Isole Cayman: a tu per tu con le razze

Soggiorno balneare a Grand Cayman
Scritto da: paola&paolo
isole cayman: a tu per tu con le razze
Partenza il: 09/05/2010
Ritorno il: 15/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Lunedi 10-5-2010

Ore 6.30 del mattino siamo all’aeroporto di Miami appena arrivati con un volo notturno della AA da Las Vegas dove abbiamo terminato la prima parte della nostra vacanza nel west degli States. Ora ci aspetta una settimana al sole delle isole Cayman. La destinazione è stata preferita alle altre isole dei caraibi per il buon collegamento aereo con Las Vegas oltre che naturalmente per la lunga spiaggia bianca, per il mare con la sua barriera corallina: inoltre in un preciso punto della costa e’ possibile nuotare insieme alle razze . Paola ed io siamo curiosi di verificare se le informazioni, tutte positive alcune addirittura entusiaste, raccolte principalmente sul web verranno confermate. Le ore in attesa del volo per Grand Cayman sono lunghe da far passare. Finalmente alle 11.30 partiamo con l’American Airlines, il volo è corto dura 1 h 1/2 ca , si guadagna un ora di fuso orario ed eccoci nelle British West Indies come leggiamo su alcuni cartelli all’aeroporto. Fa caldo e umido, del resto la stagione secca sta per finire e qualche acquazzone ce lo aspettiamo…. ma speriamo bene. Le formalità doganali sono piuttosto veloci, aspettiamo il nostro turno in coda mentre un complessino poco distante ci da il benvenuto a suon di reggae. Bene, la prima impressione è sicuramente positiva. Ora dobbiamo raggiungere la nostra sistemazione che è un appartamento che abbiamo affittato tramite internet. Un taxi opportunamente richiesto ad un banco subito fuori all’aeroporto al costo fisso di 30 usd ci porta al nostro appartamento che è un po lontano del centro. Si trova nell’Anchorage Condos (condominio) sulla Seven Miles la famosa spiaggia lunga appunto 7 miglia che caratterizza l’isola e sulla quale si trovano la maggior parte delle strutture turistiche. La ricettività dell’isola è costituita maggiormente da appartamenti di livello medio alto situati in condomini che si affacciano sul mare con spiaggia privata e piscina. Un ufficio a pian terreno fa da reception, la pulizia delle camere è giornaliera e gli appartamenti sono comodi ben arredati e immensi. Il nostro è composto da cucina (super attrezzata con un frigo extra large) 3 camere da letto, 2 bagni, un ampio salone, terrazzo con vista mare e un numero esagerato di televisori dvd e videoregistratori e può ospitare comodamente 6 persone.

Arriviamo un po’ presto e il nost0 appartamento è ancora in fase di preparazione, posiamo le valigie e ci guardiamo un intorno. Ci servirebbe un negozio o meglio un supermarket nelle vicinanze per fare provviste per la settimana. Sappiamo che sull’isola la vita è un po’ cara e cosi abbiamo deciso visto anche che siamo in appartamento di cucinare e limitare le uscite a cena. La scelta si verifica subito azzeccata anche per il fatto che siamo in un posto veramente bello ma un po isolato dal centro amministrativo e commerciale dell’isola. Camminiamo un po ma di negozi nelle vicinanze non ne vediamo. Il caldo e l’umidità si fanno sentire, abbiamo ancora indosso i vestiti della sera precedente non certo ideali per questo clima. Decidiamo cosi di prendere un autobus che ci porta in centro. Qui i bus sono dei Van a 7 posti (come del resto sono i taxi) e si fermano facendo un segno con la mano mentre loro percorrono su e giù la seven miles. Salendo poi si dice all’autista dove si vuole andare e lui ti porta. Raggiungere il centro commerciale più vicino ci costa 5 usd. Finalmente un po di aria condizionata, mangiamo del pollo fritto con abbondante coca cola e ghiaccio: un po come in Usa e facciamo la spesa. Stasera dopo tanti giorni a bistecche mangeremo pasta al pomodoro, mozzarella e frutta. Torniamo all’appartamento finalmente pronto, scendiamo in spiaggia e il nostro cuore si allarga, tutte le piccole difficoltà si dimenticano e la stanchezza svanisce: il mare davanti alla spiaggia bianca è di un colore stupendo e l’acqua è calda.. ci tuffiamo subito. Siamo solo noi in acqua, il sole quasi al tramonto si specchia nel mare calmissimo, il silenzio è solamente rotto dal lieve infrangersi delle onde sulla spiaggia. E’ proprio come speravamo. Dalla spiaggia si vede tutta la costa fino in fondo verso sud dove al porto di Grand Cayman le grandi navi da Crociera stazionano 1 o 2 giorni e poi ripartono per altre isole. Insieme a noi risiedono all’Anchorage alcune copie di turisti inglesi e americani. Sono forse meglio organizzati di noi hanno sempre delle birre in mano e alla sera ai bordi della piscina si fanno delle grigliate sul barbeque messo a disposizione degli ospiti delle casa. Purtroppo i nostri limiti con la lingua inglese non ci permettono di fare conoscenze ma non si può avere tutto.

