Long weekend a Bratislava

A zonzo per una capitale tutta da scoprire
Scritto da: BarbaraCera
long weekend a bratislava
Partenza il: 09/12/2016
Ritorno il: 11/12/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
BRATISLAVA (2016): UNA CAPITALE TUTTA DA SCOPRIRE

Partecipanti:

– La sottoscritta BARBARA, 50 anni

– Mio marito MARCO, 57 anni

INTRODUZIONE

Abbiamo conosciuto Bratislava per un pomeriggio, nel mese di agosto, durante un viaggio a Vienna. L’abbiamo trovata davvero bella ed interessante e quindi – incuriositi dall’assaggio – ci siamo tornati! Ne consigliamo la visita, sia a giovani che meno giovani, perché può essere meta di varie forme di turismo : culturale, gastronomico ed anche di vita notturna.

1° GIORNO, VENERDÌ 9/12: RIVEDENDO IL MERAVIGLIOSO CENTRO STORICO

Un comodo volo Ryanair ci porta ad essere in centro a Bratislava poco prima di mezzogiorno. Questa volta ci siamo lasciati tentare dal servizio taxi, ma non ne vale davvero la pena: il taxi infatti costa 30 euro e ci porta in città nel giro di 10 minuti. La rete di autobus ti porta in città nel giro di 30 minuti, ma a 90 centesimi di euro a persona. Su booking.com abbiamo prenotato una favolosa camera con ottimo rapporto qualità-prezzo nella zona delle ambasciate: si tratta della Penzion Portus (Paulínyho 10 www.portus.sk) a conduzione familiare. Oggi ci pranziamo appena arrivati: servono buona cucina tipica slovacca, in pieno centro storico. Avevamo già conosciuto il centro di Bratislava in agosto ed in particolare eravamo saliti al bel castello, che una forte ristrutturazione ha sbiancato un po’ troppo. Oggi pomeriggio ne rivediamo invece il centro storico ai piedi del castello, andando a caccia delle famose statue. Sono in corso anche i mercatini di Natale, per cui l’atmosfera è anche più suggestiva, nonostante in alcuni punti sia perfino difficile riuscire a camminare, vista la calca di turisti sia stranieri che locali.

Tornando alle statue: dopo la fine dell’era comunista Bratislava si è spogliata del grigiore che l’aveva avvolta anche attraverso l’istallazione di alcune statue non proprio convenzionali. I turisti sono rimasti entusiasti da questo tipo di rappresentazione allegorica sparsa per la città tanto che l’amministrazione comunale ha deciso di dare seguito a queste sculture singolari. La più simpatica e amata dai turisti e dagli abitanti di Bratislava è la Statua di Cumil, installata nel 1997. Secondo alcuni, rappresenta un soldato che esce da un tombino, mentre secondo altri un malizioso guardone che sbircia sotto le gonne delle signore. Altri ancora ci vedono una spia in fuga, oppure un operaio che esce dal tombino dopo aver ripulito la fogna. Cumil è un’opera del pittore Viktor Hulick al quale era stata richiesta un’idea per rinnovare il corso della città. Poi c’è Schöne Naci, una statua che raffigura un personaggio molto amato dagli abitanti di Bratislava, Ignác Lamar, nato nel 1897, che era famoso per passeggiare per le vie della città vestito di tutto punto con cappello a cilindro a corredo. In piazza Hviezdoslavovo è la statua di Hans Christian Andersen (di fronte all’ambasciata americana), a fare capolino con un cappello in mano, una lumaca ai suoi piedi e sulla spalla sinistra un piccolo bambino con in testa un cappello cilindrico. E ancora in via Poštová la statua raffigurante due ragazze (una seduta sopra una cassetta postale e l’altra seduta su uno skateboard) e quella del Barone di Munchausen sulla palla di cannone incastonata sulla facciata del palazzo al Barbaron, che ospita una sala di biliardo (di cui quindi la statua è azzeccatissima insegna)! Questa volta non riusciamo a vedere la statua che ci era piaciuta moltissimo ad agosto: appoggiato ad una panchina della piazza principale, Hlavne namestie, si trova il Soldato napoleonico con il tipico cappello. La statua di bronzo ricorda la storia di Bratislava e la visita in città di Napoleone che avvenne la prima volta nel 1805 e poi nel 1809 quando le truppe francesi fecero esplodere il vicino castello di Devin. Il suo creatore è lo scultore Juraj Meliš. La statua è nascosta in mezzo ai generatori che alimentano i mercatini, per cui ahimè rinunciamo ad arrivarci. Parecchie statue sono sparse in città, stimolando la curiosa ricerca dei turisti : noi personalmente ce ne siamo perse almeno tre (il paparazzo, la ragazza con la mela e l’uomo con l’orologio), per cui dovremo forzatamente tornarci ! 😉 Bellissimo anche il Duomo di San Martino, che avevamo visto solo dall’esterno ma ora possiamo ammirare anche all’interno. Il Duomo è purtroppo oscenamente “oscurato” dalla strada a scorrimento veloce. Un po’ più lontana dal centro, ma comunque molto vicina è invece la Chiesa Blu, il monumento a nostro parere più bello di Bratislava. La chiesa, edificata in stile Art Nouveau a partire dal 1907, deve il suo nome alle varie tonalità di blu che ne colorano sia l’esterno che l’interno. Il campanile cilindrico è alto 36 metri e la fa somigliare più ad una eccentrica dimora che ad un luogo di culto. Anche l’interno è stupefacente e – per la prima volta in vita nostra – vediamo un altare in perfetto stile liberty. La sera ceniamo con cibo tipico in un must della città di Bratislava: si chiama Slovak Pub (Obchodna 62). Il locale è interessante, così come i prezzi.

