Dicembre a Cipro con sosta ad Atene

Alla scoperta degli angoli ateniesi e in giro per i villaggi e i monasteri dell’isola
Scritto da: 19Simone80
dicembre a cipro con sosta ad atene
Partenza il: 05/12/2017
Ritorno il: 15/12/2017
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
Inverno più che mite, con temperature primaverili. Ad Atene periodo intenso tra scioperi, manifestazioni e l’arrivo del Presidente turco…

I giorni ad Atene mi hanno “accompagnato” tra partite di calcio, scioperi, manifestazioni e per non farmi mancare nulla l’arrivo di Erdogan!

Periodo: Dicembre 2017

Durata: 10 Giorni (05 – 15 Dicembre)

È il primo viaggio che faccio a Cipro nel periodo di Dicembre, decido di sostare qualche giorno ad Atene prima di volare a casa mia a Peyia. Stessa cosa per il volo di ritorno per Milano.

Ho scelto di dividere il viaggio per Cipro in due tratte in modo da arrivare direttamente all’aeroporto di Paphos, che da casa mia dista circa 35/40 minuti in auto, invece di fare il volo diretto su Larnaca e fare circa 2h di auto.

Da Milano ad Atene volo con la compagnia greca Aegean. È il primo volo che faccio con loro e devo ammettere che mi sono trovato molto bene. Il velivolo è un Airbus A320, la cabina ha posti a sedere abbastanza ampi tra i sedili, l’accoglienza del personale di volo è ottima. Vengono offerte delle caramelle poco dopo il decollo e poi passano con i pasti, la cosa che ho notato e che non ho mai riscontrato in altre compagnie, è che vengono serviti prima coloro che hanno i pasti “speciali” (basso contenuto di colesterolo; vegetariano; ecc…).

Il volo atterra ad Atene con circa 1h di ritardo, l’aeroporto dista circa 20 Km dalla Capitale Ellenica. Decido di prendere un taxi per dirigermi in hotel, dato che le indicazioni di google maps indicavano che avrei dovuto farmi circa 2 Km a piedi per prendere la metropolitana (si sono rivelate poi informazioni totalmente errate!). I taxi hanno tariffa fissa di €38 se la struttura si trova entro il “ring”, il mio albergo rientrava fortunatamente nel confine.

05 DICEMBRE: ATENE (ARRIVO)

In questi giorni alloggio presso l’hotel Apollo, categoria 3 stelle situato a pochi metri dalla fermata della metropolitana Metaxourghio. La struttura è decisamente vecchia e trascurata, la colazione per noi Italiani è meglio lasciarla stare, molto limitata (presenti solo dei mini biscotti, pane e marmellata, per il resto tutto salato). Il thè fa schifo, in più non molto igienico in quanto le bustine sono sciolte e messe tutte insieme in una semplice scodella. Il ragazzo della reception del pomeriggio/sera è molto scorbutico e antipatico, per nulla cordiale. La stanza era completamente da rinnovare, si denota che non vi è cura già dal fatto che c’era un quadro stortissimo e anche le antine dell’armadio erano tutte storte. Inoltre non vi sono prese vicino ai comodini! Se non altro ho apprezzato la pulizia della stanza e il cambio quotidiano delle asciugamani, anche la signora e la ragazza della reception presenti la mattina sono gentili, simpatiche e molto cordiali.

Arrivo in albergo in tarda serata, così decido di girare un po’ per la città ed ammirarla nella sua veste serale, prendo la metropolitana e faccio il ticket per 24h così da sfruttarlo meglio l’indomani.

06 DICEMBRE: ATENE

Dopo aver visto la scarsità della colazione proposta dell’albergo, decido di fermarmi alla vicina Backery dove, con meno di €3, faccio una degna colazione con cappuccino e torta. In giro per la città si vedono molte forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, mi informano che in mattinata vi è una manifestazione studentesca per tutto il centro storico.

