Le Tigri in Canada

Secondo Grande Tour dei tigrotti del mirese questa volta alle prese con il Canada. Mete, curiosità, percorsi e informazioni
Scritto da: cocovin
le tigri in canada
Partenza il: 08/08/2009
Ritorno il: 01/09/2009
Viaggiatori: 6
Spesa: 3000 €
E’ passato un anno e mezzo dal nostro incredibile viaggio in Australia e per buona parte del tempo abbiamo sognato di ripetere un esperienza simile. Quindi quando Roberto è venuto fuori con la nuova idea ci siamo subito dichiarati pronti. L’unico rammarico nella programmazione è stato per la mancata partecipazione di Sara e Gimmy, ma avevano cose più importanti da fare (benvenuto Elia!). Anche questa volta mi sono attrezzato con una Moleskine per prendere degli appunti di viaggio che riporto qui. Ma questa volta ho giocato di anticipo iniziando a leggere guide e documentarmi mesi prima. Tuttavia visto che il periodo scelto per il viaggio e quello più affollato anche da vacanzieri locali il programma originale ha subito delle modifiche in corso d’opera. Anche questa volta il viaggio si è suddiviso in un parte fatta tutti assieme e una seguita solo da me, la tigrotta e Roby. Come sempre nella parte iniziale vi mostriamo le mappe di viaggio per capire i giri fatti e i riferimenti. La prima parte è iniziata da Montréal proseguendo per Quebec City, quindi seguendo il San Lorenzo siamo passati per l’Ile d’Orleans per arrivare nella zona del Sagueny dove abbiamo visto le balene.

Successivamente siamo passati sull’altro lato del San Lorenzo nel New Brunsiwck e dato l’affollamento abbiamo evitato la Gaspesie per dirigerci prima a Prince Edward Island e poi verso Capo Bretone, terminando la parte comune ad Halifax.

Dopo la separazione noi ci siamo diretti in New Foundland (Terranova) dove abbiamo gironzolato un po’

Da qui siamo volati a Toronto e dopo un breve visita siamo andati a vedere le cascate del Niagara. Finita la visita siamo tornati verso Montreal passando per la zona delle mille isole. Infine il giorno della partenza siamo andati a vedere il Parc Omega. In tutto quindi 6115 Km in auto più due voli interni in 25 giorni. Come sempre qui sotto trovate il dettaglio del viaggio e questa volta visto che le foto erano tante e la musica ha caratterizzato il viaggio ho preparato dei brevi slideshow che vi evidenzierò per tappa o che potete trovare direttamente qui su Youtube Nota dell’Autore – Per evitare recriminazioni con gli amici i partecipanti del viaggio sono stati chiamati con i nomi burleschi assegnateci dall’animatore del viaggio ad un certo punto del tour 😉 DAY 1 – VENEZIA-MONTREAL 08/08/2009 Abbiamo compiuto il primo balzo fino ad Amsterdam con successo, anche per Franz che era abbastanza preoccupato alla prima esperienza intercontinentale. Seguito a breve tempo da un secondo più lungo ma molto tranquillo. Il francese di Maicol ci consente di districarsi con tranquillità all’arrivo e sull’airbus che ci lascia sotto il Travellodge, il nostro primo hotel prenotato dall’Italia. Non capisco perché, ma sembra destino che il primo albergo non è mai molto fortunato… Letto “sufisant” come la pulizia, ma forse è da giudicarsi come una buona introduzione al nuovo stile di adattabilità. Ci concediamo un breve rinfresco e ci gettiamo nella vecchia Montréal piacevole e piena di vita. Godiamo di una piacevole cena alla “Gargote” e, come mi aspettavo, ovunque c’è una buona accoglienza, soprattutto se si parla francese 😉 DAY 2 – MONTREAL 09/08/2009 Partenza quasi decisa con colazione spartana allietata dai problemi notturni Maicol, anche questo ormai è uno standard dei viaggi! Ci immergiamo subito nella città, previa una piccola tappa da Starbucks. Per vedere Montréal da una bella angolazione seguiamo il consiglio della guida e prendiamo il traghetto per il Parco Jean Drapeau, il consiglio si rivela ottimo e godiamo di bellissimi panorami dal ponte superiore del traghetto. Al parco abbiamo i primi incontri con la fauna locale! Forse un cane della prateria, devo ancora controllare, e quindi un merlo americano. Dopo un breve giro prendiamo la metrò e andiamo al Parco olimpico, realizzato per i Giochi del 1976, dove vediamo prima il Biodôme per avere un po’ l’idea di che fauna troveremo e poi la Torre Olimpica per un altro sguardo dall’alto. Nel pomeriggio riprendiamo la metro per andare a vedere l’underground, ma purtroppo è tutto chiuso, anche se va detto è ugualmente spettacolare! Nonostante