Argentina in senso antiorario

Un viaggio da nord a sud attraverso i contrasti di un paese con paesaggi inconsueti.
Scritto da: nicoletta61
argentina in senso antiorario
Partenza il: 12/12/2011
Ritorno il: 04/01/2012
Viaggiatori: 13
Spesa: 4000 €
Argentina in senso antiorario

Spesa: 3.300 euro a testa.

Valore del pesos: 1 euro=5,5 pesos.

Tappe: Milano-Madrid-Buenos: circa 15 ore di volo da aggiungere i tempi di attesa allo scalo di Madrid Cascate di Iguazù e dintorni: 3 giorni Salta e dintorni: 3 giorni El Calafate, Perito Moreno: 3 giorni Ushuaia e Terra del fuoco: 4 giorni Buenos Aires: 4 giorni

Il viaggio

Da qualche anno abbiamo in programma un viaggio in sud-America da fare insieme ai nostri amici colombiani. Questo è l’anno giusto, i nostri figli quasi grandi (22 e19 anni) hanno terminato la scuola ed è una buona occasione per fare un viaggio con loro. A noi si aggiungono un’altra famiglia e due amici dei nostri figli. In tutto saremo 9 italiani e 4 colombiani, 7 ragazzi e 6 adulti. Un pò ci preoccupa l’entità del gruppo, riusciremo ad accontentare tutti, siamo sicuri sarà una vacanza diversa dal solito, non mancherà qualche difficoltà ma sará sicuramente un’esperienza irripetibile. Con molto anticipo nel mese di giugno riusciamo a trovare un volo a 1.050 euro con Air Europa da Milano con scalo a Madrid, non dimentichiamo che il periodo delle vacanze natalizie in Argentina è alta stagione. Con molte peripezie attraverso internet prenotiamo anche tutti e 5 i voli interni direttamente presso la compagnia aerea di bandiera a 850 euro a testa.

Il 12 dicembre siamo finalmente in partenza per quello che per noi è IL VIAGGIO. Lasciamo l’automobile presso il Parking Ferno (www.parkingfernomalpensa.it) presso l’aeroporto di Malpensa, il più economico: 106 euro a macchina per 24 giorni. Nonostante il ritardo sia da Milano che da Madrid il volo è tranquillo, con Air Europa si vola con il minimo dei confort ma comunque sicuri. Arrivati a Buenos Aires un pulmino ci viene a prendere all’aeroporto internazionale di Ezeiza al costo di 112 pesos a testa. Pernottiamo presso LUCO B&B che ho prenotato attraverso http://www.booking.com, molto semplice al costo di 146 pesos colazione compresa. Abbiamo solo un pomeriggio per una breve visita al centro, abbiamo riservato altri 3 giorni per la visita alla città al termine del viaggio. Il 14 dicembre siamo in viaggio verso Iguazù, durante il trasferimento verso l’aeroporto mi accorgo che è scomparso il mio zaino; è il caso di dire, e lo confermeremo anche più avanti, che qui in Argentina è fondamentale controllare a vista i bagagli, ogni piccola distrazione costa cara. All’aeroporto di Iguazù, piccolo ma molto carino, un efficiente servizio di taxi trasporta i turisti presso i vari alberghi. Noi pernottiamo in periferia di Puerto Iguazù presso Cabana Panambi (www.cabanaspanambi.com) posto veramente singolare, siamo sistemati in 3 casette di legno immerse nella foresta, sulle sponde del fiume Paranà, dall’altra parte del fiume il Paraguay e il Brasile. Non c’è un servizio di ristorazione vero e proprio, ci viene servita la colazione, per la cena si possono acquistare gli alimenti e poi il personale lo cucina, una soluzione veramente carina.