Prendo la metropolitana e mi dirigo al Museo dell’Acropoli (fermata Acropolis), il costo di ingresso è di €5. Il nuovo Museo dell’Acropoli (2009) ospita un itinerario cronologico che presenta l’evoluzione dell’arte greca e in particolare della scultura, dall’epoca arcaica sino al periodo della dominazione romana, al suo interno sono raccolti circa 4000 pezzi. Le collezioni del museo sono esposte su 3 livelli, mentre il livello intermedio ospita il negozio del museo, il caffè e gli uffici. Al 1° livello ci sono i reperti delle pendici dell’Acropoli. La sala lunga e rettangolare, il cui pavimento è inclinato, ricorda l’ascesa alla roccia, segue poi la grande sala trapezoidale che ospita i reperti Arcaici. Sullo stesso piano ci sono anche i manufatti e sculture degli altri edifici dell’Acropoli come l’Eretteo, il Tempio di Atena Nike, il Propilei e reperti di Atene romana e paleocristiana.

Il livello più alto del museo si trova di traverso ai livelli inferiori per ottenere lo stesso orientamento cardinale dell’antico tempio sull’Acropoli. La spaziatura delle colonne della sala del Partenone è la stessa di quella del tempio antico, e l’uso di pareti di vetro permette alla luce naturale di illuminare i marmi del Partenone come fanno sul tempio antico. Le 48 colonne nella sala segnano il contorno del tempio antico e formano un colonnato per l’esposizione dei marmi del Partenone. Dal lato nord della sala del Partenone, si può vedere l’antico tempio sopra all’Acropoli.

Poiché il museo è costruito su un vasto sito archeologico, il pavimento esterno e interno, è spesso trasparente con l’uso del vetro in modo da vedere gli scavi sottostanti. Il museo offre anche un anfiteatro, un teatro virtuale e una sala per mostre temporanee.

Finito il magnifico giro tra i reperti dell’antica Atene, mi dirigo al caratteristico quartiere di Monastiraki. Si trova tra l’Acropoli e Plaka, molto famoso per il mercatino delle pulci domenicale. Era il sito di uno dei più grandi monasteri di Atene, la maggior parte di esso fu demolito durante gli scavi archeologici nel XIX secolo. Dell’antico complesso rimane solo la chiesa, ironicamente chiamata “monastiráki” o “piccolo monastero”, che alla fine ha dato il nome al quartiere. La chiesetta è conosciuta anche come Pantanassa (XVII sec.), ha un interno riccamente decorato con una volta splendidamente dipinta. All’angolo sud della piazza, si trova la moschea Tzistarakis (1759), un edificio a cupola con una loggia a tripla arcata.

Dopo il periodo ottomano, lo Stato confiscò l’edificio e demolì il minareto, oggi l’edificio ospita il Museo della ceramica e il Museo di arte popolare greca. Vicino alla moschea si trova la Biblioteca di Adriano (132 a.C.), oggi si conserva visibile in particolare un tratto della facciata occidentale, con le sette colonne che decoravano la metà destra della parete, resta inoltre visibile anche una parte dell’ingresso centrale.

Da qui si percorre la Ifestou (una strada piena di negozi che vendono souvenir, vestiti ecc), che porta in Piazza Avissinias, dove comprare oggetti d’antiquariato, libri antichi e strumenti musicali nel mercatino delle pulci che si svolge la domenica.

Curiosità

Il Backgammon (in italiano “Tavola Reale” o “Tric-Trac”), è un gioco da tavolo per due giocatori. Ciascun giocatore possiede 15 pedine che muove lungo 24 triangoli (punti) secondo il lancio di due dadi. Lo scopo del gioco è riuscire per primi a rimuovere tutte le proprie pedine dalla tavola, cercando nel contempo di bloccare l’avversario e di evitare le sue azioni di disturbo.

L’origine del Backgammon viene comunemente fatta risalire a circa 5600 anni fa al Gioco reale di Ur ritrovato nella tomba di un re sumero durante gli scavi nell’antica città mesopotamica di Ur, nell’attuale Iraq. Una successiva scoperta, però, sembra poter anticipare la data di nascita di circa 100-200 anni e trasferire il luogo di nascita nell’attuale Iran a causa del ritrovamento di una tavola durante gli scavi archeologici della città di Shahr nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan (Fonte: Wikipedia).