l’estrema stanchezza decidiamo di fare ancora due passi e finiamo un Rue Sainte Catherine che ci rianima con la sua vita e le sue vetrine. La sera ritorniamo in questa zona per la cena ai 3 Brasseur dove troviamo un bell’ambiente anche se meno entusiasmante è il cibo. Se volete vedere il filmato con le foto e la musica di Montréal potete farlo qui: http://www.youtube.com/watch?v=iZpE4N4lI_c DAY 3 – MONTREAL-QUEBEC CITY 10/08/2008 Andiamo a prendere l’auto, dobbiamo aspettare un po’ e ne approfittiamo per fare un mini tour al centro commerciale “La Baie”, sulla storia della società che ha aperto questa catena ci si potrebbe fare un film! Con una certa fatica riusciamo a far stare tutti i bagagli, e le persone, nell’auto a 7 posti. Partiamo verso le 11.00 e troviamo subito la tangenziale intasata, ma finalmente siamo in viaggio!!!! Dopo aver fatto un breve tratto dell’Autorute 40 imbocchiamo lo “Chemin du Roi” per vedere un po’ di Canada vero. I paesaggi sono stupendi, la varietà di case è incredibile e il San Lorenzo compare e scompare lungo la strada. Passo la guida a Franz per godermi un po’ di più i paesaggi. Arriviamo a Quebec city verso le 17.00 e già dalle prime impressioni in auto ci piace molto di più di Montreal. Troviamo posto in un Best Western con fatica e andiamo a mangiare, molto bene anche questa volta grazie allo spunto delle guide, aux Ancien Canadiens. DAY 4 – QUEBEC CITY 11/08/2009 Oggi partenza lenta con numerose fermate ai negozi :-(. Poi visita da fuori al Chateau di Frontenac, gelato su Terasse dufferin e discesa per l’escalier casse cou (spezza colli ;-). Prendiamo il traghetto per Levis, anche questa volta come suggerito dalle guide, per una miglior vista panoramica della città. Pausa pranzo con una gustosa tartare di tonno da “Le Marie Clarisse” sull’escalier casse cou. Segue una pausa per lavare i panni e la libertà di spesa per chi vuole (Le crocks sono canadesi, anche se adesso le fanno in Cina ;-). Noi tigrotti non troviamo nulla che ci gusta, o forse siamo semplicemente scozzesi, come diceva sempre il prof del mio accento inglese. La sera decidiamo di provare i locali vicino all’albergo dove mangiamo un sushi spettacolare, che io e Maicol facciamo fatica a finire. Lady è costretta a lasciarci per mangiare un po’ di fromage.

Qui potete vedere il filmato montato per Quebec City: http://www.youtube.com/watch?v=J3rjnEcnoXY DAY 5 – QUEBEC CITY – BAIE SAINTE CATHERINE 12/08/2009 Facciamo un’ottima colazione a Québec city in una fantastica torrefazione e poi partiamo! Passiamo attraverso la bella Ile d’Orleans dove non riusciamo a trattenerci da fare tutto il periplo e da una breve sosta per acquistare fragole e lamponi e una per ammirare la bucolica Ile d’Orleans dall’alto. Dal ponte di collegamento dell’isola guardiamo le cascate di Montmorency, che sono imponenti ma avevano un color caccarella, per cui decidiamo di proseguire lungo il San Lorenzo fino alla Malbaie dove abbiamo prenotato la notte. Facendo l’Avenue Royal ci imbattiamo in un “capolavoro architettonico” come definito dal buon Maicol si trattava di Sanctuaire Sainte-Anne-de-Beaupré. Un ottima tappa per 5 minuti finchè non ti rendi conto che è tutto cemento. Qui lasciamo le valigie dopo aver gestito una piccola incomprensione (non risultava la nostra prenotazione!) e andiamo a vedere quanto è distante la partenza degli Zodiac. Poco più avanti degli imbarchi degli Zodiac facciamo il nostro primo avvistamento. Maicol grida “balena!”, e incredibilmente non si riferiva come al suo solito ad una delle nostre amiche, quindi ci fermiamo intrufolandoci su di un percorso che più tardi scopriremo essere a pagamento, ma che data l’ora e incustodito e scendendo abbiamo modo di avvistare e vedere i bianchi beluga del Saguenay. Questa è una delle emozioni che mi rimarranno del viaggio. Dopo lunghe osservazioni, e l’intermezzo di un simpatico scoiattolo che non riusciamo a fotografare, ci dirigiamo verso l’albergo. Sulla strada del rientro ci fermiamo in un simpatico locale dove mangiamo Tilapia e Moruoe. Anche in questo caso un breve filmato su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=X81c_B3LV44 DAY 6 – BAIE SAINTE CATHERINE- SAINT SIMEON 13/08/2009 Il giorno dello Zodiac! Questo è stato uno dei pochi punti condivisi della vacanza e decisamente uno dei più indimenticabili. Fortuna, Provvidenza o forse solo merito del nostro capitano Julie