla strada è imponente ed ha una torre centrale con una guglia altissima. In questo palazzo sono raccolti i 3 poteri principali dello stato: il parlamento, la Corte Suprema ed il Governo oltre che alle sale di rappresentanza dei reali danesi. Non entriamo perché vogliamo visitarlo bene e con calma domani dato che chiudono alle 18.00 le visite. Accanto al castello ci troviamo un enorme palazzo con un tetto verde: sembra fatto di mattoncini! Invece si tratta del palazzo della Borsa, di stile rinascimentale. Non è possibile visitare l’interno (oggi occupato dagli uffici della Camera di Commercio danese), ma ci basta vedere la ricca facciata e la particolare guglia formata dalle code intrecciate di quattro enormi draghi, che nei paesi nordici si dica portino fortuna.

Proseguiamo in direzione della piazza Radhuspladsen per vie traverse e passiamo anche per la via dedicata ad H.C. Andersen dove, a destra del municipio, hanno eretto una statua in suo onore che guarda verso il parco Tivoli. Il tempo di fare qualche veloce foto sotto la statua che ricomincia a piovere fortemente (erano circa le 18.00) e di corsa rientriamo in albergo. Ormai abbiamo capito che sono temporali che si esauriscono velocemente. Verso le 20 usciamo per ritornare a Nyhavn nel localino della sera precedente. Devo dire che qui la birra è proprio buona e i prezzi sono nella norma danese. Tutto il centro brulica di persone che passeggiano per la Strøget o per i canali del Nyhavn e formano piccoli gruppi attorno ai vari artisti di strada che improvvisano spettacoli per la città anche fino a tardi. Anche questa giornata sta giungendo al termine per le nostre forze ma non per un piccolo barlume di luce dietro i grandi palazzi del centro. Rientrati nel nostro albergo, ci ritroviamo la sorpresa della bottiglia di cabernet ad attenderci. Sorseggiamo (un po’ assonnati) il buon vino, ci scambiamo impressioni e speranze per il nostro ultimo giorno intero nella città e andiamo finalmente a dormire.

Lunedì 30 luglio 2012

Scopo della giornata di oggi è vedere il Cambio della guardia reale alle 12.00 e visitare il palazzo di Christiansborg. La giornata è splendida con un sole abbagliante. Con calma usciamo dall’albergo e ci dirigiamo verso la Strøget per fare gli ultimi acquisti e riusciamo anche a visitare il negozio della Royal Copenhagen ossia le famose porcellane blu e bianche dell’omonima manifattura che ha alle spalle 300 anni di storia.

Guardiamo i vari spettacoli improvvisati degli artisti di strada disseminati per tutta la città. Ci fermiamo a vedere e sentire un’artista (visto anche la sera prima) in piazza Kongens Nytorv che suona le opere più famose, come la Carmen, utilizzando delle bottiglie di vetro. Verso le 11.30 ci avviciniamo al centro della piazza di Amalienborg cercando di capire il posto migliore dove fare foto alla sfilata dei soldati. La prima cosa che notiamo è come rispetto al cambio della guardia di Londra non ci siano né transenne, né muri o altro che contenga la gente, ma,c’erano semplicemente dei poliziotti che “dirigevano il traffico umano” che ordinatamente stava pian piano riempiendo la piazza e si fermavano anche a spiegare la cerimonia ed indicavano i posti migliori dove far le foto.