2° GIORNO, SABATO 10/12: I DINTORNI DI BRATISLAVA

Stamattina appena alzati e dopo un’abbondante colazione andiamo alla stazione degli autobus che si trova sotto il Ponte Nuovo, ai piedi della famosissima piattaforma X-UFO. Da lì, gli autobus n° 28 e n° 29 portano i turisti al Castello di Devin, a circa 10 chilometri da Bratislava. Il biglietto del bus costa 90 centesimi a tratta, mentre la visita del castello (orario 10-16) costa 3 euro a persona. Questo castello è un vero gioiello che si affaccia sull’abisso : l’edificio svetta quasi in bilico su una rupe di 212 metri, ma non è visitabile completamente, in quanto è in atto una importante ristrutturazione. A noi ricorda il castello della strega cattiva, con tutto il fascino del mistero e della posizione in bilico sulla cima di una rupe. Ai piedi del castello, il luogo rimane magico: è il punto della confluenza dei fiumi Danubio e Morava. Proprio nelle vicinanze della confluenza, separata dal castello stesso, si vede la singolarissima Torre della Vergine. Secondo la leggenda, al suo interno era imprigionata una giovane donna che fu spinta al suicidio dalla disperazione. Nel punto in cui confluiscono i due grandi fiumi, si può vedere da vicino l’altra attrazione di questo luogo. La linea di confine su cui passava la Cortina di Ferro negli anni bui in cui l’Occidente liberale si opponeva al comunismo dell’URSS e degli stati satelliti. Qui c’è un toccante monumento a 400 vittime del terrore comunista, uccise nel tentativo di passare dall’altra parte, alla ricerca di libertà. Ritorniamo al Ponte Nuovo per raggiungere la nostra seconda meta: Gerulata. Anche questo luogo è a 10 km dalla città, ma esattamente dalla parte opposta rispetto al castello di Devin. L’orario di visita è nella fascia 10-17 e si raggiunge con i bus 91 e 191 in 22 minuti e 90 centesimi di biglietto. Si tratta di un museo all’aperto dove scoprire le antiche rovine romane che appartenevano allo storico Limes Romanus: il foro, edifici e pietre tombali, un pozzo, oggetti in oro, bronzo e argilla. Purtroppo il piccolo sito archeologico è aperto solo nei mesi fra marzo ed ottobre per cui ci limitiamo ad ammirarlo dall’esterno della cancellata. Pranziamo a Gerulata in un ottimo ristorante molto frequentato: Zada Group Rusovsky (Balkanska 113/114) ad un chilometro circa dalle rovine. Dopo il lauto pranzo, ripartiamo verso il centro ed entriamo in città dal suo monumento simbolo: la Porta di San Michele. Entriamo all’interno, sede di un bel museo delle armi, per poter salire fino alla cima della torre e godere del panorama sulla città ai nostri piedi. La torre è l’unica porta rimasta in piedi delle quattro presenti sulle fortificazioni medievali, anche se l’attuale aspetto è barocco, dovuto all’ultima ristrutturazione. Ai piedi della torre, con lo stesso biglietto (4eur30 a persona) si può visitare un piccolo ma interessantissimo museo della farmacia, con pregevoli mobili antichi. Da lì – esattamente di fronte al Palazzo Grassalkovich – prendiamo un nuovo autobus per la nostra ultima meta, servita sia dalla linea 203 che 207 fermata Budkova, biglietto sempre 90 centesimi a persona. Eccoci arrivati: siamo a Slavin, luogo della memoria di Bratislava, dichiarato nel 1962 monumento culturale nazionale. Questo sito commemorativo è un cimitero a forma di accampamento militare, che ospita le tombe di 6845 soldati sovietici dell’Armata Rossa morti durante la lotta per liberare Bratislava, nell’aprile del 1945. Terminato nel 1960 su progetto dell’architetto Svetlik, presenta un elemento centrale, sorretto da un colonnato, che domina tutto il cimitero. L’obelisco centrale si innalza per 39 metri e alla sommità si trova una statua della Vittoria impersonata da un militare sovietico con in mano una bandiera alta 11 metri. Il panorama sul castello di Bratislava – reso ancora più luminoso dalle luci della sera – è davvero suggestivo. Rientrando in città, dopo una breve passeggiata fino alla Piramide Rovesciata che ospita la stazione radio locale, ci fermiamo nuovamente a cena allo Slovak Pub. Oggi abbiamo davvero sperimentato l’efficienza e la convenienza dei mezzi pubblici della capitale slovacca ! 😀