ci consentono di vedere anche le megattere che scodano, facendoci capire perché qui le chiamano humpback. Il giro è stato entusiasmante e anche piuttosto lungo, unica nota dolente aspettiamo un ora per avere la foto di gruppo fatta prima di salire sullo Zodiac. Ritirate le foto ci dirigiamo quindi in tutta fretta verso Baie Comeau facendo traghetto gratis a Tadoussac, e non è che abbiamo fatto i portoghesi, è proprio gratis anche se per un italiano sembra strano, qui sono numerosi i ferry boat gratis. Ci fermiamo per il pranzo osservano i locali che fanno le “vasche” chi con la mustang chi con la sedia a rotelle elettrica :-O. Proseguiamo con relativa calma fino a Forestville dove vorremmo fare traghetto ma scopriamo che sono minuscoli e tutti prenotati per 2 giorni!!! Ci consigliano di tornare a Saint Simeon per traghettare, che tristezza era prima di Baie Sanite Catherine… Ma come ormai abituati nei nostri viaggi avventura mettiamo Franz al volante, facciamo dietrofront e a tutta birra Ovviamente l’ultimo traghetto ci parte sotto il naso, quindi cerchiamo disperatamente un motel, ma è tutto occupato! Dopo 5 o più tentativi finiamo in un affittacamere che successivamente ribattezziamo Phsyco per gli attacchi di panico che causa alla Jessica. Tutto sommato non sarebbe neanche male data la vista, peccato che non riuscivo a chiudere la porta del bagno se stavo seduto sul WC :-O. Per fare felice Maicol una volta sistemati andiamo al Casino, il quale promettendoci cene luculliana è costretto ad offrirci la cena al bar con dei panini perché il ristorante chiudeva alle 21.30. Se volete vedere come questo fantastico posto potete farlo qui: http://www.youtube.com/watch?v=iGmqEK-xmdQ DAY 7 – SAINT SIMEON – FRIEDERICTON 14/08/2009 Sveglia all’alba, o quasi, per mettersi in fila per il traghetto Per il New Brunswick. Appena scesi ci dirigiamo verso Kamouraska per vedere i famosi tetti. La piccola e tranquilla cittadina e la panetteria sono veramente incantevoli. Finita la nostra piccola visita ci dirigiamo quindi verso Fredericton seguendo la 289 SUD e dopo aver visto qualche bel paesaggio ricedo la guida a Franz per accelerare il ritmo. Passiamo ad Hartland per vedere il più lungo ponte coperto del Canada, e dopo una piccola sosta per foto ripartiamo. Arriviamo al Kings Landig dove scopriamo con enorme delusione che è chiuso! Andiamo quindi a cercare da dormire e lo troviamo sul fiume. Il posto è bello e ci rimarrà impresso come il posto dove la Lady conquista il suo scettro, purtroppo ci siamo scordati che cambiando stato è cambiata l’ora e quindi facciamo un po’ di fatica a trovare da mangiare, ci rifiutano anche di farci sedere dicendo che la cucina chiuderà tra 5 minuti, che per un italiano sembra incredibile, comunque alla fine arriviamo in un bel pub dove mangiamo bene e spendiamo poco. DAY 8 – FREDERICTON – MONCTON 15/08/2009 Piccolo giro al mercato di Fredericton, che come buona parte dei mercati è un posto che va assolutamente visto, per capire usi, coltura e costumi locali. Dopo la piccola diversione ci mettiamo in marcia alla volta di Saint John, ma se non state attenti a come lo scrivete si può finire in Terranova ;-), ma forse è meglio… Qui infatti vediamo le reversing falls, ma alle spalle di queste si vede una fabbrica colossale 🙁 un po’ demoralizzati ci dirigiamo verso la Baia del Foundy. Entranti nel Parco del Foundy troviamo finalmente la sensazioni di essere arrivato nel Canada che noi italiani ci immaginiamo. Il parco è incantevole per gli scorci anche se vediamo pochi animali, ma proviamo anche l’ebbrezza di fare qualche tratto sterrato. Finiti i nostri giretti ci fermiamo ad Alma, subito fuori dal parco per uno spuntino. E’ il primo posto dove vediamo le aragoste giganti, e un detergente che squaglia il mordente del legno facendo sembrare il tavolo imbevuto di miele 🙂 Ripartiamo alla volta di Mary’s Point. Un’altra delle immagini vivide che mi rimarranno del Canada, è un posto assolutamente da vedere! Sulla battigia battuta dai venti vediamo uno stormo di miglia e migliaia di piovanelli che danzano al pelo dell’acqua cambiando colore a seconda della traiettoria. Mi sarei fermato un giorno interno ad osservare, ma siamo in gruppo e il tempo come sempre è tiranno. Ripartiamo quindi per Moncton dove ci fermiamo per la notte. Nel tentativo di mangiare aragosta finiamo nel solito pub, dove però ascoltiamo una buona musica.

