Il nord est della Francia e Parigi

Un viaggio all'insegna delle diversità, un unico Paese come la Francia, mostra mille sfaccettature
Scritto da: anelanna
il nord est della francia e parigi
Partenza il: 11/08/2013
Ritorno il: 30/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

1 GIORNO

Si parte finalmente! Destinazione l’amata Francia, paese che conosciamo abbastanza bene io e mio marito. Viaggio rigorosamente on the road, con prima tappa a Strasburgo. Il viaggio verso il capoluogo dell’Alsazia procede senza alcun intoppo e come già successe nel 2010, anno che visitammo la Normandia, la tappa a Strasburgo è molto furba, primo perchè è a metà strada con Calais, la nostra seconda meta, secondo, ti permette di passare dalla bellissima Svizzera e ammirarne qualche lago, montagne e il passaggio da Lucerna e Basilea; terzo fattore e non meno importante, Strasburgo è una gran bella città! Arrivo nella cittadina verso il primo pomeriggio e dopo esserci sistemati e rinfrescati nell’hotel, decidiamo di andare a fare un giro nel palazzo della Comunità Europea, circondato da canali e verde. Un’architettura moderna e, per la presenza di poche persone riusciamo anche a fare delle belle foto all’esterno della struttura. Dopo un’oretta passata da queste parti, prendiamo l’auto e ci dirigiamo in centro, dove ad attenderci c’è la meravigliosa Cattedrale, tutta costruita con pietra rossa, la Maison Kammerzell e le vie sempre molto vive di questa bellissima cittadina, dalle casette medievali a graticcio. Cena al ristorante “Au vieux Strasbourg” a base di Faux filet avec frites e la famosa birra locale Fischer.

2 GIORNO

Dopo un’abbondante colazione in albergo, partiamo per la seconda destinazione: Calais nella regione Nord Pas De Calais. Anche qui viaggio senza intoppi. Arriviamo a Calais nel primo pomeriggio e facciamo il check-in all’Ibis Tunnel sous La Manche. Più tardi decidiamo di soddisfare alcune curiosità, ovvero, andiamo a vedere come funziona sia il tunnel sotto la Manica, che le partenze dei traghetti verso Dover in Inghilterra. Tutto questo perchè l’Inghilterra sarà una futura meta di viaggio nei prossimi viaggi. Alla fine di queste due cosine la voglia è quella di farci una passeggiata sul mare, per cui ci dirigiamo verso la spiaggia di Calais, Ad attenderci c’è un bellissimo lungomare, gabbiani, case costruite alla maniera nordica inglese (l’Inghilterra dista solo 34 km), spiaggia lunga, bellissime cabine colorate, piccoli stand che friggono patatine e quant’altro, vento e una bellissima mostra fotografica del fotografo Philippe Turpin, il quale ha dedicato i suoi scatti alle “Cabines Des Plages” di tutto il mondo. Cena finale in un ristorante del lungomare “Au vieux Forneau”

3 GIORNO

Decidiamo di andare a visitare dei bellissimi panorami dai quali è possibile vedere le bianche scogliere di Dover: il Cap Blanc Nez e il Cap Gris Nez. Due falesie con un panorama da urlo e una lunga spiaggia che le divide. Sullo sfondo del mare le famose White Cliffs, e tutt’attorno bellissimi campi, fiori, paesini da incanto. Sembra di vivere in uno di quei meravigliosi film francesi pieni di poesia. A pranzo ci fermiamo in un paesino di nome Audinghen e a “Le Bistro” pranziamo a base di Moules avec frites, il tipico piatto locale che si mangia nel nord della Francia. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Boulogne sur Mer e anche qui facciamo una lunga camminata a metà tra il paese, il porto e la spiaggia. Nel tardo pomeriggio torniamo in albergo e dopo un po’ di riposo usciamo la sera per andare a cena a Calais. Il localino è fantastico, si chiama “Au Cuadre Vert” ed è gestito da una signora simpaticissima. Cena a base di Saint Jacques con salsa ai funghi e un pasticcio di patate.

4 GIORNO

Oggi decidiamo di andare in Belgio a Bruges e Ostenda. Da Calais distano circa 115 km. Bruges è fantastica, un gioiellino di arte medievale gotica e fiamminga, con canali e un centro ricco di vita. Non a caso è Patrimonio Unesco. Pranziamo nella piazza principale all’interno della Fnac, il famoso negozio di elettronica e musica francese. Naturalmente compriamo anche due cd, di cui uno di una band alternativa del Belgio, i Soulwax. Più tardi ci dirigiamo sul mare del Nord, a Ostenda, dove passeggiamo per il bellissimo lungomare affollato, il tempo è bellissimo. Dopo un paio d’ore torniamo a Calais e andiamo a cena al “Cafè de Paris”, dove proviamo il famoso piatto locale Welsh, importato dai britannici in passato. Questa volta beviamo un Muscadet.