L’appartamento sarà anche super attrezzato ma è completamente privo di tutto ciò ha a che fare con il cibo per cui ci troviamo a fare la pasta senza avere in casa un granellino di sale!!! Poco male si va dalla “simpatica” copia di vicini americani e con il mio perfetto inglese spiegherò loro la situazione. Va beh insomma a gesti e con qualche parola riesco ad ottenere un salino un pò poco per salare l’acqua della pasta ed allora ideona!! Paola mi manda in spiaggia a prendere l’acqua del mare nella quale bollire la pasta. Beh è meglio di quanto mi aspettassi. Poi a letto per un meritato riposo.

Martedi 11-5-2010

Alle nove del mattino quando ci alziamo il sole è già alto sull’isola, dopo colazione scendiamo e alla “reception” chiediamo qualche informazione sui posti migliori per fare snorkeling ed organizziamo l’escursione a Sting Ray City “la città delle razze” un posto dove si può nuotare con le razze e dare loro da mangiare. La mattina successiva alle otto abbiamo l’appuntamento davanti a casa con il pulmino. E ora in spiaggia a goderci il sole caraibico. Verso mezzogiorno ci prepariamo per raggiungere un punto particolarmente favorevole allo snorkelling: il parco marino denominato Cimitery reef che raggiungiamo dopo una passeggiata sulla spiaggia di ca 10 minuti. Il nome deriva dal fatto che il sito si trova proprio davanti ad uno dei cimiteri dell’isola posto tra la spiaggia e la strada in un’area non delimitata da alberi o muri perimetrali per cui fa un po’ impressione vedere le lapidi dalla spiaggia seduti sulle sdraio. L’uscita in mare è sicuramente interessante. Per raggiungere i coralli bisogna nuotare un bel tratto e può essere difficoltoso se il mare è agitato. Vediamo una buona quantità di pesci e di coralli e lo spettacolo ci sorprende sempre.

Mercoledi 12-5-2010

Alle 7.30 siamo svegliati dalla telefonata dell’agenzia che ci avverte che a causa del cattivo tempo e del mare agitato l’escursione è rimandata al giorno successivo.. Peccato ci teniamo a vedere le razze. Visto che siamo già svegli dopo colazione andiamo in taxi collettivo in un centro commerciale dove acquistiamo il tubo della maschera che ho perso sulla spiaggia il giorno precedente. Trascorriamo il resto della giornata sulla spiaggia, anche perché il tempo non è poi cosi brutto e se anche il sole è un po velato fa sempre molto caldo. Facciamo una uscita di snorkelling al parco marino e alla sera ci godiamo un favoloso tramonto sul mare.

