Sicilia by bus

Alla scoperta di Catania e dintorni (Etna, Siracusa e Taormina)
Scritto da: rossellamerici
sicilia by bus
Partenza il: 19/04/2017
Ritorno il: 23/04/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Erano anni che desideravo andare in Sicilia e finalmente dopo aver trovato la compagnia e il biglietto dell’aereo super conveniente a 5 euro con Volotea da Genova a Catania, inizio a organizzare il programma del viaggio.

La prima problematica da affrontare è stata quella del noleggio dell’auto. Inizialmente abbiamo prenotato online sul sito sicilybycar una 500 a un prezzo decisamente competitivo ma purtroppo non avevo letto che chiedevano una cauzione esagerata, che non potevamo permetterci. Quindi ho disdetto e fortunatamente gratuitamente. Il secondo problema è stato organizzare una tabella di marcia basandomi sui mezzi pubblici, ma grazie agli orari disponibili su internet delle varie compagnie sono riuscita a cavarmela e, a discapito di ciò che dicono a riguardo dei mezzi pubblici in Sicilia, sono rimasta piacevolmente soddisfatta!

Il giorno 19 aprile ci dirigiamo all’areoporto Cristoforo Colombo e leggiamo sulla schermata che tutti i voli sono in ritardo compreso il nostro di mezz’ora. Per fortuna ci viene poi comunicato che il nostro volo avrebbe ritardato di soli 15 minuti, mentre, nel frattempo gli altri voli vengono dirottati e cancellati a causa del vento forte. Finalmente partiamo e atterriamo a Catania in orario. Uscite dall’aeroporto ci dirigiamo al chiosco per acquistare i biglietti del bus che ci ha portate fino a Catania centro al costo di 4 euro. La frequenza è di 20 minuti. In pochissimo tempo arriviamo al capolinea: stazione di Catania. Scendiamo e raggiungiamo facilmente il nostro b&b prenotato tramite Booking “Supralumari” in piazza dei Martiri. L’alloggio si trova in un bel palazzo all’ultimo piano pulito e ordinato, consigliato per la posizione strategica!

Lasciati i bagagli ci dirigiamo verso piazza Duomo dove ci viene proposto al prezzo di 5 euro il giro della città sul trenino rosso compreso di guida, ottima idea per conoscere meglio la città senza perderci! Finito il giro cerchiamo un ristorante per pranzare, ci fermiamo nei pressi del teatro Bellini e dopo una rapida ricerca su Trip Advisor entriamo nel ristorante “Dalla padella alla brace”. Le porzioni sono esagerate in confronto a quelle a cui sono abituata in Liguria e la qualità ottima! Torniamo in Piazza Duomo e al prezzo di 15 euro saliamo sul bus rosso con destinazione: Aci Castello e Aci Trezza. Prima sosta Aci Castello, un piccolo paesino dove si può ammirare un panorama meraviglioso a strapiombo sul mare su cui si affaccia il castello normanno. Tempo di fare due foto e riprendiamo il viaggio per Aci Trezza, famoso per la casa del Nespolo, i Malavoglia e i suoi faraglioni protagonisti della leggenda di Ulisse e Polifemo.

Rientriamo a Catania verso le 19 e acquistiamo nel negozio della stessa compagnia (Bus Service) il biglietto per l’Etna al prezzo scontato di 30 euro.

2 giorno: Etna

Alle 9 siamo già in giro ad esplorare Catania. Ci dirigiamo nel quartiere Pescheria dove avviene appunto allestito il mercato del pesce. L’atmosfera è divertente, banconi colmi di pesci appetitosi, merita certamente una visita! Proseguiamo per Via Etnea e ci imbattiamo casualmente in un altro mercato molto più grande dove vendono frutta verdura di tutto e di più. Si tratta del mercato “Fera o Luni”, uno dei mercati tipici di Catania. Nonostante il tempo non sia dei migliori alle 11.30 partiamo da piazza Duomo per l’Etna, arriviamo a Nicolosi, facciamo una sosta al bar e poi riprendiamo. Poco dopo ci fermiamo di nuovo per ammirare una casa che fu sommersa dalla lava durante l’eruzione del 1983. Finalmente arriviamo al rifugio Sapienza, ai piedi dell’Etna. Il tempo non è a nostro favore, freddo nebbia e vento, quindi optiamo per non salire sulla funivia (costo 30 euro) e ci limitiamo a passeggiare sui Crateri Silvestri. Sembra di essere sulla luna, un’esperienza fantastica con un’incredibile vista su Catania.

