La Cina che sognavo

Pechino e la Grande Muraglia, Xi'an e il suo esercito di terracotta, il tempio sospeso, le belle città di Ping Yao e Yangshuo, la modernità di Shanghai
Scritto da: GIANNIBON
la cina che sognavo
Partenza il: 05/08/2018
Ritorno il: 19/08/2018
Viaggiatori: 12
Spesa: 4000 €
Erano alcuni anni che desideravamo fare un viaggio in Cina e stavolta ci siamo riusciti.

Si parte il 4 agosto verso le 22 con avventure nel mondo, in 6 da Milano, Gianni e Antonella, Stefano e Cinzia, Lele e Stefano e 6 da Roma, Paola la nostra capogruppo, Emanuele, Francesco, Andrea, Mariella, Marco. Ci ritroviamo a Doha dove abbiamo lo scalo di entrambe i voli. Si parte poi per Pechino. Il volo è in ritardo di un’ora alla partenza e ne perde un’altra mezza sorvolando Pechino in attesa del permesso ad atterrare. Arriviamo in hotel al Tarim Petroleum Hotel nella zona non lontano dallo stadio olimpico, a tre quarti d’ora di metro da Piazza Tienanmen. Non siamo accolti molto bene dal personale che non ci da le chiavi della camera se non diamo 1200 Yuan per la cauzione del consumo delle cose nel frigobar. Il problema è che alle 4 del mattino dove la troviamo la moneta locale?

Solo con l’intervento della guida che lascia la sua carta di credito come cauzione riusciamo ad andare a letto. Notare che nel frigo bar c’erano solo 2 bottigliette di acqua. Cose da pazzi.

6 AGOSTO

Sveglia alle 8 e pronti a visitare 3 templi a Pechino: tempio del Lama, tempio di Confucio, ed il tempio del paradiso sicuramente il migliore. Poi ci siamo recati in piazza Tienanmen la più grande piazza del mondo. Dopo cena alcuni di noi si recano a vedere uno spettacolo di Kung fu, non un vero combattimento ma più una danza che ispirava molto il sonno, Stefano e Cinzia si sono recati presso una famiglia ad imparare a fare i ravioli, mentre io e Antonella siamo rientrati in hotel. Alla fine abbastanza stanchi ci ritroviamo in hotel per incontrare la corrispondente che ci cambia i soldi e ci consegna i biglietti per i treni dei prossimi giorni. Poi finalmente a letto.

7 AGOSTO

Oggi ci aspetta la grande muraglia, partiamo alle 7.30 e dopo un’ora di auto arriviamo alla biglietteria per salire alla torre 14 con la cabinovia. Purtroppo piove e la nebbia avvolge le colline su cui si snoda la muraglia. Iniziamo il cammino a saliscendi fino alla torre 19, mentre la nebbia si dirada e ci lascia vedere dei tratti più ampi di panorama, poi si presenta una ripida scalinata per salire fino alla torre 20. Senza sole non fa caldissimo ma l’umidita è elevata. Arriviamo alla torre poi un poliziotto impedisce di proseguire così ritorniamo. Ricomincia a piovere e scesi con la cabinovia pranziamo in un fast food. Sulla strada del ritorno ci fermiamo a visitare la tomba di Changling, per poi rientrare a Pechino a visitare la zona dello stadio olimpico davvero molto bella e ben progettata. Facciamo una passeggiata a piedi e prendiamo poi un piccolo trenino elettrico che ci accompagna in giro intorno allo stadio. Ceniamo nelle vicinanze a base di anatra laccata, per poi rientrare a piedi in hotel.

