Cina – Utili curiosità!

Io, la Luna e il mio boy in un tour della Cina che tocca le mete classiche, rivisitate. Un paese pieno di contraddizioni, forse troppo orientato verso l’occidentalizzazione dove spicca qualche ancorata usanza. Così organizzato è un viaggio sicuramente adatto a tutti. Chi è abituato a muoversi da solo, ad adattarsi, può intraprenderlo in...
Scritto da: Luna Lecci
cina - utili curiosità!
Partenza il: 25/08/2008
Ritorno il: 08/09/2008
Viaggiatori: in coppia
Io, la Luna e il mio boy in un tour della Cina che tocca le mete classiche, rivisitate. Un paese pieno di contraddizioni, forse troppo orientato verso l’occidentalizzazione dove spicca qualche ancorata usanza. Così organizzato è un viaggio sicuramente adatto a tutti. Chi è abituato a muoversi da solo, ad adattarsi, può intraprenderlo in maniera più autonoma, ma sono sicura non riuscirà a visitare, in due settimane, tutto quello che il tour dà modo di vedere; incontrerà non poche difficoltà legate sia alle insegne non sempre scritte anche in inglese, sia alle pochissime persone in grado di comunicare in una lingua differente dalla propria. Per contro, abbatterà vertiginosamente i costi ed eviterà le tappe obbligatorie presso alcune fabbriche! Interessantissimo è stato ascoltare le spiegazioni socio-storico-culturali della guida italiana (che conosceva la lingua cinese e che ci ha accompagnati dall’Italia) e delle guide locali (che parlavano un comprensibilissimo italiano) differenti in ogni città. Curiosissimi usi, costumi, credenze spesso sfatate stimoleranno il vostro desiderio di sapere in merito alla storia passata e a quella contemporanea. Ho diviso il mio racconto in due parti. Questa è la prima ed è un commento sommario su vari argomenti dalla A alla Z. La seconda è un dettagliatissimo diario di bordo che seguirà nello specifico il tour.

Buon viaggio, Luna Lecci ACQUISTI. Se cercate un cappello verde, non lo troverete mai! Il motivo? Cappello verde = “cornuto”! Se ne avete portato uno in valigia, lo indosserete e tutti vi guarderanno… saprete il perché! Per il resto… c’è di tutto di più! Caratteristici gli oggetti in giada, di cloisonné, indumenti in seta, perle di fiume o di mare, posabacchette di ceramica, vestitini caratteristici per voi e per le bottiglie… pennelli (dal momento in cui prima si scriveva con quelli), pettini e altri accessori per i capelli (sono fissati!)… ma sempre e ovunque la parola d’ordine prima di tirar fuori gli yuan è: CONTRATTARE fino all’inverosimile! Appena vi avvicinerete a qualsiasi oggetto, l’addetta alle vendite si materializzerà con in mano una calcolatrice, scriverà il suo prezzo e ve la porgerà consapevole che farete una contro-offerta decisamente più bassa. Continuerete così fino all’estremo delle forze. Quando ve ne starete per andare… vi correrà dietro gridando ripetutamente “ok, ok, ok, ok” “accettando” la vostra offerta con una faccetta imbronciata a significare che ci sta rimettendo l’osso del collo (ma non è assolutamente così! Se vi rincorrono hanno il loro guadagno, altrimenti lasciano perdere subito schifati). Attenzione, a volte, dopo i 4 ok ricomincia lo stress della trattativa: non avevano “accettato”, ma valutato…! Forza e coraggio che soprattutto su abbigliamento e accessori veramente falsi farete ottimi affari.

