La ciclabile del Danubio

In bici attraverso Vienna, Bratislava Budapest
Scritto da: Labila
la ciclabile del danubio
Partenza il: 12/08/2010
Ritorno il: 24/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
12 agosto In partenza da Roma alle 6.30 del mattino, siamo ad Innsbruck verso le 15.30. Seguiamo le indicazioni per il centro, parcheggiamo (fascia blu a pagamento) e cerchiamo un posticino dove passare la notte. La nostra attenzione è attirata dal Basic Hotel (Innrain, 16 ;110 € ) da poco ristrutturato, con un piccolo spazio per i posti auto. Siamo fortunati perché ne troviamo uno libero. Le camere sono grandissime, doppi letti matrimoniali, silenziose e con vista sulle imponenti montagne. Molto bello. E’ compresa una piccola colazione fatta di brioches e bevande calde dalla macchinetta. Non avendo grosse pretese per noi è andata più che bene. Il tempo è parecchio incerto, grosse nuvole minacciano pioggia che tuttavia cadrà solo in serata. Dopo una doccia e un po’ di riposo usciamo per esplorare la città. Il centro storico è una deliziosa area pedonale. Le vie principali sono Maria Theresien e la Herzog Friedrich Strasse, caratterizzate da ricche case borghesi dalle decorazioni più varie che regalano ai visitatori un tocco di entusiasmante allegria. Visitiamo il Duomo di San Jakob e facciamo una capatina nel negozio delle cristallerie Swarovski dove tutto luccica, con all’interno una simpatica esposizione di un mondo invernale molto particolare. La sera ceniamo da Theresienbrau vicino al Triumphforte prendendo Gulash e un piatto misto di patate e wurstel ( 21€). C’è uno spettacolo di divertenti balli tirolesi davanti al palazzo famoso per il Goldenes Dachl, ossia il tettuccio d’oro, dove però non assistiamo per molto: fuggiamo prima che la pioggerella diventi un acquazzone.