5 GIORNO

E’ Ferragosto e andiamo a Dunkerque. L’atmosfera sulla spiaggia lunga è bellissima, di festa, gente che passeggia e guarda qualche bancarella. A mezzogiorno i ristoranti sono affollati e ne troviamo uno anche noi molto carino dove pranziamo a base di buonissimo pesce e vino rosato della Provenza. Nel pomeriggio andiamo nel centro storico di Dunkerque e scopriamo un allegro mercatino di Ferragosto, negozi aperti e una chiesa gotica Patrimonio Unesco, Saint Eloi. Di fronte la torre, dove andiamo e saliamo con l’ascensore. Che panorama da urlo ragazzi! Dunkerque è proprio bella! La sera ceniamo di nuovo a Calais, dove c’è un viale pieno di ristorantini.

6 GIORNO

Oggi andiamo a visitare il capoluogo del Nord Pas De Calais, Lille. Una meravigliosa cittadina con al centro la splendida e animata Place De Gaulle. Stile fiammingo ovunque, case antiche e colorate, tetti merlati e non. E’ una città molto viva e piena di giovani. Nel pomeriggio andiamo a visitare un gioiello: Arras. Un’autentica collezione di case fiamminghe del seicento e settecento che circondano due piazze. Naturalmente ci sono i portici ricchi di negozietti di cose meravigliose, birrerie, boulangerie, ecc. Nella piazza più piccola delle due, c’è anche l’antico municipio in stile gotico fiammingo e la torre, tipica di tutti i municipi del Nord, si chiama Beffroi e rappresenta lo stile delle torri municipali fiamminghe. La sera torniamo a cena al “Cuadre Vert” perchè ci era troppo piaciuto la prima volta.

7 GIORNO

Purtroppo lasciamo il Nord e le atmosfere poetiche e affascinanti del mare. Ci dirigiamo in Piccardia verso Amiens. Non facciamo l’autostrada, ma una strada locale che ci permette di passare fra piccoli gioiellini di paesi e una campagna che è la fine del mondo. Dopo essersi sistemati in albergo ad Amiens, pranziamo in una catena locale a base di piatto tipico, la “Ficelle Picard”, una variazione molto saporita della classica galette, molto buona. Nel pomeriggio visitiamo la splendida Cattedrale gotica di Amiens e la maestosità di questo luogo ti colpisce. Quanto è alta! Per forza, è la più alta di Francia, due volte Notre Dame a Parigi. Ceniamo in una creperia bretonne nella zona dei canali, altro luogo incantevole della cittadina.

8 GIORNO

Amiens era solo una tappa di un giorno, questa volta ci spostiamo nella regione dello Champagne-Ardenne, destinazione Reims per quattro giorni. Ci sistemiamo nell’ottimo B&B e poi decidiamo di pranzare in stanza con cosine comprate al distributore dell’hotel. dopo un poco di riposo, andiamo in centro a visitate l’altra bellissima Cattedrale gotica più famosa di Francia. Quella di Reims ti lascia basito da tanta bellezza e atmosfera, l’architettura tipica del gotico fiammeggiante è una stupenda visione. Poi giriamo per il centro e andiamo a cena mangiando una delle famose insalatone ricche francesi.

9 GIORNO

Ci aspetta la nostra passione, ovvero il vino, lo champagne, per cui andiamo ad Epernay dove c’è la maggior produzione di champagne di tutta la regione, la maggior quantità di cantine, non a caso ha il reddito più alto di Francia. Passeggiando per Avenue de Champagne, la cantina che decidiamo di visitare è la Moet Chandon, dove campeggia la statua del frate Dom Perignon, colui che inventò la ricetta dello Champagne. Ebbene, la visita è molto interessante, in inglese, con tanto di degustazione finale di un buon calice di Champagne. Pranzo e poi di nuovo a Reims in albergo, perchè era scoppiato un temporale. Nel tardo pomeriggio torniamo di nuovo in centro a fare qualche altra foto alla Cattedrale e ceniamo in un curioso locale proprio nella piazza della chiesa, questo perchè alla sera verso le 22:30 fanno gli spettacoli di Sons & Lumiere nella facciata. Uno spettacolo che non potevamo assolutamente perdere e così è stato.