ANIMALI. Come animali domestici molti nonnini cinesi hanno uccellini e quando si recano ai giardini, soprattutto la mattina per il risveglio muscolare praticando il thai ci wan, portano le gabbiette, le aprono e mettono in fila sui rami degli alberi tutti i volatili, uno vicino all’altro (incredibile ma vero!). Avere un cane è sinonimo di ricchezza in quanto per possederne uno bisogna pagare una tassa e in più è molto costoso dar loro da mangiare. Il motivo è per evitare il sovraffollamento e perché si ha paura delle malattie. Il cane più pregiato è quello di razza tibetana. Di gatti ce ne son pochi soprattutto a causa degli alloggi. Molti cinesi vivono in palazzoni altissimi e poco spaziosi. Da sfatare la credenza che li mangino! MEZZI DI TRASPORTO. auto. Ogni giorno centinaia di cittadini comprano un’automobile! Quella più conveniente è la QQ. I prezzi stanno diminuendo grazie alla presenza di fabbriche straniere (la nostra Fiat, la Ford…). L’inquinamento è un grosso problema! A Pechino, per esempio, con l’ occasione delle Olimpiadi, già da diverso tempo si circola ad auto alterne. benzina. La benzina al lt costa € 0,80, ma i cinesi pagano solo € 0,62 in quanto il Governo pensa al resto. In Cina il petrolio non manca, ma è insufficiente al fabbisogno per cui viene importato dalla Russia (per contro troviamo tanto carbone ma assenza di ferro).

BICICLETTE. Le famose biciclette sono tantissime (solo a Nanchino ce ne sono 4 milioni). Il costo è di circa € 20,00 e hanno la targa (metà rimane fissata sulla bici metà viene sfilata e portata via dal proprietario in modo tale che, se viene fermato, col giusto incastro può dimostrare che è sua e non l’ha rubata). Sono soggette a una tassa di possesso e non si fermano neppure di fronte alla pioggia! Sarà carinissimo vedere biciclettare cappuccetti e k-way coloratissimi, magari in tre su un unico mezzo… anche sotto un diluvio! MOTORINI. Nelle grandi città comprare un motorino è un problema in quanto il numero è chiuso! Il costo si aggira intorno agli € 300,00 per un Piaggio al quale va aggiunta una tassa di possesso di € 1.600,00! Purtroppo abbiamo notato che nessuno indossa il casco e spesso su ogni motorino ci sono tre-quattro centauri! PEDONI. State attenti ad attraversare la strada! I pedoni non sono molto rispettati e spesso più veloci delle auto o dei motorini sfrecciano le biciclette! In 10 giorni abbiamo assistito a non pochi incidenti.