13 agosto Dopo un po’ di shopping proseguiamo il viaggio. A mezzogiorno vogliamo essere a Kufstein per sentir suonare l’organo a cielo aperto più grande del mondo. Per la posizione delle canne, sotto il tetto della torre, e per la frequente presenza di vento, è udibile da tutto il paese e anche oltre. Facciamo comunque in tempo ad ascoltarlo nel punto migliore: il cortile della fortezza. Molto suggestivo. Il biglietto costa 2 euro a persona che vengono scalati in caso di visita al castello. Saliamo a piedi e visitiamo il museo all’interno (7,90 € a testa ). Le prigioni raccontano la storia di chi lì è stato, dai prigionieri politici alle donne accusate di stregoneria, mentre i reperti ritrovati ricordano le tante guerre passate. Ultimo ma motivo principale della visita il maestoso organo in tutta la sua grandezza. Per scendere utilizziamo la funicolare da cui godiamo di un bellissimo panorama. Sostiamo a Villa Masianco dove ordino bistecca e insalata mentre Lab un Schweinerucken senza avere la più pallida idea di cosa sia. Portano carne grigliata con contorno di fettuccine, un accostamento discutibile ma molto usato da queste parti (37,10 €). E si riparte alla volta di Passau. Sarà proprio qui infatti che domani pomeriggio verrà a prenderci la nave MS Heinrich Heine per iniziare il tour in bici. Non esiste la certezza che il tom tom abbia scelto la via più veloce come da noi impostata, tuttavia alcuni tratti sono stati davvero suggestivi: laghi, boschi a profusione ed enormi vallate. Tanto belli quanto privi di una qualunque area di sosta. Per quasi cento chilometri non abbiamo incontrato neanche un benzinaio, per cui attenzione. Tramite il sito Booking.com abbiamo prenotato l’Hotel Passeur Wolf (Untere Danulande, 4 ; 91 € incl. Prima colazione) anch’esso molto curato e spazioso. Avevamo letto della difficoltà ad usufruire del parcheggio interno perché troppo piccolo. Effettivamente era tutto pieno ma alla reception consegnano un permesso speciale per lasciare la macchina proprio di fronte valido dalle 17.00 alle 10.00 del giorno dopo. Ottimo. L’Albergo ha due entrate, la principale si affaccia sul Danubio mentre l’altra conduce nel cuore della città. Da qui iniziamo il nostro giro. Le vie e le piazzette sono un incanto, le case hanno dei delicati colori pastello, il Duomo di Santo Stefano è sicuramente da ammirare ma ancor di più lo è la residenza dei principi vescovi. Vogliamo arrivare alla punta estrema della città da dove si riesce a scorgere la particolarità dell’attraversamento dei tre fiumi ma passeggiando rabbrividiamo per la presenza di numerosi grossi ragni. Ogni lampione ha almeno 3-4 ragnatele e a volerci far caso, vediamo movimenti strani anche sulle vetrine dei negozi e sui muri dei palazzi. Torniamo di corsa in stanza per controllare la chiusura delle le finestre onde evitare la presenza di ospiti del tutto indesiderati. Chiediamo da cosa derivi quest’invasione e la risposta è che dipende dal caldo umido. Rimaniamo un po’ perplessi, siamo in Germania non in Namibia! 14 agosto Oggi finalmente il sole vince sulle nuvole: è una splendida giornata con Passau che si mostra in tutta la sua vivacità. Visitiamo il museo del vetro (5 € a testa) all’interno della barocca Wildwer Mann proprio accanto al Rathaus, il bel municipio che domina la piazza. Oltre ad innumerevoli e colorate stoviglie regali dalle formi più varie è possibile ammirare la camera da letto dove soggiornò la principessa Sissi in occasione della sua permanenza in questi luoghi. Prendiamo la strada per arrivare sulla sponda dell’Inn dove c’è un lungo mercatino di oggetti curiosi e quando il caldo si fa sentire optiamo per un buon gelato. Verso le 14.30 portiamo la macchina al parcheggio Globus prenotato dall’Italia (€ 53,00) dove rimarrà per una settimana. Compreso nel prezzo c’è il trasporto in pulmino al punto d’imbarco. Saliamo a bordo e nell’attesa dell’assegnazione della cabina, non prima delle 17.00, facciamo un giro di perlustrazione. Troviamo subito le bici etichettate con i nostri nomi ed esattamente come le avevamo richieste : 21 cambi. Sottolineo questo perché nonostante le prenotazioni qualche problema per qualcuno c’è stato, soprattutto per chi si è ritrovato con il modello del terribile freno contropedale. Con la consegna delle chiavi c’è anche l’attribuzione del tavolo al ristorante. Chiedono da dove veniamo per mettere insieme i connazionali. In occasione della cena abbiamo quindi il piacere di conoscere dei simpaticissimi compagni di viaggio: persone squisite con cui abbiamo condiviso la gran parte delle giornate arricchite da tante ma tante risate. 15 agosto Siamo emozionati per la prima tappa: una distanza di 44 chilometri da Engelhartszell ad Aschach. Prima di partire prendiamo la cartina con la spiegazione del percorso, un kit per le piccole riparazioni, lucchetto, numeri di telefono in caso di emergenza e per ogni bicicletta due borse belle capienti. Non stipuliamo l’assicurazione (€ 15 a testa) perché in caso di furto la procedura per il rimborso prevede che ci sia in ogni caso la denuncia alla polizia locale e in questi paesini sperduti dove non si parla neanche inglese probabilmente avremmo desistito. A proposito di lingua straniera, come da sempre abituati, non c’è attenzione per chi parla italiano. Nonostante fossimo presenti in un discreto numero, tutti i briefing sui tragitti quotidiani e le comunicazioni in generale erano esclusivamente in inglese e tedesco. Dopo un’abbondante colazione e la preparazione del pranzo al sacco si parte! Il tempo decide di assisterci, ad un inizio un po’ instabile segue infatti un cielo azzurrissimo, i colori si accendono. Pedaliamo su piste ciclabili davvero perfette, ben segnalate, totalmente chiuse al traffico e immerse in una rigogliosissima vegetazione. La particolarità del paesaggio di oggi è il Donauschlinge dove il percorso del Danubio diventa una sorta di loop. Arriviamo ad Aschach verso mezzogiorno. Abbiamo poco meno di un paio d’ore per una passeggiata in centro e visita alla chiesetta. Dopo cena prenotiamo le escursioni. Scegliamo il pacchetto A che prevede un giro di sera a Bratislava, Vienna e Budapest in bici più il concerto all’Hofburg (79€ a testa). L’alternativa era la visita con bus.

