Dalla Sicilia a Capo Nord su due ruote

In moto sino a Nordkapp in solitaria... andata via Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e ritorno lungo le coste della Norvegia...Lofoten, strada RV17, fiordi, strada atlantica, Bergen, Kristiansand, Danimarca, Germania, Svizzera
dalla sicilia a capo nord su due ruote
Partenza il: 12/06/2014
Ritorno il: 30/06/2014
Viaggiatori: 1
Spesa: 3000 €
Nord Kapp, il report

12 giugno – giovedì

Mi sveglio dopo una notte travagliata e inquieta: ho 38° di febbre! Stasera ho la prenotazione per il traghetto Palermo-Genova che è il primo passo per il mio Capo Nord……con calma mi alzo, faccio una lunga e calda doccia, misuro la febbre…36,5°….basta, ho deciso: io parto e al diavolo la febbre! Non misurerò più la febbre per tutto il giorno. Ho deciso che sto bene. Prendo la moto e vado dal gommista per un ultimo controllo della pressione pneumatici, poi il pieno. Le borse sono già pronte da ieri sera, le sistemo, aggancio la borsa da serbatoio e la borsa impermeabile sulla sella. Mia moglie rientra in anticipo dal lavoro e non parla, ma io so che è preoccupata. Le figlie si sono informate con discrezione. Io stasera parto. Alle 18,45 inizia il mio Capo Nord. Autostrada sino a Palermo, attesa al porto in compagnia di numerosi motociclisti, soprattutto tedeschi che rientrano dopo il loro viaggio in Sicilia. Imbarco ok, moto sistemata dagli addetti con le cinghie, si sale in cabina, cena al selfservice, a letto presto. Sto bene, sono sereno e penso al lungo viaggio che mi attende. Km percorsi: 173

13 giugno – venerdì

Solita, lunga, giornata di navigazione. Cammino molto sulla nave, sono molto concentrato sul viaggio, le piccole incognite di una nuova esperienza mi si presentano nelle ore prima dello sbarco a Genova. Ma sto bene. In attesa dello sbarco, ci ritroviamo tutti i motociclisti in attesa, si parla e quando dico che la mia meta è NordKapp in solitaria ricevo, dai tedeschi, parole di ammirazione! Via sulla A7 direzione Milano. Brutti nuvoloni di temporale mi consigliano di cercare una sistemazione per la notte e a Gropello Cairoli trovo un buon motel con ristorante. Appena entro in camera, si scatena un improvviso e forte temporale con grandine e raffiche di vento!! E’ andata bene. Km percorsi: 130

14 giugno – sabato

Sveglia alle 6, partenza alle 7,30 direzione Milano-Chiasso-Lugano. Tempo ottimo per viaggiare, tangenziale ed autostrade poco trafficate. Decido di percorrere il passo di San Bernardino e scopro una meravigliosa strada alpina, con tornanti meravigliosi e panorami a me molto congeniali. Al distributore prima del tunnel mi fermo per il pieno e accanto c’è una bella Gold Wing e un motociclista che guarda con attenzione la mia moto…..dico con un sorriso “Buon giorno, mi dica…” e lui “Tu per caso sei Bepy del forum Mototurismo e stai viaggiando per Capo Nord?”…..è Turista del forum, in viaggio verso la Norvegia! Ok, incredibile. Decidiamo di fare strada insieme. Lui vuole arrivare in serata ad Amburgo, io penso di fermarmi prima. Si va e Turista fa da apripista attraverso strade che ben conosce: Svizzera, un breve tratto di Austria e poi la A7 diritta verso nord. Sosta caffè in Austria e piacevole chiacchierata con scambio di itinerari ed esperienze. Dopo la sosta ripartiamo con l’intesa che lui andrà velocemente verso Amburgo e che, magari, ci rivediamo da qualche parte in Norvegia……Buona strada…. Senza rendermene conto e senza forzare (110-120 Km/ora) percorro più di 1.000 Km e decido di fermarmi in un motel lungo la A7,poco prima di Kassel. Il mio viaggio inizia bene. Km percorsi: 1.050

