Cina fai da te con bimbi

Un viaggio fai da te con i nostri cuccioli nella terra del Dragone alla ricerca di Kung Fu panda. Lui non lo abbiamo trovato ma luoghi bellissimi, persone splendide ed una cucina fantastica!
Scritto da: daniluca
cina fai da te con bimbi
Partenza il: 03/08/2018
Ritorno il: 24/08/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Come sempre accade sul finire delle ferie di agosto pensiamo alla meta per l’anno successivo e quest’anno quasi senza indugio optiamo per la Cina, in attesa di essere “accesa” ormai da qualche anno. Compriamo per la prima volta il volo ad ottobre per agosto, risparmiando diverse centinaia di euro e scegliendo a noi gli orari più congeniali. Quest’anno testiamo il volo notturno all’andata che con i piccoli si rivelerà strepitoso in quanto dormiremo tutti e 4 beati per diverse ore.

VOLO: Lufthansa da Bologna con scalo a Monaco in arrivo su Shanghai e ritorno da Pechino. Costo: 1615€ 2 adulti, 1 child, 1 infant. Con Lufthansa ci siamo trovati benissimo, il mio piccolo di 14 mesi riusciva ancora a stare nella loro enorme culla e si è fatto delle belle dormite. Personale molto cortese. Non è Emirates per pasti, sedute, ecc. ma ottimo rapporto qualità prezzo.

VISTO: visto on line acquistato su China Visa Direct è un visto on line (non si deve spedire passaporto, basta la scannerizzazione dei passaporti e delle prenotazioni aeree e alberghiere) che consente di spendere la metà rispetto al classico visto, senza considerare la comodità di poter fare tutto da casa. Condizioni: essere almeno 2 e non stare in Cina oltre 23 gg (si conta dal giorno in cui si arriva sul suolo cinese). È un’agenzia governativa che si appoggia ad un’agenzia italiana, la Quiltour per il rilascio. Ottimo servizio clienti, personale gentilissimo. Noi ci siamo trovati divinamente. Su Tripadvisor un ragazzo ci ha anche passato codice sconto: #CH170302SPRDCN10# grazie al quale abbiamo approfittato anche di un ulteriore sconto del 10%, pagando il visto per 4 persone 356 € Questo visto consente anche in caso di mancata partenza, annullamento viaggio, di essere rimborsato con la compagnia Columbus, che noi abbiamo scelto per polizza medico sanitaria ed annullamento, pagata per l’intera famiglia 192€, con codice sconto del 10%: BRDTS9. La polizza Columbus per la Cina non è male ed ha anche massimali sanitari illimitati, oltre al fatto che rimborsa il visto on line, per cui l’abbiamo scelta ad occhi chiusi.

Volo interno: 367€ – 2 adulti 1 child e 1 infant da Shanghai a Guilin. Ho fatto l’errore di comprare a 1 mese dalla partenza come suggerito su alcuni forum, in realtà a gennaio il volo costava quasi la metà, cioè 80€, un centinaio di euro a prenotare con anticipo ce lo saremmo sicuramente risparmiato, per cui il nostro consiglio è di prenotare il volo interno per tempo una volta scelte le tappe. Noi abbiamo volato con Suparna Airlines, ex compagnia cargo e ci siamo trovati benissimo Aereo normale, pulito per essere cinese, super puntuale (abbiamo preso volo delle 7.30) e personale gentilissimo. La compagnia ad oggi ha solo sito cinese (mi hanno dall’ufficio commerciale detto implementeranno anche la versione in inglese) per cui ho prenotato tramite Trip.com. Ho avuto un problema col nome del piccolo troppo lungo, risolto in poco tempo da Trip.com. Su Trip se si viaggia con infant e child bisogna fare 2 distinte prenotazioni, 1 adulto con 1 child e 1 con l’infant. Attribuzione posti completamente gratuita fatta da al momento dell’acquisto. Apro parentesi su Trip.com: è tipo un Expedia versione cinese, dove si possono comprare biglietti aerei dei treni ed hotel. Per noi è stato fondamentale per acquistare volo interno (kayak o skyscanner non sono affidabili per la Cina, non si vedono tutti i voli, oltre a costare tanto di più) perché in rete non si trova, è un canale autorizzato dal governo. Non solo Trip.com si è dimostrato fondamentale anche nel Guizhou, una regione sconosciuta agli occidentali, dove agoda, booking, e compagnia bella non avevano strutture. Il servizio clienti è molto efficiente, e ci siamo trovati divinamente. Parlano perfettamente sia cinese che inglese. Per cui volendo se si ha difficoltà a comunicare con gli hotel possono essere di supporto.