Per tutta la zona del New Brunswick abbiamo montato un unico filmato che trovate qui: http://www.youtube.com/watch?v=cGujpR71SGw DAY 9 – MONCTON-PICTOU 16/08/2009 Sveglia all’alba per andare a vedere l’onda di marea al Boreview park ma, anche se Maicol identifica linee bagnate dovunque, non vediamo praticamente nulla. Quindi facciamo una colazione veloce e poi una Tappa alla Magnetic Hill. Simpatica collina dove grazie ad un effetto ottico ti pare che la macchina salga da sola per una collina in folle. Ci dirigiamo quindi verso Prince Edward Island fermandoci per le foto di rito al Confederation Bridge. Puntiamo direttamente a North Rustico per mangiare dell’ottima aragosta al World Famous Fisherman’s Wharf Restaurant. Devo dire che non mi è mai capitato di mangiarne una così buona (e a così buon prezzo) tanto che da ora in poi Candy non cercherà altro per i giorni a venire. Il pomeriggio giriamo per il Parco e poi andiamo a vedere velocemente da fuori la casa di Anna dai capelli rossi, ma entrambe le cose non sono nulla di particolare e quindi decidiamo di lasciare l’isola attraverso il traghetto per Pictou, anche per cambiare il giro. Qui arriviamo alle 20.30, dopo aver assistito ad un vero “concerto tribale” di indiani sul traghetto. Troviamo da dormire in un simpatico hotel stile inglese e dopo esserci sistemati velocemente corriamo a cenare in quanto la cucina chiude alle 22.00 e anche buona parte dei locali. Anche qui su YouTube trovate il filmato di Price Edward Island: http://www.youtube.com/watch?v=0_SoBw3YvC8 e a seguire un breve filmato su Pictou: http://www.youtube.com/watch?v=RnXycIqwNlk DAY 10 – PICTOU-CHETICAMP 17/08/2009 Dopo una semplice colazione, dove Lady P. Ci regala un momento di brivido bruciando una fetta di toast e facendo scattare l’allarme antifumo, partiamo per Capo Bretone dopo aver fatto due spese. Proseguiamo con un viaggio tranquillo con sosta pranzo a Manitù, in un posto vivamente sconsigliato al meno di non essere un innuit insensibile ai -4 dell’aria condizionata e alla simpatia pari a quella di Freddy Kruger. Arriviamo fino a Chetichap dove prendiamo alloggio nell’Acadian Motel, semplice, ma comodo e confortevole, e dove prenotiamo per un altro giro in Zodiac da Pleasant Bay. Sistemate velocemente le valige entriamo nel parco per vedere da dove partiremo. I paesaggi sono mozzafiato, facendoci apprezzare il fatto di aver evitato la Gaspésie e di aver puntato qui. In questo paradiso i cellulari non funzionano, lasciandoci qualche giorno di completa tranquillità. Durante il giro aguzziamo gli occhi nella speranza di vedere qualche animale, ma all’andata nulla. Arrivati a Pleasant Bay facciamo le foto di rito e io riesco perfino ad immortalare un aquila pescatrice!!! Ritornando indietro e guidando ancora più piano ad una curva troviamo delle macchine ferme, ci fermiamo anche noi e scorgiamo un alce maschio! E’ enorme, per nulla impaurito, e bruca tranquillamente al bordo della strada. La sera ceniamo al Faro dove mangiamo, molto bene, ancora chi aragosta e chi granchio. Passeggiata serale sulla pedonale in legno sul mare. DAY 11 – CHETICAMP 18/08/2009 Abbiamo deciso per un altro giro in zodiac. Dopo una colazione buona ma travagliata per la carenza di tempo arriviamo con un minuto di tempo per la gita, ma Jessica non viene! Buon per lei visto che troviamo un mare notevolmente mosso dove pendiamo un quintale di acqua. Forti emozioni con un bagno quasi completo per Maicol. La gita non è però infruttuosa in quanto abbiamo visto un banco di Pilot Whale!!! Nel tragitto vediamo anche qualche delfino e delle foche. Rientrando vediamo una coppia di aquile pescatrici. Ma ci colpisce anche il fatto che una partecipante in gommone con noi ha la gamba ingessata, ma un self control tutto inglese. Visto che siamo bagnati fino alle mutande decidiamo di andarci a cambiare in motel, quindi facciamo la spesa al market e poi ci ridiviadiamo perchè abbiamo deciso di andare a fare la “skyline” un sentiero che porta in cima al monte (di soli 455mt ;-), ma che dicono frequentato da molti animali e molto spettacolare. Infatti vediamo due alci femmine ed un picchio Facciamo pranzo sul sentiero con due panini. Incredibilmente fa caldo e il giro dura circa 4 ore. Al ritorno in macchina abbiamo la straordinaria fortuna di vedere 2 cuccioli di orso, dopo che 5 ore prima una guardia parco ci aveva assicurato che non c’erano orsi. I cuccioli sono arrampicati su di un albero. Uno dorme e l’altro è attivo. In tanti ci fermiamo, qualche ciclista ritiene più saggio tornare indietro