15 giugno – domenica

Il clima si fa più fresco, metto le imbottiture a pantaloni e giacca ed il sottocasco. Vado verso Puttgarden ed il traghetto per la Danimarca. Piove un po’ ma presto il cielo si apre e procedo velocemente con la bella suggestione di questo cielo del nord che, a me mediterraneo, meraviglia per la sua ampiezza: ci cammini dentro per centinaia di km e l’orizzonte è sempre “oltre” e non definito, irraggiungibile. Al porto di Puttgarden prendo il traghetto delle 15,15 per Rodbyhavn. L’arrivo in Danimarca ed il primo apparire del mare, dopo uno scollinamento, mostra un nuovo paesaggio: pianura continua, campi, fattorie contornate da alti filari di alberi, i centri abitati non si vedono, si intuiscono dagli svincoli e dai cartelli che ne certificano l’esistenza…..anche questo, per me, è nuovo ed intrigante. Seguo le indicazioni per Kopenaghen e poi per Malmo, raggiungendo il tunnel sottomarino che dà inizio al ponte dell’Oresund: bellissimo e affascinante da fare in moto. Sono a Malmo e mi fermo in un distributore per controllare la causa di un trafilaggio di olio dal cilindro sinistro….niente di grave, è solo una piccola perdita dall’o-ring del tappo rifornimento olio; pulisco, rigiro la guarnizione ed il problema è risolto per tutto il viaggio. Ok, si va. Per messaggio contatto Charlyno, che si trova fuori Malmo per un giro in moto, ci diamo appuntamento e lo aspetto nei pressi della stazione ferroviaria. Grande e calorosa accoglienza, conoscenza della sua splendida famiglia e poi in albergo. Io e Charlyno giriamo a piedi il centro di Malmo che è una bellissima e vivibilissima città e poi andiamo insieme a cenare in un bel ristorante: ottima cena e compagnia ancora migliore con condivisione di storie di vita e di progetti motociclistici…..Si fa tardi, Malmo è accogliente, l’atmosfera è piacevolissima…..ancora grazie, amico Francesco!! La giornata si chiude con una lunga telefonata alle donne della mia vita (……moglie e figlie…) in cui trasmetto tutto il mio entusiasmo per i primi giorni del viaggio. Km percorsi: 720

6 giugno – lunedì

Si parte alle 9 verso Goteborg, con la E6. Da Goteborg mi immetto sulla E45 ed inizia la mia risalita verso il grande nord! Il paesaggio si modifica: dai campi coltivati nel tratto Malmo-Goteborg si passa rapidamente alla foresta e, poco dopo, tra gli alberi iniziano ad occhieggiare i laghi….piccoli, grandi, grandissimi, e poi foresta……foresta…..i centri abitati si diradano e solo i cartelli ne indicano la presenza in qualche posto tra le foreste. E’ per me nuovo ed affascinante vedere, ad ogni diramazione stradale, nei pressi del cartello che indica il nome di una località, file di cassette per il recapito della posta: mi chiedo a quanti Km si trovano le rispettive abitazioni…..mi piacerebbe deviare lungo una di queste strade secondarie e sono certo che scoprirei piccoli paesi in ambienti naturali insospettabili e bellissimi….Si diradano anche i distributori ma sempre con ampi margini di sicurezza, almeno per il serbatoio della mia RT. Le cittadine più grandi hanno tutte una loro zona di insediamenti commerciali ed industriali, mostrando una economia vivace, attiva e che genera benessere diffuso. E poi le decine e decine di TIR carichi di tronchi testimoniano la grande importanza della ricchezza originata dal taglio (pianificato) di tratti di foresta. Vado, macino Km, Trollhattan…Vanesborg…Saffle….fine tappa a Torsby, piccolo borgo sulla riva di un lago (è il caso di specificarlo???), piccolo albergo gestito da un piccolo e simpatico immigrato greco che mi propone, ovviamente, cucina greca: feta, calamari fritti, tzatziki, cipolle…….incredibile Svezia! Km percorsi: 627

17 giugno – martedì

Oggi mi sveglio presto e alle 7,30 sono già in movimento. Continuo a risalire la E45, che man mano si addentra in paesaggi sempre più solitari e selvaggi. Foresta, foresta……laghi, laghi….per centinaia di Km…rimango ammutolito ed incantato dalla estensione inimmaginabile della foresta; quando la strada, nel suo progredire, corre leggermente in quota, lo sguardo può spaziare e vede foresta in tutte le direzioni!! A proposito. La strada non sempre è rettilinea…..ci sono le curve, insospettabilmente, belle curve da 5^ piena, 4^ per leggera decelerazione e poi di nuovo 5^, da percorrere morbidamente, con un occhio sempre alla bellezza che si attraversa. Ogni tanto un piccolo borgo, con le tipiche case colorate e tanto verde intorno….Malung…Mora….Sveg…Ostersund…..Mora mi lascia una ottima impressione….Sosta caffè e via: sento che potrei continuare a guidare per tutto il pomeriggio e la sera, non avverto stanchezza e sono contento, mi ripeto “Bepy, sei sulla strada di Capo Nord, stai attraversando posti meravigliosi, sei con la tua moto….” e rido dentro il casco, a 58 anni!!!!! La razionalità prevale e mi fermo per la notte a Hoting, un centinaio di Km da Storuman, trovo posto in un gradevole hotel con sauna e zone relax e con cena preparata dalla proprietaria. Alla grande. Passeggiata dopo cena per un caffè nel distributore-emporio-ritrovo per ragazzi-centro di socializzazione. Ma gli svedesi dove sono???? Non incontro nessuno tranne, appunto, il titolare del distributore ed un gruppetto di ragazzini che lì si riuniscono per stare insieme…..si intuisce che gli altri abitanti ci sono ma non si fanno vedere…… Km percorsi: 708