15 dicembre

Il gestore delle Cabane, Carlos, si offre di farci da guida per le nostre prossime escursioni. Lui è un Guarany (ricordate il film “Mission”) ed è un appassionato conoscitore della zona e della cultura locale. Con l’autobus di linea al costo di 2 pesos arriviamo in centro a Puerto Iguazù dove prendiamo l’autobus (10 pesos) che porta all’ingresso delle cascate dal lato argentino. Il costo del biglietto è di 100 pesos, se si sceglie di ritornare anche il giorno dopo, il secondo biglietto costa la metà. Con il trenino si arriva al punto di partenza per il percorso inferiore e superiore, un’altro ci porta fino alla partenza della Garganta del diablo. Non c’è descrizione che possa rendere omaggio alla maestosità e grandiosità del luogo, ogni scorcio ci meraviglia, quello seguente è sempre più sorprendente, vale veramente la pena. I ragazzi decidono di provare l’emozione del giro con il gommone che li porta a vedere la cascate proprio da sotto, veramente fantastico (costa 125 pesos). Al ritorno dal parco sostiamo alla periferia di Puerto Iguazù, al punto tripartido, chiamato così perchè alla confluenza del Rio Iguazù con il Paranà si possono vedere le sponde dell’Argentina, Brasile e Paraguay.

Il 16 dicembre Percorriamo il sentiero Macuco, sempre all’interno del parco delle cascate arrivando ad una piccola cascata dove è possibile anche fare il bagno. Rispetto al giorno precedente niente di speciale.

17dicembre

Oggi abbiamo noleggiato un pulmino al costo di 680 pesos che ci condurrà a visitare le cascate dal lato brasiliano e la diga di Itaipù, in territorio paraguaiano. In circa mezz’ora arriviamo all’ingresso del parco, qui il biglietto costa 40 real (noi abbiamo cambiato i soldi in Argentina ma qui c’è la possibilità di prelevare al bancomat l’esatto importo, il biglietto va pagato comunque solo in real, la moneta brasiliana), poi un’autobus ci porta in circa 15 minuti all’inizio del percorso. Dal lato brasiliano il percorso è più breve, circa 45′ ma i panorami maestosi, soprattutto in prossimità della Garganta del diablo che qui si può osservare dal basso. Da qui un’ascensore ci riporta al punto di partenza dove ritroviamo l’autobus per il ritorno. Usciamo dal parco delle cascate e ci avviamo per la visita alla centrale idroelettrica di Itaipù, in Paraguay. Il passaggio della frontiera avviene attraverso un ponte sul fiume Paranà. Nessun controllo di frontiera, dopo il ponte siamo in un altro mondo, questa zona di confine è un mercato a cielo aperto, in strada si vende di tutto a prezzi stracciati, i brasiliani passano le giornate avanti e indietro per acquistare le merci e poi rivenderle in Brasile a prezzi rincarati. Proliferano i moto taxi che accompagnano la gente da un lato all’altro del ponte. Veramente cose mai viste prima. In venti minuti siamo all’ingresso della diga, la zona è così estesa che un autobus accompagna i visitatori all’interno della centrale, costruita negli anni 70 con un dispiego di personale ed un’impegno economico che ha creato molte polemiche anche per l’impatto ambientale. Attualmente fornisce energia elettrica per il 90% del fabbisogno del Paraguay e il 20% del Brasile.

18-19-20-21 dicembre

In pulmino ci trasferiamo all’aeroporto (325 pesos). Alle 9.30 partiamo alla volta di Salta, dove arriviamo dopo circa 2 ore. Al piccolo aeroporto ci attende il pulmino dell’Agenzia del Peregrino che ci porta in centro, presso la Casa del Peregrino dove rimarremo per 4 giorni. Un posto molto economico ma essenziale, non lo consigliamo. Presso l’agenzia La Posada (www.turismolaposada.com) prenotiamo subito 3 escursioni per i giorni seguenti al prezzo di 455 pesos a testa per visitare: Cafayate, Humauaca e Cachi. Tre escursioni veramente interessanti, la zona intorno a Salta è caratterizzata da un territorio montuoso che arriva fino ai confini con la Bolivia e il Cile arrivando anche a quota 3.500 metri. I colori sono veramente unici, si alternano paesaggi verdissimi a zone rocciose con tonalità dal giallo al rosso. Molto singolari il Cerro del los siete colores e la Paleta del Pintor.La zona è pressochè disabitata, gli unici paesini sono Purmamarca, quello che a noi è piaciuto di più, Humauaca, Cachi, Cafayate risentono molto dell’influenza boliviana. Non è raro incontrare i guanachi e sentirsi osservati dai condor. Veramente azzeccata al scelta dell’Agenzia , ci siamo trovati molto bene, con guide molto preparate ed un’ottima organizzazione. Durante queste escursioni veniamo informati sull’uso delle foglie di coca di cui loro consigliano l’uso per prevenire il male d’altura, il “soroche”. Noi l’abbiamo provata il primo giorno ma a dire il vero è talmente amara che il giorno seguente abbiamo preferito farne a meno e non abbiamo avuto alcun problema.