Il freddo ci costringe a tornare al rifugio Monte Ghebel dove mangiamo a assaggiamo il famoso liquore “fuoco dell’Etna” per riscaldarci. Alle 17.30 ripartiamo per Catania e con le cuffie ascoltiamo la guida della città. Alla sera siamo stanche e quindi mangiamo a casa e andiamo a letto presto, il giorno dopo ci attente Siracusa.

3 giorno: Siracusa

Alle 8 ci dirigiamo nella piazza della stazione per acquistare i biglietti dell interbus ma ci viene comunicato che la compagnia interbus parte da un altro posto, quindi su indicazione dei passanti ci dirigiamo in via Archimede (dietro alla stazione) e, al prezzo di 8 euro circa prendiamo i biglietti andata e ritorno per Siracusa. Il bus parte in orario alle 8.30 e alle 10 circa arriviamo a Siracusa. Scendiamo alla fermata “teatro greco”. Inizialmente visitiamo il Santuario della Madonna delle lacrime, una struttura futuristica, come prima impressione Siracusa non mi sorprende. Casualmente, di fronte al Santuario troviamo la fermata del nostro fedele bus rosso e poco dopo saliamo per fare il giro della città. Il prezzo anche qui è di 5 euro, guida inclusa. Percorsa tutta Siracusa in bus scendiamo in piazza Archimede a Ortigia, un’Isola collegata da due ponti a Siracusa. Da lì percorriamo un’affascinante via di negozi e sbuchiamo nella piazza dove ci sono i resti del Tempio di Apollo. Da lì intravediamo dei tendoni, è il famoso mercato di Ortigia, che visitiamo. Proseguiamo poi per gli splendidi vicoletti in stile Barocco e passeggiamo fino al porticciolo. Su consiglio dell impiegata dell’ufficio informazioni saliamo sulle mura spagnole da cui ammiriamo una splendida vista. Riprendiamo il cammino per le stradine e sbuchiamo nella piazza più bella: piazza Duomo di Siracusa, un’esplosione di Barocco, semplicemente meraviglioso, che visitiamo al costo di 3 euro. Si è fatta l’ora di pranzo e, ammaliate dal fascino del ristorantino con i tavolini sotto il sole, veniamo accolte dai camerieri super simpatici e ci accomodiamo al “Kalliope”. Dopo mangiato salutiamo la maginifica Ortigia e saliamo sul bus rosso per andare a visitare il parco archeologico Neapolis. Il biglietto costa 10 euro, purtroppo non ci forniscono nessuna brochure mappa e rimaniamo subito un po’ spaesate. Per prima cosa visitiamo la grotta di Dionisio, una cava artificiale protagonista di leggende, per fortuna avvicinandoci a una guida percepiamo diverse informazioni per capire meglio cosa ci circonda. Purtroppo non avevamo con noi nessun tipo di guida poiché ero convinta di trovarle sul posto. Proseguendo abbiamo notato che le condizioni dell’ambiente non sono per niente soddisfacenti ,l erba alta non permette di osservare al meglio la bellezza del sito e ci sono pochissime targhe per riconoscere i resti. Dopo l’anfiteatro romano (in stato di abbandono) la nostra visita si conclude e ritorniamo a Catania con l’interbus. Arrivate a casa stremate decidiamo di mangiare due pizze da asporto.