Alle 12.00 eccoli arrivare dal castello di Rosenborg! La piazza è completamente in silenzio e tutti seguono il percorso della guardia, senza banda dato che non c’è la Regina in “casa”, e ci passano proprio di fianco! Il cambio in tutto dura circa 1 ora. Come ordinatamente si era riempita la piazza, così si è svuotata. Noi ci siamo diretti verso la Strøget per mangiare qualcosa in qualche localino e da lì ci siamo avviati verso il castello di Christianborg. Il cielo ha iniziato ad oscurarsi e decidiamo di entrare e visitare subito la cappella che si trova a destra del palazzo. Di lì si passa per un cortile interno verso l’entrata vera e propria delle stanze reali. Prima di entrare negli appartamenti dobbiamo riporre le borse dentro gli armadietti di sicurezza ed in più ci fanno indossare dei copri-scarpe azzurri (sembrano quelli da sala operatoria) per non rovinare i pavimenti. L’entrata al palazzo è sontuosa: c’è una scala di marmo che porta agli appartamenti al piano superiore dove si entra in un salone sontuoso e di lì si girano tutte le stanze dei reali. Questo palazzo ha vissuto molti restauri a causa di frequenti incendi nel corso della sua storia, ed è molto interessante vedere come sia sempre stato ben restaurato e riportato (dove possibile) agli antichi splendori. Tutte le stanze sono adornate di statue, mobili, quadri e i soffitti sono abelliti da splendidi lampadari in cristallo. Siamo entrati nel salone dei cavalieri lungo 40 metri dove ai muri ci sono arazzi che si sono salvati nei secoli dai vari incendi, e di fianco c’è la sala del trono sempre con lo stemma dell’elefante che campeggia sopra i due troni. Finiamo il giro di tutte le stanze,Usciamo dal castello e dietro ci troviamo in uno spiazzo sterrato grandissimo con una fontana centrale, dove vengono fatte le parate della guardia reale e dove sfilano le carrozze in eventi speciali. Devo dire molto scenografico con il castello alle spalle!

Torniamo indietro da lato della facciata principale, dove, era da ieri che avevo notato,delle enormi palle grigie. Dato che non sono curiosa (al contrario) ho trascinato la famiglia a vedere e capire cosa fossero. Altri non era che la pubblicità di una nota casa automobilistica che come simbolo ha i quattro cerchi e che stava presentando la nuova spyder! Abbiamo iniziato a chiedere alcune informazioni e le signorine gentilissime ci hanno fatto entrare dentro ad una di queste enormi palle dove c’era una macchina in esposizione avvolta da laser spettacolari ed effetti speciali! Fatta anche questa!!

Sono le 18.30 ed ha iniziato a piovere. Ormai abituati alla pioggia abbiamo camminato fino al centro e devo sottolineare come i danesi siano imperterriti nell’uso della bici anche col brutto tempo.

L’ultima sera ci regala una bellissima serata con un cielo sgombro da nubi e le vie sono, come sempre, animate sia da turisti sia dagli artisti di strada. Restiamo un po’ più a lungo in giro per la città, tanto qui la gente non sembra aver voglia di tornarsene a casa, come noi!

Martedì 31 luglio 2012

Purtroppo è arrivato il giorno della partenza. Il nostro aereo parte alle 11.30 di mattina e quindi siamo costretti a muoverci alle 8.00 dall’albergo per raggiungere l’aeroporto di Kastrup (il grande aeroporto) a non più di 20 minuti di taxi dall’albergo. La città ci saluta con un bel acquazzone, ma ormai non ci facciamo molto caso.

Partiamo soddisfatti di tutto ciò che abbiamo visto e sapendo che ci mancano alcune cose da vedere, ma è una buona scusa per tornare.. quindi: a presto Copenaghen!

Suggerimenti:

– camminate per la città senza usare i mezzi pubblici o noleggiate una bici: le piste ciclabili coprono tutto il tessuto urbano;

– portare sempre dietro un ombrello o il necessario in caso di pioggia;

– si può ogni giorno seguire la guardia reale che parte dal castello di Rosenborg verso le 11.30 e raggiunge il Palazzo di Amalienborg verso le 12.00;

– prelevate ai bancomat dato che il tasso di cambio è più vantaggioso che alle agenzie di cambio;

– … e comunque, tutti i negozi, bar, musei, etc… accettano carta di credito o prepagate.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche