Settimana a Budapest

Da Roma in auto, direzione Ungheria
Scritto da: roberto emme
settimana a budapest
Partenza il: 15/07/2010
Ritorno il: 25/07/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Il 15 luglio all’alba partenza da Roma con una giornata che si presenta torrida. Fortunatamente l’autosole è scorrevole e alle prime ore del pomeriggio arriviamo a Trieste. Riposo in albergo con una temperatura esterna di 36 gradi. Uscita serale per una pizza e un giro ma l’afa ci riporta presto in albergo. Il 16 luglio partenza alle 9 e dopo una bella cavalcata in autostrada lungo slovenia e ungheria eccoci entrare a Budapest. Arrivare in autostrada dal lato di Buda ed entrare in città fa un bell’effetto visivo. Dietro una curva ci si para davanti il danubio con i suoi ponti. Bello solo per chi arriva in auto perche aeroporto e stazione sono sul lato opposto. Dimenticavo di dire che le autostrade in slovenia e ungheria non hanno i caselli e che il pagamento va fatto acquistando alla prima area di servizio in corrispondenza delle frontiere una vignetta che nel caso della slovenia va esposta sul parabrezza mentre in ungheria, dopo aver effettuato il pagamento, la targa dell’auto è inserita automaticamente nel sistema di rilevamento elettronico. I costi sono di 15 euro per una settimana in slovenia e di altrettanti euro per la settimana in ungheria pertanto per andata e ritorno si spendono 30 euro. A Budapest abbiamo alloggiato al Best Western Parlament che è un ottimo hotel centrale e nel contempo tranquillo. Non è provvisto di garage quindi il parcheggio, sempre disponibile davanti l’Hotel, si paga 1,50 euro l’ora come del resto in tutto il centro della citta. Attenzione a non pagare perchè arrivano subito le ganasce e lo sblocco sosta 50 euro. Forse per i viaggiatori in auto è consigliabile un Hotel fuori dal centro e spostarsi con i mezzi pubblici. Comunque la libertà di spostarsi con il mezzo proprio vale il sacrificio della spesa. In 6 giorni abbiamo visitato il possibile anche se abbiamo dovuto fare molte rinunce in quanto occorre un tempo ben maggiore. Comunqe si parte il primo giorno dal quartiere del castello. Al di là del Ponte delle Catene c’è un vecchio trenino dell’800 che tirato su da una fune permette di salire davanti il palazzo reale. Spesa di 5 euro pro capite. Si può salire anche a piedi o con l’autobus. Sopra abbiamo visitato la Chiesa di Mattia e il Bastione dei pescatori ma la cosa più bella è il panorama che si ammira. Riscendiamo verso il centro e ci rechiamo al mercato vecchio dove al primo piano ci sono un ristorante self service e molti chioschi che cucinano per i turisti. Ci siamo seduti al ristorante e abbiamo gustato una buona zuppa di goulash e una fresca birra. Poi scesi in basso ci siamo recati al chiosco che sforna vari tipi di strudel in continuazione ma, sarà stato per il gran caldo e il basso costo, che la birra la fa da padrona! Il secondo giorno ad una ventina di kilometri dal centro ci siamo recati a visitare il Memento Park che è il regno dell’anticomunismo per eccellenza. Lì hanno concentrato, dopo la caduta dei muri, tutti i monumenti risalenti alla dominazione sovietica dalle statue di Lenin ad altri grandi del comunismo. Pomeriggio in giro per la città con una seduta d’obbligo al caffe new york. Si può restare incantati davanti alla bellezza di questo locale dal quale si può accedere anche al cortile interno del restaurato palazzo sovrastante divenuto Hotel Boscolo che credo sia il top della città. Il giorno successivo lo abbiamo dedicato alle terme. Alla fine del viale Andrassy dietro Piazza degli Eroi ci sono le Terme Sekzeny. Si pagano 13 euro a persona e si può stare tutto il giorno in un ambiente stupendo e rilazzante dove la fanno da padrone le 3 piscine nel cortile all’aperto di questa costruzione in stile di inizio 900. Gente che si crogiola al sole o che gioca a scacchi in acqua. Piscine a varie temperature dai 38° in giù e sale per saune o massaggi fisiterapici fatti da professionisti. Insomma quando si esce ci si sente meglio. Un’altro giorno lo abbiamo dedicato ad una visità obbligata che è quella della sinagoga. Apre alle 10 del mattino e, dopo aver fatto la fila per i biglietti ed i soliti controlli per la sicurezza, siamo stati accolti da un simpatico ragazzo che in italiano ci ha tenuti seduti all’interno raccontandoci tutta la storia dell’ebraismo ungherese. Bello il museo all’interno della sinagoga dove sono custoditi oggetti di indubbio valore appartenuti alle famiglie dello sperminio nazista. Poi all’esterno c’è un cimitero con alcune fosse comuni nelle quali nel 44 venivano posti i resti dei caduti del ghetto e un cortile con alcune targhe alla memoria tra le quali una a Giorgio Perlasca. Serata in battello sul Danubio. Si può optare per battelli che fanno il giro di un’ora a 10 euro a persona fino ai battelli dove con in giro di 2 ore si può assistere ad una spettacolo folkloristico con cena. Il costo è intorno i 25 euro. Credo che per gli amanti delle viste sia migliore il primo in quanto il danubio con i suoi ponti e i suoi panorami di notte è da non perdere. Fino ad ora non ho parlato del cibo che merita un capitolo a parte. Abbandonate ogni spirito di dieta o di italianietà e gettatevi nella pesante e sostanziosa cucina ungherese. Da non perdere una serata al Trofea Grill dove in un bell’ambiente ci si trova davanti ad un buffet con oltre cento pietanze di tutti i tipi. Dove ci si sceglie da soli la carne e si porta al cuoco che con maestria cucina davanti i nostri occhi. Sa va dagli affettati, alle zuppe, alle carni e pesci fino ad una moriade di altre cose buone per finire con dolci stupendi come una specie di tiramisù con cioccolato e panna che sarete voi stesi a metterci sopra. C’è poi il cameriere che vi affetta dei cosci di maiale cotti in crosta o del prosciutto o addirittuta il cocomero. Poi c’è l’orchestra tzigana che ti suona anche arrivederci roma. Dimenticavo: si pagano 15 euro a persona bevande incluse con l’unico limite che consiste in 3 ore!!! di tempo per mangiare. Altro locale molto divertente è Sir Lancillot. Un bel cantinone in stile medioevale dove ci sono anche i giocolieri che mimano duelli e altre divertenti gags. Il menu da me consigliato è il piatto misto dove distesi su un grosso tagliere di legno vi vengono portate a tavola una decina di tipi di carne arrostita posta sopra un letto di varie verdure con guarnizioni di frutta. Si va dal coscio d’anatra al fegato d’oca, al pollo, al maiale, al manzo e al pesce. Faccio presente che tutti gli ungheresi si portano il mangiare non consumato a casa e vista l’impossibilità di terminare questo piatto non vergognatevi a fare altrettanto. Farà piacere vedervi andare via con il cibo in quanto dimostrerà che vi è piaciuto. Che altro dire? Ci dovrò tornare per vedere quanto non ho potuto nei 6 giorni dedicati. Durante il ritorno ci siamo fermati 3 giorni a Rabac in Croazia. Anche questa zona merita un discorso a parte.


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