Calandreddi

Un primo piatto calabrese sostanzioso
Carlo Baccellieri, 15 Feb 2010
calandreddi
500 gr. Di farina di grano duro due uova (facoltative) sale sugo per condire gr. 200 di ricotta fresca

Preparate la pasta disponendo a fontana la farina, mettete al centro due uova. Cominciate ad impastare aggiungendo a poco a poco una tazzina d’acqua bollente nella quale avrete fatto sciogliere un pizzico di sale. Lavorate a lungo fino ad ottenere un impasto omogeneo piuttosto duro e tirate un sfoglia sottile. Tagliatela a quadrati di tre o quattro cm. Di lato. Unite con la pressione delle dita (eventualmente inumidite in acqua tiepida) due estremità del quadrato e fate aderire i lembi. Lasciate riposare per qualche ora e poi lessate in abbondante acqua salata. Condite con un sugo a piacere (ragù di maiale, di capra etc.) con l’aggiunta di ricotta fresca molto morbida.

* I “calandreddi” sono le antiche calzature dei pastori e contadini calabresi fatte di pelle rivoltata di capra, calzate con calze di lana bianca o marrone ed allacciate alle gambe con stringhe di cuoio, del tutto simili alle “cioce” dell’Italia centrale. Questa manifattura di pasta ne prende il nome per la sua forma abbastanza simile ad una “calandredda”.