Da Shanghai a Pechino

Un viaggio in Cina fra tradizione e modernità
Scritto da: tetoida_
da shanghai a pechino
Partenza il: 07/08/2013
Ritorno il: 28/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
La prima parte del viaggio (Australia) la trovate nel diario “Australia tra natura e città”.

MERCOLEDì 21 AGOSTO 2013: SHANGHAI

L´aereo per Shanghai é previsto per le 11, quindi lasciamo con relativa calma l´hotel. Alle 8.30 riconsegniamo l´auto e prendiamo la navetta per l´aeroporto. Il volo della Eastern parte puntuale e dopo dieci ore arriva a Shanghai. Viaggio molto turbolento, praticamente avevamo sempre le cinture allacciate. L´aereo é comunque accogliente, schermi individuali e personale gentilissimo. Viaggio diurno trascorso velocemente con la visione di tre films ed arrivo alle 19.10. Per raggiungere il centro dall´aeroporto di Pudong prendiamo il Maglev (50Y), il treno a levitazione magnetica. Esperienza interessante ma é molto piú semplice con il taxi, la stazione terminale si trova comunque al di lá del fiume, quindi un taxi bisogna prenderlo comunque. Abbiamo un primo contatto con i tassisti cinesi, tutto il mondo é paese qui non fanno eccezione, paghiamo forse un pó troppo per la corsa ma é naturale pagare un pó di piú appena arrivati, tutta esperienza. L´hotel scelto per il nostro soggiorno a Shanghai é l´Astor House (62€). Dopo gli hotel mediocri dell’Australia ci sistemiamo in un bell´hotel storico. Sicuramente é stata un´ottima scelta, il primo approccio non é stato dei migliori, arrivando alla sera l´ hotel ha interni in legno piuttosto cupi, le sale comuni sono splendide, la hall e la sala del ristorante sono monumentali, le camere sono ampie ma non modernissime e diciamo che hanno molto carattere, il wi-fi é disponibile solo nella hall. In effetti alcuni tour di Shanghai prevedono una visita dell´hotel attraverso le stanze che hanno ospitato grandi nomi della politica e della scienza oltre a parecchi regnanti. In una cittá votata alla modernitá sono pochi i riferimenti storici al passato coloniale. L´Astor é stato per parecchio tempo il miglior albergo di Shanghai e il lusso degli arredi ne rende l´idea. La posizione é perfetta, a due passi dal Bund permette di raggiungere Nanjing Road, la strada dello shopping in pochi minuti.

GIOVEDì 22 AGOSTO 2013: SHANGHAI

Primo giorno effettivo in Cina, ci riprendiamo da Jet-lag e alle sette siamo giá a fare colazione. Sala colazione molto bella e servizio ottimo, ricca colazione sia dolce che salata e frutta fresca preparata al momento. Rinfrancati partiamo per prenotare i biglietti per il Bullet Train Shanghai- Pechino. Seguendo il racconto di altri viaggiatori ci serviamo di una piccola agenzia viaggi a pochi passi dall´hotel. Paghiamo in contanti, risparmiando 100Y di commissione, dopo aver prelevato nella banca antistante. A differenza dell´Aussie dove tutto si muoveva con la carta di credito, qui tutto si muove in contanti, purtroppo gli ATM sono pochini, ne troviamo uno nella hall dell´ hotel di fronte al nostro. Per i nostri due giorni a Shanghai ci affidiamo al Sightseeing Bus la cui fermata é a circa cento metri dall’hotel. Scelta azzeccatissima con soli 40Y abbiamo a disposizione tre linee di bus che attraversano tutta la cittá dal centro storico a Pudong. Partiamo subito con la linea 1 che ci porta nella zona dell´Expo dove sono ancora attivi alcuni padiglioni. La zona non ci esalta molto e osserviamo solo senza fermarci.