22-23 dicembre

Alle 11.30 decolliamo per Buenos Aires dove faremo scalo per proseguire per El Calafate dove arriviamo alle 19.30. Il clima è decisamente diverso, a Salta abbiamo lasciato una splendida giornata di 30 gradi, qui troviamo un vento fresco, ala temperatura è di circa 10 gradi. Il luogo ci affascina subito, nonostante il paesaggio sia desertico, i colori sono stupendi, il lago Argentino è di un verde-azzurro indescrivibile. El Calafate ha proprio l’aspetto di una cittadina nata in funzione del Parco Perito Moreno. Un pulmino ci accompagna all’Hotel Posta Sur, un bellissimo hotel che ho prenotato su Booking.com al prezzo di 20 euro a notte, lo consiglio vivamente. In 5 minuti a piedi siamo in centro, una lunga via dove si alternano negozi di articoli sportivi, agenzie di escursioni e ristoranti. Il giorno dopo lo dedichiamo ad organizzare le escursioni, qui muoversi in autonomia è veramente difficile, tutto è organizzato, trasferimenti in autobus, ingressi al parco dei ghiacciai….

24 dicembre

Presso l’agenzia Chalten Travel (www.chaltentravel.com) abbiamo acquistato l’escursione navale sul lago Argentino al prezzo di 500 pesos a testa a cui occorre aggiungere 100 pesos per l’ingresso al parco dei ghiacciai. Un autobus viene a prenderei in hotel, ci trasportano fino a Punta Banderas dove ci imbarchiamo sul catamarano Quo Vadis. La navigazione dura tutta la giornata, ci porta a vedere il fronte di 3 ghiacciai, Upsala, Spegazzini, Perito Moreno, uno più spettacolare dell’altro. Inutile dire che ci viene riservato per ultimo lo spettacolo del Perito Moreno che lascia letteralmente senza parole i 300 passeggeri del catamarano. Durante questa escursione non è previsto scendere dal catamarano, quindi chi volesse passeggiare sulle passerelle ed osservare il ghiacciaio da un altro punto di vista deve optare per il mini trekking.

25 dicembre

Solo 2 di noi hanno trovato posto per il mini trekking, dai loro racconti sappiamo però che è un esperienza unica. Costa 540 pesos, più sempre i 100 di ingresso al parco. È prevista un’ora circa di navigazione sul lago Argentino, un giro sulle passerelle che permette la visione del Perito Moreno dall’altro fronte ed un trekking di circa un’ora e mezza sul ghiacciaio, veramente entusiasmante. L’altra parte del gruppo opta per un’escursione al Lago Roca, al prezzo di 120 pesos anche questa prenotata tramite agenzia. Il luogo è molto bello, si può optare tra una camminata sul Cerro de los Cristales da cui si gode una splendida vista del Perito Moreno, e una rilassante passeggiata sul lago Roca. Anche l’ingresso al lago è a pagamento perchè c’è un area organizzata a campeggio e pic-nic. È il giorno di Natale ma a noi sembra che sia ferragosto, le famiglie si sono organizzate per grigliate intorno al lago. Dopo la cena presso il ristorante dell’albergo attendiamo le 3 di notte per partire con l’autobus verso la fine del mondo: Ushuaia.

26 dicembre

La scelta di viaggiare in autobus non è stata molto azzeccata. Il viaggio è lunghissimo, in tutto 21 ore per percorrere 960 km. tra autobus, attesa alla frontiera col Cile, cambio di autobus. Oltretutto il panorama forse è tra i più monotoni dell’Argentina, pianura sterminata praticamente disabitata, unico diversivo qualche animale ogni tanto. Tra l’altro la seconda distrazione del viaggio ci costa cara. Nel trasferimento da un’autobus all’altro a Rio Gallegos (sono le 7 di mattina e siamo tutti assonnati) dimentichiamo uno zaino sull’autobus. Se ne appropria qualcun altro e questa volta dobbiamo dire addio ad una macchina fotografica del valore di 800 euro e a tutte le meravigliose foto scattate i giorni precedenti. Peccato! Alle 23 siamo ad Ushuaia, pernottiamo presso l’Hosteria Ailen, anche questa prenotata attraverso Booking al prezzo di 20 euro a testa, un ambiente molto pulito e confortevole, appena fuori dal centro ma la fermata dell’autobus è molto vicina.

