West Coast on the road: la nostra avventura negli States

Viaggio attraverso California, Nevada, Utah e Arizona
west coast on the road: la nostra avventura negli states
Partenza il: 07/08/2014
Ritorno il: 22/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
ON THE ROAD USA

ITINERARIO:

1- SAN FRANCISCO

2- SEQUOIA NATIONAL PARK

3- DEATH VALLEY

4- LAS VEGAS

5- BRYCE CANYON

6- PAGE

7- GRAND CANYON-WILLIAMS

8- PALM SPRINGS

9- LOS ANGELES

07 agosto – SAN FRANCISCO

Finalmente il grande giorno è arrivato! Oggi si parte per il mitici USA! Partiamo con un volo operato da American Airlines per San Francisco con scalo a New York prenotato circa 5 mesi prima. 15 ore di volo ci separano dalla prima tappa di questo meraviglioso viaggio!

Arriviamo a San Francisco stanchissimi ma felici di iniziare questa nuova avventura. Fuori dall’aeroporto ci aspetta una navetta gratuita messa a disposizione dall’hotel Best Western El Rancho Inn di Millbrae, a due passi dall’aeroporto. Questa location si è rivelata ottima per la vicinanza all’aeroporto, un po’ meno per la visita della città in quanto abbastanza lontana dal centro. Ci sistemiamo in camera e subito a dormire, domani inizierà la nostra avventura statunitense!

08 agosto – SAN FRANCISCO

La mattina ci svegliamo prestissimo a causa del fuso orario, al quale ci abitueremo del tutto solo qualche giorno dopo. Dal nostro hotel decidiamo di raggiungere il centro di San Francisco tramite l’efficientissima metropolitana BART che con 4.50$ ci porta fino a Union Square. Da qui decidiamo di prendere subito il famosissimo Cable Car, in modo da evitare le code che sicuramente ci saranno più tardi. La vettura è davvero affollatissima! Il prezzo per una corsa con il Cable Car è di 6$ dollari. In questo modo abbiamo avuto il nostro primo approccio con le ripidissime strade di San Francisco fino a Fisherman’s Wharf, dove scendiamo e iniziamo a esplorare la zona portuale, il famoso Pier 39 con la sua colonia di Leoni Marini e i suoi innumerevoli ristorantini e botteghe. Raggiungiamo a piedi Ghirardelli Square e ci dirigiamo in seguito verso Lombard Street, uno dei simboli di San Francisco, famosa per il celebre tratto di Russian Hill composto da ripidi tornanti. Non a caso viene chiamata “crookedest road”. Decidiamo di prendere il bus fino a Union Square e poi a piedi verso il Financial District, dove uomini e donne d’affari consumano velocemente il loro pranzo take-away prima di tornare al lavoro. Torniamo a Union Square dove ci rilassiamo prima di iniziare un nuovo itinerario attraverso Chinatown e North Beach, il quartiere italiano di San Francisco, dove riecheggia ancora lo spirito della Beat Generation .

09 agosto – SAN FRANCISCO

Dopo un’abbondante colazione in hotel, ci prepariamo per il nostro secondo giorno a San Francisco..oggi visiteremo l’isola di Alcatraz, famosa per essere stata la sede dell’omonimo carcere di massima sicurezza e oggetto di svariati film e documentari. Verso le 11.00 ci dirigiamo verso il Pier 33, dove alle 11,30 ci aspetta il traghetto per l’isola. I biglietti li abbiamo acquistati circa due mesi prima sul sito alcatrazcruises.com a 30 dollari l’uno. Il tour è molto interessante e l’audio-guida in italiano ci conduce attraverso i corridoi e le celle del carcere più famoso del mondo. Dall’isola ci godiamo anche la vista di San Francisco immersa nella caratteristica nebbia che la contraddistingue.

Verso le ore 16 torniamo al Pier 39, dove ci gustiamo una delle specialità di San Francisco, il clam chowder, una zuppa di pesce contenuta in una calda pagnotta. Alla faccia di chi sostiene che gli Stati Uniti offrono solo cheeseburgers e patatine fritte! Tra l’altro scopriamo qui una tecnica originale per l’assegnazione del tavolo: alla persone che aspettano che si liberi un tavolo viene consegnato un dispositivo che suona non appena i posti si sono liberati. In questo modo ci si può allontanare dal ristorante (non troppo) e aspettare il proprio turno senza annoiarsi. Ci dirigiamo a piedi verso Ghirardelli Square, e in una vietta prendiamo il bus 28 per il Golden Gate. Facciamo una passeggiata sul ponte simbolo della città, anche se il freddo pungente non ci da tregua!!! La sera ceniamo vicino all’hotel e prepariamo i bagagli. Domani si parte!