3° GIORNO, DOMENICA 11/12: GIÀ ORA DI RIENTRARE!?

Eccoci giunti all’ultimo giorno: dopo un’abbondante colazione, attraversiamo pigramente il centro cittadino per un’ultima passeggiata in questo luogo elegante ricco di storia, arte e cultura. Rientriamo in aeroporto con i mezzi pubblici e – nella hall aeroportuale, prima del check-in – riusciamo a gustarci un’interessante mostra fotografica dedicata alla Cina, che raccoglie gli scatti di parecchi fotografi cinesi interessati sia ai paesaggi che ai volti del loro popolo. Ci fermiamo a bere un caffè nel simpatico Jet Bar dell’aeroporto e a metà pomeriggio siamo già di ritorno a Brescia.

CONCLUSIONI

Bratislava è davvero una bella capitale, alla ribalta delle scelte turistiche soltanto da pochi anni. Abbiamo avuto anche il meteo dalla nostra parte, con due giornate calde e quasi primaverili, che hanno reso piacevoli le nostre passeggiate. La scoperta delle sue bellezze si deve ai voli low cost che l’hanno vista protagonista di viaggi di appoggio per raggiungere Vienna. Vista la vicinanza con la capitale austriaca, con il senno del poi organizzerei una gita congiunta delle due città. Vienna è infatti raggiungibile comodamente con un’ora di treno e c’è anche la possibilità di prenotare una crociera sul Danubio, perché la tratta Bratislava/Vienna è piuttosto frequentata. Se ci torneremo, vorremmo poter entrare alle rovine romane di Gerulata e salire sulla piattaforma X-Ufo per il panorama della città, panorama che però abbiamo già potuto ammirare da tre diverse angolazioni: dal castello lo scorso agosto e sia da Slavin che dalla torre di San Michele in questa occasione. Per gli estimatori, favolose le ottime birre che si possono gustare un po’ ovunque.



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