18 giugno – mercoledì

Anche oggi alle 7,30 innesto la prima e inizio la mia giornata di avvicinamento al Capo. E45 direzione Storuman con lunga sosta per importanti lavori in corso di sistemazione della sede stradale: un furgone del cantiere fa la spola, guidando i mezzi in colonna sino alla fine del cantiere, e ritroverò questa modalità nei numerosi cantieri che incontrerò ancora in Svezia e, poi, in Norvegia. La foresta inizia a diradarsi, gli alberi sono più bassi ma per centinaia di Km ho l’impressione di procedere senza meta, mi sento attorniato da questi enormi ed infiniti spazi….raramente incontro gruppi di case, piccoli villaggi, qualche centro più grande: Arvidsjaur, Jokkomok…e mi rendo conto di essere entrato in Lapponia; ai bordi della strada, alla foresta si sostituiscono grandi spazi verdi, chiazzati di laghetti: è la tundra, nuova ed affascinante scoperta. Con un buon ritmo di guida percorro una solitaria E45 –in alcuni tratti per decine di Km incrocio o sorpasso un paio di automobili. La strada è comunque ben tenuta, con belle curve e si va tranquillamente a 100-110 km/ora senza problemi. Incontro le prime renne, tranquille in mezzo alla carreggiata, mi fermo ed aspetto che si allontanino spontaneamente. Vado, proseguo…Malmerget…Svappapara….qualche scroscio di acqua ma non mi crea alcun problema. Dopo Svappapara la temperatura si abbassa, lo capisco dalle mani fredde dentro i guanti. Sono sempre più dentro il grande nord. A questo punto capisco di poter arrivare sino a Karesuando, ottimo punto di partenza per raggiungere domani Capo Nord. Intorno alle 19 arrivo e l’unico albergo è ancora chiuso ma un cartello dice di rivolgersi al Davvi Arctic Lodge a Karesuvanto, Finlandia, a 2 Km. Il confine attraversa il paese dividendolo tra Svezia e Finlandia. Ci sono, camera trovata e rimediata anche la cena nel ristorante interno: posso scegliere tra pollo con patate e verdure e pollo con verdure e patate…scelgo il pollo, ovviamente!!! L’albergo è immerso nel bosco e, dopo cena, faccio due passi, sono le 23 ed il sole filtra tra gli alberi: non andrà via per tutta la notte, altro splendido regalo che queste terre mi concedono! Km percorsi: 787

19 giugno – giovedì

Sono le 23,30 e sono nella sala TV dell’Hotel Wiew, a Honningsvag. Dalle ampie finestre vedo una tormenta di acqua e nevischio con raffiche di vento…..

Oggi è stato il giorno di NordKapp!

Da Karesuvanto mi sono mosso alle 8,30 circa, sotto una inaspettata nevicata durata pochi minuti! Ho seguito la E8 e poi la E21 sino a Palojoensuu, di seguito la 956 e la 93 attraversando Enontekio, Leppajarvi, Kautokeino, Masi ed infine Alta. Strade bellissime, Lapponia settentrionale dura e selvaggia, allevamenti di renne, piccoli borghi persi nella tundra…..E’ molto freddo ed In Finlandia piove a tratti, ma sono ben protetto, in pratica ho indossato tutto il mio abbigliamento da moto: sottotuta pesante, pile, pantaloni e giacca con imbottiture, completo antiacqua, sottocasco tecnico, sottoguanti e guanti invernali impermeabili, stivali con calze invernali! Alla frontiera Finlandia-Norvegia, un poliziotto finlandese che presidia il confine si avvicina, io rallento e mi fermo, mi chiede da dove io provenga e mi avverte, con chiara ironia, che le mie 4 frecce di emergenza sono accese e lampeggianti: le ho dimenticate ad una sosta-fotografia lungo la strada…….Sono in Norvegia e sono emozionato, avverto che il mio obiettivo è a portata di strada. Vado verso Kautokeino e le condizioni climatiche peggiorano rapidamente e pesantemente: freddo intenso, vento, acqua, nevischio, neve…spesso contemporaneamente…sarà così sino ad Alta. Mi imbozzolo in me stesso per resistere al freddo, ma sono felice di continuare lungo queste strade che mi presentano continuamente scenari inimmaginabili ed estremi, con la neve che copre ancora le colline e gli altipiani ondulati su cui si sviluppa il tracciato. Continuo, ancora più motivato e contento di essere oggi qui, in Norvegia, circondato da paesaggi che mi stupiscono continuamente nella loro durezza. Gli ultimi Km della strada 93 che portano ad Alta corrono aggrappati alla parete di una stretta gola rocciosa, umida ed oggi freddissima, ma ciò che vedo ripaga abbondantemente e, ancora una volta, ho il cuore pieno delle magnifiche emozioni che la Norvegia suscita in me.