10 AGOSTO – SEQUOIA NATIONAL PARK

Dopo aver lasciato l’hotel, prendiamo la navetta per l’aeroporto dove prendiamo la macchina a noleggio prenotata dall’Italia tramite Rentalcars con la compagnia Dollar. La vettura è una comodissima e nuovissima Hyundai Elantra, perfetta per iniziare il nostro viaggio on the road. Unica nota dolente: il navigatore che ci hanno fornito non funziona correttamente. Torniamo in aeroporto e ripartiamo alla volta del Sequoia National Park, dove arriviamo dopo circa 5 ore di macchina. Il caldo soffocante ci investe appena scesi dalla macchina, ma nel parco , vista l’altitudine, l’aria sarà decisamente più frizzantina. All’entrata del parco, decidiamo di acquistare l’Annual Pass, che al costo di 80 dollari ci permetterà di entrare in tutti i parchi che visiteremo a eccezione dell’Antelope Canyon. Dall’entrata del parco si impiega circa un’ora per arrivare alla maggiore attrazione del parco: le sequoie giganti e il famoso generale Sherman, che ci lasciano davvero a bocca aperta. Peccato per la poca disponibilità di tempo, perché nel parco ci sono davvero molti itinerari interessanti da fare. Dopo la visita ci dirigiamo verso l’hotel Western Holiday Lodge di Three Rivers, dove ci rilassiamo in piscina. Per la cena scegliamo un ristorantino a Three Rivers, dove ceniamo all’aperto.

11 AGOSTO – DEATH VALLEY

Dopo un’abbondante colazione in hotel, alle 8,40 partiamo alla volta della Death Valley, dove arriveremo dopo 6 ore circa di macchina. E’ incredibile il susseguirsi di paesaggi diversi che ci vengono incontro. A un certo punto ci troviamo immersi nel nulla del deserto. Pochissime le macchine che passano e la cosa ci mette non poca ansia! Ma lo spirito d’avventura è più forte e, armati di acqua a volontà, entriamo nella Valle della Morte. Mai nome fu più azzeccato, il paesaggio è davvero arido e il caldo soffocante, ma la vista della valle è qualcosa che non scorderemo più. Facciamo una sosta alle dune di sabbia ma presto siamo costretti a tornare alla macchina, in quanto il vento forte solleva la sabbia che ci impedisce di proseguire la visita. Incredibile ma vero: sta arrivando la pioggia nella Death Valley! Ci dirigiamo verso l’uscita della Death Valley sotto una pioggia leggera, in direzione di Beatty, piccola cittadina alle porte della Death Valley che ci ospiterà per la notte prima di andare a Las Vegas. Prima di arrivare a Beatty, ci concediamo una piccola deviazione sul programma per visitare la città fantasma di Rhyolite, anche se non la troviamo particolarmente interessante. Soggiorniamo al Death Valley Inn e questa sera scopriamo la catena di ristoranti Denny’s, che sarà presente per tutto il nostro viaggio. Il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo. Straconsigliato.

12 AGOSTO – LAS VEGAS

Stamattina ci svegliamo superemozionati… tra poco ci dirigeremo verso la scintillante Las Vegas!! Ci gustiamo un’abbondante colazione in stile americano da Denny’s e partiamo alla volta di Sin City, che raggiungiamo dopo due ore scarse di macchina. Lasciamo i bagagli in hotel (abbiamo scelto l’Hotel Luxor, anche se con il senno di poi avremmo preferito un hotel più al centro della Strip, in quanto, soprattutto la sera, fare anche solo 300 metri richiede molto più tempo di quello che si può pensare. E’ disponibile comunque una linea di tram gratuiti che collegano alcuni degli hotel presenti sulla Strip). Consigliamo inoltre di visitare Las Vegas durante la settimana, perché durante il weekend i prezzi degli hotel raddoppiano). La Strip, nonostante sia giorno, ci lascia davvero a bocca aperta. Visitiamo diversi hotel e relativi casinò. In modo particolare ci stupisce il Venetian, fantastica riproduzione della nostra Venezia, dove decidiamo al prezzo di 18 Dollari di fare un giro in gondola (ma non ne vale la pena). La sera ci godiamo il meraviglioso spettacolo delle fontane del Bellagio e ci tuffiamo nella sfavillante night life di Las Vegas.