Rientriamo con il bus nella Old Town e qui ci fermiamo presso i Giardini Yu, la zona é splendida ed intorno ai giardini si é sviluppato un incredibile mercatino, estremamente turistico ma molto caratteristico. Pensavamo di trovare piú occidentali, in effetti ci dobbiamo fermare per fare foto con i cinesi perché pare che per loro farsi fotografare con gli occidentali porti fortuna.

Questa é l´unica zona turistica “tradizionale” della cittá, non avendo chiese o altri monumenti questo rimane l´unico riferimento sicuro per chi viene a Shanghai, tutto il resto é un inno alla modernitá ed al progresso. Comunque la vera attrazione della cittá é il popolo cinese, colori e sapori che si mescolano, venditori di prodotti sconosciuti, produttori instancabili di ravioli e di mille souvenirs che mai diventano asfissianti. Abbiamo giá viaggiato in Oriente, forse i cinesi sono il popolo meno sorridente che abbiamo incontrato, niente a che vedere con la simpatia contagiosa di cambogiani e vietnamiti o con la spiritualitá dei balinesi. Li abbiamo trovati forse troppo affaristi ma forse bisogna anche capirli, in queste megalopoli riuscire a sopravvivere non é facile… Paghiamo 30Y ed entriamo nei giardini, belli non c´é che dire peró sono lasciati troppo a loro stessi, pensavo a una maggiore cura dei particolari nel rispetto della tradizione cinese. Inoltre mentre all´esterno ci sono orde di turisti siamo in pochi a passeggiare lungo i vialetti. Ci fermiamo a pranzo presso una loro food court, paghiamo pochissimo e mangiamo benissimo, si acquistano i piatti direttamente dalle postazioni e si consumano nei tavolini al centro del locale. Che dire, niente a che vedere con il cibo cinese “italiano” mangiamo molto bene assaggiando tutto e rimanendo difficilmente delusi. Beviamo ottimi succhi freschi (con ghiaccio) senza avere nessuna conseguenza intestinale. Riprendiamo il Sightseeing Bus e ci dirigiamo verso Pudong sul bus abbiamo acquistato i biglietti per visitare il WTC, uno dei piú famosi grattaceli di Shanghai, soprannominato l´apribottiglie, vista la sua forma. Acquistiamo i biglietti per la salita direttamente sul bus spendendo 125Y a testa e risparmiando qualcosa. La zona dove sorge il WTC é il cuore della Shanghai moderna, é tutto un cantiere e probabilmente a distanza di qualche anno l’aspetto attuale verrá stravolto dalle nuove costruzioni che stanno sorgendo. La salita al 100° piano della torre é spettacolare, bello il filmato introduttivo, le luci ed i suoni che ci accompagnano nella salita creano un´atmosfera singolare fino all´ arrivo. Gli ultimi piani fino all´osservatorio si raggiungono con scale mobili e con l´ immancabile sottofondo musicale… Visita molto coinvolgente, bella la passeggiata sul pavimento in cristallo ad oltre 400 metri di altezza. Una chicca… provate ad andare in bagno, singolare la parete in cristallo oltre l´ orinatoio che crea un effetto vuoto molto “stimolante”. La vista della cittá è maestosa ma non vi aspettate vedute limpide a perdita d´occhio, Shanghai é stata costruita su una palude…

Riprendiamo il bus e ci facciamo lasciare nei pressi della Concessione Francese.