In questa zona si trova il negozio “Chesstavli” (11, Ifestou street), specializzato in scacchiere artigianali anche da backgammon. Se volete comprarvi un autentico gioco locale o anche fare un regalo, consiglio la scacchiera da Backgammon, magari in ulivo.

Un’altra strada da visitare che parte anche da Monastiraki è Pandrossou, piena di negozi che vendono prodotti tradizionali greci, pellicce, strumenti musicali e altri prodotti realizzati in Grecia. Questa strada conduce a Piazza Mitropoleos dove vi è la vecchia Cattedrale (XII sec.).

Finito il giro in questo quartiere, mi dirigo verso l’Agorà (VI sec.), l’antica piazza del mercato cittadino. L’intero sito è caratterizzato da sentieri che si snodano piacevolmente intorno a piccoli alberi e rovine sparse di tutte le forme e dimensioni. L’Agorà di Atene rappresentava il centro della vita pubblica, oltre ad essere il centro commerciale della città. Era anche il più importante centro politico religioso e amministrativo di Atene, tutti gli uomini si ritrovavano qui per prendere decisioni politiche importanti e concludere affari. Vi si trovavano gli edifici amministrativi, templi, uffici pubblici e i tribunali. Ad oggi ciò che rimane dell’antica Agorà non è molto, a parte le rovine, il monumento più visibile è il Tempio di Efesto (o Thesion) situato su una collina, il tempio meglio conservato in tutta la Grecia. La costruzione del tempio iniziò nel 450 aC ed è ancora conservata in forma notevole ai nostri giorni. In molti modi assomiglia al Partenone con la sua forma dorica, sebbene sia stato costruito in scala molto più piccola. La Stoa di Attalo che domina l’estremità orientale del sito fu costruita intorno al 150 a. C. e fu ricostruita negli anni ’50 al fine di proteggere i manufatti che furono portati alla luce dalla zona circostante. È un museo che vale la pena visitare per l’esposizione di varietà di statue e manufatti ritrovati con gli scavi.

Dopo una visita dal sapore antico, mi dirigo verso la fermata della metropolitana Syntagma dove si torva la storia più recente del Paese. Si tratta di una delle piazze più famose e importanti della città, sulla piazza vi si affacciano il Palazzo del Parlamento ellenico (l’antico palazzo reale) e la tomba del Milite Ignoto, inaugurata nel 1932.

Il Palazzo del Parlamento (1840) fu la residenza di Ottone di Baviera. Il palazzo cessò di essere una reggia nel 1924, anno in cui la Grecia assunse una forma Repubblicana. Situato sotto la scalinata del parlamento, si trova il Monumento al milite ignoto. E’ uno dei luoghi più fotografati della capitale, soprattutto al momento del cambio della guardia effettuata dagli “Evzones“. I soldati d’élite proteggono anche il Parlamento e vengono scelti per la loro altezza e forza. La gonna a pieghe (la foustanela) era indossata dai combattenti greci della rivoluzione del 1821 e oggi funge da uniforme ufficiale degli Evzones. Tutti i giorni alle 10 e alle 18 si può assistere al cambio della guardia.

È tardo pomeriggio e noto che ci sono ancora le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, alcune fermate dei bus sono distrutte e la stazione della metropolitana vicino al Parlamento è stata chiusa per motivi di sicurezza ed ordine pubblico, mi avvio così a piedi verso l’albergo. Entro in una backery per prendere qualcosa da mangiare per cena, chiedo al commesso cosa stia succedendo e mi informa che alle 18 è prevista la seconda manifestazione da parte degli anarchici (che avevano già fatto qualche ora prima). Molti negozi infatti avevano già chiuso prima del tempo così, per sicurezza e su consiglio del commesso, prendo la metropolitana e faccio 1 fermata per arrivare in hotel.