16 agosto E’ il momento del tratto più lungo: Vienna – Bratisalva 75 chilometri. Percorriamo la splendida Danube Island, un parco naturale nel cuore di Vienna. Cerchiamo poi di seguire le indicazioni della cartina non sempre chiarissima. Per evitare di sbagliar strada, oggi vista la distanza non è proprio il caso, ogni tanto ci aggreghiamo a gruppi di tedeschi che, a conferma della loro fama, si dimostrano precisi e preparati. Una volta raggiunti i 35 chilometri c’è la possibilità di fare una deviazione per proseguire in treno. Noi però tiriamo dritti e sempre circondati da praterie sconfinate scorgiamo saltellanti caprioli lungo il percorso. Poco prima dell’arrivo a Bratislava attraversiamo grandissimi campi di girasole e una volta a destinazione abbiamo appena il tempo di giungere e ripararci sotto il Navy Most, ponte moderno della città, per evitare una pioggia incessante. Il pomeriggio è di meritato riposo mentre alle 20.00 ha inizio la prima delle escursioni. Facciamo un caratteristico giro su un tram d’epoca fin sopra il cortile del castello. Da qui godiamo di un panorama pieno di luci. Scendendo piano piano a piedi arriviamo in centro. Siamo sinceri, non pensavamo che Bratislava potesse essere tanto carina. I palazzi in stile liberty, i locali lungo le vie caratterizzati da interni molto particolari e le animate piazzette, ne fanno un piccolo gioiello.

17 agosto Giorno di “riposo” a Budapest recita il programma. Pensiamo che sia così solo in parte, abbiamo infatti diversi chilometri da fare anche qui. La visita guidata inizia alle 13.00 (la nave purtroppo è in ritardo sulla tabella di marcia di un’ora e mezza) e nonostante il gruppo sia quasi interamente italiano la lingua madre è sempre l’inglese. Percorriamo il tratto del Danubio dalla parte di Buda. Arriviamo sopra al castello e dopo una breve sosta per la notevole salita, ci spostiamo verso la chiesa di S.Mattia e al Bastione dei Pescatori. Attraversiamo uno dei ponti e siamo a Pest. Passiamo dietro al Parlamento, visitiamo la Basilica di S. Stefano e per ultimo giungiamo alla piazza dove è eretto il Monumento del Millennio. Sarà stato per il ritardo o forse per il caldo ma non rimaniamo colpiti più di tanto. Abituati fino ad ora ad attraversare piccoli paesini e cittadine raccolte è sembrata troppo dispersiva e in alcune zone trascurata con la presenza purtroppo di numerosi senzatetto e odiose scritte sui muri.

18 agosto Visegrad- Estergom un tragitto abbastanza impegnativo : 60 chilometri. Le ciclabili qui in Ungheria sono ancora più suggestive. Un percorso collinare di particolare bellezza è la nostra cornice. Abbiamo la sensazione di attraversare paesaggi incantati tra piccole case, antiche chiesette e i riflessi del sole sul fiume che lo rendono sicuramente più affascinante. Dopo l’arrivo abbiamo un’oretta per visitare la basilica più grande del paese. Occorre fare una bella salita ma siamo ricompensati dal magnifico paesaggio intorno. Scopriamo in zona un’enorme enoteca e per spendere gli ultimi fiorini rimasti compriamo del buon vino brindando a cena ad un’altra magnifica giornata.