L’arrivo ad Alta mi regala uno sprazzo di sole che rende ancora più bella la cornice in cui è inserita la città: un grande e sinuoso fiordo circondato da alte montagne piene di neve invernale e di neve fresca!!!! Al primo distributore mi concedo una buona sosta per fare benzina e per un caffè caldissimo e tonificante. Riparto con la certezza che tra qualche ora sarò al Capo!! Alta, Skaidi, Russenes, la E6 si inoltra sempre più in questo paesaggio spoglio, colline ed altipiani si integrano e si alternano, la neve è sempre presente a chiazze e piccolo villaggi sperduti rendono ancora più immenso il contesto naturale in cui sono inseriti. Ho difficoltà a trovare aggettivi che possano descrivere adeguatamente ciò che vedo e le mie emozioni. Imboccata la E69, si cammina con il mare costantemente a destra,le vedute si aprono su maestosi promontori, piccole rade con le case colorate, le curve sono da percorrere con il cuore, un occhio alla strada ed uno al paesaggio…..si va, si va, un po’ piove e poi il sole ricompare, comunque è freddo. Tunnel sottomarino e sono nella penisola, raggiungo Honningsvag e cerco subito l’albergo: voglio essere certo che, al ritorno dal Capo, troverò una camera ed una doccia calda!! Ok, fatto. Via verso Capo Nord. La strada sale di quota e si inoltra nel deserto di rocce ondulate, di morbide colline; vedo molti allevamenti di renne, rare abitazioni….il Capo non si vede ancora, continuo, i Km si allungano e l’altipiano continua, battuto dal vento….all’improvviso ecco il casello di ingresso, ci sono, solo due auto prima di me e poi è il mio turno: il ragazzo chiede la mia provenienza, mi dà il benvenuto e mi consegna il biglietto di ingresso….sono le 16,44, entro, spengo il motore e appoggio il cavalletto laterale della mia moto nel parcheggio… SONO ARRIVATO A CAPO NORD!

Con calma mi avvio verso il promontorio ed il mappamondo, per fortuna siamo in pochi: un gruppo di motocicliste tedesche, poche altre persone tra cui un paio di italiani non motociclisti…..prime foto con selfie e poi chiedo ad una delle motocicliste di scattare una foto, la classica con il mappamondo. Minuti di interiore e silenziosa soddisfazione, aspiro l’aria fredda del nord, mi lascio avvolgere dal vento teso, il sole è riuscito a spezzare le nuvole e illumina tutto il promontorio. Ed è bellissimo inviare i messaggi di ok a mia moglie, alle mie figlie ed agli amici. Un the caldo mi aiuta ad assaporare questi momenti e (ebbene si, lo confesso….) il diploma che attesta il mio raggiungimento di NordKapp appaga il mio orgoglio!!!! Torno ad Honningsvag, avverto l’esigenza di una doccia calda e di momenti di relax, pensieri in libertà e…niente moto. Domani tornerò, ho già deciso. Km percorsi: 574

20 giugno – venerdì

Mi sveglio e guardo fuori dalla finestra della mia camera: nebbia, pioggia costante, vento, le montagne che cingono Honningsvag sono attraversate da continue burrasche di nevischio. Tempo ottimo per visitare la penisola! Appena pronto, mi dirigo verso Nord Kapp per rivisitare con calma il sito. Arrivo alle 10,30 e sono l’unico motociclista, mi fanno compagnia alcune decine di pensionati; al mappamondo siamo in 5…..poi arrivano altri viaggiatori ma è, comunque, una mattinata con pochi visitatori. Il vento è teso, forte, freddo. Gusto con concentrazione la mia soddisfazione di essere arrivato, faccio ancora molte foto e poi dedico una buona ora alla scelta dei piccoli regali per me, per le persone importanti della mia vita e per gli amici motociclisti. Con calma ridiscendo la E69, con molte soste per fotografare e poi mi dirigo verso Skarsvag, piccolo paese sul mare….e intanto piove pioggia gelata e una leggera nebbia rende il paesaggio malinconico e irresistibile. Sosta in una casa-bar-souvenir condotta da una accogliente signora, vestita alla lappone, che mi prepara un buon caffè caldo servito con cialde da guarnire con marmellata e/o panna. Il freddo è presto dimenticato; dal tavolo posso vedere il piccolo porto e, nel terreno circostante la casa, la rastrelliera privata della signora per l’essicazione dei merluzzi, ve ne sono appesi una ventina! Dopo questo piacevolissimo break, risalgo in moto e gironzolo ancora per le strade interne, fotografando e fissando nella mia memoria le bellezze uniche ed aspre della penisola. Rientro in albergo e con il simpatico proprietario concordo la cena: poiché stasera c’è la partita Italia-Costarica, pur non essendo io un grande tifoso né intenditore, vorrei vederla in TV e chiedo se è possibile avere anche un semplice hamburger; ma lui ci pensa un momento e poi mi dice che, se per me va bene, stasera mi prepara “fish” alla maniera norvegese. Accordo fatto. Le rimanenti ore del pomeriggio trascorrono in relax, rivedendo itinerari e chilometraggi, sistemando il mio abbigliamento…..quando è ora di cena, mi sistemo nella sala TV e mi viene portato un piatto unico con bei tranci di merluzzo fritto contornato di patate lesse, verdure e pomodori, da bere una fresca birra norvegese. Vedo la partita in compagnia di una coppia di motociclisti tedeschi, loro andranno domattina al Capo. Km percorsi: 93