07 DICEMBRE: ATENE – CIPRO

Nel tardo pomeriggio ho il volo per Paphos, così decido di ritornare a Syntagma e vedere il cambio della guardia. In giro per le strade si vedono i segni del passaggio degli anarchici, vetri rotti, fermate dei bus distrutte, monumenti imbrattati… purtroppo la madre degli imbecilli è sempre incinta! Il cambio della guardia degli Evzones è una di quelle cose che chi viene ad Atene non può certo mancare. La divisa è simpatica, soprattutto per le scarpe con il caratteristico pon-pon e anche i movimenti che devono essere sincronizzati, sono lenti e mettono in difficoltà l’equilibrio. In giornata è previsto l’arrivo del Presidente Turco Erdogan (con immensa “gioia” dei greci), quindi torno in hotel, recupero la valigia e inizio a dirigermi verso l’aeroporto con la metropolitana.

Arrivare in aeroporto in metropolitana è semplice, il biglietto costa €10 (1 tratta, mentre A/R €18) ed il tragitto dura circa 1h. Per raggiungere Cipro, mi affido alla Compagnia lowcost cipriota Cobalt, prima volta in assoluto che viaggio con loro, la durata del volo è di 1.30h circa. L’aereo è un Airbus A319, la cabina purtroppo risulta avere lo spazio tra i sedili molto limitato, ma lo staff del velivolo è molto cordiale.

Arrivo a Paphos alle 18 circa, il tempo di prendere l’auto a noleggio e mi dirigo verso casa, facendo una sosta al supermercato e alla Papanoniou Backery vicino a casa, strada facendo inizio a vedere le bellezze degli addobbi.

08-13 DICEMBRE: CIPRO

La temperatura è primaverile, ci sono infatti 20°C e sole tutti i giorni, l’inverno a Cipro è molto mite, ma se si vuole vedere la neve e farsi una sciata, basta andare sui Monti Troodos. In questa settimana rimango nella zona di casa, o comunque non oltre il distretto di Limassol. Visito il vicino villaggio di Lempa (Lemba), situato a circa 4 Km da Paphos. Il villaggio si trova in cima a una scarpata che si affaccia sul Mar Mediterraneo ed è situato in una delle zone più fertili di Cipro. L’area produce agrumi, olive, pomodori e ortaggi, ed è una delle poche parti d’Europa in cui è possibile la produzione di banane commerciali. Si ritiene che abbia ospitato i suoi primi coloni nel periodo calcolitico, il villaggio si erge orgoglioso come uno dei più antichi dell’isola, con scavi della Scuola di Archeologia dell’Università di Edimburgo che hanno rivelato un numero di figure femminili cruciformi scolpite in pietra risalenti al periodo calcolitico. Gli scavi hanno anche portato alla luce un importante insediamento dell’era calcolitica (3900 -2500 aC), e se vi dirigete verso l’area, si possono vedere le repliche delle cinque case di questo periodo che sono state ricostruite usando gli stessi materiali da costruzione di quell’epoca. Situata nel distretto di Limassol, a 12 Km dalla città portuale, si trova il villaggio di Alassa.

Uno dei miei posti preferiti, non che vi sia nulla di particolare ma… si trova a nord della diga di Kouri con una spettacolare vista sulla stessa. Il villaggio si è trasferito nella posizione in cui si trova oggi nel 1985. Il vecchio villaggio, che ora si trova sotto la diga, era situato sulla riva occidentale del fiume Kouri, ciò che rimane è la chiesa.

