A spasso per la Cina

Appunti di Rosella & Edoardo... 17 giorni in giro per il Paese
Scritto da: ebarra1
a spasso per la cina
Partenza il: 02/06/2013
Ritorno il: 20/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Fase di ricerca: diari dei turisti: abbiamo considerato, rielaborandoli, quelli di Ziofiore (“Cina fai da te), Millycat (“Cina, terra di grandi contrasti”) e di Supermary58 (“Cina, nel regno di mezzo”) che ringraziamo per le ottime descrizioni e per i consigli; poi Lonelypl. (cartacea, da 900 g. (!) in prestito e in pdf (a capitoli) da consultare con l’e-reader; ricerca voli (“esplorazione autogestita”, con Skyscanner, Lastminute e Voli24); consultazione di agenzia in Italia.

Itinerario finale: Pechino (5 gg.di cui uno per riprendersi dal cambio di fuso); Datong (splendida, voto 10 al Garden hotel, voto 9 al sig. GAO –agenzia cinese-) [3 gg.]; Xian (3 gg.); Guilin (2 gg); Suzhou (2 gg.); Shanghai (2 gg.).

Volo “lungo”: 1 a soluzione considerata : ItaàPEK; PEKà Ita; [prezzi: tra 450 e 500 € ] ; abbiamo anche considerato di ritornare da Shanghai, ma UN volo “singolo” costava quasi come andata e ritorno usando gli stessi aeroporti; in agenzia però hanno trovato una soluzione MalpensaàPEK; (via Vienna con Austrian Airl. ) e SHANG àMalpensa ( via Zurigo con Swiss Airl.) ad un prezzo complessivo di 611 € (a testa) il che voleva dire che –tenendo conto del costo di un volo interno SHà PEK (che avremmo dovuto pagare per ritornare nella capitale) si venivano a spendere solo 50-60 € in +, questo in pratica il prezzo per avere 1 giorno extra a disposizione.

Spostamenti interni: Pek-Datong e Datong-Xian li abbiamo fatti in treno (6 e 16 ore rispettivamente; da Datong pare NON ci siano voli x Xian, altrimenti…); www.chinatraintickets.net

x voli: [Xian- Guilin e Guilin-Shanghai] confrontate offerte agenzia e/o albergo con i dati presi da www.elong.net; //english.ctrip.com e www.travelzen.com/flight

(ricordate di aggiungere le tasse aeroportuali, circa 200 Y/persona!!) : prezzi totali da 120 a 140 €/tratta

Visto: UFFA! 2 soluzioni possibili a) tramite nostra agenzia à 70 € [pratica di agenzia e corriere x invio e ritorno: da CN a MI) + gli 86 (!!) -a testa- da dare ai cinesi;

b) altra agenzia (a Milano ) 93 + i soliti 86 (!!) –a testa- da dare ai cinesi

Ci vogliono il passaporto (con 6 mesi residui di validità), i moduli (li fornisce l’agenzia cui ci si appoggia), l’operativo voli (cioè la conferma, le date e gli orari) e almeno gli alberghi del giorno di arrivo e della notte prima della partenza ; : x i visti NON sono più tanto fiscali !!)

Alla fine: in agenzia: voli + notti a Pechino, compreso transfer; assicurazione (stessi prezzi e stessa compagnia – Filo diretto– che abbiamo utilizzato anche in altri viaggi per conto nostro) Garage: Travelparking Malpensa ( 72€ x 19 gg. –scoperto-)

per conto nostro: treni x Pek-Datong e Datong.-Xian (comprarli in agenzia dall’Italia costava mooolto di …consegna); alberghi (escl. Pek. e Shanghai [http://www.booking.com/ ] opp. tramite il sig. GAO (cfr. Lonelyplanet) che ci ha abbordato alla stazione di Datong e si è dimostrato efficiente e non troppo costoso [la sua “rete” ci ha accompagnato anche a Xian e Guilin] Tenete sempre presente la difficoltà di trovare persone che parlino inglese… Unica pecca: non accetta carte di credito.

TIPS Alberghi: tranne che a Shanghai, difficile trovare personale che parli inglese, anche in un “4 stelle”; chiedono sempre un deposito (200-500 Yuan [negoziate!], che puntualmente restituiscono al “check out” per consumazioni al minibar e/o perdita della “key”; questo anche se avete il voucher prepagato! Il servizio di lavanderia in hotel è efficiente ma NON molto economico.. Ah, il piano terra lo chiamano 1° piano !