UN CONSIGLIO: L’utilizzo dell’aria condizionata è spropositato, attenzione quindi alla differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno!

13 AGOSTO – LAS VEGAS

Ci svegliamo alle 9 e facciamo colazione in hotel da Starbucks. Questa mattina decidiamo di rilassarci in piscina. Tra l’altro il caldo è davvero terribile.. mi bastano pochi minuti sotto il sole senza protezione per scottarmi!! Per il pranzo scegliamo un ristorante all’interno dell’hotel Excalibur.

Il pomeriggio lo trascorriamo ancora in piscina. Torniamo sulla Strip la sera: usciamo alle 20.15 e ripercorriamo la strip e i suoi negozietti di Souvenir. Gironzoliamo per il Caesar Palace e di nuovo al Bellagio, dove assistiamo nuovamente allo spettacolo delle fontane, questa volta sulle note di Andrea Bocelli. Davvero emozionante. Decidiamo poi di salire sulla ruota panoramica, che ci permette in 30 minuti di goderci la vista di Las Vegas dall’alto. Il panorama è davvero mozzafiato, e non c’è modo migliore per chiudere la nostra permanenza nella città più stravagante degli Stati Uniti, oggi abbiamo assistito anche a un arresto!!

14 AGOSTO – BRYCE CANYON

Oggi ci lasciamo alle spalle lo stato del Nevada ed entriamo in Utah, dove visitiamo il Bryce Canyon, una vera perla a nostro parere. Assolutamente da non perdere!! Si può visitare con la propria automobile, ma noi preferiamo servirci della comoda navetta gratuita messa a disposizione dal parco, che si ferma nei punti panoramici principali. Da un punto panoramico all’altro si può anche decidere di percorrere il sentiero che costeggia il canyon a piedi, ed è una soluzione che permette certamente di godersi il parco da più punti di vista. C’è inoltre la possibilità di scendere nel canyon percorrendo i vari trails che si snodano al suo interno. Visto dall’interno il Canyon è ancora più affascinante! Tornati alla macchina decidiamo di curiosare all’interno del piccolo villaggio western alle porte del parco, dove vengono organizzati anche dei Rodeo! La sera pernottiamo nella vicina cittadina di Tropic al Bryce Pioneer Village, che però consigliamo solo per la zona camping.

15 AGOSTO – PAGE

Oggi decidiamo di visitare Page in Arizona, dove abbiamo intenzione di visitare L’Upper Antelope Canyon all’interno del territorio degli indiani Navajo. Eventualmente è possibile visitare anche il Lower Antelope Canyon, che si trova a breve distanza dall’Upper ed è quello meno turistico tra i due. Per fortuna riusciamo a trovare posto (gli ultimi due!) per la visita delle 11 di mattina, quando l’esposizione solare crea dei giochi di luce davvero suggestivi. Solitamente la visita va prenotata prima, direttamente in loco oppure in una delle agenzie all’interno di Page. Il prezzo è piuttosto alto: 80 dollari a coppia per l’ingresso immediato e 50 dollari per l’ingresso prenotato.

Veniamo suddivisi in gruppi e saliamo sulla Jeep che ci porterà fino all’ingresso del Canyon, accompagnati da una simpatica guida di nome Dennis. La Jeep procede a sobbalzi attraverso il deserto per 15 minuti e, una volta arrivati, entriamo dentro il Canyon che, ci spiega la guida, è lungo circa un miglio ed è il risultato dell’azione combinata di sabbia, vento e acqua che per ben due milioni e mezzo di anni si è riversata su questo luogo. Gli effetti sulle pareti del Canyon sono davvero splendidi, e la guida ci fa perfino le foto per inquadrare meglio le varie forme che la luce produce.