Tutto il mondo Google in Cina non funziona (maps non calcola bene le distanze, whatsapp va a tratti, social inaccessibili) per cui bisogna pianificare con cura il tutto prima di partire scaricando google traduttore che funziona anche off line (fondamentale) e per chi vuole usare i social una vpn. Per le distanze noi abbiamo trovato utile rome2rio, migliore anche di maps.me. Sicuramente ci sono anche altre più precise, ma sono solo in cinese.

TRENI: o si comprano su Trip.com – commissioni inferiori, o ci si affida a un’agenzia specializzata in biglietteria. Comprare su Trip.com è facile ma se ci si muove in più di 2 meglio affidarsi ad un’agenzia che ha un diritto di prelazione diverso (se non ho male inteso e ad oggi). Le agenzie sono diverse, quella che è più consigliata dal web e che ci è stata caldamente consigliata da chi spesso va in cina è la DI Y travel. Noi ci siamo trovati divinamente, e la consigliamo vivamente, soprattutto se si viaggia in famiglia è importante avere qualcuno che fornisca un’assistenza così efficiente. On line ho trovato anche buono sconto per dimezzare le commissioni sui biglietti: OCTZK 5 usd vs 10 Il personale sin da subito è stato squisito, e rispondeva in brevissimo tempo. In Cina abbiamo avuto bisogno e in pochissimo tempo ci rispondevano anche su wechat. Apro parentesi wechat: in Cina si usa tanto wechat, è un whatsapp evoluto con cui si chatta, si caricano foto, condividono momenti e fanno pagamenti (ad oggi solo con carte di credito cinesi). I cinesi lo usano tantissimo. Noi lo abbiamo scaricato e lo abbiamo scaricato alle nostre famiglie per comunicare (in sostituzione a whatsapp dato che si possono tranquillamente fare chat ed allegare foto). Ci è stato di grande aiuto per comunicare in loco con ostelli, agenzie, guide… con tutto l’universo cinese perché ognuno di loro ce l’ha. Tra l’altro ha anche una funzione all’interno per la quale se vi inviano messaggi in caratteri vi fa una traduzione (non eccezionale, ma capibile). Veramente utilissima per potersi muovere e comunicare.

ALLOGGI: in generale ci siamo trovati sempre meglio negli ostelli in quanto pulitissimi, con personale molto preparato e che parlava inglese – cosa fondamentale per perdere meno tempo in cina ed incappare in minor sole, offrendo driver a prezzi non vantaggiosi ma onesti, sicuramente inferiori rispetto ai tassisti per strada o agli hotel in generale. Siti utilizzati per alloggi: booking, agoda, trip.com per guizhou, e hotels.com (dove avevo una notte da riscattare).