27 dicembre

Il gestore Antonio ci prenota un’escursione in catamarano con l’agenzia Rombo Sur sul canale di Beagle. (prezzo 290 pesos). La navigazione dura dalle 9 alle 15,30 e si possono vedere colonie di cormorani, leoni marini e i famosi pinguini di Magellano, veramente interessante.

28 dicembre

Anche qui ad Ushuaia tutte le escursioni sono organizzate, per visitare il Parco Nazionale della Terra del Fuoco occorre noleggiare un pulmino e pagare l’ingresso, 85 pesos a testa. Si tratta di un’area protetta che si estende tra la montagna e il mare. Noi percorriamo il sentiero verso la baia di Lepataia, una bella passeggiata ma niente di così singolare.

29 dicembre

Decidiamo di fare un percorso verso il ghiacciaio Martial a pochi km da Ushuaia. Un taxi ci trasporta fino all’inizio della seggiovia che però alle 16 è già chiusa. Proseguiamo comunque a piedi, la vista sulla baia di Ushuaia è stupenda, qualcuno di noi si spinge fino ai bordi del ghiacciaio, nessuno aveva mai provato l’esperienza di un ghiacciaio con vista mare.

30 dicembre

Ci accorgiamo che 4 giorni a Ushuaia sono veramente troppi, ne bastavano 2, mentre valeva fermarsi di più a El Calafate. Dedichiamo quindi la giornata ad un giro nel centro per un pò di shopping in attesa del volo per Buenos Aires alle 20.30. Dopo il solito ritardo del volo arriviamo a Buenos Aires all’ una e mezza di notte. In taxi (60 pesos a macchina) ci facciamo accompagnare all’Apartamento Arenales. Attenzione, all’aeroporto occorre fare la fila per prendere il taxi, un signore ci carica le valigie sul taxi il quale non parte finchè non abbiamo dato la mancia al signore: è un rito al quale non possiamo sottrarci! Gli appartamenti sono carini, 3 posti letto ognuno con angolo cottura, paghiamo 20 euro a testa.

Gli ultimi 3 giorni di vacanza li dedichiamo alla visita della città. Non sto qui a descrivere tutte le cose da visitare. Buenos Aires è una metropoli per cui gli spostamenti sono molto impegnativi. Girarla a piedi è impossibile, noi scegliamo l’autobus ma c’è una difficoltà. I biglietti si fanno solo a bordo, costano circa un pesos all’uno ma vanno pagati solo in moneta che in cittá è introvabile. Ci stupiamo che in una capitale così grande non esista la possibilità di tessere cumulative per turisti ma è proprio così. L’ultimo giorno decidiamo di salire sul bus turistico, costa 70 pesos ma almeno si può viaggiare per tutta la giornata con la possibilità di salire e scendere ripetutamente. Anche qui qualche difficoltà c’è, in alcune fermate abbiamo dovuto attendere 2 o 3 autobus perchè sono sempre molto pieni. Un’altra possibilità rimane quella del taxi, abbiamo visto che con poco più di 1 euro a testa si fanno dei discreti spostamenti.

Siamo arrivati alla fine della vacanza, 24 giorni intensi che però sono volati. Il giorno 3 di gennaio prendiamo il volo per Madrid, negli occhi bellissime immagini, nel cuore intense emozioni, un viaggio ricco anche dal punto di vista umano, vissuto intensamente anche perchè non essendo un “viaggio organizzato” ci ha riservato delle belle sorprese.

Comunque un viaggio da fare.

Guarda la gallery
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puerto madero, Baires

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Iguazù

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Le nostre tappe

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Perito Moreno

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Sul canale di Beagle

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Purmamarca

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Un piccolo artigiano

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Il parco dei ghiacciai



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