8 AGOSTO

Prepariamo i bagagli e liberiamo le stanze per poi proseguire nella visita di Pechino. Ci aspettano il Palazzo d’Estate e la Città Proibita. La guida Hao era molto simpatico e preparato e ci ha fatto gustare al meglio questi due posti meravigliosi. Belle anche le fotografie che ci faceva. Ci rechiamo poi a Hutong a vedere i negozi per turisti vicino a un lago pieno di pedalò, dove ci sono ancora numerosi risciò per portare i visitatori. Ceniamo in zona e poi rientriamo in hotel a recuperare i bagagli e raggiungiamo la stazione dove ci aspetta il treno notturno per Datong. Siamo in 4 per cabina su letti duri come pietra ma cerchiamo di dormire comunque visto che il giorno dopo c’è da camminare ancora parecchio.

9 AGOSTO

Arriviamo a Datong alle 6 e ci rechiamo in un hotel vicino alla stazione per darci un rinfrescata e fare colazione al costo di 30 yuan a persona. Saliamo sul bus che dopo un’ora di strada ci porta a visitare il tempio buddista di Ling Yan dove abbiamo potuto vedere anche dei monaci in preghiera. Dopo aver attraversato un ponte si accede alle grotte di Yungang dove all’interno scavate nella roccia sono state realizzate numerose statue di Buddha giganti. Veramente tutto molto bello.

Prendiamo il bus e dopo un’ora arriviamo al tempio sospeso di Hengshan, nei pressi di Hunyuan. È veramente spettacolare vedere dove sono riusciti a costruirlo. Essendo tutto molto stretto si accede a numero chiuso e ci sono voluti 40 minuti di coda prima di poter entrare, ma ne è valsa la pena, la vista è davvero spettacolare da là sopra. Non è difficile da raggiungere, non è adatto a chi soffre di vertigini.

Ritorniamo al bus e partiamo per Ping Yao dove arriviamo dopo circa 6 ore.

Presa la camera, essendo le 22 ceniamo nel ristorante dell’hotel, in quanto è tardi per trovarne uno in città. La cena peggiore trovata fino ad ora, con carne servita fredda. Facciamo poi una prima passeggiata per la città davvero molto carina con tante lanterne rosse fuori dai locali. Molti i bar dove i cinesi si divertono con il karaoke. Finalmente arriva l’ora della doccia e del meritato riposo in un letto.

10 AGOSTO

Ci voleva una giornata tranquilla, da dedicare agli acquisti nei negozi e ad ammirare questa città rinchiusa tra le sue antiche mura. Sono molti i piccoli templi presenti, ma rinunciamo alla loro visita preferendo il passeggio. Per pranzo, per spezzare i sapori cinesi, alcuni di noi provano la pizza al Sakura Cafè. Non male per essere in Cina. Nel pomeriggio prendiamo dei taxi e andiamo a visitare il tempio Buddista di Shuanglin, nulla di maestoso, infatti dopo un’ora siamo di nuovo in città per un massaggio ai piedi. Gianni si concede anche il massaggio fatto immergendo i piedi in una vasca con i pesci. Dopo cena andiamo in stazione dove a mezzanotte ci aspetta il treno notturno per Xi’an. Saliamo sulla carrozza e scopriamo che non esiste una cabina con le cuccette ma è tutto aperto. Inoltre alcune cuccette erano abusivamente occupate e pertanto abbiamo dovuto far spostare gli intrusi. Stavolta il sacco lenzuolo è servito.

11 AGOSTO

Arriviamo verso le 9 alla stazione di Xi’an dove un bus ci aspetta per portarci a visitare il sito dell’esercito di terracotta. Dopo un’ora e mezza arriviamo sul posto, ma prima di entrare ci rechiamo in un ristorante per un brunch e darci una risciacquata. Verso le 12.30 entriamo nel sito, fa un gran caldo e c’è tantissima gente. Sotto a 3 capannoni ci sono i siti archeologici, ma solo il primo è veramente bello. Tantissime statue di terracotta di soldati e cavalli tutte diverse una dall’altra stanno in fila, altre sono ancora in fase di ricomposizione dopo il ritrovamento. Per riuscire a fare fotografie bisogna aspettare il proprio turno per avvicinarsi alle balaustre che delimitano il passaggio ai bordi del capannone. I siti 2 e 3 sono ancora in fase di scavo e sono poche le statue presenti.