TAXI: capitolo molto interessante. Rispetto a qualche tempo fa prendere i taxi in cina è molto più semplice, ma non ancora fluido come in altri paesi. Vero è anche che i cinesi sempre più usano didi per taxi (la versione cinese di uber). È super efficiente, ma ha un unico difetto per noi stranieri, va solo con carte di credito cinesi ad oggi. Nel momento in cui si aprirà ai circuiti internazionali ci sarà una sorta di piccola rivoluzione e tante situazioni particolari magari non accadranno più. Ciò premesso in linea generale il consiglio è quello di prendere sempre taxi ufficiali perché: a. non incapperete in truffe, con gli abusivi potreste trovarvi di fronte a situazioni davvero poco piacevoli, in cui vi raddoppiano la tariffa pattuita, non vi portano in hotel ecc., comportando sempre un esborso quasi doppio, ed una perdita di tempo energie e spreco di nervoso b. pagherete sempre il prezzo inferiore, sempre che, e lo specifico, si chieda di attivare il tassametro. basta dire DA BIAO (tassametro) XIE’ XIE’ (si pronuncia scie scie) e significa grazie. Quando non vogliono attivare tassametro? Quando una meta è troppo vicina (fino ai 20 rmb) e lì…beh dipende, se avete fretta per 20 rmb non muore nessuno, oppure attendete qualche taxi. In generale si concordano a forfait mete lontane in cui il driver sta con voi tutto il giorno. Ma in questo caso meglio prenderlo di fiducia e appoggiarsi all’hotel/ostello. In generale quelli degli hotel sono più cari dei tassisti, quelli degli ostelli più economici. Nelle stazioni è facile prendere taxi ufficiali perché basta che seguiate le indicazioni per i taxi, sono tutti ufficiali e vi prendono su, se alcuni si rifiutano, al terzo c’è un omino che coordina le salite e in genere guarda la vostra destinazione e lo spiega al tassista. Se ciò non basta e vedete il tassista dubbioso, quando siete in auto chiedete ok, se non è ok, chiamate il vostro hotel e glielo passate… anche se non parlano inglese, lui gli dice che è il tassista e loro gli spiegano dove andare. Anche per questo motivo una sim cinese è fondamentale, più che una vpn per usare Facebook o social vari. Se siete in una strada sfigata con pochi taxi, chiedete all’hotel di chiamarvelo con DIDI e poi chiedete di attivare tassametro. Ad oggi (ma non è detto per sempre) didi – tipo uber, funziona solo con carte di credito cinesi. Se si rifiutano (solo in alcuni hotel mai negli ostelli) andate per strada e dopo pochi passi, anche vicino ad una stazione della metro e i taxi li trovate sempre.

PEDAGGIO: bah questo sconosciuto. Alcuni lo chiedono extra, altri che hanno il telepass non lo richiedono. Parliamo di pochi rmb, ma non ho capito la regola ufficiale… A noi lo hanno chiesto in qualche occasione (mai per quelli a giornata intera). Noi di taxi ne abbiamo presi diversi perché viaggiavamo con bimbi di 1 e 4 anni, date le tante barriere sui mezzi, spesse volte per comodità li abbiamo presi, dato che non costano tantissimo. NOTA TAXI SU XIAN non prendete quelli azzurri celesti (al ritorno), sono più cari, andate avanti fino in fondo alla stata principale e prendete quelli verdi che vi riportano in città. Non credete a chi vi dice che non ci sono, esistono eccome e sono molto richiesti. Richiedete che non volete pagare l’autostrada, così fanno un’altra strada e che ci impiega pure meno tempo. All’andata chiedete di essere lasciati davanti alla biglietteria (google translate va anche off line) alcuni fanno i furbi e vi portano perché sono in accordi con alcune guide. Alcuni mi avevano detto che non prendono stranieri, non è vero, mai avuto problemi a salire nei posti ufficiali, salite e fate vedere la meta in cinese.

SIM: come dicevo fondamentale per usare wechat e fare chiamate in Cina. Se proprio non riuscite a fare a meno dei social potete scaricare una VPN – quelle che funzionano meglio sono a pagamento e sarete sempre connessi col mondo Google. Noi volevamo staccare dal mondo per cui abbiamo fatto solo la SIM cinese che ci consentiva di comunicare in Cina…e ben che ci siamo trovati! Le due maggiori compagnia sono China Unicom e China Mobile, non tutti i telefoni sono compatibili, quando vi presentate in negozio vi sanno dire se il vostro telefono è compatibile e scegliete il piano tariffario che preferite. Noi di solito facciamo sempre traffico dati + voce, spendendo 36€ di traffico voce illimitato e 5 giga. Negli alloggi usavamo il wi-fi.