La zona non ci ha particolarmente ispirato, troppo uguale ad altre mille zone commerciali in giro per il mondo, qui si concentrano i soliti marchi del lusso e della globalizzazione. Piú interessante invece la Piazza del Popolo dove visitiamo il parco adiacente, oasi verde in una cittá modernissima. Dalla piazza parte Nanjing Road, la via dello shopping di Shanghai, il salotto buono della cittá. Centro nevralgico della metropoli raccoglie il flusso dei turisti tutto il giorno. I cinesi sono tantissimi e pare quasi che si diano tutti appuntamento qui, di giorno o di notte la via é sempre stracolma di gente e gli Shopping Center si susseguono su tutto il percorso. Una nota a comune a tutti, sono enormi e tutti pienissimi di gente. Passeggiando raggiungiamo il Bund, il lungofiume, ed il nostro hotel, gran bella posizione… Rilassati e rifocillati usciamo per cenare. A pochi metri dall´hotel, sul ponte in ferro, foto d´obbligo con Pudong illuminato alle spalle. Lo skyline di Shanghai illuminato é un classico imperdibile, ottima posizione per gustarlo anche il Monumento agli Eroi del Popolo poco oltre il ponte. Riprendiamo Nanjing Road, lato Bund e ci fermiamo a cena nel primo Shopping Center che incontriamo. Locale molto chic con arredamento modernissimo, ovviamente parlavano solo cinese, prendiamo un paio di piatti a caso.

A me tocca un pesce piccantissimo, a Sandra degli strani noodels all´aceto anche loro con abbondante peperoncino. Mangiamo tutto sommato bene anche se per estinguere il fuoco non sono bastate due birre…

Terminata la cena di immettiamo nel flusso umano che alimenta questa incredibile via. Scopriamo che i cinesi adorano ballare e lungo Nanjing Road si susseguono capannelli di persone che si cimentano in ogni tipo di ballo, da quelli tradizionali, al liscio, al tango ai balli caraibici, non parliamo poi dei vari Karaoke presi d´assalto dalle migliaia di persone che riempiono questa incredibile cittá.

A noi Shanghai é piaciuta un sacco, la cultura cinese cosí diversa dalla nostra e lo spirito internazionale da alla cittá quella marcia in piú che non troveremo neanche a Pechino.

VENERDì 23 AGOSTO 2013: ZHUJIAJIAO

Giornata dedicata alla visita di Zhujiajiao.

Eravamo indecisi se fare una giornata intera a Tongli in treno o mezza giornata a Zhujiajiao in taxi, scegliamo la via piú semplice.

Ci facciamo organizzare l´uscita dalla reception dell´hotel, spendiamo circa 500Y per il taxi. Probabilmente contrattando con gli autisti fuori dell´hotel si sarebbe spuntato qualcosa di meno ma, visti i problemi di linguaggio, abbiamo preferito andare sul sicuro.

Zhujiajiao é una delle tante Venezie sparse per il mondo, si trova a circa 30 km da Shanghai e ad un´ora di viaggio. Il paese si snoda intorno ad una serie di canali ed é particolarmente suggestivo.

Per entrare si paga un biglietto, 80Y che comprende l´ingresso ad alcuni musei del paese e ad attrazioni varie, oltre ad un trasferimento gratuito in barca.

Arriviamo presto, il paesello non é ancora preso d´assalto dalle orde di turisti ed é possibile muoversi attraverso le innumerevoli bancarelle di cibo e di souvenirs con tranquillitá. Da bravi italiani siamo attratti dall´insegna Illy di un locale del centro.

Ci fermiamo per fare colazione, siamo gli unici clienti, aspettiamo circa mezzora per un caffé terribile ad un prezzo osceno. Dopo la disavventura della colazione riprendiamo il giro turistico e Zhujiajiao devo dire che ci é veramente piaciuta. Tutto é estremamente turistico ma sicuramente vale un viaggio, bella la visita dei giardini e della farmacia tradizionale cinese. Facciamo anche la gita in barca compresa nel prezzo del biglietto, tutto molto suggestivo ed affascinante. Per pranzo non ci fidiamo delle bancarelle che vendono cibo in strada e ci appoggiamo ad un piú rassicurante KFC ma sempre con un tocco orientale.

Nel pomeriggio siamo di ritorno a Shanghai, ci facciamo lasciare dal tassista direttamente ai Giardini Yu, la zona piú pittoresca della cittá. Qui ci fermiamo ad assaggiare i ravioli preparati direttamente da due abilissimi cuochi cinesi. Ritorniamo su Nanjing Road e facciamo un pó di shopping in compagnia quasi esclusivamente di cinesi, gli occidentali sono davvero pochi… Ceniamo in un bel ristorante giapponese all´interno di un enorme shopping center, ramen per entrambi. Passeggiamo verso il Bund seguendo la marea umana, ultima sera a Shanghai ed ultimi scorci di una cittá che ci ha veramente coinvolto.

