CAYO LARGO di viaggio con bimbi al seguito

Viaggio di "ripiego" che però ci ha lasciato meravigliosi ricordi.
Scritto da: honey-sunny
cayo largo di viaggio con bimbi al seguito
Partenza il: 28/03/2009
Ritorno il: 04/04/2009
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Questo viaggio è nato come un ripiego ma alla fine ci è piaciuto molto. Avevamo prenotato da mesi in Madagascar ma ad una settimana dalla partenza ci hanno annullato tutto in quanto era scoppiata la guerra e avevano chiuso hotel ecc.ecc. In Italia la notizia si è sentita e all’inizio pensavamo fosse uno scherzo delle ragazze della nostra agenzia che sanno che le nostre vacanze rischiano sempre di saltare (l’anno scorso siamo partiti per Miami appena prima che l’Alitalia fallisse …) ma poi ci siamo subito resi conto che era la verità. Non avevamo molte possibilità di scelta perché innanzi tutto dovevano essere posti che andassero bene per i bambini (i nostri avevano allora 8 e 6 anni) e poi non dovevamo già esserci stati. Comunque siamo partiti a fine marzo 2009 con Blu Panorama (mai più con questa compagnia) e dopo 11 ore siamo atterrati sull’isola. Non ci sono molte possibilità di scelta di hotel e noi siamo andati all’Eden Village. Essendo in 4 ci hanno dato una camera nel piccolo hotel adiacente che se vogliamo era più carino, il Villa Coral. Avevamo due camere comunicanti con due bagni. Non lo consiglierei questo hotel se non fosse per il fatto che siamo a Cuba e che è un lusso quello che c’è. La struttura è vecchia e mal tenuta, non si mangia molto bene e c’è poca scelta ma il personale è gentilissimo. I cubani non si smentiscono mai sono persone stupende. Parlando con due animatrici locali ci dicono che è tutto dello stato e i tour operator non se la sentono di investire tanto su queste isole in quanto ci potrebbe essere la possibilità che le strutture alberghiere vengano chiuse se decidono così ai “piani alti”. Stavano sistemando proprio in quei giorni le docce della piscina che l’uragano dell’anno scorso ha distrutto. Quando arriva passa da parte a parte dell’isola e loro cercano di proteggere quello che possono coprendo porte e finestre con assi di legno. Ci sono di fianco al villaggio dei ruderi di un hotel che non è stato più ricostruito. Quest’isola è disabitata e tutto il personale arriva dall’isola della Gioventù che si trova vicino a Cayo Largo. Quanto arriva l’uragano ad agosto/settembre evacuano tutti e portano i locali a casa mentre i turisti a Cuba. Sentire raccontare dalla loro viva voce i momenti di paura che ogni anno devono passare mi ha toccata profondamente. Ci hanno detto che si barricano in casa sperando che questa regga al vento fortissimo. C’è un rumore assordante che si placa quando si trovano nell’occhio per poi ripartire ancora più forte nel senso opposto e quello che non viene distrutto dal primo passaggio viene raso al suolo dal secondo. Nei loro occhi c’era il terrore. Sentendo questi racconti ci rendiamo conto che, ritornando all’hotel, possiamo considerarlo un 5 stelle lusso …

Tutta la costa sud ha rocce bianche, sabbia impalpabile con non brucia perché è corallo frantumato e onde grandi. Tutti gli hotel (se non ricordo male sono 5) si trovano su questo lato dell’isola ma il mare è praticabile solo per nuotatori esperti. Quelle adatte ai bimbi sono Playa Sirena e Playa Paradiso che si trovano nel lato ovest, quello a nord è impraticabile e ci sono solo mangrovie e paludi. Per raggiungere le due spiagge bellissime si può usufruire di un caratteristico trenino che passa davanti agli hotel ad orari stabiliti. La prima è molto più animata. Ci sono ristoranti, moto d’acqua ecc.ecc. Se si segue la spiaggia si arriva alla punta più estrema dell’isola verso ovest ed è un posto che toglie il fiato. L’acqua è bassissima e ci sono stelle marine che misurano anche 50 cm. da una punta all’altra. Si possono prendere in mano senza tirarle fuori dall’acqua e bisogna avere molta attenzione a riporle sul fondale a “pancia” in giù altrimenti morirebbero. Mi sono rovinata la giornata a vedere delle “oche” che le sollevano vicino al viso per fare foto da sirene e altre che le portavano sulla spiaggia per farle vedere a chissà chi. Possibile che c’è sempre qualcuno che non rispetta animali e natura? …. ? La mia missione di quelle ore è stata quella di recuperare tutte le stelle e portarle dove l’acqua era più alta. Tanto poi loro tornano a riva perché evidentemente preferiscono stare dove l’acqua è più bassa. Playa Paradiso è più selvaggia, c’è solo un bar e qualche ombrellone di foglie di palma. Anche qui il mare è bellissimo ma, essendo un po’ più profondo, rende meno di Playa Sirena. Abbiamo visto anche altre spiagge ad est dell’isola, Playa Cocos (perché c’è una palma) e Playa Blanca che acceca da quanto risplendono la sabbia, le rocce ed il mare.