Dopo la visita non ci facciamo mancare un’altra mangiata da Denny’s, immancabile ormai nel nostro viaggio! Nel pomeriggio andiamo a cercare un hotel dove alloggiare, in quanto Page è l’unico luogo in cui abbiamo deciso di non prenotare nulla da casa. Ci decidiamo poi per un motel sulla strada principale di Page, anche se il prezzo ci sembra troppo esagerato rispetto alla qualità offerta, nonostante sia venerdì sera e i prezzi salgano in vista del weekend.

Ci dirigiamo in seguito all’Horseshoe Bend, un meandro del fiume Colorado, che raggiungiamo dopo 1,2 km sotto il sole cocente. Ne vale veramente la pena secondo noi, perché il paesaggio è davvero mozzafiato!!! Passiamo il resto del pomeriggio nella piscina del motel a rinfrescarci un po’ mentre la sera ci godiamo un bel barbecue all’aperto in un ristorante tipico, con tanto di musica dal vivo.

16 AGOSTO – GRAND CANYON/WILLIAMS

Oggi ci aspetta sua maestà il Grand Canyon, immenso capolavoro realizzato dal fiume Colorado (un consiglio: se riuscite, non perdetevi il rafting sul fiume Colorado. Le escursioni partono da Page e arrivano fino al Grand Canyon. Noi purtroppo non siamo riusciti per questioni di tempo, ma deve essere un’esperienza fantastica!). Arriviamo al South Rim dall’entrata est del parco, attraverso la Desert View. Ci fermiamo al Visitor Centre, mangiamo un sandwich e facciamo il refill di acqua (Nel Grand Canyon è possibile riempire le bottigliette d’acqua negli appositi distributori). Anche qui come per il Bryce, decidiamo di servirci della navetta gratuita messa a disposizione dal parco. Ci sono diverse linee, noi prendiamo la linea blu e poi la linea rossa e ci godiamo la vista del canyon dai punti panoramici principali.

Riprendiamo la 89 South in direzione Williams, un’amena cittadina di 3000 abitanti, dove soggiorneremo al Canyon Country Inn, motel situato sulla famosissima Route 66. La stanza del motel è piccolina e la televisione non funziona, ma è talmente graziosa che ci fa dimenticare altre camere d’hotel più grandi ma più impersonali. Ad accoglierci, sul letto un orsacchiotto di peluche morbidissimo! Per la cena scegliamo ancora un bel barbecue sulla Route 66 con musica dal vivo. Peccato per il piatto, buono se non fosse stato rovinato dalle salsine strane che qui sembrano andare alla grande. Facciamo le foto sulla Route 66 e compriamo qualche souvenir, prima di tornare in hotel.

17 AGOSTO – PALM SPRINGS

Ci svegliamo presto e facciamo un’abbondante colazione all’aperto sotto il portico del motel proprio di fronte alla nostra stanza e poi … alla volta di Palm Springs! Da Williams occorrono circa 5 ore e mezza per arrivare a destinazione. Presto ci ritroviamo ancora in mezzo al deserto e la sensazione di essere all’interno di un film è sempre più forte! Arrivati a Palm Springs siamo travolti dal caldo opprimente e questo ci impedisce di girare per la città come vorremmo. Neanche l’ombra ci offre un po’ di refrigerio e quindi, dopo un breve passeggiata su Palm Indian Drive, ci fermiamo per il pranzo da Lulu’s, dove si possono ordinare 3 portate al costo di 19,99 $. Il pomeriggio lo passiamo in piscina dell’hotel, ma ahimè, l’acqua è bollente! Ci rinfreschiamo grazie ai nebulizzatori a bordo piscina. Qui conosciamo una simpatica coppia di Los Angeles, con la quale rimaniamo a chiacchierare fino alle 19.30. Mangiamo ancora da Lulu’s e ci concediamo un’altra passeggiata per le vie del centro.