SABATO 24 AGOSTO 2013: PECHINO

Lasciamo l´albergo alle 7.15 e con il taxi raggiungiamo la stazione Hongqiao di Shanghai. Afflusso incredibile anche qui, la stazione modernissima é strutturata come un aeroporto. Si attende nella grande sala al centro e solo un quarto d´ora prima della partenza si accede al gate vero e proprio da cui parte il treno. Il nostro é il gate 1 da cui partono i Bullet Train per Pechino 533Y. Facciamo colazione nella grande hall della stazione. Chi si immagina una stazione caotica e fuori dal tempo rimarrá sicuramente deluso, tutto qui é perfetto, pulito e modernissimo. Il futuro ormai é qui in Oriente, strutture all´avanguardia e servizi impeccabili. La distanza tra Shanghai e Pechino é di oltre 1300 km che vengono percorsi in circa 5 ore alla velocitá costante di 300km/h. Pranziamo sul treno con dei discreti noodles liofilizzati a cui si aggiunge l´acqua calda a disposizione dei viaggiatori, non esistono grandi alternative, tutti pranzano cosí… Una sola fermata a Nanjing ed arrivo puntuale a Pechino alle 13.58.

Pechino da subito risulta piú ostica per gli spostamenti, la metro é perennemente intasata e non raggiunge capillarmente tutta la cittá, quindi il taxi é l´unico mezzo su cui fare affidamento. I prezzi sono popolari e visto l´estensione della metropoli muoversi a piedi é fuori luogo, quindi in una giornata intensa molte volte si avranno contatti con i tassisti. Sembra una barzelletta ma per percorsi identici non abbiamo mai pagato la stessa cifra, contrattare sempre il prezzo prima di salire per evitare discussioni. Un tassista addirittura voleva rifilarci banconote false, dileguato in un attimo alla minaccia di fare intervenire la polizia… Essendo molto popolari i taxi, le code per prenderli sono frequenti, all´uscita dalla stazione di Pechino almeno cento metri di coda negli afosi scantinati del parcheggio. Fortunatamente la fila di taxi era altrettanto lunga ed in meno di venti minuti eravamo giá in viaggio verso il nostro hotel: il Park Plaza Wangfujing(88€).

Seconda tappa cinese e secondo hotel di qualitá, a differenza di Shanghai l´hotel é un quattro stelle modernissimo e dotato di ogni comfort. La camera é grande ma non enorme ma veramente piacevole, bagno molto bello e kit di cortesia ben fornito. Colazione piuttosto cara, in alternativa a pochi metri dall´uscita c´é uno Starbuck´s.

Posizione interessante a pochi minuti da Wangfujing Road.

Personale della reception molto cortese, in grado di consigliarci al meglio per le nostre uscite in cittá.

Dopo aver preso possesso della camera ed aver posato i bagagli siamo pronti per il primo approccio con la capitale cinese.

Prima tappa Wangfujing Road che raggiungiamo a piedi. Questa é la via dello shopping di Pechino dove si affacciano i negozi dei piú importanti marchi.

In una traversa verso la fine della strada troviamo il mercato notturno, una delle piú conosciute attrazioni di Pechino. Estremamente turistico ma comunque imperdibile, qui si possono trovare i famosi spiedini a base di larve di insetti, scorpioni o altre prelibatezze simili. Ovviamente é tutto a scopo turistico nessun giovane cinese si sognerebbe mai di mangiare certe cose…

Nasce spontaneo un paragone con Shanghai, a parer nostro non c´é partita, piú bella, piú vissuta, piú internazionale, piú coinvolgente, piú luminosa Nanjing Road !!