TAXI. In qualsiasi città siamo andati, il costo dei taxi è sempre stato irrilevante (20 minuti di tragitto più o meno € 2,00)! Assicuratevi, però, che il tizio abbia capito il luogo di destinazione! Portate sempre con voi il biglietto dell’hotel scritto in inglese e in cinese e mostratelo al conducente. Se vi recate a fare shopping o da qualsiasi altra parte, fatevi scrivere in cinese la meta. Se il tassista, però, guarda più volte il biglietto… abbandonate l’auto! Vuol dire che non ha letto bene, che non conosce il posto, il percorso… e che prima di scaricarvi vi farà fare tanti di quei giri da farvi pendere la pazienza (esperienza personale)! TRENI. Velocissimi, puntuali e comodissimi con addirittura le poltrone girevoli! Potrete portare i liquidi solo nel bagaglio a mano! Si rimane in sala d’attesa fin quando un’hostess annuncia l’arrivo del treno; a quel punto, correndo correndo tra tantissimi viaggiatori ci si dispone, a seconda del vagone assegnato, in file parallele su gradini che lo indicano: il treno si fermerà esattamente davanti alla vostra coda. voli. Sui voli interni non è consentito portare liquidi di nessuna specie e nelle minime quantità! Hanno requisito i classici campioncini e le confezioni monodose! CASE. Se vuoi acquistare una casa devi abitare in Cina da almeno un anno. E’ comunque difficile comprarne una in quanto molto costose. Un po’ di sconto spetta ai laureati che rientrano tra coloro che hanno un livello culturale medio e a chi paga in contanti. Esistono diversi tipi di casa: • Commerciale: costosissima e quindi acquistabile da ricchi; • Privata: ricevuta per eredità; • di Riforma: all’epoca di Mao ogni impresa acquistava e forniva la casa a tutti i dipendenti. Lo stipendio di questi ultimi veniva decurtato del 4% quale affitto. Dopo quel periodo queste case furono vendute ai medesimi dipendenti; • di Benessere: spettano alle persone che lavorano presso alcune imprese (oggi, per esempio, ad uno studente laureato che lavora per un’agenzia) le quali comprano una casa in costruzione che poi venderanno al dipendente (è una forma intermedia tra le case di riforma che non esistono più e quelle commerciali). Una coppia dove entrambi lavorano in un’impresa può comprare solo un appartamento di questo tipo (presso l’azienda di lei o di lui). cibo. A pranzo il tour prevedeva soste c/o ristoranti cinesi. Se siete amanti del ristorante cinese… beh, sopravvivrete e vi divertirete ad assaggiare cibi che da noi sono alquanto sconosciuti. Considerate però che molte pietanze che gustiamo in Italia in Cina non sono note o fuori stagione. Esempio eclatante gli involtini primavera che si cucinano solo in primavera e in alcune zone specifiche (immaginate un cinese che in Italia il 15 agosto chiede una polenta in Puglia), il gelato fritto non esiste, così come non vedrete il pollo al bambù! Il riso alla cantonese è verosimile… perché quello “originale” lo troverete, ovviamente, a Canton! Se già in Italia non amate gustare cinese o se ci andate una volta l’anno per far contento il partner… già dopo il secondo giorno non ne potrete più, vi sembrerà tutto disgustoso, sarete prevenuti verso qualsiasi brodaglia, la sera vi fionderete come lupi famelici al buffet dell’hotel o, rinunciando alla cena già pagata, andrete in cerca di BurgerKing, McDonald’s o preferirete un gelato Häagen Dazx… Discorso a parte merita la famosa ANATRA LACCATA che ha riscontrato unanime successo. Presso un hotel di lusso, ma molto turistico, cuochi vestiti da chirurghi sezioneranno alle vostre spalle anatre lucidissime mentre gentilissime cameriere vi spiegheranno come gustare pezzettini di anatra spennellati di salsa e accompagnati da cipollina arrotolati in pasta di raviolo! Peccato che quella sera alla fine del pasto non fu previsto un dolcino… ci sarebbe proprio voluto! Sfatato – nelle città toccate dai tour classici – il detto che mangino “qualsiasi cosa voli tranne gli aerei, qualsiasi cosa abbia gambe tranne i tavolini, qualsiasi cosa si trovi in acqua tranne le barche”. Se invece vi spingete a Canton, nelle regioni fuori mete turistiche o andrete a zonzo da soli in angolini di città… allora sì potrete assaggiare cani, gatti, topolini appena nati affogati in acqua calda e salsa di soia.