Le mie visite proseguono a Monagri, villaggio a circa 20 Km da Limassol, oltre a due monasteri. Il villaggio ha due chiese. La chiesa principale è quella di San Giorgio (XVI sec.), ristrutturata nel 1872. L’altra è dedicata a Santa Maria di Essokiras e si trova nel centro del paese. Questa è anche una vecchia chiesa, ristrutturata di recente. Il primo monastero, Panagia tis Amasgou Monastery, è un piccolo monastero cristiano costruito alla fine del XI secolo, costruito su una piccola collina. La piccola chiesa bizantina è dedicata alla Vergine Maria. È a navata unica e volta a botte con un secondo tetto in legno con tegole a forma di gancio. La chiesa originale fu costruita nel XII secolo le pareti sono decorate con affreschi alcuni dei quali sono molto rari, datati ai secoli XII, XIV e XVIII. L’icona della Vergine Amasgiotissa, che sul lato opposto ha la Crocifissione dipinta su di esso, è un’opera dell’anno 1569. Tutti gli edifici circostanti, a eccezione dell’ala occidentale, sono di data successiva, e sono stati costruiti per servire i bisogni delle suore che vi si sono insediate dal 1991.

A circa 1Km di distanza, sorge il secondo monastero, l’Holy Monastery of Archangel Michael. La datazione del monastero non è nota, ma si ipotizza possa risale al XII secolo. Ha una sola navata con absidi laterali esagonali, all’interno iconostasi dal XVIII secolo. Un grande incendio ha distrutto la maggior parte del monastero e fu ricostruito nel 1740. Sembra che le colonne marmoree dell’ingresso siano l’unica testimonianza del monastero originale.

Un’altra zona particolare situata tra il distretto di Paphos e Limassol, è l’area dell’Akrotiri Sovereign Base Area, che fa parte del Territorio britannico d’oltremare insieme a Dekelia. All’interno si trova il villaggio di Akrotiri, l’unico con una significativa popolazione non militare. A 2 Km dal villaggio, in mezzo a campi e frutteti, si trova l’antico Monastero di San Nicola dei Gatti (Holy Monastery Saint Nicholas of the cats). Questo monastero fu fondato nel 327 d.C. dal primo governatore bizantino di Cipro, Kalokeros, e patronato da Sant’Elena, madre di Costantino il Grande. Una piccola cappella deliziosa risalente al XIII secolo ha notevoli icone dipinte dalle 2 suore originali dell’epoca mentre l’attuale edificio del monastero ha ricevuto una ristrutturazione moderna.

C’è una storia curiosa dietro il nome del monastero. All’epoca della costruzione, la penisola di Akrotiri (e in effetti tutta Cipro), era in preda a una grave siccità ed era invasa da serpenti velenosi, quindi costruire un monastero era pieno di difficoltà pratiche. 1000 gatti furono portati dall’Egitto e dalla Palestina per combattere la minaccia dei rettili. La leggenda narra che il suono di una campana avrebbe chiamato i gatti ai pasti e i “guerrieri pelosi” sarebbero stati inviati a combattere i serpenti.

Durante l’invasione ottomana, il monastero di San Nicola dei Gatti fu completamente distrutto e i monaci residenti macellati o portati in cattività. Lasciati senza cibo e riparo, i gatti se ne andarono e vagarono per l’isola, il che spiega il gran numero di gatti che attualmente vivono a Cipro. Anche ora, i locali apprezzano il loro aiuto per liberarsi dei serpenti secoli fa e prendersi cura di loro, anche se sono randagi.

Dopo essere stata ricostruita e abbandonata più volte, la storia moderna del monastero di San Nicola dei Gatti ebbe inizio nel 1983, quando fu assegnata a un gruppo di monache. Quando arrivarono non c’era nessun gatto, ma il numero di serpenti era ancora una volta schiacciante, così fecero esattamente quello che Sant’Elena fece più di 1500 anni prima, portarono dei gatti. Il loro numero è cresciuto nel corso degli anni, molte persone portano gatti abbandonati in questo posto e le suore li accolgono. Il monastero riceve un piccolo sussidio dal governo, ma questo non è sufficiente per prendersi cura dell’intera popolazione felina, quindi le suore si affidano a donazioni o la vendita di prodotti come conserve, marmellate, miele, dolci e i sacchi di arance quando sono di stagione.