21 giugno – sabato

Piove a Honningsvag, non ha smesso tutta la notte. Alle 9 sono pronto e inizio il mio viaggio di ritorno. Ridiscendo la penisola, il tunnel, e vado sino a Skaidi: devio sulla strada 94 perché voglio visitare Hammerfest, me lo ha chiesto mia figlia cui un amico ha mostrato delle foto della città. Non rimango deluso, la cittadina è bella, situata sul fianco di una collina digradante sul mare. La strada è interessante per alcuni scorci di paesaggio, soprattutto quando corre sulla riva del fiordo. Ritorno sulla E6 e continuo in direzione di Alta, ripercorrendo l’altipiano che oggi è velato dalla nebbia, diventando ancora più brullo e freddo. Bellissima strada. Tante renne nella tundra e a bordo strada. Breve sosta caffè ad Alta e poi via di nuovo verso sud. Pian piano la tundra cede posto ad un diverso paesaggio: montagne, fiordi, mare..la strada segue il profilo dei fiordi percorrendoli sino in fondo e risalendo il versante opposto, in alcuni tratti si sale di quota e a bordo strada c’è ancora neve abbondante. Sono affascinato dal susseguirsi di tanta natura, montagne, fiordi, neve, piccoli paesi con il piccolo porto, renne. Non mi stanco e non mi fermerei ancora, ma, come tutte le sere,mi impongo di rispettare l’impegno preso con la famiglia e così a Storslet faccio fine tappa in un buon hotel. Km percorsi: 501

22 giugno – domenica

La mia strada inizia alle 8, percorrendo la E6: Skitbon, NordKjosbotn, Andselv, Biervik, sempre attraversando paesaggi magnifici. A Biervk devio sulla RV83 direzione Bogen e Harstad, che raggiungo nel primo pomeriggio. Rapido giro e si torna verso la E10 che incrocio a Lodingen, bella cittadina che mi attira, cerco anche una sistemazione per la notte ma ciò che vedo non mi convince e decido di proseguire raggiungendo Svolvaer. Lungo la strada nuove meraviglie mi si presentano continuamente, arricchendo ancora il bagaglio di bellezza che sto accumulando in questo viaggio. Svolvaer mi piace subito, il centro è animato, sul lungoporto tanti locali pieni di clienti, bella atmosfera; al porto attracca un postale Hurtigruten, elegante nei suoi colori nero e rosso. Ripartirà dopo circa un’ora, richiamando i passeggeri sbarcati con il suono forte e austero della sirena! Sistemazione in hotel, giro nel centro e, dopo tanti giorni di solitudini nordiche, mi ritrovo in un ristorante affollato da comitive gioiose e vocianti. Mangio un misto di pesce grigliato che comprende anche un trancio di balena. Dopo la cena, ancora una bella passeggiata nella zona del porto, è ancora giorno nonostante l’ora tarda e le montagne intorno sono illuminate da sprazzi di sole che ne colorano i fianchi di un giallo rosato che spicca nell’aria tersa della notte. Km percorsi: 604

23 giugno – lunedì

Oggi ho programmato di percorrere la E10 delle Lofoten, direzione sud. Appena partito e lasciata Svolvaer, mi ritrovo immerso in una bellezza che non riesco a descrivere: un susseguirsi di montagne, laghi alpini, piccole vallate colorate da una fioritura multicolore e viva, fiordi che creano spettacolari baie e calette, la vegetazione ricca e verdissima che cresce sin sul mare, le rocce arrotondate ed allungate che punteggiano il mare creando ulteriori rientranze e poi i riflessi di tutto questo nelle acque calmissime e trasparenti del mare. Sono ammutolito, mi fermo tante volte anche solo per osservare in silenzio ciò che mi scorre ai lati. E continuo, anche la strada è perfetta per andare in moto…attraverso paesini colorati e struggenti nella loro perfetta collocazione naturale, vallate coltivate e concimate, fattorie con l’immancabile pennone e la bandiera nazionale, grandi rastrelliere sulla riva del mare cui sono appesi migliaia di merluzzi per lasciarli essiccare solo con l’aria e la salsedine. Per percorrere circa 100 Km impiego più di 4 ore e mi rendo conto che le Lofoten meriterebbero un viaggio dedicato per poter visitare con calma tutto quello che oggi sto vedendo, la mia suggestione è di aver viaggiato attraverso 100 Km di Alpi, prese in blocco – montagne, vallate, laghi, cascate, torrenti, boschi…. – e adagiate nel mare norvegese!