Verso le 14 partiamo per visitare la tomba dell’imperatore Jingdi protetta da una costruzione interrata che presenta alcuni scavi simili a quelli visti al mattino ma con statue di bambini e animali. Ci rechiamo poi in città per andare in hotel e fare finalmente una doccia. L’Hotel Hongye si trova circa 500 metri fuori dalle mura.

Usciamo per cena nel quartiere musulmano dove è un susseguirsi di ristoranti e bancarelle con cibo da strada ( spiedini di pecora, calamari alla griglia ecc.). Entriamo in un ristorante molto carino e tranquillo dove abbiamo mangiato bene e senza essere sommersi dagli odori molto forti che in Cina aleggiano ovunque. Essendo musulmano, niente birra, per cui dopo cena ci rechiamo alla porta sud della cinta muraria dov’è c’è una zona con molti locali ed andiamo a terminare la serata bevendo un drink accompagnato da musica lagnosa cinese. Rientriamo in hotel con i tuc tuc che sono folcloristici ma meno convenienti dei taxi regolari. Esistono anche dei taxi abusivi che costano più di tutti gli altri mezzi di trasporto.

12 AGOSTO

Oggi giornata dedicata alla visita di Xi’an iniziando da un giro in bicicletta sulle mura della città. Il caldo è molto intenso e percorrere il 14 km del giro completo diventa molto faticoso. Partiamo dalla porta est e dopo aver passato le porte nord ed ovest arriviamo alla porta sud dove bisogna lasciare le bici, fare un tratto a piedi e riprenderne altre. Vista la stanchezza decidiamo di prendere un minibus elettrico per terminare il percorso ma questo provoca un’attesa di un’ora e mezza, cose da pazzi. Pranziamo al volo per andare a visitare la Grande pagoda dell’oca che merita sicuramente una visita. Decidiamo di rientrare in hotel saltando la visita alla moschea. Purtroppo il tempo perso in bici e ad attendere il minibus ci ha scombussolato i tempi. Dalle mura non si vedono grandi panorami, per cui sarebbe bastato salirci, passeggiare per mezz’ora e poi scendere. Usciamo per cena senza Francesco ed Emanuele che cotti dal sole, rimangono in hotel. Ci dirigiamo verso la grande moschea che fatichiamo a trovare. Alla fine ci arriviamo mentre stá chiudendo. Vicino è pieno di negozi di varie cose ed è un peccato non avere tempo per acquistare magliette, borse o zaini di “marca” a prezzi ottimi. Dobbiamo infatti cenare e poi rientrare in hotel, in quanto domani abbiamo la sveglia alle 4 per partire alle 7.10 in volo per Guilin.

13 AGOSTO

Decolliamo in orario e dopo 2 ore siamo a Guilin. Dopo circa 90 minuti di bus arriviamo a Sing jing un piccolo paesino su un fiume circondato da montagne molto aguzze dov’è è stata fatta la fotografia riprodotta sulla banconota da 20 Yuan.

Facciamo una passeggiata di 45 minuti lungo il fiume e poi torniamo in paese per il pranzo. Ottimi i noodles con carne di manzo o di pollo, ed il pesciolino fritto. Ci prendiamo 45 minuti per passeggiare ed ammirare i negozi che vendono the e braccialetti vari, e verso le 16 ripartiamo verso il mercato di Fu Lee. Breve passeggiata e poi andiamo a Yangshuo in hotel.

Usciamo per cena e ci accorgiamo che questa che credevamo una piccola cittadina in realtà è la Rimini della Cina: discobar con musica dal vivo, un sacco di giovani in giro, ristoranti pieni di gente con specialità una zuppa di pesce di fiume oppure il pollo laccato, centri massaggi (molto dubbi) e luci tipo Las Vegas ovunque. Si può fare davvero mattino in questo posto, alcuni di noi infatti dopo cena si fermano a far festa mentre altri rientrano in hotel.

14 AGOSTO

Tra tanti dubbi per il caldo, in 9 decidiamo di rispettare il programma e partire verso le 8.30 in bicicletta per raggiungere le risaie nei pressi di Yangshuo.