visti gli orsi, e tutti quando iniziamo a vedere mamma orso che si muove sotto decidiamo che è più salutare rientrare in auto. La sera di nuovo cena nel simpatico ristorante a forma di faro. La fantastica zona di capo bretone la potete trovare immortalata in questo filmato: http://www.youtube.com/watch?v=ccjHHbnQnlI DAY 12 – CHETICAMP – ST. PETER’S 19/08/2009 La massa di vestiti sporchi ci impone una sosta forzata al Laundromat seguita da una colazione a buffet prima di rimettersi in viaggio. Rientriamo quindi nel parco dove facciamo con calma il periplo.Ci fermiamo a Neils Harbou a guardare il faro e dato il caldo decidiamo di fare un bagno a Broken Cove. Un posto fantastico con una cascata di lato, l’acqua molto fredda ma bella limpida. Dopo 3 minuti in acqua ci dicono di non allontanarci troppo perchè ci sono gli squali al largo e non avvicinarci troppo alla costa rocciosa perché ci sono le aragoste e i ranger non voglio che si disturbino, ne vedere alluci mozzati. Comunque non vediamo nessuno dei due, ma vediamo invece un aquila che vola sopra di noi mentre facciamo il bagno, semplicemente fantastico!!! Pausa pranzo nell’area Pic-nic di un lago poco distante. “Ma avevate messo i salumi in frigo? Si qualche ora…” Ripartiamo quindi dopo aver fatto un mini traghetto (che scivola sopra una catena per una corrente fortissima) e arriviamo fino a Sydney attirati dal nome dove facciamo una veloce visita alle vecchie miniere. Procediamo quindi molto a rilento causa lavori in corso. E qui una piccola parentesi per illustrare come le modalità siano incredibilmente diverse. Anzitutto al posto dei nostri semafori per regolare il flusso alterno di macchine qui c’è una persona che tiene il cartello stop (e quando finisce di lavorare lo posa a terra). I birilli sono altri quasi 2 metri. Non si fa mezza strada ma direttamente tutta e le macchine vengono guidate sullo sterrato da una macchina di servizio in mezzo a camion e ruspe mastodontiche che continuano a lavorare. Il tutto è piuttosto impressionante 🙂 Continuiamo fino a St. Peter’s dove ci fermiamo al Bras d’Or Lakes Inn, simpatico hotel dove mangiamo bene e c’è anche animazione, anche se c’era poca scelta visto che abbiamo percorso almeno 40 km senza trovare nulla. DAY 13 – ST. PETER’S – HALIFAX 20/08/2009 Franz alla guida!!! Percorriamo velocemente la strada che ci separa da Halifax. Troviamo posto su di un Marriot con vista sul mare. Abbiamo il tempo per pranzare in un bel posto, pieno zeppo di giovani camerieri/e, di fare il giro della Cittadella un ex-fortinino inglese con tanto di comparse in maschera che girano per il posto. Finita la vista andiamo a fare un giro sul simpatico anfibio Harbour Hopper che ci fa mostra sia il centro città che la vista dal mare. Finalmente siamo arrivati in una città un po’ più giovanile ed animata… Nelle nostre peregrinazioni scopriamo che qualcuno è passato qui prima di noi per ricordare Giovanni Caboto come si capisce dalla foto affianco. Ceniamo nello stesso posto del pranzo e poi tappa al casinò per la gioia e le tasche di qualche amico. Siamo stati poco ad Halifax, ma un filmato è venuto fuori ugualmente: http://www.youtube.com/watch?v=l2vAfeJfTC0 DAY 14 – HALIFAX-ST. JOHN’S 21/08/2009 La giornata inizia con la sorpresa di un conto stratosferico sotto la porta: 22.000$CAN. Ovviamente in albergo si sono sbagliati e dopo avergli spiegato che la macchina non l’abbiamo neanche più e che quindi è difficile pagare un tale conto di parcheggio iniziamo i preparativi per la prosecuzione del viaggio e quindi la separazione dagli amici in aeroporto. Un po’ di tristezza, ma il nostro viaggio continua! La nuova meta è il NewFoundland o Terranova come diceva Caboto. Dopo un volo un po’ ballerino ed economico, ma con un pilota bravissimo, arriviamo al piccolo aeroporto di St. John’s dove ci rechiamo subito all’ufficio informazioni che ci prenota il pernottamento al Quality Confort Hotel. Un posto semplice, vicino ad un casino (senza accento ;-), ma economico e pulito. Depositati i bagagli facciamo un piccolo pranzo esplorando la città. Verso fine pomeriggio facciamo una bellissima passeggiata fino Signal Hill, la collina da dove nel 1901 Marconi ha ricevuto la prima comunicazione intercontinentale. La passeggiata ci ha dato modo di godere di panorami mozzafiato al tramonto sulla baia di St. John’s, sicuramente da provare. La sera ceniamo in un Irish pub, dove comunque la tigrotta riesce a mangiare ancora un volta un ottima aragosta, e anche se la serata sembra movimentarsi andiamo a letto perché stanchissimi.