3 giorno: Taormina

Pronte partenza via, alla volta di Taormina. È sabato e la piazza dei bus è gremita di persone. Facciamo i biglietti per l’interbus al costo di circa 11 euro e alle 8.30 partiamo. Il viaggio è piacevole. A sinistra scorrono paesini e verdi campi e in lontanza l’Etna, mentre a destra si scorge il mare. Facendo due chiacchiere con l’autista veniamo a conoscenza del fatto che non potremmo usufruire del bus rosso perché è cambiata la viabilità a causa delle preparazioni per il G7. Quasi arrivate, il bus si ferma nel parcheggio delle auto e da lì prendiamo una navetta gratuita che ci porta proprio a Taormina. Proseguiamo per il centro e per prima cosa visitiamo il Teatro Greco al costo di 10 euro. Anche qui non ci viene fornita nessuna mappa, ma ci consigliano di scaricare l’applicazione sul nostro smartphone, molto utile con audio guida. Finito il giro proseguiamo per il corso principale animato da negozi lussuosi e palazzi antichi fantastici, raggiungiamo piazza del Duomo dove scattiamo un paio di foto di fronte a un panorama mozzafiato. L’atmosfera è meravigliosa ed è accompagnata dalle note in sottofondo di due musicisti che cantano “o sole mio”. Ci addentriamo poi tra i particolari vicoletti e finiamo davanti ai giardini pubblici (ingresso gratuito) dove si può camminare in tutta tranquillità immersi nel verde di bellissime piante. E’ in stile inglese e si vede un emozionante panorama. A pranzo decidiamo di mangiare due arancini al volo per non perdere tempo e subito dopo prendiamo l’ovovia al costo di 3 euro solo andata per Isola Bella (corsa ogni 30 minuti). Scese dall’impianto seguiamo le indicazioni per la spiaggia e dopo numerosi gradini ci troviamo di fronte a un magnifico mare. Si possono affittare lettini e ombrelloni, fare escursioni in barca. Noi decidiamo di proseguire sulla spiaggia di ciottoli fino all’isoletta e ci stendiamo a prendere il sole. Dopo un po’ di relax salutiamo il posto e ci incamminiamo per prendere l’interbus. Fortunatamente ci accorgiamo che la fermata è proprio di fronte alle scale e aspettiamo li senza dover ritornare a Taormina centro.

Ultimo giorno: Catania

Purtroppo è già l’ultimo giorno. Visto che la partenza è alle 12.30 ne approfittiamo per fare gli ultimi giri per la città e comprare i souvenir. Dopo aver fatto colazione ci dirigiamo verso i Giardini Bellini, (ingresso libero), uno dei giardini più grandi d Europa, un’oasi di tranquillità ma in pieno centro e tenuto molto bene. Ci sono piante provenienti da tutto il mondo e varie statue di illustri personaggi. Ritorniamo verso la piazza principale, visitiamo il Duomo e poi saliamo al prezzo di 3 euro sulla terrazza della Chiesa Badia di Sant’Agata da dove si può ammirare un’affascinante panorama di tutta la città: a sud è spettacolare la vista della cattedrale, della cupola e della piazza Duomo, guardando più in là il porto di Catania e il mare. Affacciandoci dall’altra parte della terrazza è visibile la bellissima piazza Università, sede dell’università di Catania, dall’indiscutibile fascino settecentesco e le chiese di Via dei Crociferi, definita una delle vie più belle al mondo! Concluse le visite culturali andiamo a comprare i cannoli (consiglio il bar Prestipino Caffè proprio davanti al Duomo, qui ho mangiato i cannoli più buoni di Catania). E’ giunta l’ora di salutare Catania e prendere il bus per andare all’aeroporto. Siamo tristi ma al contempo felici per aver finalmente realizzato il nostro sogno di andare in Sicilia. Durante il viaggio sull’aereo pensiamo già alla nostra prossima meta: Palermo, arriviamo! Sono rimasta pienamente soddisfatta dai mezzi pubblici, soluzione economica. Sono stati sempre in orario; comodi per evitare sia il traffico che la guida spericolata dei Catanesi e lo stress del trovare il parcheggio. Per quanto riguarda la sistemazione il b&b Supralumari è stata un’ottima scelta, posizione strategica, personale gentile e pulito.



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