La capitale delle terme

Budapest con le sue sorgenti di acqua calda è la meta ideale quando fa freddo!
Turisti Per Caso.it, 26 Nov 2010
la capitale delle terme
Due anime, due storie, due paesaggi. Questa è Budapest. Da una parte Buda, la zona antica, tranquilla e aristocratica sulle colline, con il Varhegy – il colle della fortezza lungo un chilometro – e poi il quartiere medievale, il Palazzo Reale e la chiesa di San Mattia. Dall’altra Pest, più vitale e caotica, che comprende il centro storico (Belvaros) costellato di splendidi edifici art nouveau e eleganti boulevard in stile parigino, con il vivace quartiere ebraico (Erzsebetvaros) e il monumentale palazzo del Parlamento. In mezzo scorre maestoso il Danubio, solcato dall’imponente Ponte delle Catene, il primo collegamento permanente (inaugurato nel 1849) tra Buda e Pest, e dagli altri attraversamenti costruiti nell’arco del tempo. E quando il termometro scende, in autunno e in inverno, la capitale ungherese si trasforma nella città delle terme. Tra una visita e l’altra, un tuffo nell’acqua sulfurea a quaranta gradi offre un gradevolissimo diversivo. Infatti, il sottosuolo di Budapest, soprattutto nelle vicinanze del fiume, è ricco di sorgenti attorno alle quali fin dall’antichità si costruiscono i bagni – gli anfiteatri romani, i bagni turchi e gli edifici in stile liberty ungherese – fino alle contemporanee spa ultralusso piene di charme come il Danubius Health Spa Resort Helia (Karpat utca 62-64) e il Danubius Health Spa Re sorts Margitsziget, nel rigoglioso Parco sull’isola Margherita (Margit Sziget), nell’alveo del Danubio (lungo le sponde del quale si trovano la maggior parte delle terme). Riserva di caccia reale sotto la dinastia degli Arpad e colonia monastica durante il dominio turco, oggi l’isola è una delle aree verdi più frequentate, con due stabilimenti balneari e un teatro all’aperto.

Sulle tracce dell’architettura ottomana

Sotto le colline calcaree di Buda, invece, esiste tuttora un sistema di spelonche ricche di sorgenti termali, collegate tra loro attraverso un labirinto paleolitico unico al mondo. Nel 1541 gli ottomani occupano Buda e scoprono che è ricca di sorgenti: le chiese sulle colline diventano moschee e le terme vengono costruite sopra le fonti, perché la religione vieta ai turchi di immergersi in acqua non corrente. Nei decenni successivi, nel tentativo di riconquistare Buda, gli Asburgo finiscono col distruggere la città. Al momento della riconquista, nel 1686, Budapest è devastata e le tracce dell’architettura orientale quasi cancellate, a eccezione delle terme. Che oggi, ristrutturate nel rispetto della tradizione, continuano ad attirare migliaia di avventori. Accanto all’isola Margherita, sul lato di Buda, il complesso di Lukacs (Frankl Leo Utca 25-29) risale al Medioevo. Nell’800 furono aggiunte le piscine scoperte, adesso dispone di sette tipi diversi di idromassaggio e sei bacini. Seguendo le tracce ottomane invece, poco lontano da Lukacs – sempre lungo il fiume – si incontrano le terme Kiraly (Fo Utca 84), costruite nella seconda metà del ‘500. L’antica struttura in pietra e la luce che filtra dalle piccole finestre colorate creano una magica atmosfera nella sala centrale con piscina ottagonale, sovrastata dal soffitto a cupola.