E’ pur vero che a Guilin abbiam avuto modo di degustare il SERPENTE! Ci han proposto zuppa di tartaruga e non sarebbe stato difficile trovare cibo a base di volpe, formichiere, topo e, in inverno, cane. Il serpente, in particolare, più è velenoso più è buono, più è costoso. Prelibato è quello nominato dei “cinque passi” in quanto chi viene morso muore dopo aver percorso, appunto, al massimo cinque passi! Importante anche la grappa e il liquore di sangue di serpente che può esser un medicinale o fungere da viagra. Tornando alla degustazione del serpente… la sera del nostro nono giorno di permanenza in Cina la metà temeraria del gruppo, me compresa e insieme alla guida italiana, testiamo questo nuovo sapore. Fuori dal ristorante sono esposte diverse bacinelle contenenti tartarughe, lumache, gamberi di fiume, murene, pesci in generale e differenti gabbie contenenti nutrie, fagiani, anatre e, per l’appunto, serpenti. Scegliamo quello che più “ci ispira” (mah, sono tutti uguali… dovremmo scegliere in base al colore… ma chi se ne intende? E poi i nostri pensieri sono “non voglio sacrificare un rettile troppo grande per uno sfizio”… “in fondo sono già sazia, mica mi ci devo sfamare!”… “se non mi piace andrebbe sprecato”… “meno pesa, meno costa”). Il cameriere, con una lunga forcina, estrae la testa dalla gabbia, con una forbice la taglia e mostra fiero l’intera lunghezza del corpo che ancora si muove. Una cameriera lo pesa e ci comunica il costo mentre lo adagia, ancora agonizzante, dentro un sacco di iuta per portarlo in cucina lasciando la testa e qualche traccia di sangue sul luogo del delitto. Un po’ sconvolti ci accomodiamo al tavolo all’aperto e mentre commentiamo la scena, un cuoco ci propone, avvicinandosi con un bicchiere sporco di un liquido verdastro e un “piccolo palloncino” in mano, se… vogliamo gustare la bile (no, questa proprio no!). Alcuni di noi rimangono storditi, altri stupiti, dispiaciuti… ricordiamo che in Italia funziona così se si vuol mangiare un’aragosta fresca e… siamo in ballo e… mangiamo sia la metà che portano fritta, sia quella ripassata in padella e condita con salsa di soia piccante. Una terza parte solitamente si cucina in brodo, la cui zuppa è particolarmente buona, ma ci sarebbero volute un paio d’ore-tre di tempo! Un po’ meno ci piace l’insalata di pelle in quanto rimane decisamente gommosetta! Alla domanda che molti mi han fatto: “ma che sapore ha?”… un po’ esitante rispondo: mah, partendo dal presupposto che con qualche trancetto mangi ben poco, il divertimento sta nello spolparsi la colonna vertebrale e le costolettine… come si fa con il collo del pollo, ma il gusto è più simile a quello del coniglio, alla carne bianca. Il costo è stato, bibite comprese, di circa € 20,00 a persona per kg 3,5 di rettile. La nostra “botta da matti” vale una pizza in Italia, ma per il costo della vita qui è come se da noi avessimo ordinato tartine al caviale, ostriche, linguine all’astice… sorseggiando champagne in un lussuosissimo ristorante (qui la tovaglia era tutta strappata e in bagno i topi facevano da padroni!).

Discorso a parte merita il cibo cotto e venduto presso i chioschi. Premetto che non abbiamo mai comprato nulla, ma troverete per le strade, a qualsiasi ora del giorno e della notte, bancarelle pronte a friggervi qualsiasi tipo di spiedino o a farvi gustare melone o anguria “infilzati”, a preparavi tra i più svariati ravioli, a vendervi pesche e melograni giganti, noci tostate, frutta secca caramellata… o a prepararvi al momento frullati di mela! Tutto decisamente più che commestibile da noi occidentali.

FAMIGLIA E REDDITO. La famiglia si definisce: • povera (4%): quando lo stipendio mensile non arriva alla cifra X che ogni città stabilisce quale livello minimo di sopravvivenza (povertà assoluta); quando lo si supera di poco (povertà opposta); quando si lavora per una fabbrica che sta per fallire; quando si hanno malati in casa (oggi 16 milioni di persone); • decente (34%): quando ha uno stipendio povero, ma campa con la seconda professione: cittadini di piccoli centri dove la vita non costa molto, ma gli stipendi non sono altissimi; • media (55%): cittadini di grandi città o regioni che si trovano sulle coste o stipendiati da società/aziende i cui padroni sono stranieri e pagano un po’ di più; • ricca (6%): direttori di impresa, avvocati, commercianti privati, cuochi…; • lussuosa (1%): artisti celebri (attori, cantanti, sportivi…), politici (se abusano del loro potere); chi in generale lavora “in nero”.