Pregiudizi: prima di partire ci siamo accorti che avevamo un sacco di pregiudizi, ed in Italia pochi sono coloro che conoscono la Cina. Vorrei sfatare il mito che la Cina è un paese sporco, è un paese per quel che abbiamo visto molto pulito, se non altro rispetto a tante zone della Romagna. Sì è vero che ogni tanto ancora alcuni cinesi sputano (ma sono veramente pochi, è un’abitudine dei cinesi più vecchi), e magari non respiri aria di montagna… ma io personalmente percepisco molto più smog dove abito. Sarà che in alcune città come a Shanghai i motorini sono solo elettrici, questa immagine apocalittica di paese inquinato io proprio non l’ho percepita.

Cucina: premesso che io non ami la cucina estera (a parte quella spagnola e greca) e per dire in Giappone ero dimagrita 4 kg in 16 giorni, in Cina abbiamo mangiato davvero molto bene. Vuoi perché hanno un sacco di verdure, vuoi perché non usano troppe spezie, vuoi perché abbiamo sempre scelto piatti semplici, devo dire che per noi è stata una bella sorpresa. Una cucina ricca e salutare che non manca di soddisfare anche i palati più difficili e pretenziosi.

Tecnologia: rispetto all’Italia sono davvero avanti, si paga tutto con le app dei telefoni, anche pochi centesimi. A Pechino abbiamo visto persino un mendicante con il qr code attaccato, se penso che in Italia è quasi impossibile prendere un taxi pagando con il bancomat… c’è un abisso! Per non parlare delle scuole, che rispetto ai tempi della rivoluzione culturale hanno fatto un balzo enorme, e non è difficile trovare se non altro nelle maggiori città persino scuole montessoriane.

Lavanderie: si trovano in tante sistemazioni, quelle self service sono le più economiche. Non ho visto lavanderie a gettoni, quando si prenota meglio controllare tra i servizi proposti dalla sistemazione se vi occorre.

Sicurezza: altissima. È veramente un paese al pari del Giappone forse in cui girare super tranquilli, il che fa sempre piacere.

Popolazione: una cosa che sento spesso dire e che mi fa venire un gran nervoso è: i cinesi? Sia mai, mi stanno antipaticissimi! Che brutta frase, soprattutto se detta da un viaggiatore (che dovrebbe essere più aperto e con meno pregiudizi) ed italiano (abbiamo un sacco di cose in comune). I cinesi infatti sono un po’ italiani, sono rumorosi, hanno un concetto di fila un po’ alternativo nel senso che si spintonano un po’, non danno precedenza a donne incinte o bambini, ma… noi siamo italiani. Cioè capisco un inglese che possa rimanere perplesso, ma un italiano no, anzi per certi aspetti loro sono meglio di noi perché stanno meglio in fila (a noi, a parte una sola volta, solo gli italiani ci sono passati davanti), sono leggermente più silenziosi ed educati. A me una cosa che di loro fa impazzire, avendoli vissuti anche come turisti in altri paesi, è che sono entusiasti delle cose che vedono e si fanno prendere la mano, ma non hanno la puzza sotto al naso come certi turisti italiani. Sono spontaneamente felici… e tanto gentili. Basti solo pensare ai miei bimbi: di solito gli italiani mi guardano come a dire: madre snaturata che te li porti in giro così piccoli… io non lo farei mai. I cinesi invece ti guardano sempre con un super sorriso, ci hanno soccorso, ci hanno regalato cibo a profusione, coccolati, e fatto una marea di foto con i loro figli. Dai come si fa non amarli? Io li preferisco mille volte ai turisti italiani perché posso meglio entrarci in contatto e condividere un momento. Per nostra esperienza, ammettendo che partivamo avvantaggiati viaggiando con 2 bimbi (i cinesi impazziscono per i bimbi piccoli… se poi sono biondi fate bingo), devo dire che abbiamo trovato persone splendide e squisite, che ci hanno accolto, Shanghai e Pechino a parte, in una maniera tale che solo in Grecia e Turchia ci siamo sentiti così ben voluti, scaldandoci il cuore e rubandocene un pezzettino.

Senza ripercorrere giorno per giorno, divido il nostro resoconto a zone.