Il paesaggio è bellissimo, ci sono picchi di roccia pieni di vegetazione che salgono dal terreno. Dopo un’ora raggiungiamo il fiume Lee ed a piedi risaliamo il corso del fiume e raggiungiamo il porto dove saliamo su zattere fatte con i bambù giganti e discendiamo per un’ora lungo il fiume. La navigazione prevede anche 4 piccole cascate da fare dove il bagno ai piedi é assicurato. Riprendiamo poi le bici e ci rechiamo a pranzo presso una famiglia del luogo, visitiamo poi le grotte illuminate alla cinese con mille colori e rientriamo in hotel per una doccia, dopo un’altra ora di bicicletta. Usciamo la sera per lo spettacolo chiamato Light show in una location davvero bellissima: un lago con lo sfondo naturale di picchi montuosi verdissimi. Bellissimi i giochi di luce proposti e le coreografie di circa 600 figuranti, un po’ lagnosi le musiche ed i canti. Nel complesso ne vale la pena.

15 AGOSTO

Partiamo per visitare le risaie di Longji a circa tre ore e mezza di auto da Yangshuo. Dobbiamo prima lasciare il nostro bus in un parcheggio e fare la salita per 20 minuti con un bus locale, poi si sceglie se percorrere gli ultimi 4 kilometri a piedi o con i classici minibus aperti presenti un po’ ovunque in Cina. Optiamo per il minibus, fa troppo caldo per camminare in salita. Arrivati in cima al belvedere “dei nove draghi e delle 5 tigri” possiamo ammirare le risaie terrazzate “della spina dorsale del drago”. Facciamo una passeggiata di un’ora lungo un sentiero abbastanza pianeggiante che ci consente di girare intorno a queste bellissime risaie ed ammirare tutto l’impianto idraulico che da secoli consente questo tipo di coltivazioni. Pranziamo con ottimi noodles somiglianti alle tagliatelle, e ritorniamo al bus per ripartire per la città di Guilin, dove arriviamo dopo circa due ore e mezza.

La città non è un granché, facciamo una passeggiata per la via principale ed andiamo a cena, poi a nanna visto che domani abbiamo il volo per Shangai e la sveglia alle 4.

16 AGOSTO

Arriviamo a Shangai e il cielo era coperto con tanta voglia di piovere. Proviamo il Maglev, il treno più veloce al mondo (430 km/h) per arrivare in città e ci rechiamo presso l’hotel Hao Du vicino alla fermata della metro 8. Buona la posizione a circa 20 minuti a piedi dal Bund e da piazza del popolo. Lasciati i bagagli ci avviamo verso il Bund, una bella passeggiata lungo il fiume Huangpu , dove si ammirano tutti i grattacieli della zona finanziaria di Pudong, tra cui spiccano la torre della televione, il World financial center a forma di apribottiglia, e la Shanghai tower il secondo più alto al mondo. Purtroppo inizia a piovere e le crociere sul fiume sono sospese per maltempo. Ci rechiamo allora alla Consessione francese dove passeggiamo per il mercato a fare acquisti vari. Rientriamo in hotel e la pioggia si fa più insistente. Cerchiamo un ristorante per la cena ma scopriamo che alle 21 chiudono tutti. Non ci resta che prendere dei noodles e riso con verdure da asporto e cenare nella hall dell’hotel. Sono stati i migliori di tutto il viaggio.

17 AGOSTO

La pioggia persiste, ma abbiamo da fare l’escursione al paese di Tongli, che è costruito tra i canali, come una piccola Venezia. Non riusciamo a gustare in pieno la particolarità di questo posto visto che è un continuo ripararsi dalla pioggia sotto le tende dei negozi e finire poi in un bar.