19 agosto Tornando verso l’Austria è d’obbligo la visita a Vienna. Sicuramente le lamentele di qualcuno sono valse a far si che la guida questa volta parli italiano. Attraversiamo in bici il percorso del Ring passando dinanzi ai monumenti più significativi quali il ministero della guerra, la chiesa di S. Carlo, il bellissimo stadtpark con la statua dedicata a Strauss e il Parlamento. Ci inoltriamo nell’area dell’Hofburg non prima di essere passati davanti al teatro dell’Opera e al famoso Hotel Saker. Attraversiamo il Graben, via centrale molto frequentata con al centro la colonna dedicata alla vittoria sulla peste e arriviamo al simbolo del centro storico: il Duomo di S. Stefano. Siamo stati qui un po’ di tempo fa in un’atmosfera completamente diversa, la città era avvolta da un manto bianco. Un fascino senza paragoni ma anche senza neve è stata comunque un’emozione tornare. Sempre bellissima e unica nel suo serio stile imperiale e allo stesso tempo romantica con i giardini fioriti e curati in ogni minimo dettaglio. In serata torniamo in centro per il concerto dell’Hofburgorchester dedicato a pezzi di Strauss e Mozart. Sicuramente uno spettacolo adattato alla situazione, considerato che con la complicità del direttore e di un componente dell’orchestra si è assistito anche comiche gag musicali. Non è stato certo di altissima qualità ma piacevole e divertente con un’ovazione finale dell’intera platea al momento delle note di “Sopra le Onde”.

20 agosto Oggi giornata non impegnativa a livello di chilometri, circa 40, ma ancora una volta sensazionale a livello di paesaggio. Siamo infatti nel Wachau considerato Patrimonio mondiale dell’Unesco e si capisce perché: attraversiamo infiniti vigneti, scorgiamo da lontano vecchie rovine, castelli e monasteri, un percorso eccezionale al di là di ogni aspettativa. Facciamo diverse fermate per visitare i graziosi paesini partecipando anche ad una degustazione di vini. A volte deviamo il percorso alla scoperta di nuove meraviglie, cerchiamo di catturare con gli occhi quanto più possibile per renderlo ben impresso nella nostra mente. Se avessimo fotografato tutto quel che meritava a quest’ora saremmo stati ancora lì. Arrivati a Melk entriamo nell’abbazia Benedettina molto sfarzosa con decorazioni d’oro ovunque. Raggiungiamo il punto di attracco passando per un grande bosco e con un po’ di tristezza salutiamo le nostre bici. Questa è stata infatti purtroppo l’ultima tappa.

21 agosto Alle 10 siamo di ritorno a Passau. Pronto il pulmino per il garage e una volta in macchina impostiamo la rotta verso Salisburgo. Parcheggiamo vicino alla chiesa di S.Pietro e proseguiamo a piedi verso la fortezza che domina la città (entrata 7,40 € a testa). Dall’alto godiamo di fantastica visuale. Passeggiamo per la zona centrale dominata dal grande Duomo e arriviamo in Getreide Gasse, via molto caratteristica con le sue insegne in ferro battuto. Avremmo voluto rimanere per una notte ma i prezzi degli alberghi sono sembrati particolarmente elevati e così avendo in programma una visita alle miniere di sale ci dirigiamo verso Hallein. Troviamo una camera in un Hotel chiamato Bockwirt (inhaber G. Eder) la cui proprietaria, signora piuttosto singolare, senza neanche chiedere il documento ci consegna in tutta fretta la chiave della stanza e un biglietto per parcheggiare gratuitamente. Il prezzo di 60 € comprende la prima colazione. Unico neo una fastidiosissima puzza di fumo. Giriamo anche qui per il centro, con tante case antiche ma la cosa che più colpisce sono i monti che creano un bellissimo effetto scenico. Per cena andiamo da Tepito (Salzachtalstrasse, 3) una steak house dove abbiamo mangiato discretamente (€ 46,70).