FESTIVITA’. 4/5 festa della gioventù, 1/10 in onore a Mao.

FIGLI. In città si può dare alla luce solo un figlio, altrimenti si incorre in punizioni (cambiamento del lavoro, licenziamento…). Regola che vale per i cinesi puri han (la maggioranza). Se si sposano due figli unici allora si potranno avere due figli. I genitori chiamano i bambini “piccoli imperatori”. In campagna se nasce una femmina si ha la possibilità di dare alla luce un altro figlio. Ci sono 56 etnie. Le minoranze etniche sono protette e privilegiate. Possono fare più figli e beneficiare di sconti sul pagamento di alcune tasse.

Si stima che fra 50 anni sarà l’India il paese più popoloso.

Se notate un bimbo che, nonostante sia vestito, ha il sederino scoperto… beh, non gli si è scucito il pantalone! Ebbene sì, per risparmiare i soldini dei pannolini – e sicuramente per una forma di cultura – i bimbi fanno i bisogni… dove capita… e per praticità le ghettine o i pantaloncini hanno questa doppia apertura davanti e dietro per facilitare i bisogni che verranno fatti fare sulla strada, direttamente nei cassonetti… E’ surreale, ma reale il bassissimo costo dei fazzolettini di carta con i quali genitori li puliscono! Anche qui si può divorziare. Se avviene di comune accordo il tutto si risolve in un attimo e il minuto successivo ci si può risposare! FOTO. Se non siete dei divi… beh, vi ci sentirete! Molti cinesi, soprattutto minoranze etniche, sono attratti dai nostri tratti somatici… qualsiasi essi siano! Siete biondi, mori, ricci, alti, bassi, con occhi chiari, scuri o con nasi pronunciati? Non importa! Mentre vi metterete in posa per una vostra foto sarete prontamente immortalati con cellulari, macchinette… e se accennate un sorriso di consenso e di divertimento vi chiederanno di posare con e per loro! Non saranno infastiditi se, al contrario, chiederete gentilmente di scattare una foto a un bimbo, a una bancarella o a un autista di risciò a riposo. Se per noi i loro visi sono tutti simili… per loro noi siamo addirittura tutti uguali! Ci confondono, non ci distinguono! Provato per credere! INFORMAZIONI. Chiedere indicazioni in lingua inglese (di dove si può trovare un negozio o un articolo) e ricevere una corretta risposta, sarà un’impresa ardua. Alla domanda vi verrà risposto con un sorriso e un gridolino per chiamare, in aiuto, un’altra persona che riascolterà la vostra domanda, vi farà capire che ha compreso e… invece no, non ha capito nulla e a sua volta chiamerà un altro amico-collega-addetto alle vendite… e ciò, purtroppo, vi succederà sia per strada rivolgendovi a giovani che in negozi o prendendo un taxi.

LAVORO. V. Stipendi.

MASSAGGI. I massaggi al corpo, rispetto agli standard italiani, costano poco, e vi verranno fatti senza che vi spogliate. E’ consigliabile farsi fare quello ai piedi presso un centro ad hoc dove, per neanche € 10,00, li tratteranno accuratamente per una buona oretta! MENDICANTI. Abbiamo trovato poche persone (per lo più agli standard di Roma) senza tetto in giro per le strade delle città e chiedono soldini infermi, malformati o senza arti; riceverete non pochi sorrisi se distribuirete bottigliette di plastica vuote a chiunque vi sembri un po’ sfortunato. Sì, come tantissimi anni fa con il vetro in Italia… qui esiste il vuoto a rendere soprattutto di materiale plastico! NOMI. All’epoca di Mao rivolgersi a qualcuno usando sig., sig.Ra, sig.Na era vietato, bisognava utilizzare soltanto il termine compagno-compagna. Oggi se un giovane si rivolge a una persona anziana deve, in segno di rispetto, usar la parola Lao=vecchio. Il Lao si rivolgerà al Siao per chiamare il giovane. I genitori si chiameranno semplicemente “mama” e “papa”, e a loro volta chiameranno i figli (per sempre) con dei nomignoli che useranno solo in famiglia e non saranno mai noti agli estranei. In campagna, i nomignoli sono i nomi degli animali. Il nome proprio di una persona ha sempre un significato. Il cinese chiama l’occidentale “grande naso” o “diavolo occidentale” in quanto all’epoca della dinastia Qing, durante la guerra dell’oppio nove paesi cercarono di conquistare le terre cinesi (tra questi anche l’Italia che ottenne Tiensin). Se un autista dice a un collega “oggi trasporto diavoli italiani” i turisti saremo ovviamente noi, se lavorerà, invece, per i “diavoli” allora i turisti saranno giapponesi.