SHANGHAI è una città molto moderna, e non propriamente nelle nostre corde. Nel senso che a noi le grandi città enormi e moderne non ci dicono molto. Puoi essere in qualsiasi parte del mondo che il paesaggio è lo stesso… Carina la zona del giardino del mandarino Hu, che “sapeva” un po’ di passato. La concessione francese ed altre zone non mi hanno lasciato nulla. Alloggio HAO DU HOTEL 42€ la quadrupla. Camera molto carina, pulita ed accogliente. Si trova a 15 minuti a piedi da nanjing road, la strada più importante e turistica di Shanghai, in cui la sera è molto piacevole passeggiare ma i prezzi sono molto più alti anche per mangiare. Nei dintorni del nostro hotel c’erano un sacco di localini dove andavano le persone del luogo. Volendo di può mangiare lì e poi digerire andando verso nanjing road. L’avevo scelto anche perché sul sito c’era scritto che c’era un grande supermercato ma io non l’ho trovato…sarà stato il trauma da primo giorno…non saprei. So per certo che abbiamo risparmiato parecchi soldi allontanandoci un po’ dal centro, e passando comunque per strade molto tranquille. A Shanghai abbiamo trascorso 1 solo giorno e mezzo e per noi è stato più che sufficiente. Se avessi avuto qualche giorno in più avrei inserito una qualche città d’acqua che noi non abbiamo inserito in quanto avevamo un giro un po’ particolare e volevamo inserire anche Guilin e che il mio un enne non ha per nulla il senso del pericolo ed avendo imparato da poco a camminare e fuggire avevo il timore che si buttasse in qualche canale e non sono certa ci avrebbero preso per il giro in barca. Sono città anche con diversi ponti e non mi sono sembrate molto passeggino friendly. Volendo con un paio di altri giorni si possono visitare bellissime cittadine come wuzhen o xitang.

GUILIN Il centro storico se così si può definire è davvero bello e piacevole. Da starci più e più giorni. Guilin è piuttosto strategica perché a nord ci sono le celeberrime risaie a terrazza (Longji) e prima di arrivarci il villaggio con le donne dalle lunghe chiome (Huangluo yao village). Quando si arriva alle risaie si può scegliere tra 2 view point, noi abbiamo scelto quello con la cabinovia essendo coi bimbi. La fila è stata piuttosto lunga (2 ore!) però dall’alto si gode di uno splendido paesaggio. Il segreto in Cina per non schiantarsi di fila è arrivare per le aperture, ma le risaie sono davvero lontane per cui non è stato possibile. La sosta al villaggio prevede un piccolo show in un teatro ed è molto molto turistico (con tanto di extension per alcune di loro). Sicuramente è piacevole e pittoresco ma non genuino. Tornassi indietro cercherei di arrivare quanto prima alle risaie e poi concordare con il driver una qualche fermata ad un qualche villaggio più autentico nei dintorni (lungo la strada ne abbiamo visti diversi). A sud invece c’è Yangshuo dove si arriva facendo la crociera sul Fiume Li. Noi avendo i bimbi piccoli potevamo fare solo la crociera, se non avete vincoli credo che il bamboo rafting, in pratica si fa un pezzettino di fiume su delle piccole zattere, è molto più suggestivo e non ci si annoia come in crociera, e si spende pure meno. Yangshuo l’ho trovata una città super turistica, seppur piacevole, con tanti locali e servizi. Purtroppo non siamo riusciti a vedere lo spettacolo serale in quanto i biglietti erano terminati. L’ideale sarebbe prenotare almeno un paio di settimane di prima. Guilin è stato anche il miglior luogo visitato per fare acquisti, e per vedere lo street food più particolare (scorpioni e larve incluse). Alloggio GLOBAL VILLAGE RIVER VIE HOSTEL 48 € la quadrupla. Non è stata tra le nostre sistemazioni preferite in termini di pulizia in quanto non era proprio curatissima, così come gli arredi e l’aria condizionata mal funzionante. È una sistemazione sicuramente spartana ma dal suo abbiamo apprezzato moltissimo la posizione, centralissima ed in zona al contempo tranquilla, in 2 minuti a piedi eravamo sulla via principale e l’ambiente tipico dell’ostello, giovanile e con personale che parlava inglese ed organizzava escursioni non care, mettendo a disposizione diversi driver e soluzioni.