La Norvegia mi ha rapito per la sua complessiva e trabordante bellezza, ma all’interno di questa cornice io colloco le isole Lofoten un gradino ancora più in alto. Ho promesso a me stesso di tornare e dedicare loro almeno 4-5 giorni di viaggio!! Arrivo a Moskenes alle 13 circa. La città è anch’essa molto bella, piena di rastrelliere con merluzzi ad essiccare, animata, colorata e, grazie ad un bel sole che ne valorizza gli scorci, veramente attraente. Breve giro e alle 14 mi imbarco sul traghetto per Bodo, dove arrivo alle 17,30. Anche Bodo, nel piccolo tour che faccio, mi piace ma devo proseguire. Dalla E80, poco dopo, devio sulla RV17, la mia meta, la mitica strada costiera. Inizio a percorrerla e nuovi paesaggi e siti naturali fanno aumentare in me l’ammirazione per questa terra benedetta!! Vado, con calma, la strada invoglia ad una guida rilassata apprezzando il tracciato e la meravigliosa natura che lo accompagna. Quando avverto i segnali di “fine corsa”, sono nei pressi di Ornes, piccolo e moderno paese sulla riva di un fiordo in una posizione naturale meravigliosa. Mi fermo, trovo l ’hotel con ristorante: ottimo filetto di salmone grigliato e birra norvegese (per inciso, a me la birra norvegese è piaciuta molto). Dopo cena la solita passeggiata nei dintorni mentre il sole ancora presente colora le acque del mare e le montagne di tinte delicate, rese ancora più evidenti grazie all’aria pulita e tersa della sera. Silenzio, stridii di gabbiani, pescatori su un molo, l’approdo – a quest’ora deserto – del traghetto che porta a Meloy…non vorrei andare a letto…… Km percorsi: 261

24 giugno – martedì

Giornata piena e bella. Alle 8 mi muovo e la RV17 continua ad essere una continua e piacevole scoperta. La costa frastagliata si riflette continuamente nelle acque calmissime del mare: i monti. I boschi, i gruppi di case, i grandi prati trovano uno specchio naturale e le vedute non sono mai “da cartolina”, mai banali. A Foroi la strada finisce, primo traghetto sino a Tiong. Strada di nuovo e poi secondo traghetto da Jetvik a Kilboghamn, un’ora di navigazione. Salgo sul ponte e mi godo un caffè caldo ed un tiepido sole…sento all’altoparlante un annuncio del comandante e vedo tutti i viaggiatori che si riversano sul ponte esterno, guardando nella stessa direzione, con macchine fotografiche e telecamere pronte? Realizzo che stiamo attraversando il circolo polare artico, infatti sulla terraferma, sulla punta di un basso promontorio, è collocato un piccolo mappamondo che segna il punto esatto. Arrivederci, grande nord…non ho vergogna a dire che per me è stato un passaggio emozionante, ho ripensato ai giorni di viaggio già fatti, a Nord Kapp, alle strade percorse, a questa unica e inimmaginabile esperienza che sto vivendo. Da Kilboghamn a Nesna strada e poi terzo traghetto da Nesna a Lavong: qui lascio la RV17 immettendomi sulla RV78 verso Mosioen. Il mio obiettivo è ricongiungermi alla E6, velocizzando il percorso, ma la strada 78 si rivela motociclisticamente perfetta: serpeggia tra prati e campi coltivati e, nella parte finale, corre tra pareti di roccia ed il mare sottostante. E’ stata una casuale, piacevole sorpresa! A Mosioen ritrovo la E6 e vado verso sud, Trofors, Brek Kvasselv; per la notte mi fermo a Grong, al Grong Hotel (ovvio…). Per cena vado nel vicino ristorantino-pizzeria annesso ad un supermercato. Passeggiata rilassante, foto al bel fiume che costeggia il paese. Mi sento benissimo e vorrei che il mio viaggio durasse ancora tanti giorni!!!!