All´imbocco del mercato contattiamo un´agenzia per le escursioni dei giorni successivi, ci facciamo giusto fare qualche preventivo. Il consiglio é sempre di acquistare le escursioni direttamente sul posto e di evitare le mediazioni degli hotel.

Beviamo una birra in un locale sempre in Wangfujing Road, quindi decidiamo di andare verso Piazza Tienammen con la metro.

La metropolitana in Cina é un´esperienza singolare, come un pó tutto da queste parti. I numeri sono impressionanti, una cittá sotterranea che vive in simbiosi con la superficie. Un fiume di gente che si muove lungo i corridoi per raggiungere le modernissime stazioni. Nessun problema per la sicurezza, delinquenza inesistente e comunque parecchia polizia a presidiare.

Con 2Y raggiungiamo Piazza Tienanmen, probabilmente é lo scorcio di Pechino che maggiormente ci colpisce. Vista decine di volte in televisione dal vivo da ancora piú il senso della grandiositá. E´ davvero enorme, ci saranno almeno duemila turisti a passeggiare e la piazza sembra deserta… Gli occidentali sono pochi e siamo molto richiesti per le foto di rito con i turisti cinesi, simpatica consuetudine a cui non si sottraiamo.

Verso le sei e mezza vediamo un pó di fermento ed intuiamo che la gente si sta assiepando verso il pennone della grande bandiera cinese, lato Mausoleo di Mao per assistere al cambio della guardia.

Ci piazziamo anche noi per assistere all´ammainabandiera che viene fatto all´ imbrunire. Oggi il sole tramonta intorno alle sette e subito dopo inizia la cerimonia.

Carina ma niente piú, il fatto é che aspettare in piedi tra la folla ci ha tagliato le gambe e usciamo dalla piazza esausti.

Cerchiamo un taxi ma sembra che mezza Pechino abbia avuto la nostra stessa idea… ripieghiamo ancora sulla metro e ritorniamo a Wangfujing Road.

Ci fermiamo a cena nel primo Shopping Center che incontriamo, mangiamo cinese, ottimi noodles e carne saltata, Pechino risulta un pó piú cara rispetto a Shanghai.

Rifocillati ci siamo riprendiamo un pó dalla faticata e ritroviamo la via dell´hotel.

Pechino é enorme, le distanze sono siderali, ogni piccolo spostamento sulla carta é un chilometro nella realtá. Ogni attivitá deve essere pianificata per evitare di soccombere all´afa pechinese.

SABATO 25 AGOSTO 2013: Pechino

Prima giornata da dedicare completamente a Pechino. Oggi il programma prevede la visita della Cittá Proibita e del Tempio del Cielo, fatti in taxi in piena autonomia. Facciamo colazione da Starbucks con prezzi “australiani”, non ci beccano piú… Solito caffé lungo e terribile con brioches senza infamia e senza lode, a questo punto meglio un Nescafé fatto con il bollitore della camera. Forti dell´esperienza di ieri ci muoviamo solo in taxi, con 20Y raggiungiamo la Cittá Proibita, la prima tappa di oggi. In Cina sono in tanti e ce ne accorgiamo per le code che troviamo per fare i biglietti e per entrare nel sito (80Y). La maggioranza dei turisti é composto da locali, le casse per i biglietti sono piú di trenta e tutte aperte, i varchi d´ingresso sono presi d´assalto. Probabilmente per preservare gli edifici, la maggior parte sono visitabili solo da fuori. Si possono vedere i particolari e gli arredi ma solo oltre i cordoni che delimitano gli spazi. Fa caldo ma il clima qui a Pechino non é mai stato un problema, abbiamo trovato condizioni tutto sommato accettabili.

Nella visita ci accompagna l´audioguida che abbiamo preso all´ingresso(40Y), indispensabile per apprezzare al meglio il luogo.

Che dire é una tappa obbligata per chi visita Pechino ma l´afflusso imponente dei turisti locali crea code per ogni movimento all´interno del Palazzo.