DAY 15 – ST JOHN’S 22/08/2009 Ci svegliamo con il brutto tempo, peccato finora ci è andata bene. Facciamo colazione in hotel e iniziamo la ricerca della macchina a noleggio, ma è molto dura e siamo costretti a prendere un taxi per tornare in aeroporto ad andare a noleggiare l’auto, mi colpisce che il viaggio in taxi ci costa 10 $CAN in meno del viaggio d’andata… Affittiamo una compact della Dollar e ci muoviamo velocemente verso Witless Bay dove abbiamo visto che si fanno i tour per le balene e le pulcinelle di mare, che io e la tigrotta desideriamo ardentemente di vedere. Troviamo posto su un tour della Gatherall’s che parte da Bay Bull alle 12.15, sembra tutto perfetto, e venuto perfino fuori il sole! Saliamo sul catamarano e ci dirigiamo verso la Gull Island dove, guidati da un capitano e la figlia di origini scozzesi con tanto di canzone tipica cantata dalla figlia, vediamo tantissime pulcinelle di mare, o Puffin come dicono qui, che si muovono frenetiche dall’isola al mare. Quest’ultimo è talmente agitato che non ci consente di fare foto decenti, anzi dopo un po’ la tigrotta mi passa tutti gli apparecchi di riproduzione perchè gaurdare dentro gli fa venire mal di mare. Proseguendo vediamo anche Green Island dove il capitano sperava di farci vedere le megattere, ma ancora una volta il mare agitato influisce negativamente sulla gita. Comunque poco male perché riusciamo a vedere anche le sule! Tutto sommato un esperienza anche questa assolutamente da provare, onde comprese, poi le pulcinelle sono uno spettacolo da non perdere. Riprendiamo quindi la strada, facciamo un po’ di spesa e ci dirigiamo verso Trepassey dove abbiamo letto che ci sono i caribù, ma dopo qualche ora di viaggio piombiamo nella nebbia più assoluta e non riusciamo a vedere più nulla! Finiamo quindi il giro della Irish Loop Drive incontrando un alce poco prima di ritornare a St. John’s. La sera cena a The Keg posto un po’ chic ma cibo piuttosto buono. DAY 16 – ST. JOHN’S 23/08/2009 Le previsioni parlavano di brutto tempo, ma svegliandoci troviamo una giornata solo un po’ grigia. Abbiamo quindi deciso di andare a Cape St. Mary’s alla riserva ecologica. La strada per arrivare è un po’ lunga, soprattutto in mezzo alla nebbia, ma i paesaggi sono bellissimi e la colonia di sule è incredibile. Va vista assolutamente, magari con il sole, ma, anche con la nebbia, con le pecore e i montoni così grandi che li scambio per mucche e li fotografo verdi, crea una certa impressione sentire centina e centinai di sule ben prima di arrivare a vedere la roccia dove nidificano per poi vederle sfrecciare in mezzo alla nebbia. Per il ritorno proseguiamo per la Cape Shore e una volta reinseriti nella ’90 ci fermiamo al Salmonier Park. Un parco molto interessante di quelli con le passerelle per non pestare il suolo e seguire un percorso ben preciso in mezzo alle recinzioni dove recuperano gli animali che hanno subito delle ferite o dei traumi. Un bella occasione di vedere alcuni esemplari di fauna locale. Per cena siamo tornati nel pub della prima sera mangiando bene pesce ad un prezzo contenuto. Penso faremo fatica a scordare Terranova ma il filmato vi mostra qualcosa di quello che abbiamo visto: http://www.youtube.com/watch?v=vz60beFYDfQ DAY 17 – ST. JOHN’S-TORONTO 24/08/2009 La potrei chiamare la notte delle wasp, si perché ho avuto un incontro ravvicinato notturno. Una vespa mi ha punto 2 volte, morendo sul colpo la seconda volta. La mattina inoltre ne trovo un altra sul muro! Questo mi fa apprezzare decisamente meno l’albergo, ma penso che non è colpa loro e colto da uno spirito altruistico penso sia giusto avvisarli. Quindi cambio decisamente idea sul posto, una volta avvisati con il mio maccheronico inglese scopro che lo sapevano già e che non possono farci niente 🙁 Quindi fate attenzione! Entrano dal condizionatore se è spento. L’unica difesa è il freddo con le quali diventano completamente “rincitrullite”. Proseguiamo andando a comprare qualche souvenir e poi in aeroporto. Anche questa volta il viaggio è un po’ traballante, ma ci sarà sempre il vento in aeroporto a St. John’s? E anche questa volta il pilota si dimostra, in partenza, veramente bravo nonostante il vento. Arrivati a Toronto troviamo alloggio nel Bond Palace Hotel semplice ma pulito. Facciamo un giro a piedi nella zona dello shopping che ci ricorda Melbourne quindi decidiamo di andare a vedere il quartiere italiano e di fermarci a mangiare qualcosa (una bella scarpinata). Nella trattoria da Giovanna ci accolgono in italiano e mangiamo anche una pizza discreta. Poi di nuovo a piedi fino il albergo. DAY 18 – TORONTO 25/08/2009 Bella Giornata! Soprattutto quando scopri di essere scampato ad uno urgano che ha colpito il Terranova !!!

