Viaggio in Burkina Faso

Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso. Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale. Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci...
Scritto da: carletto23
viaggio in burkina faso
Partenza il: 25/11/2006
Ritorno il: 10/12/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo

Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo Burkina Faso:viaggio in un Africa vera Dopo aver letto un libro su Thomas Sankara,Taxi brousse di M. Aime e preso informazioni varie sulla Lonely Planet io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Burkina Faso.

Con un comodo volo Air France via Parigi siamo arrivati a Ouagadougou la polverosa capitale.

Ci siamo rimasti un giorno per ambientarci e abituarci alla nuova “aria” : Abbiamo dormito al Pavillon Vert che offre diverse tipologie di camere e ha un bel giardino.

Con la compagnia di bus STMB abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il paese arrivando a Boromo per visitare il parco Des Deux bales e vedere gli elefanti. Abbiamo dormito al Campament Le Kaicedra un posto molto bello in riva ad un fiume Con una guida abbiamo camminato piu di due ore nella savana ma degli elefanti purtroppo abbiamo visto solo le impronte.

Per arrivare al Campament quando scendete alla stazione dei bus chiedete al phone center.

Da Boromo ci siamo diretti a Bobo Dioulasso. Anche a Bobo non manca la polvere ma è molto piavevole. E’ molto interessante visitare il mercato e passeggiare per le vie cittadine. Abbiamo dormito al Reinassance ma a parità di prezzo consigliamo di andare al Teira molto piu bello e con ristorante. Ogni sera al Bamboo un bel locale all’aperto suonano musica dal vivo.

Da Bobo abbiamo proseguito verso Banfora.A sette km da Banfora c’è il villaggio di Tengreladove siamo rimasti per tre giorni al Campament Farafina.Souleymane (Solo) ci ha fatto da guida per visitare il villaggioe quelli vicini oltre al lago dove vivono gli ippopotami.Per tre giorni abbiamo vissuto la quotidianità di un semplice villaggio africano dove non c’è elettricita, l’acqua si prende dal pozzo e si dorme in semplici capanne di fango con tetto in paglia.Solo alla sera offre performance di dyembe e balafon con i ragazzi del villaggio a cui insegna musica e danza tradizionali.

Da Banfora siamo andati a Gaoua. Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un taxi-brousse.Eravamo in 22 persone piu merci varie sul tetto e all’interno(galline,capre .Mobili,moto,bici).I circa 200 km da fare sono tutti di pista.Siamo arrivati dopo 6 ore di notte dello stesso colore rosso mattone della pista.Indimenticabile.

a Gaoua abbiamo dormito all’ Hotel Hala.

Con Ipolito un ragazzo che ci ha fatto da guida e un “taxi” con partenza a spinta perchè senza batteria abbiamo visitato i villaggi Lobi dove abbiamo bevuto il chapalo la birra di miglio locale che in zona viene prodotta e bevuta in gran quantita.Visitando una casa Lobi abbiamo conosciuto forse l’ultima donna con i piattelli labiali.

Da Gaoua ripassando per Ouaga verso Gorom-Gorom ci siamo fermati al piccolo villaggio di Bani dove ci sono sette moschee sparse nel territorio di cui una,la piu grande in centro del villaggio.Bellissima.

L’hotel De Fofo non c’è piu,le ultime forti pioggie l’hanno distrutto e ora c’è il nuovo Campament Le Nomade.

Da Bani abbiamo proseguito verso Gorom-Gorom nel Sahel. Abbiamo dormito nel nuovo hotel De L’Amite e con Hamidou abbiamo visitato il villaggio e il coloratissimo mercato del giovedi.Da Gorom sarebbe stato molto interessante andare verso nord a Oursi ma non essendoci corse di ritorno giornaliere per Ouaga ed essendo verso la fine del nostro viaggio siamo ritornati nella capitale proseguendo per Po per visitare i caratteristici villaggi Gorunsi attorno a Tiebele’, Turisti o “le blanc”come ci sentivamo spesso chiamare ne abbiamo incontrati pochissimi durante i 15 giorni del nostro viaggio.Per muoversi i mezzi pubblici non mancano.La gente è molto disponibile e cordiale e sempre pronta a stringerti la mano.Siamo rimasti un pò sorpresi per i prezzi degli alberghi un pò cari rispetto a quello che viene offerto ma per mangiare è abbastanza economico.

Visitando il Burkina Faso che rispetto ad altri stati africani è fuori dai circuiti turistici secondo noi si riesce a vedere e a vivere la vera vita afrcana fatta di lotte quotidiane per soppravvivere ma legata ancora alla natura e al rispetto per essa e alle persone. Antonella e Giancarlo



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