Capo Verde tra sogno e realtà

Racconto di un viaggio di 14 giorni in cinque persone nelle isole capoverdiane, bellezze e difficoltà incontrate
Scritto da: motherstone
capo verde tra sogno e realtà
Partenza il: 14/08/2011
Ritorno il: 28/08/2011
Viaggiatori: 5
Spesa: 2000 €
Luoghi: Sal, Sao Vicente, Santo Antao, Boavista; Spesa pp: 1450 €; Sistemazioni: b&b, pensioni, hotel 3/4 stelle; Volo: Roma-Lisbona-Sal e ritorno con Tap Portugal (635€ pp); Spostamenti interni: voli interni con Tacv e traghetto per Santo Antao; Gruppo: 5 persone (2 uomini e 3 donne).

Erano anni che inseguivamo e sognavamo un viaggio-avventura alla scoperta di Capo Verde. Organizziamo la vacanza pensando a una prima parte molto attiva e di scoperta delle bellezze dell’ arcipelago (Sao Vicente-Santo Antao con tappa a Sal) e una seconda di totale relax mare e comfort (con qualche gita) nell’isola di Boavista, famosa per le sue spiagge bianche lunghissime ed in stile oceanico.

sal

L’isola di arrivo dei nostri voli internazionali e tappa tra gli spostamenti interni. Abbiamo pernottato una notte al “nha terra” pensione due stelle dal giusto rapporto qualità prezzo (40€ la doppia con colazione) a pochi metri dal mare. Una notte passata all hotel 4 stelle “odjo de agua” struttuta molto raffinata e ricercata, piccolo hotel sulla spiaggia di santa maria con camere ottime e servizio internazionale. Soggiorno fantastico ma cmq costoso. Hotel consigliatissimo! Dell’isola abbiamo visto solo la parte sud cioè Santa Maria e la sua splendida spiaggia di sabbia dorata. Il mare è cristallino con un atmosfera davvero caraibica. È stato il luogo della nostra prima lezione di surf su onde davvero belle ed “oceaniche”. Un grazie al nostro istruttore Sidney della scuola Surf Zone che ci ha fatto conoscere ed innamorare di questo sport (e cavalcare le prime onde… abbiamo realizzato un sogno!). Il paese di Santa Maria è invece diviso tra venditori capoverdiani/senegalesi (molto insistenti ed interessati solo a spellare il turista) e ristoranti ed attività di italiani (interessati solo a spellare il turista!). In definitiva Sal è quello che ci aspettavamo, un’isola brulla e totalmente turistica che di capoverdiano ha davvero poco (mare e le splendide onde oceaniche esclusi!).

Sao Vicente

Pernottamento alla pensione Alto Fortim, 2 stelle, discreta ed abbastanza pulita. Personale cordiale e disponibile. l ‘ isola non ha molto da offrire al viaggiatore. Mindelo è la città piu grande e centro di tutte le attività. Una città viva nei luoghi del centro con molti locali notturni dove la “mixtura” è la regola, ma triste e disorganizzata nei luoghi periferici e nella zona portuale, posti anche abbastanza pericolosi per i turisti. Abbiamo fatto un tour di quest’isola in pick up: monte verde, punto panoramico che purtroppo non ci siamo goduti appieno per pioggia e nubi; Salamanca, villaggio di pescatori e una bellissima spiaggia. Questo luogo ci ha davvero entusiasmato, una spiaggia di sabbia dorata con grandi monti sullo sfondo, mare turchese con zero turisti e solo pochi capoverdiani. Sono state ore bellissime, con sole fantastico e momenti di grande gioco con gli abitanti del posto. Un luogo magico dove siamo riusciti ad assaporare la cultura di capoverde. Il tour termina con Baia das Gatas, una spiaggia abbastanza anonima, che aveva ospitato la sera prima il festival della musica e che quindi abbiamo trovato sporchissima, impossibile da giudicare. Una cosa divertente da fare se si capita di domenica è il pranzo a buffet presso Chez Loutcha sulla spiaggia di Calahu: si parte da mindelo dalla pensione Chez Loutcha e per 15€ si ha transfert + pranzo con balli e musica capoverdiana nel risto sulla spiaggia: anche qui mixtura capoverdiani/turisti con un buffet che dire immenso e caotico è poco, provare per credere! Un’esperienza unica, davvero divertente! Un altro luogo dove abbiamo mangiato bene è l’Associacion Maritimos (15€) vicino alla spiaggia langinha (mindelo porto). In definitiva un’isola in chiaro/scuro, che ci ha dato alcune belle emozioni ma anche momenti non esaltanti. Ottima per chi cerca vita notturna.