GUIZHOU è stata la nostra regione preferita in assoluto. Sceglierla non è stato semplice in quanto non ero riuscita a mettermi in contatto con italiani che ci fossero stati se non un fotografo che non sganciava alcun tipo di informazione (ad esempio l’itinerario) se non partecipavi ai suoi costosi tour fotografici. L’idea del Guizhou nasce da un forum di tripadvisor (.gb) dove mi avevano consigliato il Guizhou rispetto alla Yunnan per autenticità dei luoghi (le minoranze etniche nello Yunnan ci sono ancora ma molto molto lontane dai centri) e clima migliore in agosto. Il Guizhou è la regione più povera della Cina e si è aperta al turismo una quindicina di anni fa, nonostante questo è una regione molto sviluppata e dotata di tutti i servizi ricettivi. A noi piaciuta tantissimo perché abbiamo avuto modo di assaporare e gustare tanti villaggi di legno ancora abitati da persone del posto che non indossavano abiti finiti o ad uso e consumo del turista. Certo le cose stanno cambiando piuttosto in fretta per cui l’ideale sarebbe poterci andare prima che venga rovinato. Noi abbiamo raggiunto il Guizhou da Guilin (1 h di treno veloce) esplorando la parte est e facendo base a Zhaoxing (ancora una piccola chicca, con tanti stupendi villaggi nei dintorni) e Xijiang (anche qui ci sono bellissimi villaggi vicini, ma sono un po’ più lontani), e riuscendo ad inserire l’ancora genuina Zhenyuan. Ad avere tempo mi sarebbe tanto piaciuto vedere le minoranze ad ovest dalla regione ma il tempo era tiranno ed oltre 5 giorni non abbiamo potuti. Qui è fondamentale avere in driver privato perché non ci sono o quasi bus, e quelli che ci sono impiegano tanto tempo x arrivare nei luoghi (se non quelli più grandi), con fermate neanche ben segnalate. Quando siamo arrivate alla stazione dei bus di Kaili siamo riusciti a trovare il nostro bus solo grazie ad una ragazza che doveva andare nella nostra stessa direzione! È tutto completamente in cinese con nessuno che parla inglese e sui bus le indicazioni sono su A4 scritti in cinese… almeno al 2018. Pertanto per visitare i villaggi vicini è fondamentale aver un autista che vi accompagni, tutti gli alloggi hanno agganci in tal senso e costano molto molto di meno rispetto a qualsiasi agenzia o tour operator. Se vedete che qualche driver fa il furbo e non vi vuole portare dove concordato (a noi è capitato solo una volta) basta chiamare l’hotel per farlo redarguire Ad onor del vero ci sono anche capitati autisti che “onorati” di averci con loro ci hanno anche regalato acqua e gelati Molti dei villaggi più belli non hanno proprio cartelli e non ci sono indicazioni per arrivarci per cui è fondamentale andare con qualcuno che conosca la zona. E’ una parte di Cina molto genuina e vergine che merita sicuramente di essere vista, a noi come detto sopra è proprio rimasta nel cuore, e forse quella che maggiormente ci è piaciuta per quelli che sono i nostri gusti di viaggio. Alloggi: in questa zona li abbiamo scelti su ctrip. Ce ne sono veramente tantissimi, con una vastissima scelta a seconda dei gusti. Dato che la stazione non è attaccata al paese (stazione dei treni a Zhaoxing e dei bus a Xijiang) il consiglio è quello di organizzare un transfer con l’hotel. Se l’hotel come a Zhaoxing non lo organizza chiedere informazioni per il bus che si avvicina maggiormente, di solito se l’hotel non organizza transfer può dare indicazioni sui bus. Noi, cercando quadruple, ci siamo orientati sul Nanianhuakaijingpinjiudian 60€ la quadrupla (vista paese – l’altra meglio scartarla perché troppo buia), è un hotel nuovo, e ben fornito, ma non curatissimo….Dati i prezzi in paese, x noi andava benissimo!! A Xijiang invece abbiamo optato per il Yangwang Buluo Hotel 73€ la quadrupla. Tra le quadruple più economiche trovate abbiamo apprezzato molto la vista panoramica, le stanze nuove, ma soprattutto la grandissima disponibilità e gentilezza delle due sorelle titolari…davvero strepitose!! A Guiyang abbiamo soggiornato nei pressi di Guiyang north al Mirija Hotel per prendere al mattino successivo il primo treno per Chengdu. Pagata 46€ la quadrupla è stato l’hotel più bello in cui siamo stati, con una stanza super mega accessoriata e lussuosa, moderna, enorme e pulitissima. Uno di quegli hotel in cui quando arrivi ti rilassi proprio. Peccato esserci arrivati un po’ tardi a causa di un tifone che aveva annullato il nostro treno costringendoci ad arrivare dopo mezzanotte. Una chicca che in ogni caso consigliamo davvero vivamente se non vi importa avere la colazione.