Situata a 3 Km dal villaggio di Akrotiri, si trova l’omonima palude, l’Akrotiri Marsh, una zona umida unica a Cipro, importante per fauna selvatica e umani. Fa parte del complesso unico di zone umide di Akrotiri, il più grande a Cipro. Si trova all’interno aree di sovranità britanniche (SBA). La palude, che copre un’area di circa 150 ettari, attinge dalla falda di Akrotiri rimanendo così verde per tutta l’estate. Si tratta di un sito Ramsar, un importante Bird Area (IBA) e Special Protection Area (SPA), equivalente alla designazione UE, secondo le leggi delle aree di sovranità di Cipro (SBA). L’area è importante per le specie di uccelli rari, gli anfibi, invertebrati e piante. La connessione tra la palude e gli umani risalgono a secoli poiché l’area riforniva i grezzi materiali per l’attività tradizionale di vimini e pascoli per gli animali degli abitanti del villaggio di Akrotiri. È un’importante tappa della migrazione per gli uccelli e un sito di riproduzione chiave per gli uccelli d’importanza di conservazione come Ferruginous, Anatra, Pavoncella dalle ali a sperone, Cavaliere d’Italia, Francolino nero e Tarabuso. Qui si possono vedere i migranti rari come Demoiselle Crane e altri notevoli specie come l’Ibis lucido, lo Squacco Airone, Tarabuso euroasiatico, Little Crake, Crake macchiato,Great Reed Warbler, Falco dai piedi rossi, Grillaio e altri.

L’Akrotiri Marsh è uno dei pochi siti in cui le razze Ferruginous Duck si riproducono. La palude Akrotiri ospita piante rare e minacciate, molte delle quali sono incluse nei dati rossi “Libro della Flora di Cipro”. Per alcune piante come Ipomoea sagittata, Mentha aquatica, Euphorbia pubescens, Orchis palustris e Baldelia ranunculoides, la palude è l’unico sito conosciuto a Cipro. La raganella gialla limone (Hyla savignyi) viaggia per miglia per raggiungere i suoi terreni di riproduzione. La palude di Akrotiri è uno delle più importanti destinazioni per il viaggio di questa piccola rana. Il bestiame al pascolo è uno dei più importanti strumenti di gestione per aumentare biodiversità nella palude. La palude non è stata gestita negli ultimi 20 anni, con il risultato di un’eccessiva espansione delle ance e la conseguente perdita di diversità di uccelli e piante. Il progetto 2Akrotiri Marsh Restoration: a flagship wetland in the Bases”, finanziato dalla Darwin Initiative, è stato avviato nell’Aprile 2015 con l’obiettivo di ripristinare la biodiversità in questo sito unico. Per raggiungere questo obiettivo, il team del progetto, BirdLife Cyprus, Akrotiri Environmental Education Center e RSPB (BirdLife nel Regno Unito), hanno implementato azioni di conservazione in loco incentrate sulla gestione delle risorse idriche e il pascolo sostenibile dei bovini, nonché azioni di sensibilizzazione e infrastrutture per i visitatori per migliorare l’esperienza del visitatore.

BirdLife’s Cyprus Projects

The Swift Project I rondoni arrivano a Cipro ogni anno per nidificare a partire da Febbraio e alla fine di Luglio tornano nell’Africa sub-sahariana per trascorrere l’inverno. Negli ultimi anni, tuttavia, il numero di siti di nidificazione disponibili è stato ridotto e spetta a noi aiutare questi meravigliosi uccelli che sono parte integrante del paesaggio urbano. Le azioni principali del progetto sono la creazione di cassette nido e la loro installazione in aree specifiche, ideali per i rondoni, nonché la sensibilizzazione del pubblico.

Project GYPAS Il Progetto GYPAS per proteggere e valorizzare la popolazione di Grifoni (Gyps fulvus) a Cipro. Il progetto mirava a rafforzare la popolazione di avvoltoi a Cipro, poiché negli ultimi decenni il suo numero era diminuito considerevolmente, mettendolo in immediato pericolo di estinzione. Ciò è diventato possibile con l’introduzione di 25 uccelli provenienti da Creta, che erano ospitati in gabbie appositamente costruite per loro, mentre il progetto comprendeva anche varie azioni di sensibilizzazione pubblica per aumentare la consapevolezza tra gli alunni e i cittadini ed evidenziare come possono aiutare. Infine, ha avuto luogo un monitoraggio dettagliato della popolazione esistente.