Le ragazze della nostra agenzia non volevano assolutamente mandarci qui in vacanza perché ci dicevano: “ma cosa fate voi su un’isola così piccola … non c’è assolutamente nulla da fare …”, sanno che non siamo persone da stare spalmate al sole ma che ci piace girare, visitare e conoscere. Abbiamo insistito dicendo che tutt’al più per una volta avremmo oziato ed invece ci siamo e si sono dovute ricredere. Siamo riusciti a trovare da fare pure qui:

– Tanto per incominciare il secondo giorno ci hanno portato con il trenino a visitare il centro di recupero delle tartarughe marine. Recuperano tutte le uova che vengono depositate sulle spiagge e le sotterrano qui in modo tale che tengono sotto controllo la schiusa e dopo un certo periodo, quando le tartarughine sono un pochino più grandi ed in forza, le liberano in mare. Ci hanno poi portato in “centro”. C’è un porticciolo, un bar con quella che sembrerebbe una discoteca all’aperto, un paio di negozi che vendono sigari, rum ecc.ecc. e poi facciamo tappa in un edificio dove ci sono diverse foto del durante e post uragano. Infine andiamo a Playa Paradiso a vedere il tramonto sorseggiando un monito. Ci sono diversi locali che ballano in modo incredibile.

– Un altro giorno siamo andati a Playa Sirena in trenino.

– Un altro abbiamo affittato la jeep e abbiamo girato tutta l’isola. Siamo andati verso est dove finisce la strada e ci siamo pure imbattuti nella discarica di Cayo Largo. Bellissimo !!!! Questa è un’ottima soluzione, si porta tutto lì e nel giro di un anno massimo, al primo uragano, si ripulisce tutto … ottimo smaltimento rifiuti …

– Abbiamo poi fatto un’escursione in barca di una giornata. Appena partiti un ragazzo si tuffa in acqua e pesca diverse aragoste che poi prepara e ce le cucina per pranzo. Si tuffa in acque profonde con solo maschera e pinne e rimane in apnea per diverso tempo. Noi stiamo con il fiato sospeso fino a quando non riemerge. Prima tappa all’isola delle iguane (ce ne sono tantissime che girano libere), all’isola delle conchiglie (impressionante il numero … ce ne sono addirittura negli strati di sabbia compatta tagliata di netto) e poi siamo andati al 5° canal, come lo chiamano loro. E’ un canale che separa due piccole isole dove l’acqua è bassissima e il mare è di un colore stupendo.

– Un altro giorno siamo andati a L’Avana. Si prende un piccolo aereo che raggiunge la capitale in un’oretta di volo, se non ricordo male. Con il pullman abbiamo fatto un giro panoramico della città con sosta alla piazza della rivoluzione, ad una fabbrica di sigari, ad una fortezza sul mare e poi abbiamo girato in lungo ed il largo per il centro de l’Avana vecchia. Abbiamo visto i famosi bar Floridita e la Bodeguita del Medio, la piazza con la chiesa ecc.ecc. (le guide turistiche sono molto esaurienti, molto di più di quello che potrei mai essere io quindi non mi dilungo). Abbiamo pranzato molto bene in un ristorante che un tempo era la casa di qualche ricco proprietario terriero. In una giornata non si può assolutamente vedere tutto ma almeno ci si fa un’infarinatura generale.

Questo è quanto posso raccontare di Cayo Largo. E’ stata una vacanza inaspettata e molto bella. Il mare e la gentilezza delle persone meritano sicuramente il viaggio.



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