CHENGDU Tutti dicono che Chengdu è brutta, a noi è piaciuta e l’abbiamo trovata più piacevole di Shanghai. 2 zone abbiamo particolarmente apprezzato: Wide and narrow alley è carina, e ottima all’inizio per fare affari e comprare souvenir è Jinli. Anche qui ci sono diversi luoghi per fare acquisti ed una marea di locali in cui mangiare in un labirinto di palazzi di pietre e lanterne rosse….davvero piacevolissima. Per noi la sera era una droga. Alloggio XISHU GARDEN INN Uno degli alloggi migliori in assoluto di tutto il soggiorno. 30€ la camera quadrupla a notte. Oltre al prezzo davvero ottimo la nostra quadrupla è stata tra le sistemazioni più pulite in assoluto, ampia, curata nei dettagli e per non bastare uno staff giovane, parlante inglese e sempre pronto ad aiutare. Voto 10!!! Di fronte all’alloggio fermata bus che la sera vi porta in 7/8 minuti nella parte “antica” piena di negozietti e localini per mangiare.

XIAN Imprescindibile qui l’esercito di terracotta, davvero suggestivo. Di sera e di giorno la parte più carina è sicuramente il quartiere musulmano, in cui l’attività principale è assaggiare le mille specialità che sono nate dall’incontro della cultura araba con quella cinese. Un tripudio di sapori veramente ben riuscito. Probabilmente in tutto il nostro giro è stata la zona in cui in assoluto abbiamo mangiato meglio. Alloggio CITADINES CENTRAL XI’AN – 58€ la quadrupla. Un hotel molto carino, anche se un po’ trascurato. Pulito e con colazione inclusa (noi l’abbiamo fatta solo una mattina, ai limiti della sufficienza). Al di la’ della colazione che a noi non importa non abbiamo apprezzato il fatto che non chiamavano taxi e dovevamo uscire per strada. L’ho considerato un disservizio. Le escursioni proposte sono piuttosto care per cui per andare all’esercito di terracotta meglio contrattare con un taxi fuori, anche se non è facile. Anche qui abbiamo avuto conferma che i servizi degli ostelli sono decisamente migliori e più economici. Abbiamo apprezzato invece la posizione, da 10 e lode, proprio di fronte al quartiere musulmano, cuore pulsante e più piacevole dal punto di vista turistico da vivere. Ed a 5 minuti dalla metro (che a Xian non serve comunque) – A fianco all’hotel 2 splendide noodlerie in cui si mangia davvero divinamente.