OMBRELLI. Quando la mattina vi affaccerete dalla stanza di albergo e vedrete ombrelli aperti… non vi spaventate! Li vedrete aperti in tutte le ore del giorno e soprattutto con tutti i climi della giornata. Ebbene sì, i cinesi non amano l’abbronzatura, com’è normale si riparano dalle piogge ma… li terranno schiusi anche se non si avrà la presenza del sole (anche perché con lo smog presente nelle città più affollate è impossibile vederlo) o della pioggia. ora. A Pechino l’ora posticipa quella italiana di 7 ore. Quando in Italia sono le ore 12.00 in Cina sono le ore 19.00. Durante il periodo dell’ora legale in Italia la differenza è di 6 ore.

PARRUCCHIERI. I cinesi sono letteralmente fissati con le acconciature! Sarà perché i loro capelli folti, spessi e liscissimi sono difficili da trattare? Forse, ma è certo che troverete negozi di parrucchieri, veri e propri saloon a vetri in quantità spropositate, uno di seguito all’altro e soprattutto aperti anche fino a mezzanotte. Con € 1,50-3,00 realizzeranno la piega che meglio vi aggrada previo lavaggio-massaggio di un quarto d’ora della vostra testolina e dedicandosi all’acconciatura anche in tre! Esperienza da provare magari solo per la piega! PULIZIA. Sebbene il viaggio organizzato includeva sia il pranzo che la cena, quest’ultima in hotel di prima categoria, e un paio di volte in luoghi “lussuosi”, abbiamo avuto modo di vedere che il livello di igiene non è paragonabile ai nostri standard. Nel corso delle visite, ad esempio, i bagni, quasi sempre alla turca (l’unico water è quello riservato ai disabili), sono spesso maledoranti, non c’è quasi mai la carta igienica e difettano le serrature! Mah, avranno problemi con le fognature… perché anche presso alcuni ristoranti il cattivo odore era veramente stomachevole. Per contro, le città sono pulitissime e curatissime. In continuazione vedrete addetti raccogliere pezzettini di carta – addirittura in strade simili al raccordo anulare a Roma – od occuparsi dei giardini in maniera meticolosa e questo non solo a Pechino, ma ovunque! SALUTARE. Per salutare qualcuno si pronunciano, a mo’ di Ciao, le parole NI HAO che, letteralmente, significano “Tu bene”. Per un ciao a più persone, invece, NIMAN HAO e cioè “Voi bene”. Due persone che si incontrano non diranno solo “buongiorno”, ma aggiungeranno sempre una frase del tipo: “hai mangiato?”, “dove stai andando?”… ma spesso a queste domande non si risponde neppure. E’ importante la parola “lentamente” sempre presente per augurare qualcosa a qualcuno. Se ci si siede a tavola o ci si deve congedare a metà cena da un gruppo, si dirà: “mangiate lentamente”. E così se si entrerà in un posto mentre qualcuno guarda la tv “guarda lentamente”, se si sta uscendo per una passeggiata “cammina lentamente”… Termine, però, da NON pronunciare MAI quando ci si rivolgerà a qualcuno che lavora! SPUTARE. Sputare ovunque rumorosamente è un’usanza cinese da noi turisti non molto gradita! In continuazione, passeggiando per le strade, visitando monumenti e ahimé, a volte anche all’interno dei ristoranti, sentirete e vedrete gente scraccare, “raschiare” la gola e sputare a corta distanza! Lo faranno gli uomini, le donne e… state attenti perché, se eviterete di essere beccati (ma state attenti!)… non riuscirete a evitare di pestare almeno uno sputo al giorno! STIPENDI. Il lavoro può suddividersi in diverse categorie: • a cottimo: più lavori più guadagni; • a premio: per esempio in benzina. Se ti vien fornita e riesci a risparmiarla per raggiungere il posto di lavoro… il resto è tutto guadagnato; • a ore: stipendio fisso per tot ore a settimana; • ad assegno o sussidio: si riceve del denaro in più se si fa un lavoro che ti espone a rischi (in miniera o sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente…).