Siamo andati per prenotare l’auto ma ci hanno detto di farlo al telefono, quindi visto il fantastico inglese di tutti e tre siamo andati in uno Starbuck e lo abbiamo fatto via internet 😉 Finta la colazione ci siamo diretti alla CN Tower per vedere il panorama della città e, anche se non raggiunge i livelli della torre di Sydney, va sicuramente provato. Una volta scesi dalla torre siamo andati a fare due passi sugli Harbour e poi sempre a piedi (praticamente come dei maratoneti) siamo andati al St. Lawrence Market Place dove abbiamo mangiato qualcosa per pranzo. Questo è un fantastico mercato dove comprare qualcosa da sgranocchiare mentre ci si immerge nella cultura locale. La varietà di cibo è impressionante e multietnica. Dopo questa pausa siamo andati alla Union Station dove siamo scesi nel sottosuolo per esplorare la Down Town, una città sotto la città, veramente impressionate per le dimensioni dove è semplice perdersi. Se andate a Toronto dovete assolutamente andare a vederla. Siamo infatti arrivati sempre sottoterra fino alla piazza del nostro albergo. Appena rientrati ci siamo fatti indicare un laundromat e siamo andati a lavare tutto. Mentre aspettavamo siamo andati a comprare un borsone nuovo e abbiamo visto un incredibile scoiattolo nero che non aveva paura di nulla. Concludiamo la giornata con una cena all’Houston Steak & Ribs piuttosto soddisfacente anche se non proprio economico. Anche qui filmato su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=Tio2IywMmQY DAY 19- TORONTO-NIAGARA 26/08/2009 Ci svegliamo con la pioggia e cerchiamo un posto per fare colazione dentro l’Eton Center, perdendoci un po’ per il “PATH”. Terminata la colazione saliamo in albergo per il check out e quindi andiamo a prendere l’auto alla Hertz. Partenza per le cascate del Niagara. L’autostrada è impressionante: 7 corsie per senso di marcia con intenso traffico! Arriviamo fino a Niagara on the Lake dove prenotiamo per la notte. Dopo aver mollato i bagagli andiamo in un outlet trovato dalla tigrotta dove tutti ci diamo al consumismo più sfrenato visti i prezzi (con il costo di un paio di pantaloni di marca in Italia me ne sono comprato 3 paia e tutte e tre di marca) Decidiamo quindi di andare a fare un giro di perlustrazione alle cascate del Niagara. Lo spettacolo è impressionante nonostante lo scempio edilizio e la macchina turistica incredibile. Scattiamo le foti di rito, capiamo un po’ come funziona e poi via verso l’hotel. Arriviamo un po’ tardi per la cena in paese, ma anche così mangiamo anche questa volta bene. Il filmato non può rendere la bellezza delle cascate ma è un bel ricordo: http://www.youtube.com/watch?v=3D2I18F_H8s DAY 20- NIAGARA-TRENTON 27/08/2009 Dopo una giusta colazione andiamo alle cascate per il nostro giro sul Maid of the Myst giunto ormai alla V versione e con un organizzazione commerciale da paura (592 persone ogni 15 minuti), ma va assolutamente fatto per godersi pienamente le cascate. Segue foto con la statua di Tesla sotto l’aerosol creato dalle cascate, e quindi un piccolo pranzo e poi via sulla strada o meglio l’autostrada superaffollata in direzione Montreal. Arriviamo fino a Trenton dove proviamo a cercare un motel nella penisola senza grande successo e quindi finiamo in un modesto motel di Trenton, in compenso nella ricerca di un posto dove cenare finiamo a Belleville in un ristorante italiano dove mangiamo veramente bene in un bel ambiente. DAY 21- TRENTON-BROCKVILLE 28/08/2009 Ci svegliamo per i lavori sul tetto, facciamo colazione da Tim Hortons, che qui è più gettonato e frequente di Starbuck. Poi decidiamo di fare un giro sulla Prince Edward County con entrata parco e visita alle sandbanks, che tutto sommato è piuttosto deludente a parte il fatto che la spiaggia che si estende su una distesa d’acqua sconfinata che è un lago. Riprendiamo quindi la strada per Kingston per arrivare nella zona delle 1000 island. Scegliamo Rock-Port per salire sulla nostra piccola crociera di un ora sul San Lorenzo tra Canada e Stati Uniti. Sicuramente una altra avventura che va fatta! Decisamente bella. Poi i giochi di confini, isole