PECHINO Sicuramente l’abbiamo apprezzata maggiormente rispetto ad una Shanghai, perché Pechino è la capitale ed ha un suo fascino silenzioso, che si esplica attraverso gli hutong, seppur ricostruiti, le noodlerie in cui scovare locali, alcune vie limitrofe a wangfujing che brulicano di locali in cui poter cenare. È una città viva ma che non ci ha rapiti, molto dispersiva, senza quel carattere che ti strega come altri città tipo New York o Lisbona. O volendo fare un paragone abbiamo preferito la genuinità di Chengdu. Una cosa che invece ci è piaciuta tanto e che si trova un po’ in tutta la cina sono le signore di una certa età che alla sera dopo cena e al mattino si trovano in alcuni angoli della città e ballano facendo una dolce ginnastica. Al 2018 la città proibita è sempre chiusa il lunedì, per cui programmate bene la visita. Siamo arrivati alle 8.15 e non abbiamo fatto appena 5 minuti di fila. Se si arriva anche per le 9.30 si rischia, almeno in agosto, di non poter entrare per esaurimento biglietti (8 mila è il numero limitato di biglietti vendibili al giorno). Molto carino, usciti dalla porta nord della città proibita il parco. Volendo si può acquistare in prevendita il biglietto su get your guide (una decina di euro vs 6 euro). La visita si sviluppa in senso nord-sud e inizia dalla biglietteria con a fianco l’entrata sulla Piazza Tienanmen (meridian gate/entrata sud), guardando la grande fotografia di Mao Zedong sulla sinistra. Usciti dalla città proibita (uscita nord) di fronte c’è un parco (Jingshan Park) dentro a cui salendo un po’ di scalini si riesce ad accedere ad un piccolo tempio da cui si gode di una bellissima vista sulla città proibita dall’alto. Carini i templi nella zona degli hutong (Lama e Confucio Temple), anche se per nostro gusto non reggono il paragone con i templi giapponesi per bellezza. La grande muraglia è ovviamente emozionante, noi ci siamo stati con autista privato che è stato con noi tutto il giorno per 700 rmb, dandoci dritte per dove acquistare souvenir a pechino – anche se a dire il vero i luoghi che maggiormente abbiamo apprezzato per fare acquisti sono stati Guilin e Chengdu, abbiamo speso meno ed erano oggetti più particolari. Il silk market è davvero molto caro, così come il centro russo. Wangfujing è carina ma niente di trascendentale (se non per un paio di vie con negozietti e street food), a causa della rivoluzione culturale che ha distrutto tanto del passato del cinese.

Alloggio WANGFUJING XIN XIANG YA YUAN APARTMENT, avevo una notte gratis su hotels.com e la scelta è ricaduta su questo appartamento, molto molto carino. I suoi punti di forza sono il fatto che è attaccato a Dongsi (da cui passano due linee fondamentali della metropolitana). Inoltre è vicinissimo ad un grande supermercato ben fornito e nella direzione opposta a quella di wangfujing c’è una via piena di ristoranti in cui c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi purtroppo l’abbiamo ahimè scoperto solo l’ultima sera e dopo cena in quanto il personale dell’hotel era totalmente impreparato. Penso sia stato la reception più scarsa avuta in tutto il viaggio. Parlavano zero o quasi inglese, ma soprattutto non erano in grado di dare alcun tipo di informazione, dai transfer a cosa fare nelle vicinanze, pessimi!! Tornassi indietro non la sceglieremmo assolutamente come sistemazione, anzi cercherei anche qualcosa di più economico. Bocciato. Comunque la zona è ottima, a 25 minuti a piedi da wangfujing (che non è nulla di eccezionale) e ci sono un sacco di locali per mangiare e Dongsi è attaccata. Quindi consiglio tanto la posizione ma non la sistemazione.

Conclusione: la Cina ci è piaciuta tantissimo, è stata per noi una sorpresa piacevolissima in termini di persone (gentili, dolci aperte e generose), luoghi che non ci aspettavamo di vedere (Guilin centro storico e Jinli a Chengdu), luoghi che sognavamo e che abbiamo trovato ancora più stupendi in loco (Guizhou) e cucina (semplice e con tante verdure). Per non parlare di quella bellissima sensazione di stare in un paese sicuro. Noi la consigliamo vivamente e ci auguriamo che come a noi streghi e rubi un altro pezzettino di cuore, e che non sia un addio ma un arrivederci, perché come gli Stati Uniti è uno di quei paesi in cui è impossibile non tornare.



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