18 AGOSTO – LOS ANGELES – HOLLYWOOD – BEVERLY HILLS

Oggi realizzeremo il sogno di una vita: La magica L.A., location dei nostri film e telefilm preferiti, dove arriviamo in mattinata. Lasciamo i bagagli in hotel, un Super 8 a Hollywood, e raggiungiamo a piedi la Walk of Fame sulla Hollywood Boulevard e il Chinese Theatre. Scattiamo qualche foto con le stelle dei nostri beniamini e ci dirigiamo di nuovo verso l’hotel, dove riprendiamo la macchina con destinazione Beverly Hills. A Los Angeles esiste una rete di metropolitana, anche se è decisamente insufficiente per coprire una città di queste dimensioni. Arrivati a Beverly Hills, ammiriamo stupiti le ville lussuose e i prati curatissimi. Ci dirigiamo verso Robertson Boulevard, dove, se siete fortunati, potrete scorgere qualche VIP a fare shopping (A proposito: A Los Angeles si organizzano Tour delle case dei VIP. Ce ne sono di svariati tipi, combinati anche ad altri tipi di itinerari. Se siete interessati, sulla Hollywood Boulevard trovate tutte le informazioni e le agenzie per effettuare questo tipo di visita. Se invece preferite il fai-da-te, potrete acquistare per 1 $ la mappa con le indicazioni per raggiungere le lussureggianti dimore dei divi).

Rodeo Drive è proprio come ce la aspettavamo, con le sue boutique d’alta moda, prezzi da capogiro e macchine costosissime parcheggiate lungo il viale. Questa via è il simbolo di Beverly Hills, resa famosa anche dal film Pretty Woman. All’inizio di Rodeo Drive è possibile entrare nel Beverly Wilshire Hotel, uno dei set principali del film, dove nasce la storia d’amore tra Julia Roberts e Richard Gere. Riprendiamo la macchina e, percorrendo la Sunset Boulevard, ci fermiamo a cena da Carney’s, un particolare fast food creato all’interno del vagone di un treno!

19 AGOSTO – LOS ANGELES – UNIVERSAL STUDIOS

Oggi dedicheremo l’intera giornata alla visita degli Universal Studios. Conosciamo in hotel una simpatica famiglia di Verona, e decidiamo di passare la giornata insieme. Il Super 8 in cui alloggiamo è davvero in un’ottima posizione: a piedi raggiungiamo la vicina stazione della metropolitana, dove dobbiamo prendere la linea rossa per arrivare a destinazione. Il sistema per l’acquisto dei biglietti è diverso da quello a cui siamo abituati e quindi ci mettiamo qualche minuto a capirne il funzionamento: non c’è più il biglietto cartaceo bensì una tessera plastificata, ricaricabile attraverso i terminal presenti in stazione. La singola corsa costa 1,50 $ mentre l’abbonamento giornaliero costa 5 $.

Scendiamo alla fermata “Universal City”, dove aspettiamo la navetta gratuita che ci condurrà all’interno del parco a tema. Fortunatamente arriviamo subito all’apertura (h 09.00) e così evitiamo tutte le code, anche perché fortunatamente eravamo già in possesso dei biglietti (acquistati il giorno prima in hotel). Siamo tra i primi a entrare e quindi ne approfittiamo per fare subito lo Studio Tour, che troviamo a dir poco entusiasmante. Il trenino con guida in inglese (se non avete molta dimestichezza con la lingua inglese, eventualmente è disponibile il tour in spagnolo nel pomeriggio) ci conduce attraverso gli Studios e i set esterni. Viviamo l’esperienza di King Kong 3D, che ci trasporta sulla Skull Island in balia di dinosauri e mostri preistorici, attraversiamo il laghetto dove venne girato il film lo squalo (uno squalo robot si aggira per il lago e all’improvviso emerge dall’acqua proprio vicino al trenino), ci fermiamo un attimo per vedere come vengono simulate le intemperie nei film, e, all’improvviso, ci si riversa addosso una pioggia torrenziale e dal sentiero in salita sul fianco del trenino arriva un’inondazione. Questa ovviamente è la riproduzione di una scena di un film che era stato girato qui. Passiamo dal set di Ritorno al Futuro e Jurassic Park e facciamo un’altra simulazione di un incidente in metropolitana, dove un treno deraglia e una cisterna sembra che ci si abbatta addosso.

Finito il Tour iniziamo a salire sulle giostre del parco (portatevi un keeway perché specialmente sulla di Forest giostra di Jurassic Park ci si bagna!), andiamo a dare un’occhiata al posto dov’è ancora conservata la Delorean di Ritorno al Futuro e il robottino utilizzato per E.T., ci godiamo un fantastico spettacolo di stuntman a Waterworld, entriamo nella casa degli orrori e non ci facciamo mancare un secondo round sulle giostre. Ci facciamo una bella scorpacciata di popcorn prima del rientro in hotel.