Terminiamo il nostro giro intorno alle undici e prendiamo un taxi per raggiungere il Tempio del Cielo, altro imponente monumento cinese ma anche frequentatissimo parco cittadino.

Il tempio vero e proprio non é visitabile, si possono vedere gli interni da oltre i cordoni, come per la Cittá Proibita.

Il posto comunque é incantevole e merita assolutamente. Dal tempio iniziamo la visita del parco dove gruppi, soprattutto di anziani, ballano, cantano e fanno ginnastica. Le ore sono le piú calde della giornata e la frescura del parco invita a passeggiare.

Ma anche qui attenzione, il parco é cintato ma ogni lato é di circa due chilometri, quindi le dimensioni sono considerevoli e la passeggiata puó essere impegnativa…

Riprendiamo nuovamente il taxi e rientriamo in hotel per rilassarci nelle ore piú calde ma solo dopo aver pranzato da Kung Fu, una catena di fast food locale. Il cibo é buono ed i prezzi irrisori, il locale si trova in prossimitá del nostro hotel.

Dopo un pisolino ristoratore riprendiamo il taxi per dirigerci verso il Silk Market.

Dopo i proibitivi prezzi australiani possiamo finalmente fare un po di shopping a prezzi abbordabili.

Il Silk Market é un´istituzione qui a Pechino, sei piani a disposizione prevalentemente dei turisti. Sicuramente i cinesi non comperano qui ma gli occidentali in visita e con i tempi contingentati non possono permettersi di vagare per la cittá per cercare i prezzi migliori.

Qui si trova tutto in un Mall grande ma non enorme, ogni piano della struttura ha la sua specializzazione, dagli abiti alle calzature alla valigeria, ai gioielli, per la tecnologia forse é meglio cercare altrove.

Il Silk Market é il regno del tarocco, qui si trova di tutto ma la regola é contrattare fino allo sfinimento. Loro ci provano sempre… sta a voi arrivare ad un prezzo equo.

Dopo circa tre ore di trattative serrate usciamo con una nuova valigia, ovviamente piena, da aggiungere al nostro bagaglio da stiva.

Un piccolo appunto, la Eastern China permette di portare gratuitamente due bagagli per persona.

Rientriamo in hotel per posare il “malloppo” e ripartiamo per andare a cena.

Questa sera vogliamo provare la vera anatra laccata pechinese da Dadong, uno dei piú rinomati ristoranti della cittá.

Attenzione che con lo stesso nome e della stessa proprietá si trovano almeno un paio di locali, uno nei pressi di Wangfujing Road e l´altro a circa duecento metri dal nostro hotel.

Raggiungiamo quest´ultimo e, non avendo prenotato aspettiamo circa una decina di minuti prima di sederci.

Il locale é estremamente elegante, i due forni a legna dove cuociono le anatre e dove lavorano gli chef sono al centro del locale.

Intorno un ruscello dove nuotano pesci rossi, oltre il ruscello i tavoli.

Ordiniamo un´anatra (mezza a testa) ed é spettacolare vedere l´abilitá con cui il cameriere taglia l´anatra arrosto e la dispone sui piatti. Anche una certa attenzione all’igiene non guasta, é protetto da una particolare mascherina e da guanti di plastica.

Oltre al piatto di carne viene fornito un vassoio con verdure crude, verdure saltate e delle sottili piadine di riso con cui accompagnare l´anatra. Il tutto buonissimo ma la parte migliore é la pelle che, cotta perfettamente con il forno a legna diventa croccante…

Ottimo anche il dessert offerto che termina una cena davvero da ricordare.

Il tutto per circa 25€ a testa veramente ben spesi.

DOMENICA 26 AGOSTO 2013: PECHINO

Terzo giorno a Pechino, oggi la destinazione é La Grande Muraglia – Mutianyu.