22 agosto Seguiamo di buon mattino le indicazioni per le Salzwelten e alle 09.00 siamo di fronte alla biglietteria (18 € a testa). Il consiglio è di arrivare presto perché è un luogo che attrae parecchio. Prima di iniziare la vista vengono consegnate tute bianche, per evitare di macchiare gli abiti, e una volta indossate, come veri minatori iniziamo il tour. La prima parte è a bordo di un trenino che porta dentro la montagna. Il tratto a piedi è lungo invece circa un chilometro durante il quale sono illustrate (stranamente anche in italiano) le modalità di estrazione del sale e di come questo sia divenuto la principale fonte di ricchezza per Salisburgo. Notevole è la profondità alla quale arriviamo per mezzo di due scivoli molto divertenti. Essendo rimasti soddisfatti di questa escursione pensiamo di farne una più impegnativa: le grotte di ghiaccio a Werfen. Fa notevolmente caldo e l’idea di dover indossare roba pesante ci fa sudare ancor di più. Pensiamo di utilizzare la funicolare perché la salita è davvero ripida e comunque non mancherà una bella passeggiata (19 € a testa compresa la visita alle grotte). L’altezza vertiginosa ripaga della fatica: solo lo spettacolo della natura intorno a noi meriterebbe di venire fin quassù. Giunti a destinazione occorre coprirsi ben benino perché la temperatura all’interno è sotto lo zero. Percepiamo all’arrivo sempre più fresco e con l’ apertura della porta d’ingresso ecco davanti a noi uno scenario insolito e particolarissimo: colonne, stalattiti, forme di animali e grossi tunnel, tutto rigorosamente di ghiaccio. L’atmosfera è anch’essa suggestiva perché non c’è nessun tipo di illuminazione artificiale, vengono infatti consegnate solo piccole lampade al magnesio. Mai visto niente di simile. Ripresa la macchina scendiamo verso l’Italia con l’idea di concludere la vacanza in un bel centro termale. Essendo più vicina la A13 che l’autostrada del Brennero fatta all’andata , puntiamo verso Padova. Sono quasi 500 chilometri e partendo alle 16.00 per le 21.00 siamo quasi a destinazione. E’ ormai buio e non conoscendo la zona pensiamo di connetterci ad internet tramite cellulare per cercare qualche albergo. Scegliamo la catena Best Western( 90 € con prima colazione), telefoniamo , impostiamo la via sul navigatore e in dieci minuti siamo sul lettone per riposare del lungo viaggio. Evviva la tecnologia!

23-24 agosto Dopo un giro per il centro di Padova con immancabile visita alla Basilica di S. Antonio, come da programma andiamo verso le terme di Montegrotto. Veniamo colpiti dall’albergo Preistoriche dove entriamo per curiosare. Una grande piscina termale con a disposizione lettini ed ombrelloni, poca gente, possibilità di usufruire dei getti idromassaggio praticamente ovunque ci convincono a chiedere se c’è una stanza libera. La troviamo al prezzo di € 119 a persona in pensione completa con uno sconto del 10% perché lunedì. Pensiamo possa andar bene e indossato il costume bivacchiamo tra mille spruzzi d’acqua fino a quando non sarà il momento di tornare a casa. Sport, divertimento cultura e relax, non è mancato davvero nulla. La complicità di meravigliose giornate di sole ha dato a tutto il contesto sicuramente una marcia in più. Ancora grazie agli amici (Riccardo, Cristina, Francesco, Cinzia, Paolo e Patrizia) che hanno trascorso con noi le lunghe corse in bici e a chi ha ancora dei dubbi sul fatto che sia un’esperienza da fare rispondiamo semplicemente “provare per credere”. La nostra organizzazione. Abbiamo prenotato il 13 aprile per la partenza del 14 agosto tramite il sito di FUN ACTIVE. La signora Brigitte con la quale abbiamo scambiato le varie mail e telefonate per tutte le informazioni è stata sempre disponibile e gentilissima. La nave sulla quale abbiamo viaggiato la MS Heinric Heine è stata messa a disposizione perché la principale MS Theodor Korner aveva a marzo esaurito tutti i posti. L’impressione è che la nostra sia sembrata più elegante ma a prescindere da questo siamo stati molto bene, le cabine erano spaziose con l’aria condizionata regolabile e non si mangiava per niente male. Parliamo di cifre: abbiamo pagato a testa 934 € ponte superiore Vienna in pensione completa escluse le bevande. Il noleggio delle biciclette all’inizio a pagamento è stato scalato perché gli organizzatori hanno deciso di renderlo gratuito. I prezzi sulla nave sono sembrati accessibili: l’acqua in bottiglia grande costava 3 €, la birra sui 2-3 € a seconda se media o grande, il vino più economico 14 €. Era compreso tutti i pomeriggi un buffet di dolci e stuzzichini con tè e caffè. Anche per il discorso pulizie nulla da dire. Se proprio vogliamo trovare una nota negativa è che non sempre c’è stata puntualità, nel senso che arrivavamo prima noi alla tappa successiva che la barca. La mattina invece spesso era in anticipo (tranne Budapest) e quindi potevamo iniziare prima i nostri giri in bici. Non ci resta che augurare buona pedalata a tutti!!!!



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