Consigliamo – se non vi attira la colazione alla cinese- di acquistare la colazione insieme alla camera, perché i bar come li intendiamo noi non esistono

Cambio: praticamente uguale in banche, alberghi, uffici all’aeroporto, in genere senza commissioni-

Condizioni igieniche: sostanzialmente buone (alberghi a 3-4 stelle); per il mangiare l’unico problema era… decifrare il menu: buona la birra; raro trovare frutta fresca (le banane, pesche e ciliegie, comprate per strada, non ci hanno dato problemi)

Carta di credito [VISA]: accettata di rado, anche in alberghi e agenzie;

Computer: per far scrivere “normale” la tastiera di un computer cinese spesso basta premere insieme CTRL destro + SP. BAR

Comunicazione E’ l’ostacolo principale: se viaggiate per conto vostro (come noi due) poca gente parla l’inglese, cartelli, strade, indicazioni in genere sono tutti assolutamente SOLO in cinese- (a gesti) due dita incrociate a 90° indicano la cifra 10 Per fortuna i numeri (scritti) sono compresi da tutti

Metro (“dìtia” in cinese): a Pechino e Shanghai sarà la vostra salvezza: economica, veloce, indicazioni sempre chiare e bilingue

Musei/monumenti: sono costosi, 50-100 Yuan (6-14 €) a persona ma spesso per gli ultrasessantenni ci sono riduzioni (chiedete e magari mostrate il passaporto…)

Ristoranti: occhio che per lo più alle 21 chiudono la cucina (anche se siete nel locale….); discontinua la presenza di menu in inglese [utilissimo un vocabolarietto, da mostrare: sono poche le speranze di essere capiti se provate a pronunciare il “pinyn” ]

Stranezze: spesso i cinesi chiedono di farsi fotografare insieme a noi, turisti occidentali; ed è proprio vero, sputano tanto…(puah!)

Traffico: mooolto caotico, ma a bassa velocità; occhio che i marciapiedi servono x pedoni ma anche per bici, scooter; e quelli elettrici – numerosissimi – non si percepiscono finché non vi sono addosso;

il pedone è sempre ULTIMO, dopo auto, moto e bici, ANCHE se c’è un semaforo verde.

Treni: in genere il biglietto NON si compra in stazione, ma in appositi uffici (oppure –con modica commissione- in un’agenzia o in albergo); le espressioni “Soft bed” e “Hard bed” significano in pratica le nostre 1° (meglio…) e 2° classe sia che si viaggi di giorno o di notte; l’accesso ai treni funziona come negli aeroporti: controllo di sicurezza (con detector), sale d’aspetto, “gates”, carrozza e posto numerati [scritto chiaro sul biglietto].

La guida l’avrete a disposizione, per cui vi lasciamo solo qualche nota “nostra”.

PECHINO: scegliete un albergo in centro: è più vicino alle stazioni metro; se andate alla Gr. muraglia, meglio in taxi, anzi due, uno per andare e uno per tornare (non avrete da discutere quanto tempo siete stati sulla muraglia come è capitato a noi) ; le escursioni “già pronte” costano meno ma vi impongono deviazioni e soste “commerciali” inutili. Per le eventuali magliette, leggete il report di Mllycat: ammaestrati dalla sua esperienza ne abbiamo comprate 2 per 30 Yuan…

Un po’ deludente la “Città proibita”, mentre molto più affascinanti sono stati il “Palazzo d’estate”, il Tempio della preghiera, il tempio dei lama

DATONG: splendida, ma poco conosciuta anche dai cinesi, con le sue “caves” di Yungang, il tempio sospeso (Hengshan) e la Mutà (pagoda in legno) è la meta che abbiamo apprezzato maggiormente. Ma anche in città (Tempio Huayan, muro dei 9 draghi,) ci sono diverse belle opere da visitare.

XiIAN: l’unica escursione valida è all’esercito di terracotta; ed è quasi impossibile trovarne una che non vi trascini in almeno 2 negozietti (in cui la vostra guida dovrà firmare una specie di “registro” di presenza ….). La “grande moschea” è vicino alla “Torre del tamburo”, ma per arrivarci bisogna percorrere una specie di “galleria” fitta di negozietti che pochi cinesi sanno indicare; meglio chiedere a qualcuno con lo “zucchetto” bianco in testa. Interessante il giro sulle mura. La periferia (un po’ come in tutte le località), è ipercostruita e in ulteriore ampliamento.

GUILIN: giro sul fiume Li e “terrazze a schiena di drago” (Longshi) è quasi inevitabile farle con agenzia (negoziate, quelli cui vi rivolgete sono solo rivenditori…). Per mangiare, buono il TAI MARRY, vicino al Water fall hotel (che ogni giorno alle 20.30 fa precipitare una cascata di acqua –da qui il nome- dal tetto lungo la facciata posteriore). Occhio che le pagode del sole e della luna (belle soprattutto di sera) sono state ricostruite – ci hanno detto- 10 anni fa.

SUZHOU: dall’aeroporto di Shanghai parte un bus per la “Venezia d’oriente”; se volete, dallo stesso aeroporto potete prenotare un hotel. Belli i giardini (Humble administrator, Maestro delle reti); interessante il Museo della seta. Il museo di Suzhou al lunedì è chiuso. I canali sono belli, ma secondo noi la Venezia italiana è decisamente migliore.

Per acquisti di ventagli e seta sembrano più disponibili alla trattativa i negozi rispetto alle bancarelle (ma come al solito dovete avere tempo e pazienza; noi abbiamo ottenuto riduzioni del 30-40% rispetto al prezzo iniziale; forse riuscirete a far meglio).

SHANGHAI: avendo poco tempo, abbiamo effettuato un “sightseeing tour” in bus per un’occhiata superficiale di massima (Bund, concessione francese, ecc..). L’aspetto complessivo è avveniristico. Se desiderate altri particolari, contattateci ebarra1@libero.it

Rosella & Edoardo



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