Tra le varie offerte per l´escursione scegliamo quella dell´agenzia all´imbocco del mercato notturno. Oltre ad essere la piú economica (200Y) partiva da Mutianyu, il tratto meno affollato e piú scenografico della muraglia.

Partenza alle otto dall´hotel su un Suv in compagnia di una coppia di ragazzi francesi. Mutianyu dista circa due ore da Pechino, viaggiamo comodamente e raggiungiamo l’ingresso della Grande Muraglia. Il biglietto é compreso nel prezzo, dobbiamo pagare solo la seggiovia che ci porta a ridosso del muro. La giornata é splendida e il trasferimento in seggiovia molto suggestivo.

Arrivati alla stazione cominciamo la visita, tutto perfetto la vista che si gode é strepitosa, sembriamo lontani anni luce dal traffico e dal caos di Pechino.

La Grande Muraglia impressiona per la maestositá ma anche per i panorami cosí diversi ed inaspettati.

Siamo davvero fortunati la giornata é limpida, nessuna traccia di foschia e riusciamo a spaziare con lo sguardo lungo la muraglia fin oltre i monti, tutto molto bello…

Camminiamo per alcune sezioni, il caldo é feroce ed i posti di guardia offrono un riparo momentaneo. Ovviamente non mancano i venditori di souvenirs attrezzati con grossi frigo portatili con acqua fresca e ghiaccioli a prezzi molto superiori rispetto a Pechino, la dura legge della domanda e dell´offerta…

Ritorniamo alla stazione e da qui é possibile rientrare ancora con la seggiovia o con un toboga ed uno speciale slittino.

Scegliamo il toboga, sicuramente piú divertente anche perché il tragitto tra i boschi é molto lungo e scenografico.

Ci ricongiungiamo con la nostra guida e sulla via del ritorno dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco e fermarci in un paio di negozi convenzionati.

La prima é una fabbrica della seta, sosta inutile a prezzi improponibili.

Piú interessante la sosta da Mr. Tea un grande negozio di te dove facciamo alcuni assaggi di varietá di the e noi acquistiamo un paio di panetti di the Pu Erh.

Ultima sosta nei pressi dello Stadio Olimpico. Il bellissimo “Nido d´uccello” fa da cornice ad una nuova zona commerciale che si sta sviluppando.

Anche qui tante bancarelle, e tanti, tanti cinesi… La zona é molto interessante e complice anche la bella giornata non afosa invita a passeggiare.

Rientriamo in albergo e dopo esserci rinfrescati siamo pronti a cercare un locale per cenare.

Ormai siamo a Pechino da tre giorni e siamo passati parecchie volte davanti ad un ristorantino nei pressi dell´hotel che ci ispirava.

Questa sera ci fermiamo lí a cenare, si chiama Sunshine Kitchen.

Il ristorante offre cucina tipica di Hong Kong ed é molto popolare, in effetti fatichiamo a sederci.

Capiamo poco o nulla del menú ma fortunatamente ai piatti sono abbinate le foto…

Mangiamo una zuppa tipica che praticamente viene servita a tutti i clienti e delle splendide tagliatelle in salsa piccante con granella di nocciole. Abbinamento stranissimo ma accettabile anche per noi italiani. Molto buoni anche i dolci e stranamente anche il caffé, circa 150Y per una cena da replicare.

LUNEDì 27 AGOSTO 2013: PeCHINO – SHANGHAI

Ultimo giorno a Pechino, siamo piuttosto stanchi e decidiamo di dedicare questa mattinata agli acquisti dell´ultimo minuto.

Ritorniamo al Silk Market e acquistiamo qualche souvenir e un tablet spendendo circa cento euro.

Rientriamo in hotel ed otteniamo il late check-out per le 14.00. Ne approfittiamo per preparare le valige, impresa non facile… visti gli acquisti di questi giorni.

Abbiamo tempo per pranzare e ritorniamo nel ristorante di ieri sera, mangiamo ancora molto bene spendendo davvero poco.