Verso le 14 partiamo per Humble per visitare i giardini dell’amministratore, un insieme di laghetti con ninfee, con ponticelli e piccoli templi. C’è tantissima gente e muoversi è molto lento. Carino ma non ci ha entusiasmato. Partiamo per tornare in centro ma il traffico ci rallenta ed arriviamo in hotel alle 19. Per non restare senza cena andiamo in un ristorante vicino all’ hotel raccomandato da Michelin, ma la raccomandazione si vede che l’ha rubata e non guadagnata, uno dei peggiori trovati in Cina. Visto che ha smesso di piovere, facciamo una passeggiata al Bund ad ammirare i grattacieli illuminati, uno spettacolo molto bello. Alcuni di noi tornano poi in hotel mentre altri fanno serata in un locale con musica jazz.

18 AGOSTO

Ultimo giorno in Cina, quindi in 8 partiamo verso le 9 e ci rechiamo al Bund per acquistare il biglietto per l’autobus scoperto che fa il giro per la città ( 220 yuan) compresa la salita sulla Shanghai Tower, che è la nostra prima meta. Bellissimo vederla dall’alto, poi ogni tanto compare il sole che ci consente una visione migliore del panorama. Passiamo poi al bazar vicino al tempio del Mandarino Li per gli ultimi acquisti di cineserie di ogni genere, d’altronde dobbiamo terminare la moneta locale. Rientriamo per una doccia in hotel, rimangiamo i noodles e riso con verdura dal venditore da asporto di fronte alla hall, ed alle 20 partiamo per l’aeroporto Pudong dove ci aspetta il volo per Doha. In Qatar il gruppo si separa, 5 vanno a Roma e 6 a Milano. Uno l’abbiamo lasciato in Cina, Emanuele si è preso una settimana in più per recarsi nella zona dove vivono i panda, che invidia!

Ci siamo trovati davvero molto bene con questo gruppo, tutti affiatati e disponibili e mai una discussione.

ALCUNE CONSIDERAZIONI GENERALI

I cinesi: non sanno l’inglese, nemmeno negli hotel, è veramente difficile farsi capire. Bisogna avere il traduttore sul cellulare. Anche loro utilizzano questo strumento, ma le traduzioni non sono perfette.

Sono sempre attaccati al cellulare, sono abbastanza maleducati per i nostri canoni (spingono, sputano, e spesso cercano di evitare il colloquio con chi gli chiede informazioni) Risultano inoltre molto rigidi ed inquadrati, se qualcosa esce appena dai normali canoni, rinunciano ad ogni possibilità di risoluzione.

Il cibo: Abbiamo trovato buoni il riso e i noodles, ma non sempre in quanto in alcuni casi venivano cosparsi con troppa salsa di soia o con altri intrugli che li rendevano dolciastri. Per le carni solo l’anatra laccata a Pechino ci è piaciuta, altrimenti per il resto sono da lasciar perdere. Spesso il cibo di strada, fatto in maniera semplice si è rivelato migliore che nei ristoranti. Presenti sia Mc Donald che KFC per chi vuole cambiare sapore, soprattutto nelle grandi città, raro invece trovare la pizza.

Spese: non tutto in Cina si compera bene, alcune cose costano come da noi. Non sempre poi abbiamo avuto il tempo di girare per i mercati e trovare articoli di marca veri o tarocchi da acquistare a buon prezzo. Il luogo migliore per borse e zaini era il mercato vicino alla grande moschea di Xi’an, per l’elettronica qualcosa si trova a Shangai sia al mercato della Concessione francese, sia a quello vicino al tempio del mandarino Li. Attenzione che le carte di credito occidentali non funzionano ed anche i bancomat non sempre consentono il prelievo. Meglio portarsi i contanti e cambiare nella valuta locale.

Meteo: fa molto caldo soprattutto se c’è il sole. Molto alta è l’umidità che rende tutto più difficile. In ogni caso, chi è abituato al caldo estivo della pianura Padana non trova molta differenza. Abbiamo trovato pioggia leggera a Pechino, pioggia abbondante a Shanghai e belle giornate a Xi’an e Guilin. Attenzione quindi a programmare attività faticose quando fa molto caldo.



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