Barn Owl Project Un progetto pilota per l’utilizzo di barbagianni come agenti di controllo dei parassiti in agricoltura come alternativa all’uso dei rodenticidi. I rodenticidi sono distribuiti a un prezzo agevolato alle comunità locali che poi li distribuiscono agli agricoltori per controllare i roditori che danneggiano alberi e colture.

Finita la settimana rilassante nella mia casa cipriota, parto da Paphos per Atene sempre con la Cobalt, che si conferma essere una buona compagnia.

14-15 DICEMBRE: CIPRO – ATENE

Arrivo ad Atene in serata, mi dirigo alla stazione della metropolitana dell’aeroporto ed è chiusa, nessun avviso che comunica cosa sia successo. Prendo a questo punto in taxi che mi porta in albergo, il tassista mi comunica che dalle 16 la metropolitana non era in servizio per sciopero! Alloggio presso l’Acropolis View Hotel, categoria 2 stelle situato a pochi metri dall’Acropoli. Staff ottimo e veramente gentilissimo, camera di buone dimensioni. Peccato la coque sporca e che non sia presente un appendi abiti. La struttura è comunque comoda non solo per visitare l’Acropoli, ma anche per la vicinanza alla metropolitana (Acropolis) situata a 5 minuti a piedi.

Avendo a disposizione la mattinata del 15 Dicembre, visito l’Acropoli. Il biglietto d’ingresso costa €10 per alcuni sembra molto, io penso che la cultura non ha prezzo ed essere ad Atene e non visitare l’Acropoli sarebbe assurdo! L’Acropoli di Atene e i suoi monumenti sono simboli universali dello spirito classico e della civiltà e costituiscono il più grande complesso architettonico e artistico lasciato in eredità dall’antichità greca al mondo. È il complesso monumentale greco più sorprendente e completo ancora esistente ai nostri tempi. Si trova su una collina rocciosa di 156 metri. Forti mura di fortificazione hanno circondato la vetta dell’Acropoli per oltre 3.300 anni. Nel VIII secolo a.C., l’Acropoli acquisì gradualmente un carattere religioso con l’istituzione del culto di Atena, la dea protettrice della città. Nel V secolo a.C., gli ateniesi, abilitati dalla loro vittoria sui Persiani, realizzarono un ambizioso programma di costruzione comprendente un gran numero di monumenti tra cui il Partenone, l’Eretteo, il Propileia e il tempio di Athena Nike. I monumenti furono sviluppati da un eccezionale gruppo di architetti e scultori che trasformarono la collina rocciosa in un complesso unico. Su questa collina nacquero Democrazia, Filosofia, Teatro, Libertà di espressione e parola, che forniscono a oggi la base intellettuale e spirituale per il mondo contemporaneo e i suoi valori. (licenza CC-BY-SA IGO 3.0 – http://whc.unesco.org)

Sotto l’Acropoli si trova la roccia di Areopagos. Bisogna fare molto attenzione a dove si mettono i piedi perché i passaggi sono molto scivolosi. Da qui si ha una splendida vista dell’Agorà, la Plaka, Monastiraki, Omonia e su gran parte di Atene. È qui che San Paolo parlò al popolo di Atene nel 51 d.C. e la tavoletta incastonata nella pietra contiene le sue parole.

Hotel consigliato: Acropolis View Hotel (Atene)

Dove mangiare: Kalipateira (Atene)

Cosa mangiare: Moussaka; Gyros; Souvlaki; Halloumi; Meze

Cosa bere: Ouzo; Mastic; Zivania; Commandaria

Cosa bere (no alcol): Frapè;

Cose da non perdere: Atene; Cipro



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