Prendiamo il taxi per raggiungere la stazione di Beijing South, abbiamo il treno per Shanghai alle 17.30 e facciamo un pó di spesa per la cena, visti i servizi minimi che avremmo trovato a bordo.

In effetti non esiste sul treno una vera vettura ristorante, i viaggiatori si arrangiano con i soliti noodles liofilizzati o poco piú.

Solito viaggio impeccabile con il Bullet Train, partenza in orario e velocitá di crociera di 300Km/h.

Arriviamo a Shanghai alle 22.40. La stazione si trova a contatto con il vecchio aeroporto di Shanghai Hongqiao che raggiungiamo direttamente dall´edificio della stazione.

Col senno di poi sarebbe stato meglio prendere il treno prima da Pechino, arriviamo alla fermata dello Shattle per Pudong alle 23.05 e l´ultima navetta era partita cinque minuti prima. L´idea era di dormire in un hotel all´interno dell´aeroporto di Pudong ma visti prezzi proibitivi dei taxi notturni lasciamo perdere.

Andiamo all´ufficio di informazioni turistiche e fissiamo un hotel+navetta per la notte, ne scegliamo uno di prezzo medio e spendiamo circa 300Y.

Ci vengono a prendere con la navetta ed arriviamo in un hotel terribile, probabilmente un hotel a ore… Non ricordiamo neanche il nome, abbiamo cancellato dalla memoria ogni possibile riferimento.

Vediamo di toccare ogni cosa il meno possibile, dobbiamo solo dormire qualche ora in questa topaia…

MARTEDì 28 AGOSTO 2013: SHANGHAI – ITALIA

Lasciamo senza rancori il nostro splendido hotel con lo shuttle delle 7.30.

Arriviamo a Shanghai Hongqiao e qui prendiamo il Bus N°1 per Pudong, i bus partono ogni mezzora, la distanza é considerevole, sono circa 60Km ed arriviamo dopo circa un’ora. Sbrighiamo le solite formalitá burocratiche in pochi minuti e raggiungiamo il Gate. Diamo fondo agli ultimi Yuan, mangiamo qualcosa e prendiamo gli ultimi ricordini.

Partenza in ritardo, recuperato in volo ed arrivo a Roma Fiumicino intorno alle 19.20.

Il viaggio é stato tranquillo ma molto noioso vista la mancanza in questa tratta degli schermi individuali.

Abbiamo i tempi stretti per raggiungere il Leonardo Express ma aspettare 45 Minuti di orologio i bagagli davanti al nastro é semplicemente scandaloso!

Da sempre viaggiamo in aereo ma i problemi con i bagagli li abbiamo avuti sempre e solo in Italia tra bagagli smarriti, danneggiati e vergognosamente in ritardo.

Riusciamo quindi a perdere il treno che ci parte davanti al naso, purtroppo era l´ unico in coincidenza con l´ultimo Frecciarossa per Milano.

Prendiamo il treno successivo, andiamo a farci rimborsare la prenotazione del Frecciarossa e prenotiamo un EC Notte per Genova. Ancora un grazie alla ADR ed al loro servizio impeccabile per la notte trascorsa in treno.

CONSIDERAZIONI FINALI

I problemi degli ultimi due giorni o il maltempo che ci ha costretto a modificare in parte il nostro viaggio ad Adelaide sono solo piccoli contrattempi che hanno reso il viaggio ancora piú ricco e parlarne ora a bocce ferme fa solo sorridere.

Australia é stata una piacevole scoperta, un luogo dove spaziare con la mente e dove pensare anche di mettere radici, la natura dei luoghi e la disponibilitá degli australiani é unica ed é il valore aggiunto per chiunque decide di andare Down Under.

La Cina con le sue contraddizioni é il futuro, bisogna prenderne atto, lo skyline di Shanghai impressiona e le migliaia di persone che ogni sera prendono d´assalto il Bund fanno intuire le immense potenzialitá di questo popolo.

Sandra e Roberto

Per consigli o domande: tetoida@vigilio.it



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