e acque agitate ben si prestano per dei Veneziani. Procediamo quindi fino a Brockville per fermarci per la notte in un Best Western. Dopo un piccolo giro finiamo in un locale casalingo gestito da una coppia di giapponesi il “kozuko” dove mangiamo benissimo sia la carne che giapponese in un ambiente familiare con bella musica e un trattamento da amici. Queste sono le sorprese che più mi piacciono dei viaggi dove non si programma tutto, soprattutto quando la scelta si basa su un intuizione, un impressione. Grazie della bella cena. Se volete avere un idea di cosa vi aspetta tra le 1000 isole potete guardare il filmato: http://www.youtube.com/watch?v=hnfMxjCXOjc DAY 22- BROCKVILLE-MONTREAL 29/08/2009 Ci svegliamo con la pioggia 🙁 Il presupposto non è buono, ma siamo positivi in quanto abbiamo più di 300 km da fare. Quindi puntiamo sul parco del Mont tremblant passando per Montreal. Inizialmente il tempo migliora ma una volta arrivati piove. Facciamo un giro per Tremblant, che è molto carina e ricorda un po’ un paesino delle dolomiti, ma la pioggia e le previsioni del tempo del giorno dopo ci inducono a tornare a Montreal. Arriviamo verso le 16.30 e cerchiamo posto senza successo in 3-4 hotel quindi finiamo in un motel dopo il quartiere olimpico vicino alla fermata rangelier della Metro, non un granchè ma comodo e poco caro, anche se dall’esterno sembra un motel a ore. DAY 23- MONTREAL 30/08/2009 Ci svegliamo con il nuvolo e visto che è prevista pioggia durante la giornata decidiamo di rimanere in città. Andiamo sul Mont-Royal dove troviamo tutta la popolazione che fa sport e godiamo di una bella vista. Quindi ridiscendiamo andando in Jaques-Cartier dove facciamo uno spuntino per pranzo spostandoci poi in rue St.Paul per gli ultimi regali, qui conosciamo un simpatico indiano che parla anche italiano, gestisce due negozi e ci offre del te con i biscotti allo sciroppo d’acero, certo che se anche da noi i negozianti fossero così 😉 Ci spostiamo sul canale Lachine dopo aver dato un occhiata alla chiesa di Notre-dame. Alla fine stanchi e sotto la pioggia torniamo al Motel per una pausa prima di cena. La sera decidiamo di provare il Grill in rue St. Paul dove mangiamo bene senza spendere molto. Cerchiamo un pub per proseguire la serata senza successo, ci vorrebbe il fiuto di Maicol 🙂 DAY 24- MONTREAL 31/08/2009 E’ il giorno della partenza, ma visto che c’è il sole decidiamo di fare l’ultima mattana e lasciato l’hotel decidiamo di andare a Montebello al parco Omega. Un parco faunistico con un percorso in auto di 10 km dove si vedono glia animali locali allo stato semi naturale. La cosa bella e che ti vendono i sacchi di carote da dare ai cervi, ai cinghiali e agli stambecchi, ma sconsigliando di darle a i bufali e agli orsi :-)))). I tempi purtroppo sono strettissimi e non possiamo fermarci molto. Nel rientro verso l’aeroporto prendiamo l’ennesimo traghetto, un po’ cercandolo un po’ come bella conclusione di una paese dove l’acqua è un elemento fondamentale quasi come per noi. Concludiamo consegnando la macchina con 1687 km fatti e ci prepariamo al balzo di rientro!

Volete vedere com’è Parco Omega: http://www.youtube.com/watch?v=d8-Z-win2h4 DAY 25- MONTREAL-VENICE 01/09/2009 Il volo mi è sembrato corto, sarà il paragone con quello australiano? Ho visto solo 2 film e mezzo. Facciamo qualche piccola compera prima della partenza per Amsterdam e da qui a Venezia. Troviamo Claudio al nostro arrivo alle 11.40. Quindi decido di fare un salto al lavoro il pomeriggio per rimanere sveglio. Anche questa volta la vacanza è finita…. Cosa mi ha colpito del Canada: Le gradi dimensioni La scarsa presenza di animali La crisi Le case economiche La multietinicità diffusa L’integrazione tra popoli e culture Il modo di viaggiare in moto I campeggiatori e i camperisti L’onnipresenza dell’acqua Il Franglais La mancanza di salmone affumicato Le toilette con l’”acqua alta” Il “caldo” Il cambio di popolazione tra stati e città L’orgoglio canadese il testo complessivo di link e immagini lo trovate su: www.Tigrottidelmirese.It



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