Km percorsi: 441

25 giugno – mercoledì

Si parte intorno alle 8, E6 direzione Trondheim: in questo tratto la strada è veloce con belle curve soprattutto in alcuni tratti con il tracciato originale a carreggiata unica. Passata Trondheim, a Heimdal devio sulla E39, altra strada “curvosa” e con ottimo asfalto, sino a Bergsoy; lungo il tragitto altro traghetto tra Halsa e Kaestraum: a bordo un gruppo di motociclisti finlandesi anche loro diretti alla strada atalantica, tutti hanno il navigatore. Scambiamo qualche parola e, allo sbarco, in modo automatico seguo il loro percorso pensando “….hanno il navigatore…”. Si va sulla E39 e mi rendo conto, ad un certo punto, che rispetto all’itinerario da me programmato, stiamo arrivando a Molde e che dovrò cercare la Atlantic Road nel senso sud-nord…..”hanno il navigatore…”. Poco male, ho allungato di qualche chilometro, però in tal modo percorro un paio di strade secondarie – RV 662 e RV663- con scorci suggestivi sulla costa e sulle basse scogliere. A Vevang ritrovo la RV64 ed in effetti è un bel percorso che corre a filo del mare, con i ponti che collegano le varie isole; è una giornata ventosa con belle raffiche che rendono ancora più interessante andare in moto. Rifaccio la strada nel senso nord-sud e ne approfitto per qualche foto e per una sosta caffè. Appagato, continuo sulla RV64 sino a Molde a poi Andalness, dove c’è il bivio per la RV 63 che porta alla Trollgstigen e Geiranger. Preferisco, però, fare tappa e trovo il migliore hotel del viaggio “Aak Hotel”, in ottima e panoramica posizione , poco prima del bivio per la Trollstigen. Essenziale ma elegante e molto curato i tutti i dettagli, gestito informalmente e con una buona cucina norvegese. Mentre sono a tavola, sento una voce alle mie spalle: “Avevo intuito che potevi essere tu….” Incredibile, è Turista del forum!! Ci ritroviamo del tutto casualmente per la seconda volta e nel cuore della enorme Norvegia!!! Lui proviene da Geiranger e dalla Trollstigen e domani prosegue ancora nel suo viaggio. Trascorriamo piacevolmente insieme il dopo cena, raccontandoci i nostri giorni in moto e le strade percorse e le difficoltà, guardando le foto che abbiamo scattato…insomma, una piacevole serata. Km percorsi: 611

26 giugno – giovedì

Anche oggi una grande giornata di moto. Dopo la colazione in compagnia di Turista, ci salutiamo, lui prosegue verso Dombas. Io inizio, con la RV63, la risalita della Trollstigen, con i tornanti e le tante cascate che dal fianco della montagna scendono verso valle. La strada è in ottime condizioni, ben asfaltata e rapidamente, pur fermandomi per le foto, giungo in cima e mi fermo al belvedere, ammirando come sia stato realizzato un centro visitatori architettonicamente moderno ma inserito magistralmente nell’ambiente naturale. Proseguo sulla 63 che si sviluppa in quota, regalandomi sole splendido e aria frizzante a tratti fredda. Inizia quindi una graduale discesa che porta, dopo una serie di magnifici tornanti, al Geirangerfiord, che è già visibile man mano che la strada si apre sul panorama sottostante. Giungo a Geiranger e, dopo giorni di silenzi nordici, vengo catapultato in un paesino invaso letteralmente da umani: turisti che sbarcano da due navi da crociera ancorate nel fiordo, turisti che, come me, provengono dalla terraferma…..resisto giusto il tempo di un tonificante the e di piccoli acquisti di regalini e poi riprendo la RV63 verso Languaten: neve ai bordi e laghetti ancora ghiacciati in quota!! Il cartello che indica “Dalsnibba 5 Km” mi attira e, pagato il pedaggio , risalgo la strada che rapidamente arriva ad un grande spiazzo, a 1.500 m di altitudine, con vista a 360° sulle montagne circostanti e, in fondo, sul Geirangerfiord. Bellissime vedute e magnifica strada che consente di fotografare ambienti aspri, montani, ammorbiditi da due grandi laghi con splendidi giochi di riflessi. La Norvegia continua a stupirmi!! Dalla RV63 proseguo poi sulla E15, altra bellissima strada che corre tra montagne e vallate sino a Stryn, che oltrepasso perché il mio obiettivo è giungere in serata a Bergen. Lungo il percorso faccio una sosta a Byrkielo, dove ho modo di assaporare le fragole della zona, veramente buone e profumate. Via sulla E39 e, leggo nei miei appunti di viaggio, “anche questa è ottima strada da fare in moto”. A Larvik fine strada e traghetto sino alla sponda opposta, di nuovo E39 percorsa velocemente. A Bergen, raggiunta con un tratto finale di E16, arrivo dopo le 21 e mi sistemo nell’albergo che, lungo il percorso, ho prenotato (in questi casi, benvenute nuove tecnologie!!) con l’aiuto di mia figlia mentre io macinavo Km. Doccia calda e subito al mercato del pesce, dove i banchi sono ancora aperti: mi regalo una ottima cena di pesce grigliato! Sono già passate le 23, c’è luce e Bergen è realmente una splendida città, per la posizione e per le caratteristiche architettoniche; zona antica e nuovi insediamenti si fondono armonicamente ai due lati del porto, c’è molta animazione e tantissimi giovani in giro per le strade e nei locali affollati. Bella atmosfera. A piedi, nel dopocena, giro per quasi due ore, accompagnato spesso da stormi di gabbiani che volano tranquillamente e si posano nelle vie della città!!! Sono stanco, ora, e vado a letto. Km percorsi: 482