La sera, su proposta della famiglia conosciuta in hotel, andiamo a mangiare a Beverly Hills su Caῆon Boulevard, in un ristorante italiano, “Il Pastaio” che, nonostante sia di ottima qualità, è davvero troppo caro per le nostre tasche. Facciamo un altro giro su Rodeo Drive e poi ci dirigiamo verso il Griffith Park, all’osservatorio. Ricordate la scena iniziale di Terminator, dove viene ripreso il luccicante e immenso Skyline di Los Angeles? E’ una vista che proprio non ci vogliamo perdere. Ahimè, la strada per raggiungerlo chiude alle 10 di sera. Sarà per la sera successiva!!

20 AGOSTO – LOS ANGELES – FOREST LAWN – MALIBU- GRIFFITH PARK

Prima di visitare la zona costiera di Los Angeles, decidiamo di fare un salto al cimitero di Forest Lawn a Glendale dove, tra gli altri, sono sepolti Michael Jackson, Clark Gable e Liz Taylor. Il parco è immenso e curatissimo. Alberi, fontane e irrigatori non ci danno proprio l’idea di essere all’interno di un cimitero!

Ci dirigiamo ora verso Malibu, dove parcheggiamo la macchina al centro commerciale dove dicono che gli attori di Hollywood siano di casa. Ci fermiamo a vedere le famose case costruite sulla spiaggia a due passi dal mare. Facciamo qualche foto e una breve passeggiata: la spiaggia è infatti privata.

Ci consigliano di andare a Zuma Beach, dove di solito è possibile vedere delfini e foche. (noi purtroppo non siamo stati così fortunati da avvistarli, anche perché, come ci hanno spiegato, la mattina presto quando il mare è più calmo è il momento migliore per l’avvistamento). Qui facciamo un bel tuffo nell’oceano: Le onde sono alte (non dimentichiamoci che qui il surf è una delle attività principali), la risacca è fortissima e l’acqua è freddissima!!! Ma ci divertiamo come bambini ad andare incontro alle onde, anche se più di una volta mi sbattono sott’acqua.

Ci muoviamo in seguito verso sud in cerca di nuove spiagge da esplorare e decidiamo di fermarci alla Surfrider beach, famosa per i suoi surfers, e al molo di Malibu’, a fare due foto prima di tornare a Los Angeles.

La scelta di percorrere tutta la Sunset Boulevard per tornare in hotel risulta la più errata che potessimo fare: un incidente ci tiene bloccati per due ore in coda! Ma anche qui troviamo il lato positivo: il procedere lento della macchina ci permette di goderci di più la vista della famosa Sunset Boulevard e di coglierne tutti i particolari.

Facciamo un giretto in macchina per Bel Air tra le sue case lussuosissime e arriviamo in hotel verso le 20, dove una doccia e via! Pronti a uscire di nuovo, questa volta verso il Griffith Park, dove non eravamo riusciti ad andare la sera precedente. La vista notturna di L.A. toglie il fiato, tanto che non vorremo più smettere di guardare! Inoltre è possibile visitare l’osservatorio, guardare attraverso i telescopi con le spiegazioni degli operatori e seguire percorsi informativi.

Ceniamo dall’ormai immancabile Denny’s e rientriamo in hotel.

21 AGOSTO – LOS ANGELES – SANTA MONICA – VENICE

Una nota di tristezza accompagna la giornata di oggi: si tratta infatti dell’ultimo giorno che passeremo negli States!!! Ma presto abbandoniamo il pensiero che il giorno dopo torneremo in Italia quando, dopo aver fatto il check-out, arriviamo a Santa Monica. Troviamo parcheggio vicino al molo, con 8 $ è possibile lasciare la macchina fino alle h20.00. il molo di Santa Monica, costruito nel 1909, è caratterizzato dal famoso Luna Park, che attraversiamo fino a giungere alla fine del molo, dove osserviamo l’Oceano Pacifico con aria già nostalgica e con il sottofondo musicale romantico di un cantante che intrattiene i presenti. Dal molo ci dirigiamo verso il centro commerciale di Santa Monica, da dove parte la Santa Monica Boulevard, interamente pedonale e piena di negozi, bar e ristorantini. Mangiamo qui un panino e torniamo in spiaggia, questa volta diretti verso Venice, che con i suoi colori, i negozi, bancarelle e artisti di strada ci fa sembrare di essere stati catapultati in un altro mondo!