10 GIORNO

Destinazione Chalons en Champagne. Una graziosa cittadina con un bel centro e qualche canale. Pranziamo pure in un posticino in stile montanaro che propone cucina dell’alta Savoia Francese, un bijou! Tardo pomeriggio e sera di nuovo in centro a Reims, questa volta per visitare la Basilica di Saint Remi, la Porte de Mars e l’Hotel de Ville.

11 GIORNO

Andiamo a Reims per comprare qualche poster da incorniciare, cd alla Fnac e un’ultima visita alla stupenda Cattedrale. Pranzo in una creperie bretonne. Nel pomeriggio andiamo in giro per vigneti nella meravigliosa campagna; facciamo anche tante foto perchè la luminosità è quella giusta. Cè anche un faro su una collina, viene chiamato il Faro di Reims. Volevamo cenare in un ristorante in campagna, ma abbiamo scoperto purtroppo che qui ad agosto sono tutti chiusi. Così andiamo a cena ad Epernay, scoprendo, con nostro grandissimo stupore che c’è solo un unico ristorante aperto. Un po’ di delusione ques’aspetto un po’ ce l’ha data.

12 GIORNO

Si parte per l’Ile de France, per Parigi nella quale ritorniamo dopo ben tredici anni e nello stesso hotel, sempre della catena Ibis. Siamo ubicati nel quartire Marais, zona Bastille. Pranziamo con una buona fetta di torta in una boulangerie. Pomeriggio in giro verso il quartiere Marais e ritorno nella splendida Place des Vosges, una piazza quadrangolare, con al centro un piccolo parco, quattro gruppi di nove case in stile rinascimentale francese, con tetto d’ardesia. Sotto i quattro porticati, dove ad un angolo c’è la porta dove sorge la casa di Victor Hugo. Inoltre sotto ai portici, ristorantini e gallerie d’arte. Ceniamo a “Le Renard” vicino al Centre Pompidou di arte moderna.

13 GIORNO

A piedi, dopo colazione e doccia, partiamo dal nostro hotel, raggiungiamo Place de la Bastille e ci dirigiamo verso il lungo Senna, verso l’isola sulla Senna, appunto l’Ile de la Citè. Proprio qui vi è Notre Dame, che per via della lunga fila, per via che già l’avevamo vista in passato, ne ammiriamo solo la facciata e l’esterno. Evitiamo anche la Sainte Chappelle, perchè già stati e poi perchè ci sono impalcature e oggi fanno pagare l’entrata ben 8,5 Euri! In compenso costeggiamo il Quai des Orfevres e al 36 c’è proprio dove il regista francese Olivier Marchal girò il film. Pranziamo con una gallette a importer in un piccolo parco nella zona di Saint Germain des Pres. A pomeriggio ci dirigiamo verso la chiesa di Saint Germain e poi nella vicina Saint Sulpice, proprio dove c’è la linea del meridiano di Parigi, descritta da Dan Brown in “Codice Da Vinci”. Non potevamo non andare ai magnifici giardini Luxembourg, con dei fiori meravigliosi, piccole fontane, le panchine e le sedie dove i parigini vanno a rilassarsi o a leggersi un libro, i chioschetti che vendono gelati. Pagherei per avere uno spazio così nella mia città. Per il pomeriggio, che sta finendo, torniamo in albergo a riposarci. Cena in un ristorantino vicino all’albergo, “Le Petit Breguet” a base di cucina dell’Auvergne. Delizioso.

14 GIORNO

Il giorno che abbiamo fatto un bel po’ di strada a piedi. Se conoscete Parigi, il nostro hotel è a circa 400 mt da Place de la Bastille, ebbene, la raggiungiamo e da lì percorriamo tutta Rue de Rivoli, il cortile del Louvre, i giardini Tuileries, Place de la Concorde, gli Champs Elysees e arriviamo all’Etoile, all’Arc de Triomphe. Un bel po’ di strada a piedi! Pranziamo in una catena e poi entriamo sia alla Fnac che nello store del Paris Saint Germain, ci piace molto il calcio. In albergo però torniamo con la metro! La sera ceniamo nella stradina che porta a Place des Vosges, un locale che si chiama “Le Preau”.