27 giugno – venerdì

Inizia il grande rientro! Oggi 12 ore in moto con solo 4 soste tecniche, nel tentativo di prendere il traghetto per Hirtshals o da Kristiansand (prima opzione) o da Larvik (seconda opzione): entrambe concluse male!!!! Inspiegabilmente, nell’abbozzare l’itinerario, calcolo i tempi di percorrenza come se dovessi marciare su una autostrada….e le strade norvegesi sono molto più lente ed io lo so ma non ne tengo conto!! E poi, nel corso della giornata,incontrerò tanta pioggia che mi rallenta ulteriormente e 2 importanti cantieri di lavoro con transito guidato…..Da Bergen parto alle 9, prima sulla E16 e poi RV13 sino a Odda. Della RV13 ho appuntato “..campagna coltivata con tanti alberi di ciliegio, cascate tra le più belle viste in Norvegia nel tratto tra Odda e l’incrocio con la E134…” La 134 è una inaspettata strada di montagna che attraversa un altopiano disseminato di laghi ancora in parte ghiacciati, soprattutto nel tratto Rolda-Haukeligrend. A questo punto mi rendo conto che non potrò arrivare a Kristiansand in tempo per il traghetto delle 16,30 e decido di provare a prendere quello che parte da Larvik alle 17,30. La pioggia forte ed i cantieri di lavoro non sono d’accordo…arrivo a Larvik e vedo il traghetto ancora in porto ma gli ingressi sono assolutamente chiusi e non c’è nessuna addetto cui chiedere il miracolo di salire a bordo!!!! Lo vedo partire e basta così. Ok, resettiamo tutto, calma e ragioniamo. Una sosta di un quarto d’ora e sono pronto a dirigermi verso Kristiansand, 200 Km circa verso sud, e qui dormirò per poter imbarcarmi domattina sul traghetto veloce delle 6,45. Km percorsi: 747

28 giugno – sabato

Altra impegnativa tappa del viaggio di ritorno. Alle 5,45 sono già in biglietteria e mi imbarco regolarmente, anche facendo un po’ di confusione tra ticket office e check in…..traversata veloce e tranquilla, piove ed il cielo e scuro di nuvoloni di temporale. Arrivo a Hirtshals in orario e, sotto una pioggia continua, inizio la discesa della Danimarca direzione Hamburg lungo la A7. La Danimarca è lunga, circa 500 Km! Comunque il mio viaggio prosegue regolarmente, con le sole soste indispensabili per benzina e/o breve riposo e caffè. Dopo Amburgo la pioggia aumenta di intensità, ma io continuo, voglio fare quanta più strada possibile per avere un buon margine di sicurezza domani per il traghetto Genova-Palermo….e così oltrepasso Hannover e poi Kassel…ma continuo ancora sino al momento in cui sento di dovere fermarmi: sono nei pressi dello svincolo di Wursburg e trovo un motel autostradale con autogrill per la cena, perfetto! Sono le 21,30 e per oggi basta così. Km percorsi: 1.043

29 giugno – domenica

Sveglia alle 5,30 e partenza alle 6,15. Dopo una notte di pioggia, il cielo sembra sereno ma poco dopo ricomincia a piovere e pioverà costantemente e pesantemente per tutto il tragitto sino a Lugano. Percorro la A7 sino a Ulm poi A96,Memminghen….breve tratto austriaco…Svizzera…A13…Vaduz….Bellinzona…tunnel del San Bernardino e sono a Lugano. Piove, piove, piove, in Svizzera aumenta di intensità, solo avvicinandosi a Lugano la pioggia concede tregua. In una area di servizio svizzera, nei pressi di San Gallo, ho anche dovuto cambiare la maglietta ed il sottogiacca termico in quanto l’acqua, dal sottocasco, è riuscita, chissà come, a filtrare e mi ritrovo bagnato il petto e le spalle!!! Risolto questo piccolo problema, proseguo la mia tappa di avvicinamento e sono in Italia. Prima sosta all’autogrill di Como Ovest per telefonare a casa (il cellulare da ieri sera non comunica ed ho l’esigenza di dare mie notizie a casa…ricomincerà a funzionare quando arrivo a Genova…): la normale confusione di un autogrill italiano in un pomeriggio di inizio estate mi frastorna, seriamente…non sono più abituato,vengo da 15 giorni di silenzi e solitudini scandinave!!!! Ok, continuo, ridiscendo con molta calma la A7, trovo ancora un forte ma breve temporale estivo in zona Pavia ma tutto ok. Arrivo al porto di Genova alle 18 circa e, finalmente, mi posso rilassare totalmente, in attesa dell’imbarco sul traghetto. Mi concedo una fredda birra ed un toscanello rilassante. E’ fatta. Km percorsi: 785

30 giugno – lunedì

Giornata in navigazione tranquilla ed arrivo al porto di Palermo circa alle 18, sbarco e autostrada A18/A20 sino a Patti. Lungo la strada richiamo alla memoria alcuni momenti del lungo viaggio, ripenso alla bellezza che ho attraversato, mi rendo conto di aver raggiunto Nord Kapp, sono veramente soddisfatto, appagato e felice. Varco il cancello di casa mia alle 20,30. Sono arrivato, ho chiuso il mio Capo Nord e… ne riparliamo!

Km percorsi: 173



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