Torniamo alla macchina per andare a visitare i famosi Canals, che sono valsi a Venice il nome che porta. Gli svariati tentativi in giro per il mondo di imitare la nostra Venezia non possono che renderci orgogliosi!! Le case costruite sui Canals sono deliziose e particolari, vale sicuramente la pena farci un giretto.

Alle 17.00 facciamo il check-in in hotel, un motel 6 vicino all’aeroporto. Abbiamo scelto di passare l’ultima notte vicino all’aeroporto per comodità, l’aereo parte infatti alle 8 di mattina e noi dobbiamo anche riconsegnare la macchina. Conoscendo il traffico di Los Angeles, ci siamo sentiti più sicuri optando per questa soluzione.

Per cena scegliamo nuovamente Santa Monica, dove il giovedì sera ci sono i Twilight Concerts e i Losangelenos si siedono in spiaggia a sentire buona musica e a fare festa. il ristorante si chiama “Al Mare” e si trova proprio sul molo. Il rapporto qualità prezzo è ottimo.

Ahimè è giunta l’ora di tornare in hotel, domani la sveglia suonerà alle 4 di mattina.

21 AGOSTO – LOS ANGELES – MILANO

Assonnati, ci dirigiamo verso il centro della Dollar, dove con non poca tristezza restituiremo la nostra fedele compagna di avventura, la nostra Elantra, che ci ha accompagnato per ben 2486 miglia attraverso California, Nevada, Arizona e Utah.

Una navetta ci porta in aeroporto, dove scopriamo amaramente che ci toccherà fare il check-in da soli. I terminali sono tutti occupati e si bloccano spesso. Questa trafila ci fa perdere non poco tempo, ma riusciamo comunque a raggiungere il Gate per tempo.

In generale non consiglieremmo di viaggiare con American Airlines. A Los Angeles ci avevano informato che i posti sull’aereo sarebbero stati assegnati al Gate, non solo per il primo volo ma anche per il secondo, ovvero la tratta New York-Milano. Arrivati a New York però, i posti vengono assegnati assolutamente a caso, e sull’aereo iniziamo tutti a fare trattative per potersi scambiare di posto e sederci vicino ai nostri compagni di viaggio, immaginatevi il caos! Il personale al Gate inoltre aveva modi alquanto sgarbati!

Atterriamo a Milano alle 8 di mattina, ora italiana. Realizziamo che il nostro viaggio ora è davvero giunto al termine, ed è tempo di fare il bilancio di questa avventura.

Quando si intraprende un viaggio on the road, si deve essere pronti ad affrontare imprevisti e cambi di programma, ma noi dobbiamo ammettere che tutto è andato più o meno come previsto e gli States ci hanno sorpreso non poco. Dopo ogni viaggio ci sentiamo più arricchiti sia culturalmente che umanamente, ma questo viaggio in particolare ci ha fatto crescere. Abbiamo avuto l’opportunità di metterci in gioco, noi e la strada, all’avventura in un paese straniero e lontano da casa. Siamo soddisfatti, perché le nostre capacità le abbiamo sfruttate al meglio e, anche se non siamo a riusciti a vedere tutto quello che avremmo voluto per via dei tempi serrati, le immagini che ci portiamo nel cuore sono di per sé sufficienti a fare di questo viaggio uno dei migliori della nostra vita.

Gli hotel sono stati prenotati su Booking.com, a eccezione dell’hotel a San Francisco e di quello di Page. Ecco i nomi degli hotel dove abbiamo soggiornato:

1- SAN FRANCISCO Best Western El Rancho Inn

2- SEQUOIA NATIONAL PARK Western Holiday Lodge Three Rivers

3- DEATH VALLEY Death Valley Inn & RV Park

4- LAS VEGAS Luxor

5- BRYCE CANYON Bryce Pioneer Village

6- PAGE Page Boy Motel

7- GRAND CANYON-WILLIAMS Canyon Country Inn

8- PALM SPRINGS Best Western Plus Las Brisas

9- LOS ANGELES Super 8 Hollywood e Motel 6 Los Angeles LAX

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