Santo Antao

Pernottamento presso Aldeja Jerome, pensione 2 stelle gestita da italiani, in bellissima posizione in Paul con una location molto curata e caratteristica. Stanze invece poco curate e senza condizionatore (che sarebbe stato utilissimo vista l’umidità della zona). L’isola è totalmente diversa da tutte le altre dell’ arcipelago; montagne e vegetazione mista tra tropicale e alpina. Isola ideale per camminate e trekking alla scoperta dei piccoli villaggi sparsi tra i monti e le vallate. Vita da spiaggia assolutamente nulla! Siamo arrivati nell’isola tramite traghetto da Sao Vicente. Dal porto di arrivo (porto novo) in pulmino con guida abbiamo percorso tutta la Estrada de Corda, un’antica stradina in pavè che taglia a metà l’isola passando attraverso i monti e le vallate: 2 ore bellissime con panorami che cambiano e si susseguono con tappe in piccoli villaggi per regalare penne e quaderni ai bambini. Una giornata abbiamo fatto trekking dal cratere di cova alla valle di paul con guida: bellisime e faticose ore con strada prima in salita e poi in discesa attraverso monti e foreste simil tropicali. Tante nubi e tanta umidità, un microclima particolare ed inaspettato. Bellissimo camminare con panorami mozzafiato davanti agli occhi. Sembra di tornare indietro di 50 anni e la tranquillità regna sovrana. La gita è proseguita poi in pulmino lungo la costa per scoprire il paesino di fonthainas ed i suoi splendidi panorami e quello di Ponta do Sol, con tappa per bagno tra gli scogli (sotto la statua del subacqueo) e mangiata al ristorante Caleta do’ sol gestito da errico, posto davvero consigliato (murenafritta/cachupa /garoupa fritta). Visita alla distilleria ildo (paul) dove viene prodotto il miglior grogue dell isola grazie al “trapiche”, antica macchina per la spremitura della canna da zucchero azionata dai buoi. È uno dei simboli di capoverde! Un’altra giornata l’abbiamo spesa in spiaggia a Curraletes, sabbia scura vicino porto novo. Luogo isolato, eravamo gli unici sulla spiaggia, tanto vento, tanto sole, tante onde. Bella giornata. Per mangiare evitate la trattoria morabeza proprio davanti l aldeja jerome (il termine in capoverdiano significa accoglienza/gentilezza, per tanti turisti ha significato tante ore nel bagno/salmonella – da evitare!). Ok, invece il veliero e ti lello (italiano) entrambi a Paul. In definitiva un’isola interessantissima, molto particolare. Ne manterremo sempre il ricordo. Consigliata, ma scomoda da raggiungere, tempo molto variabile, tante nubi ed umiditá.

Boavista

Pernottamento al Parque da dunas, hotel residence 3 stelle sulla bellissima spiaggia di Chavez. Location e tranquillità unici, servizi e stanze pessimi per la categoria. Siamo arrivati nell’ isola con 2 voli interni molto scomodi: sao vicente-sal-boavista. Boavista è un isola totalmente deserta con piccole oasi di verde. Unico piccolo centro di rilievo è Sal rei, che cmq offre davvero poco se non nulla ai viaggiatori. L’isola è infatti meta per spiagge, sport acquatici, e gite naturastiche dove scoprire paesaggi unici. La spiaggia di chavez è favolosa con km di tranquillità sabbiosa con acque limpide e oceaniche; alle spalle dune desertiche, davvero uno spettacolo. Dal nostro hotel ci siamo goduti tramonti sul mare indimenticabili. Imperdibile la gita con i quad: noi abbiamo fatto quella di 4h con guida (45€ pp) derapando tra le dune di chavez, tappa a Povocaho Velha per negozietti turistici, poi giro nell’arido sud dell’isola (deserto di rocce e sabbia) per arrivare alla spiaggia di Santa Monica. Qui sosta per bagno nell’oceano foto e sole. Siamo ripartiti percorrendo i 18 km di sabbia di questo luogo paradisiaco, una delle 3 spiagge più grandi del mondo a detta della guida (insieme alla Santa monica californiana e ad una spiaggia australiana). Un’emozione indescrivibile percorrerla in quad con il vento e la salsedine in faccia, una vera avventura che consigliamo a tutti almeno una volta nella vita. Dopo Santa Monica brevi tappe alla grotta di varandinha e alla baia degli squali con avvistamento di alcuni piccoli esemplari innocui vicinissimo la riva. Ritorno in hotel sempre tra magiche dune con sali e scendi e manovre spericolate! Un’altra gita imperdibile l’abbiamo fatta in pick up con il taxista Afonso (3h 60€, 12€ pp) visitando il deserto di viana ( 200 foto!) e il relitto del santa maria sulla spiaggia di Boa Esperancia a Nord. Incredibile trovarsi davanti ad un imponente relitto eroso dal mare: le foto viste su internet non rendono l’idea, bisogna per forza andare e viverlo in prima persona. Un altra gita imperdibile per gli amanti degli animali è la visita notturna nella riserva di Ervatao per vedere le tartarughe caretta caretta deporre le loro uova sulla spiaggia. Gita interessante e davvero ben organizzata con pick up e guida (55€ pp). Il centro di studio dei volontari è ben organizzato ed è stato possibile assistere alla deposizione di 86 uova da parte della tartaruga chiamata poi “Ilaria”! Tante domande e tante curiosità, è stato come assistere in diretta ad un documentario! Il tutto condito da una notte stellata epica, esaltata dalla totale assenza di luci artificiali. Una cosa quasi impossibile da vivere nella nostra italia. Tra una gita e l’altra ovviamente tanto relax, tanto mare, sole e piscina. In definitiva Boavista è un isola paradiso dove il vero viaggiatore trova tutto ció che desidera, dal relax all’avventura. Speriamo si conservi così incontaminata a lungo perchè il turismo e l’edilizia (italiana!) sono in fortissima espansione.



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