Lo stipendio medio di un cameriere in un hotel a quattro stelle è di € 120,00 al mese. I salari di chi lavora presso le fabbriche non sono tutti uguali, differiscono a seconda di quanto incassa la medesima! Allo stipendio di una guida – che si aggira intorno agli € 3,00 al giorno – va aggiunto l’“assegno” e le nostre mance obbligatorie. Il costo della vita non è altissimo e comunque cambia da città a città. Un piatto di spaghetti di maiale in una “piccola città” come Guilin costa € 0,25 mentre a Pechino anche € 0,50. La guida ci dice che all’epoca di Mao tutti avevano un’occupazione e si lavorava meno ore seppur con un salario bassissimo (lo stipendio medio era di € 40,00 al mese). Oggi c’è più disparità tra ricchi e poveri, è più alto il tasso di disoccupazione, ma la qualità della vita è migliore. Gli orari di lavoro sono solitamente 9 -12 e 13,30-17, ma in molte attività le 24 ore vengono coperte con i tre turni. Le donne vanno in pensione a 50 anni mentre gli uomini a 55 (beati loro!).

SCUOLA. L’istruzione obbligatoria dura nove anni. I bimbi cinesi vanno a scuola all’età di sei anni. Le elementari durano 6 anni, dal 5° anno iniziano a studiare inglese. Le scuole medie durano 3 anni e impegnano tantissimo i ragazzi per quasi 12 ore al dì. Si arriva in classe alle ore 7, alle 8 si fa ginnastica per una mezz’oretta. Si esce alle 11,45 per rientrare alle 13,30. Si rincasa alle 17,30 per poi ritornare in classe dalle 19 alle 21,30. Queste ultime ore vengono impiegate per fare i compiti. Ogni due settimane si ha un pomeriggio libero dalle 17,30. Le scuole superiori o gli istituti professionali sono a pagamento e durano 3 anni così come a pagamento, dal 1987, è l’Università. sport. Lo sport nazionale è il Ping pong. Del calcio ai cinesi non importa un ben niente! Le squadre giocano male e spesso sono indisciplinate. Shangai, comunque, ha lo stadio più grande della Cina che conta 80.000 posti. Un altro sport (incredibile a dirsi) è il basket e il più alto giocatore cinese misura mt 2,26.

VALIGIE. Gli acquisti sono invitantissimi, ma state attenti al contenuto e al peso delle valigie! Agli aeroporti sono molto severi, soprattutto a Shangai, sia con i liquidi che con il peso: vengono pesati addirittura i bagagli a mano e per ogni kg in più si pagherà € 32,00! Nessuna importanza al peso delle valigie per chi viaggia in treno.

Z se avrete tempo e pazienza… potrete leggere la seconda parte del mio racconto: un dettagliato diario di bordo pubblicato sempre e solo su questo sito con il titolo: Cina – Classici rivisitati.

Buon viaggio, Luna Lecci



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