Il ponte più lungo d’europa

Proseguendo lungo il fiume verso sud dal lato di Buda, si arriva al ponte Elisabetta, il più lungo d’Europa a una sola arcata, costruito tra 1897 e 1903 in stile liberty. Dallo sperone roccioso che domina il ponte, il monte Gellert, si può ammirare il più bel panorama di Budapest, il lungo serpentone d’acqua dolce e più in là il profilo elegante dei palazzi di Pest. Una zona che non si può non visitare: collegati all’hotel Gellert, capolavoro art nouveau inaugurato nel 1918, i bagni Gellert (Kelenhegyi Utca 4) sono i più eleganti della capitale ungherese, impreziositi da statue, mosaici di ceramica e vetrate dipinte. Con alcuni innesti contemporanei: da provare i nuovi trattamenti Water Shiatsu (ovvero lo Shiatsu praticato in acqua), lo Zen Shiatsu, il bagno rigenerante al latte e miele, quello rilassante con oli aromatici, massaggi stimolanti al cioccolato o con le pietre vulcaniche. Alle spalle del monte Gellert, inoltre, nel distretto di Tabàn, bagni Rudas (Dobrentei Ter 9), capolavoro dell’architettura ottomana costruito nella seconda metà del ‘500 con ventu-no sorgenti e la grande vasca ottagonale coperta dalla cupola che lascia filtrare i raggi del sole, traforata da piccole finestre colorate. A pochi isolati di distanza, l’itinerario prosegue con i bagni Rac (Hadnagy utca 8-10). Famosi già nel medioevo con la denominazione di “terme reali”, poiché re Mattia fece costruire un corridoio chiuso che lo collegava al Palazzo Reale di Buda. Dopo il profondo restyling, oggi le antiche terme sono integrate nell’albergo a cinque stelle Racz. Per visitare Szechenyi (Allatkerti Korut 11) infine, le altre terme di Budapest in stile primi Novecento, occorre spostarsi dall’altra parte della città, nella zona di Varosliget, il grande parco cittadino dove le torri da favola del Castello di Vajdahunyad si innalzano sopra un isolotto circondato da un lago artificiale che d’inverno si trasforma nella più spettacolare pista di pattinaggio su ghiaccio all’aperto d’Europa.

Szechenyi, le terme neo-barocche

Accanto al parco, il Museo di Belle Arti (Dozsa Gyorgy Utca 41, szepmuveszeti. Hu), la galleria nazionale ungherese con un’importante collezione di arte dell’Ottocento e del Novecento (Monet, Rodin, Corot, Chagall, Utrillo, Kokoschka solo per citarne alcuni), ospita fino al 9 gennaio 2011 la mostra Klimt e l’inizio dello stile liberty viennese (1895-1905), quasi duecento opere della Secessione provenienti dal museo viennese Albertina, integrate con disegni e altri dipinti di artisti ungheresi che all’epoca fecero un grande effetto sui colleghi della capitale austriaca. A qualche centinaio di metri da qui, i caldissimi bagni all’aperto di Szechenyi in stile neo-barocco, con le loro quindici piscine, sono tra i più grandi del Vecchio Continente. Negli anni ’20, una volta ultimati, formavano la spa più grande d’Europa. Come allora, oggi gli uomini giocano a scacchi immersi nell’acqua, seminascosti dal vapore. Oltre alle sorgenti naturali viene utilizzata anche l’acqua termale a 740, che zampilla da un pozzo artesiano del 1870. A dieci minuti di metropolitana, il Mercatino di Natale di piazza Vorosmarty (20 novembre – 24 dicembre) rievoca le antiche tradizioni popolari: i profumi di vin brulè, dei dolci tipici appena sfornati e delle castagne arrosto si fondono con i suoni e le luci, mentre sulla piazza campeggiano il presepe e le bancarelle con i prodotti dell’artigianato. Giusto il tempo di congelarsi un po’, prima di rituffarsi in acqua per un caldo bagno ristoratore.

Rave party alle Terme Rudas

Una volta al mese, le antiche terme Rudas (Dobrentei Ter 9) si trasformano in un grande club. I rave party Cinetrip (cinetrip. Hu), dalle 20 all’alba, sono animati da dj, danzatrici del ventre, acrobati, ballerini nell’acqua. Una miscela di relax, spettacolo, divertimento. Qualche anno fa le feste, ambientate nei bagni turchi costruiti nella seconda metà del ‘500 e ristrutturati di recente, consistevano nella proiezione di vecchi film in bianco e nero a cui veniva aggiunta la colonna sonora. Ora Cinetrip ha ampliato il raggio d’azione e con la sua atmosfera unica attira centinaia di giovani provenienti da ogni angolo del globo. I prossimi appuntamenti? Il 6 novembre e il 4 dicembre.