15 GIORNO

Il giorno di Montmartre. Prendiamo questa volta la metro e scendiamo a Pigalle, la fermata più antica di Parigi, in stile Art Nouveau. Ci dirigiamo per le salite e le scalette verso la piazza principale e il Sacre Coeur. Purtroppo la giornata è lattiginosa e Parigi dall’alto è un po’ offuscata. Ma l’atmosfera è bellissima, ci son anche tre ragazzi che suonano e coinvolgono la gente. Entriamo al Sacre Coeur, bellissima, con i suoi mosaici e la maestosità. Pranziamo nella catena “Brioche d’Ore” Torniamo a piedi giù da Montmarte e passiamo davanti al Moulin Rouge. Dopodichè direzione Grand Boulevards, Opera e Madeleine. Sul tardi torniamo in hotel per riposarci e rinfrescarci in albergo, poi usciamo a cena.

16 GIORNO

Pioggia, pioggia e solo pioggia! Oggi è brutto tempo e chiaramente non è che si potrà stare in giro più di tanto. Così decidiamo di prendere la metro e visitare un museo. Ne’ Louvre, ne’ D’Orsay, ne’ Centre Pompidou (anche quelli già visitati in passato e lunghe file alle entrate), bensì andiamo all’Orangerie, meno famoso, ma, con poca fila e una collezione di quadri gigantesca! Vale solo per le serie delle “Ninfee” di Monet, ben otto di quelle grandi. Poi Renoir, Rousseau, Picasso, Soutine, Utrillo, Modigliani, l’intera collezione del mecenate Paul Guillame. Da andarci assolutamente, anche il prezzo non è per niente esagerato, confronto a certe mostre che costano più care e hanno collezioni minori di numero. Pranziamo e a piedi torniamo in hotel. La sera ceniamo in Place des Vosges, a “Place Royale”, ottima cena a accompagnata da un rosso Bordeaux riserva.

17 GIORNO

Prendiamo la metro, direzione Champs Elysees. Scendiamo nella zona Pont Alexandre III, un ponte meraviglioso sulla Senna, dal quale si vede la Tour Eiffel e Les Invalides, con la sua cupola dorata. Anche qui non entriamo, perchè già visto tutto, sia il museo sulla guerra, che la tomba di Napoleone Bonaparte. Piuttosto ci dirigiamo verso Rue de Grenelle, dove pare che al n.7 abbiano ambientato “L’Eleganza del Riccio”. La direzione è Champ de Mars verso la Torre Eiffel! Quanto è bella, quanto è alta. Anche qui non entriamo, file chilometriche ci attenderebbero, poi un consiglio: andate alla Tour Montparnasse, dove al 56° piano si vede tutto il panorama di Parigi, Eiffel compresa. Così facemmo 13 anni fa. Pranziamo con una galette sulla Senna, dopodichè andiamo a pidi verso l’isola se cigni, dove c’è la Statua della Libertà, donata a suo tempo dal governo americano. Si è fatto pomeriggio tardi e ci dirigiamo in albergo per prepararci per la cena.

18 GIORNO

Andiamo alla Defense, il quartiere moderno e finanziario di Parigi, ci piace l’architettura moderna. A pranzo ci compriamo due baguette, che mangiamo insieme a tutta la gente che è in pausa pranzo dal lavoro. Andiamo alla Fnac e poi torniamo indietro con la metro, scendendo all’Hotel de Ville, perchè andiamo sul lungo Senna, dove ci sono i Buchinisti, quelli che hanno bancarelle fisse e vendono vecchi libri, locandine di film e concerti, vecchie cartoline. Non torniamo certo a mani vuote. La sera ceniamo a Place des Vosges al Cafè Hugo, con una bellissima atmosfera, a base di tartare poilee e vino rosso Coes de Provence, la cameriera è di una simpatia unica.

19 GIORNO

Purtroppo dobbiamo salutare Parigi, ci aspetta la tappa finale che ci avvicina al rientro in Italia, Besancon, nella regione Franca Contea. Il viaggio procede bene e senza alcun intoppo. Arriviamo all’Ibis Besancon La Citè, veramente valido, con stanze più grandi rispetto a quello di Parigi. Nel pomeriggio facciamo un giro a Besancon, carina, ma un po’ scarsa di locali, così la sera ceniamo nel ristorante dell’albergo, il “Maitre a Kanter” della catena alsaziana omonima. Proviamo la Flammekuche e finiamo con formaggi locali. vino rosato.

20 GIORNO

Rientro in Italia.

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Bruges in Belgio

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Cattedrale di Reims

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Panorama da Cap Blanc Nez

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Tour Eiffel



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