Giovedi 13-5-2010

Sveglia alle 7 per la gita a Sting Ray. Purtroppo la solita telefonata ci avverte che anche stamattina non si può andare e nemmeno l’indomani perche l’agenzia per il week end rimane chiusa. Siamo un po delusi e indispettiti: com’è possibile che il venerdi in un isola piena di turisti un’agenzia sia già chiusa e poi tutto questo cattivo tempo noi non lo vediamo….Non ci diamo per vinti, cerchiamo un’altra agenzia per farci organizzare l’escursione che chi viene alle Cayman non può assolutamente perdere come troviamo scritto su tutte le guide che parlano di queste isole. Presso un negozio specializzato in articoli sportivi una gentile signorina ci da utili informazioni: si in effetti il mare al largo è mosso e oggi nessuno esce in barca, forse domani, se il tempo migliora; prenotiamo, lasciamo il nostro numero di telefono e torniamo in spiaggia. La giornata trascorre piacevolmente tra spiaggia mare e piscina..

Venerdi, 14-5-2010

E’ l’ultima giornata che passiamo sull’isola e ci terremmo tanto ad andare a vedere le razze. Il tempo verso le 8,00 è uguale alle giornate precedenti ma stavolta la solita telefonata mattutina ci conferma che l’escursione si fa ed un pulmino e’ già partito per venirci a prendere e condurci al porto dove ci imbarcheremo per un’escursione che al costo di 39 usd c.no comprende oltre che alla visita alle razze anche due soste in mare aperto per fare snorkeling. Insieme a noi ci sono una ventina di turisti tutti stranieri che abbiamo raccolto nei vari alberghi dell’isola. L’autista un giovane rasta appare contento di accompagnarci al porto e continua a ripetere ad ogni turista che sale: You are lucky, you are lucky! Forse fa riferimento al fatto che da ca una settimana la capitaneria non da l’autorizzazione all’uscite in mare e quella e’ una delle ultime escursioni previste prima della chiusura della stagione. Siamo un po eccitati ed impazienti di arrivare dalle razze ma prima sosta al Coral Garden e al Reef Coral dove equipaggiati con maschera pinne e giubbotto salvagente forniti dall’organizzazione facciamo due favolosi bagni in compagnia di bellissimi pesci e coralli e in lontananza due razze che nuotano pacificamente. Qui il mare è profondo e fa una certa impressione guardare di sotto nel blu sempre più intenso. Ma finalmente arriviamo a Sting Ray City. Siamo in mare aperto in una laguna dove l’acqua è alta ca m 1,30 per cui possiamo stare in piedi senza dover nuotare. Scendiamo dalla nostra imbarcazione e facciamo alcuni passi verso altri turisti già in acqua. In breve tempo vediamo nell’acqua chiara e trasparente delle ombre che si avvicinano: sono 5!, no 10! Di più, forse una ventina di razze ci circondano e ci nuotano intorno. Ci appaiono grandi, alcune hanno un’apertura alare di oltre un metro. La prima impressione è un’emozione fortissima forse anche un po di timore che però subito svanisce guardando questi elegantissimi pesci che volteggiano intorno alle nostre gambe sfiorandoci con il loro corpo viscido ; l’eccitazione è altissima, si ride, si grida a stento conteniamo le nostre emozioni. Ci sono alcuni ragazzi che danno loro da mangiare, li prendono in mano, li fanno vedere, toccare e fotografare dai noi turisti. Sarà anche uno spettacolo organizzato fatto apposta per noi, ma siamo in mare aperto e non in una vasca e loro non sono rinchiuse ma vanno e vengono spontaneamente in assoluta libertà: insomma un’esperienza dal grande impatto emotivo assolutamente da non perdere se si arriva da queste parti!

Verso l’una si fa ritorno alla nostra spiaggia, ci sentiamo veramente appagati! Il pomeriggio trascorre in assoluto riposo. Questa è l’ultima sera che trascorriamo in questo paradiso.

Sabato 15 maggio

La partenza dal residence è prevista per le 11. Prima ci concediamo ancora un bellissimo ed ultimo bagno in questa caldo mare. Poi il solito procedere del ritorno: in taxi all’aeroporto, volo su Miami poi su Londra dove stanno decidendo se chiudere l’aeroporto per l’eruzione del vulcano islandese. Prima però ci lasciano partire (l’aeroporto verrà chiuso alcune ore dopo) e arriviamo a Milano come da programma. Aveva proprio ragione l’autista rasta del pulmino: You’re Lucky!

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