Il tour Gourmand delle cantine

Nell’area di Tokaji, patrimonio mondiale dell’umanità secondo l’Unesco, si concentra la migliore produzione di vini magiari, rinomati in tutto il mondo. Settanta chilometri quadrati di vigneti nel triangolo compreso tra i monti Kopasz-Hegy e le località Szokolya e Sator-Hegy, nell’Ungheria nordoccidentale. A brillare, però, non è solo la dolce stella del tokaji aszu o szamorodni, “il re dei vini” come fu definito alla corte del re francese Luigi XIV, ma anche altre qualità provenienti dalle ventidue regioni vinicole, tra cui l’ottimo bianco harslevelu (“fiore di tiglio”). A Budapest, comunque, le vie delle degustazioni sono infinite. Nella zona di Buda, l’Enoteca reale e il Museo delle cantine (Szent Gyorgy Ter, kiralyiborok. Com), labirinto di gallerie di epoca medievale, ospitano una mostra permanente su enocultura e vini ungheresi, mentre la Società del Vino di Budapest (Batthyany utca 59, bortarsasag.hu) organizza degustazioni gratis ogni sabato dalle 14 fino alle 17 e la Casa dei Vini Ungheresi (Szentharomsag ter 6) propone assaggi di 450 tipi di vini. Nel centro storico, invece, l’indirizzo migliore è la Vinoteca e Museo Prés Ház (Vaci utca 10): oltre 300 tipi di bottiglie e assaggi gratis. Nel quartiere Varosliget, infine, nel Castello di Vajdahunyad, si organizzano visite guidate alla cantina (mezogazdasagimuzeum.hu).

Gli indirizzi by night

Lo Szimplakert è un pub nel VII° distretto (Kazinczy Utca 14, szimpla.hu). Questo pub in rovine è aperto anche d’inverno con una sala cinema. La casa della musica Fonó, invece, è stata aperta nel 1995. Da allora il centro offre musica folkloristica, world music e jazz nell’edificio di una vecchia fabbrica. È un fantastico negozio di dischi con buone bevande (Buda Sud, XI° distretto, Sztregova Utca 3, fono.hu). Infine, c’è il Teatro dell’operetta di Budapest. Dopo Parigi e Vienna, era Budapest nell’800 la terza Mecca dell’operetta. La tradizione è ancora viva, con questo teatro specializzato nelle operette (e nei musical). Si trova nel quartiere chiamato “Budapest Broadway”. (VI° distretto, Nagymezo Utca 17, operettszinhaz.hu).

Cahier de voyage

Come arrivare Tante le compagnie che collegano l’Italia a Budapest: Lufthansa da Malpensa (lufthansa.com), Alitalia da Bergamo, Malpensa e Fiumicino (alitalia.com) e la Malev Hungarian Airlines (malev.hu). I prezzi partono da € 97, ma le offerte sono sempre possibili.

Room service Boutique Hotel Bristol Kenyérmez Utca 4 Tel. 0036 17991100 – 0036 17991111 Vicino alla stazione ferroviaria orientale (Keleti Pályaudvar), dispone di camere climatizzate con accesso Internet wifi, area fitness con sauna finlandese. Hotelbristol.hu

Hotel President Hold Utca 3-5. Tel. 0036 13738200 Nel cuore di Budapest, è un tempio del lusso. I più esigenti possono atterrare sulla terrazza con l’elicottero. Hotelpresident.hu Racz Hotel&Thermal Spa Hadnagy Utca 8-10. Tel. 0036 12253384. Membro dei Leading Small Hotels in the world, possono entrare attraverso un ingresso riservato nell’antico complesso termale Rac. Raczhotel.com

Continental Hotel Zara Superior Dohany Utca 42. Tel. 0036 18151000 Per gli appassionati di design è un indirizzo da non mancare. Arredato in stile contemporaneo, include anche le ex terme Hungaria, delizioso edificio liberty. Continentalhotelzara.com

Food Arcade Bistro Kiss Janos Altabornagy Utca 38 Tel. 0036 12251969. Propone i classici della cucina ungherese rivisitati in chiave contemporanea e ha ottenuto il prestigioso riconoscimento Bib gourmand della guida Michelin. Cantina eccellente. Arcadebistro.hu

Borbirosag Csarnok Ter 5 Tel. 0036 12190902 Per testare la gastronomia locale Borbirosag è l’indirizzo giusto: tra le specialità goulash, paté di anatra, prosciutto affumicato con contorno di cavoli. Borbirosag.com Alfoldi Vendeglo Kecskemeti Utca 4 Tel. 0036 12670224 Se amate i sapori forti della tradizione magiara, Alfoldi Vendeglo fa al caso vostro. Zuppa di goulash di alto livello e un eccellente Hortobagyi palacsinta, gustoso pancake ripieno di carne con salsa di paprika. Alfoldivendeglo.hu

Info Prima di partire, fate un salto all’Ufficio turistico ungherese a Milano (via Giotto 3, tel. 02 48195434, urismoungherese.it) per fare il pieno di informazioni.